Partita a due facce quella del Milan nella seconda gara di
ICC con il Tottenham, i rossoneri perdono per 1 a 0 ma sostanzialmente nel primo
tempo sono stati padroni del campo, nel secondo tempo la squadra è calata dal
punto di vista fisico e il Tottenham è uscito alla distanza.
Buone le trame di gioco nel primo tempo, Suso dimostra molto dinamismo e di essere già in forma campionato, due gli assist
per Cutrone e la difesa del Tottenham tenuta sempre in ansia, i carichi di
lavoro chiaramente si fanno sentire, ma nelle prossime partite bisognerà aumentare
l’autonomia delle gambe.
Nel
primo tempo Reina fa in pratica da spettatore perché il Tottenham non tira mai
verso la porta, prende il gol al 47° sul suo palo, ma il tiro è deviato da
Musacchio, il Milan dimostra di seguire alla
lettera i dettami del suo allenatore, ma non è brillante come è normale che sia
in questo periodo.
Buone idee e qualche spunto interessante nel secondo tempo per Halilovic, molto
bene Calhanoglu quando dopo un primo tempo da mezzala, passa dietro Cutrone nel
4-2-3-1 e fa il regista avanzato dettando i tempi della manovra, bene pure Kessie
che con Suso sulla destra funziona alla grande, anche se resta sempre poco
lucido sotto porta, dove ha le qualità per fare male.
Male Abate, apatico in fase di spinta e in difficoltà nel ripiegamento e con
lui Borini, che prima si divora il gol del vantaggio e poi rimane apatico in
zona offensiva, è evidente per tutti che i carichi di lavoro si facciano
sentire e con loro anche le assenze.
Nella sostanza è il solito Milan, Cutrone contro lo United aveva fatto la
boa pura e non gli era arrivato mezzo pallone da calciare in porta, contro gli
Spurs gliene arrivano solo tre, troppo pochi e ripeto a parte le assenze, il
Milan ha bisogno di più qualità, se no non basterà la davanti nemmeno Higuain.
A proposito di Higuain al Milan, è solo questione di dettagli (buonuscita),
complimenti a Leonardo per la maxi operazione Higuain-Caldara-Bonucci, era una
operazione difficile e molto complessa, l’affare comunque è troppo avanzato per
pensare ad un clamoroso stop, l’accordo tra Bonucci e la Juve esiste, così come
quello tra Higuain, Caldara e il Milan e tutti hanno la volontà di chiudere.
Higuain potrebbe dare al Milan la possibilità concreta di lottare per il
quarto posto, ma per risolvere il problema del gol dei rossoneri è necessario
che il “Pipita” venga rifornito bene e spesso e prendendo spunto dal secondo
tempo con il Tottenham (4-2-3-1), non sarebbe malvagio sistemargli dietro Calhanoglu
e ai lati Suso e Bernard.
Una cosa è certa, non si parla di un’altra punta e quindi non ci sarà un
attacco a due punte, con un bomber dal curriculum di Higuain che in cinque anni
ha realizzato 111 in serie A ed è sempre stato determinante in tutte le squadre
in cui ha giocato, diventa indispensabile avere gente che lo metta nelle
condizioni di segnare.
Ecco perché bisognerebbe acquistare una mezzala e un esterno, Bernard che
fra l’altro è a costo zero ed è solo una questione di abbassare le commissioni
degli agenti e Rabiot, il cui contratto
con il PSG scade a giugno 2019 e ci sono già stati dei contatti con la
madre-agente del centrocampista.
Poi sarà il turno delle cessioni, con Higuain il Milan avrebbe in organico
5 attaccanti e almeno due se non tre dovranno partire, Bacca vuole tornare al
Villarreal e ci andrà, così come Kalinic andrà all’Atletico Madrid in prestito
oneroso con obbligo di riscatto a 20 milioni dopo un certo numero di presenze,
resta ancora indefinito solo il destino di Andrè Silva.
Nel frattempo Gustavo Gomez è andato al Palmeiras in prestito con obbligo
di riscatto per circa sei milioni, anche per Plizzari è previsto un futuro immediato
lontano dal Milan, il portiere classe '99 protagonista con la maglia dell'Under
19 agli Europei deve andare a giocare e per crescere potrebbe farlo al Verona
in prestito e anche Gabriel potrebbe tornare a Napoli.
Al Milan servono soldi e fin qui Leonardo è stato bravo a non vendere nessun
big per pagare la campagna di rafforzamento, ma forse un sacrificio bisognerà
farlo e questo potrebbe essere Suso, si parla di una offerta di 18 milioni di
euro più il cartellino di Perotti come contropartita tecnica, non c’è ancora niente
di ufficiale ma potrebbe succedere.
Tuccio 2010