domenica 27 gennaio 2019

Il Milan che vorrei.


In attesa di giorni migliori questo è il Milan che vorrei, un Milan che nonostante tutti i suoi limiti tecnici, che tra partenze ed infortuni, vinca con le piccole e pareggi con le grandi, tranne qualche piccola eccezione, il Milan di questo inizio di stagione, quello che ancora non ha un gioco convincente, che subisce sempre l’avversario, ma che ha coraggio e determinazione, che vince con il Genoa e pareggia con il Napoli.

Questo pareggio fa ben sperare, contro il Napoli è stato fatto un altro piccolo passo in avanti a livello di crescita collettiva e mentale, forse si sono compattati ancora di più con la partenza del supponente Higuain, oppure grazie ad un Paquetà in più, ma per almeno un tempo di gioco, il Milan ha fatto decisamente meglio del Napoli.

Dicevo, sarà pechè magari Higuain era diventato un peso o perché finalmente c’è un po' di qualità, ma il Milan ora comincia anche a giocare a calcio, non crea ancora tante occasioni, ma la speranza è che con l’arrivato di Piatek si possa creare qualche occasione in più, magari imbeccato proprio da Paquetà e dal ritrovato Conti, con questo non significa che abbiamo il quarto posto assicurato, ma nella corsa Champions ci siamo a pieno titolo pure noi.

Peccato per il calo del secondo tempo, fisico non credo, forse mentale, ma lo sappiamo che in una squadra giovane questo può succedere (non sarebbe la prima volta), magari è subentrata un po’ di “paura”, ricordandosi quanto successo all’andata, dopo avere fatto un’ottima gara.

Seconda partita senza prendere gol, la fase difensiva comincia a funzionare, il Milan ha saputo chiudere molto bene gli attacchi partenopei e il resto poi lo ha fatto Donnarumma, tornato agli standard dei primi anni, la fase offensiva invece continua a non convincermi, gli attaccanti hanno sempre pochi palloni da trasformare in gol, mancano ancora quei o quel calciatore che smarca gli attaccanti.

Troppi mediani e pochi centrocampisti di qualità, Suso è sempre lo stesso, Calhanoglu mi stupisce perché non è stato ancora ceduto, continua a sbagliate decisioni vicino all'area, gioca in una posizione che non è la sua, è un trequartista e comunque non si capisce perché continua a giocare sempre e comunque (altri non giocano più per molto meno), è egoista, non segna e non fa gioco, sbaglia tantissimo e poi mi sembra spesso di giocare in dieci, temo che Paquetà se continua a non giocare nella sua posizione, possa fare la stessa fine.

Paquetà deve essere libero di muoversi sulla trequarti, a ridosso dell'area avversaria, per rendere pericolosa la fase offensiva del Milan e innescare i compagni, così lontano può solo continuare a deliziarci con le sue giocate, senza però incidere in maniera efficace sulle partite, gioca troppo lontano dalla porta, il suo calcio è inequivocabilmente da trequartista.

La paura è che come Calhanoglu, Paquetà lontano dalla porta e senza palla possa intristirsi, la famosa saudate per intenderci (atteggiamento di nostalgico rimpianto, caratteristica spirituale del popolo portoghese, specialmente nelle loro manifestazioni artistiche), per fargli superare il normale periodo di ambientamento, deve essere aiutato anche e specialmente tatticamente.

Mancano oramai gli ultimi quattro giorni di mercato, il Milan dovrebbe fare un centrocampista e un attaccante esterno, forse non li farà entrambi ma qualcosa farà, l’obiettivo principale dovrebbe essere l’esterno offensivo titolare, mandando in frantumi la possibilità di vedere Paquetà nel suo ruolo e sembra che si tratti dell’ex Deulofeu, il Watford non apre però al prestito con diritto, ma ad un prestito oneroso con obbligo.

Al di là dei discorsi sui cavalli di ritorno, Deulofeu ha fatto bene e sarebbe l’esterno che manca, l’arrivo dell’esterno però andrebbe a determinare una situazione dove: uno tra Calhanoglu e Paquetà farà la mezzala (per Gattuso Calha tutta la vita) e l’altro andrà in panchina, insieme con Kessie, chiaramente non appena rientra Biglia e si vorrà continuare con il 4-3-3.

Io vedrei bene come tre di centrocampo, Kessie, Biglia e Bakayoko con Paquetà avanti, ma se bisogna cedere il passo a Deulofeu o a chi per lui, meglio Bakayoko, Biglia e Paquetà, certo avere in panchina Kessie, Calabria, Calhanoglu, Cutrone, Castillejo, Abate e poi magari anche Musacchio, voglio ancora vedere chi dice che il Milan non ha l’organico per il quarto posto.



Non dovrebbero esserci problemi.



Seconda sconfitta consecutiva in campionato per il Palermo di Stellone, terza complessiva, anche se obiettivamente il Palermo ha meritato la sconfitta, al termine di una gara giocata sottotono, piena di errori collettivi e di squadra, ma non dovrebbe essere messa in dubbio, la possibilità della promozione diretta in A.

Chiaramente a patto che non si continui a giocare in questo modo, non è sicuramente possibile e ammissibile, se si vuole ottenere la promozione nella massima serie, punto di partenza della nuova società, spero che Stellone (non lo considero un grande tecnico) sappia, riprendere in mano la situazione, anche perché dietro la pattuglia delle pretendenti è folta e agguerrita.

giovedì 24 gennaio 2019

In vista della doppia sfida.


Piatek al Milan era l’unica operazione possibile a gennaio in queste condizioni, se si tratta di un’operazione positiva si vedrà con il tempo, ma considerato quello che ha dato Higuian in termini di rendimento, Piatek non dovrebbe fare peggio e poi comunque dalla sua parte ci sono i 22 anni di età, che oltre ad averne 9 in meno del Pipita, consento un grande margine per il suo miglioramento.

Non dimentichiamo che l’arrivo di Piatek è stato senza che il Milan ci rimettesse soldi (per i paletti UEFA non si poteva fare) e se vogliamo migliorando i bilanci proprio in funzione de FPF, un Piatek libero di testa e carico per il momento speciale che sta attraversando, è forse o sicuramente migliore di un Higuain spento e malinconico.

Come dice Graziani forse il Milan non era adatto per lui, ma anche lui ci ha messo del suo in questa brutta avventura, per me Piatek non una scommessa, se gestito bene per me può esplodere gradatamente in un imminente futuro, per me può confermarsi e quei 35 milioni spesi oggi, magari fra qualche anno li varrà tutti, magari senza diventare tra i migliori al mondo.

Se fosse rimasto al Genoa e avesse fatto altri 7-8 gol (e li avrebbe fatti), in estate lo avrebbero venduto al Real, al Napoli o alla Roma per 60 e il Milan a quelle cifre non avrebbe potuto prenderlo, spero che con Paquetà cambi qualcosa nel gioco del Milan e che Piatek possa confermarsi un cecchino formidabile.

Intanto Gattuso è passato definitivamente al 4-3-3, motivo per cui non hanno speso altri soldi per una terza punta centrale, questa variazione tattica è anche dovuta a Paquetà, che da mezzala, tende ad accentrarsi fino ad arrivare a giocare sotto la prima punta, ecco perché penso che Gattuso stia pensando seriamente di schierarsi prima o poi con il 4-2-3-1.

È un modulo che può affrontare con solo due punte in organico (manca pure la coppa), ti permette di avere contemporaneamente in squadra: Suso, Paquetà e Calhanoglu (o Carrasco), senza doverli adattare ad altri ruoli, di avere al momento numericamente anche i sostituti (Laxalt, Castilleyo e Borini) e di potere avere soluzioni anche a centrocampo con Biglia, Kessie, Bkayoko e Mauri (o Baselli), in fin dei conti sono questi i calciatori del Milan.

Comunque, dopo Piatek, pare che il Milan abbia chiuso anche per l'arrivo dal Monaco di Leroy Abanda Mfomo, terzino sinistro classe 2000 che firmerà un contratto di 4 anni e mezzo, seguendo i dettami di Gazidis e imitando la tanta decantata Juventus, investendo quindi sui giovani talenti, prima che esplodano e poi non si possono più comprare, tra questi il Milan sta trattando anche Bergwijn, attaccante e esterno del PSV e Groeneveld del Bruges.

La formula resta quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 20 milioni, Piatek lo pagheranno con il riscatto di Andrè Silva, l’olandese lo pagherebbero con i soldi della cessione di Çalhanoglu, per il quale il Lipsia è disposto a chiudere a 18 milioni, ma il Milan è vigile anche per il centrocampo, non molla Sensi che difficilmente si potrà fare a gennaio e tiene d'occhio anche Tonali del Brescia, anche lui però per la prossima estate, anche se il ragazzo è nel mirino di diversi club italiani e stranieri.

Nel mercato di gennaio il rinforzo in mezzo al campo potrebbe essere uno tra Diawara del Napoli, Sensi e Duncan del Sassuolo, ma potrebbe anche essere Praet della Sampdoria, è ancora giovane (classe 1994), duttile e ha qualità, solo che è un perno fisso della Sampdoria, mentre per Lorenzo Pellegrini della Roma, c'è forte l’interesse del PSG, forse Baselli invece potrebbe essere la soluzione.

Si dovrebbe muovere però anche il mercato in uscita, bisogna fare spazio e alleggerire il monte ingaggi, il Frosinone ha preso Simic in prestito secco e il Bologna sta trattando Laxalt e Halilovic, con il secondo c’è pure avviata una trattiva con i turchi, restano sulle balle Montolivo e Bertolacci, mentre il giovane Abanda arriva e si aggrega alla Primavera e con lui anche Djalò.

Per rispondere a chi dipinge per il Milan scenari devastanti, di una sconfitta imbarazzante nel caso Higuain, di un azzardo tecnico ed economico sull’operazione Piatek, che a novembre lo volevano Juventus e Napoli e che è diventato subito un bidone (senza neanche giocare) appena lo ha preso il Milan, dico che con i rossoneri comunque quarti, non è vero che sulla carta il Milan si è indebolito.

Sono stati ceduti al momento: Simic ed Higuain, mentre sono stati acquistati: Paquetà (anche lui seguito dalla Juventus), Piatek, Andrea Conti, Biglia, Caldara, Strinic e due giovani talenti Djalò e Abanda, con le stesse modalità con cui la Juventus si è assicurato, qualche anno fa Pogba e poi Bentancur, mi pare che non ci siamo indeboliti e che non abbiamo sforato con l’UEFA. 

La nostra proprietà è molto forte e può fare cose incredibili, il Milan può e deve crescere, ha obiettivi importanti, deve tornare ad avere un modello finanziario sostenibile, ma i paletti e le restrizioni imposte al momento dalla UEFA, ci puniscono invece di aiutarci con un percorso che ci faccia tornare in alto, ma non per raccomandazione, perché non si può limitare una proprietà forte ad investire per il futuro.

lunedì 21 gennaio 2019

Meglio, ma il gioco latita.


Il Milan ricomincia in campionato senza il centravanti, ma vincendo e conquistando i tre punti che lo riportano da solo al quarto posto, anche se le distanze sono minime dalle inseguitrici e la prossima settimana deve incontrare Napoli e Roma, certo un successo arrivato dopo una settimana di polemiche, voci di mercato, senza Higuain e con una rifinitura scandalosa, è un bel risultato anche sotto l’aspetto mentale.

Intanto faccio i complimenti a Serafini, che ha spiegato mirabilmente a chi non vuole capire tutta la vicenda Higuain e mi riallaccio al suo dato statistico, che senza Higuain il Milan è imbattuto, segno che nonostante la sua classe, non è diventato indispensabile al Milan, anzi, però c’è da dire ad onore del vero, che anche Cutrone contro il Genoa, non ha ricevuto un pallone da tirare verso la porta, a riprova che Gattuso non gioca per il centravanti.

Questa è la sindrome del numero “9”, il Milan ha un impianto di gioco che non è fatto per favorire il centravanti, chiunque esso sia ed è proprio questa la paura per Piatek, quella di girare come una trottola in mezzo all’area senza ricevere mai la palla, tant’è che Cutrone riesce ad essere determinante quando entra dalla panchina, fresco e con gli avversari meno concentrati, riuscendo a trasformare in rete il primo momento di disattenzione.

Higuain non è stato nemmeno convocato, giusto o sbagliato, professionale o no, Gonzalo non ha più la testa al Milan (ammesso che ce l’abbia mai avuta), attende solo di trasferirsi al Chelsea e riabbracciare (legittimamente) Sarri, io non ne farei una questione particolare e la prenderei senza rimpianti, si cambia ancora una volta progetto, ma adesso le basi sono più solide per ripartire.

Vuol dire che passerà dai gol di Cutrone e di Piatek, la possibilità di arrivare ad un posto Champions per il prossimo anno e se questo si dovesse realizzare, mi conforta sapere che la davanti così come in porta, il Milan ha un futuro, Piatek, Cutrone e Paquetà, 66 anni in tre, su questo siamo sulla strada giusta, sul piano dei risultati bisogna evitare i troppi pareggi del girone di andata.

Il Milan ha dimostrato di potere essere anche senza gli infortunati, “superiore” ad almeno una decina di squadre e quindi non è logico pareggiare con squadre come Bologna o Frosinone, saranno queste le partite che bisogna vincere per poter raggiungere il quarto posto, ora che Paquetà e Bakayoko fanno parte integrante dei titolari e Suso sembra essere tornato Suso, dopo i problemi fisici che lo avevano tenuto lontano dal campo, senza dimenticare Conti, tra lui e Suso c’è un'intesa straordinaria, sembra abbiano giocato insieme da tempo.

Paquetà si va trovando sempre più a proprio agio nel ruolo di mezz’ala, ha qualità e personalità, ma ha ancora i ritmi brasiliani e perde spesso palla, al di là dei numeri da brasiliano, è sempre al centro del gioco e lo vedrei meglio come attaccante esterno di sinistra, Bakayoko è ormai una certezza, dopo un avvio difficile sta giganteggiando in mediana.

Bakayoko e Donnarumma ci hanno tenuti in partita e poi la condizione fisica ha fatto il resto, è cresciuto Paquetà ed è cresciuto tutto il Milan, positivo il rientro di Conti che nelle ultime tre presenze, in due partite ha fatto due assist vincenti, e nell’altra si è procurato un rigore, scientificamente ignorato dall’arbitro Banti, in attesa di Biglia e Caldara, una menzione speciale per Abbate, che si conferma come centrale di difesa, con interventi decisivi.

Adesso Piatek, firmerà un quinquennale con ingaggio da 1,8 milioni a salire oltre i 2 milioni (premi esclusi), la valutazione è di 40 milioni, con un pagamento in tre anni per rispettare i vincoli del Fair Play Finanziario, nella trattativa potrebbe rientrare anche una contropartita tecnica per abbassare la cifra dei 40 milioni, ma Bertolacci e Halilovic non sono graditi ai rossoblù, Mauri e Plizzari invece per motivi diversi c’è il no del Milan.

Piatek è un attaccante completo, che ha già segnato in tutti i modi: da fuori area, di potenza, di precisione, di testa, su rigore e vista la sua giovane età, può diventare uno dei centravanti più importanti d’Europa, a 22 anni ha il fisico e i movimenti da giocatore più esperto, sembra pronto per un grande club ed è l’ora di consacrarsi, comunque sia, resta un giovane promettente su cui scommettere, senza considerare i soldi risparmiati.

L’ingaggio netto è di 2 milioni contro i 9 di Higuain, con i 35 del riscatto più la contropartita tecnica ci si paga Piatek, inoltre se è vero, il pagamento dilazionato in tre anni contro 1 dell’argentino, permette al Milan di restare all’interno dei paletti del fair play finanziario e poi ci sono i 9 milioni della seconda metà del prestito risparmiati e reinvestibili, per dare un giudizio definitivo comunque bisogna aspettare la fine della stagione.

Il Milan è una squadra sempre più giovane, Paquetà, Piatek e Cutrone insieme non sono adatti per il 4-3-3, forse il 4-2-3-1 potrebbe esaltare le doti di Paquetà e aprire corridoi a Piatek, perché difficilmente Gattuso tornerà al modulo a due punte, almeno per quest’anno e intanto sempre in materia di giovani, il Milan ha chiuso per il difensore centrale classe 2000 Tiago Djalò dello Sporting Lisbona in scadenza a giugno, nelle prossime ore dovrebbe sostenere le visite mediche (magari con Piatek) e firmare il contratto, si aggregherà inizialmente alla squadra Primavera.

Per un giovane difensore centrale che arriva, un altro sarebbe in uscita vicino al Frosinone, il calciatore è Simic, Zapata ha un’offerta del Fenerbache per averlo subito, ma il Milan non vuole cederlo adesso e non c’è un’ipotesi di rinnovo.

 

sabato 19 gennaio 2019

Sentite anche la mia.


Sulla cessione di Higuaín ne ho sentito di ogni, chiaramente tutti a dare addosso al Milan, a Leonardo, a Mirabelli, a Fassone, dice che centrano? Pur di denigrare il Milan qualsiasi cazzata va bene, nessuno dice che Higuain ha accettato a malincuore il Milan perché non si era concretizzato il passaggio al Chelsea e lo ha dimostrato con il suo nervosismo fin dalle prime giornate.

Si preferisce dire che Leonardo dopo due mesi sia andato da Higuain e gli abbia detto: “vedi che non ti riscatto”, perché è più bello far passare per incompetenti tutti quelli del Milan, invece di dire che Sarri da tre mesi gli telefona il giorno e la notte, Higuain al Milan non ci voleva venire e i frequenti contatti con Sarri, gli hanno fatto maturare la convinzione di andare via.

Leonardo in questi mesi ha provato a convincerlo e dopo il grosso impegno preso, permetterai che uno perda il bon ton e lo mandi pubblicamente a quel paese? Io mi fido di Leonardo, ha provato a portare a casa per la causa quarto posto, uno tra i migliori attaccanti al mondo e poi cosa fa, lo prende in giro? per fare cosa? credo che qualche errore lo abbia commesso come tutti, ma non in questa situazione Higuain, le cose bisogna conoscerle e non le conosce nessuno.

Quindi per non fare errori cosa doveva fare? Tenersi a tutti i costi un Higuain che non voleva più stare al Milan, perché non ha un gioco che lo esalta, mentre da Sarri sarebbe stato felice? Tenersi un giocatore che oltre a costare un botto è sempre nervoso, apatico e insofferente? per non parlare del rendimento, gol a parte.

Se prendiamo calciatori bravi ed esperi (Ibrahimovic, Fabregas e così via), subito criticati, quelli del Milan non capiscono nulla, se investiamo anticipando gli altri e corriamo qualche rischio (vedi Romagnoli che Sarri ci invidia), non capiamo niente lo stesso, Gattuso non lo possiamo mandare via perché con Donnarimma, Romagnoli, Bakayokò, Kessie (lo vuole sempre il Chelsea), Suso Higuain e Cutrone, non gli si può chiedere di inseguire il quarto posto e di avere un gioco decente, ma farvi i c***i vostri no?

D’accordo, Leonardo ha sbagliato, ma Higuain non ha dimostrato di non essere un grande professionista lo stesso, il Milan ha fatto un solo errore, quello di prenderlo in prestito e così oneroso.

venerdì 18 gennaio 2019

Se il buon giorno si vede dal mattino ….


La Sport Capital Group plc eccetera, unico socio del club di calcio italiano U.S. Città di Palermo SpA e di Mepal Srl ("Mepal"), società proprietaria del marchio del club e del progetto del nuovo stadio.

Questo è uno stralcio del comunicato della società inglese, ma Mepal non è una società di Zamparini? Quindi Zamparini è sempre socio dell’U.S. Città di Palermo SpA e attraverso Mepal (Zamparini), possiede il marchio e i diritti per costruire un nuovo stadio, ma allora non ce ne possiamo uscire mai?  

Nel frattempo, è arrivata la prima sconfitta dell’era Stellone, questa sconfitta non mi sorprende più di tanto, il Palermo parte quasi sempre subito forte e pian piano si spegne, si adegua alla partita, la controlla senza lasciare spazio ai propri avversari e poi al loro primo errore la punisce, ma non è una squadra che brilla per organizzazione di gioco o per la capacità di imporre la sua forza agli avversari.

Sicuramente sono un malato del bel gioco e oggi come oggi a calcio non gioca più nessuno, si pensa solo ad evitare di far giocare l’avversario e di non prendere gol, anzi grazie alla Salernitana ora e al Cittadella la volta scorsa, si è visto un po' di calcio.

Il Palermo è la Juventus della serie B senza favori arbitrali, è prima in classifica per lo strapotere tecnico (per la categoria) dell’organico, che però giocano da soli, è stata proprio questa l’impressione (ma non è solo impressione) che mi ha dato, questi tocchi e tocchetti attendisti (lo chiamano possesso palla), senza mai “organizzare” la conquista della profondità e sbagliando anche gli ultimi passaggi sulle ripartenze, indicano proprio che con la palla al piede non sanno cosa fare (vedi Milan).

Capisco che Zamparini ha fatto terra bruciata con gli allenatori, ma speriamo che adesso questo gruppo inglese (se non c’è sempre Zamparini), in prossimo futuro prenda un allenatore bravo e duraturo, onestamente ho difficoltà a commentare una partita che non ha una trama di gioco, un’idea, piena zeppa di errori e di calciatori non all’altezza, ecco di questo posso parlare.

Qui poi nasce il solito dilemma: sono scarsi i calciatori (alcuni si) o non è bravo l’allenatore a farli rendere dandogli un gioco ben preciso? Si perché adesso quando non sai che pesci pigliare, te ne esci con la frase: non volevamo dare punti di riferimento, sarebbe più giusto dire: in campo non sappiamo cosa fare, ognuno fa quello che gli capita, perché è questa la storia.

Forse ce l’ho con i giocatori dell’est, ma ci rendiamo conto che Chochev è a Palermo da 5 anni e tocca si e no 4 o 5 palloni (inutili) in tutta la partita? io non riesco mai a giudicarlo, ma come c***o fanno a tenerlo ancora nel Palermo e a farlo giocare pure, non lo so, come potevamo pretendere di vincere o pareggiare una partita con Hass assente insieme a Chochev e con il limitato Jajalo a centrocampo.

Non parliamo dei trequartisti che hanno toccato pochissimi palloni e sono andati a corrente alternata, altro assente di lusso l’unica punta Moreo, mai fatto un tiro in porta, mai partecipato alle azioni, costretto a fare un lavoro sporco di copertura, come nella peggiore squadra che deve salvare la categoria.

L’ultima cosa e poi non parlo più, perché questo turnover sfrenato e questa presunzione (paura) di giocare con una sola punta? Una sconfitta ci può stare e non penso che ne arriveranno tantissime ancora, alla fine questo Palermo andrà in serie A, ma bisogna fare tesoro degli errori, troppe le azioni sprecate e gli spazi lasciati agli avversari.

Il Palermo deve giocare per vincere e cambiare preparatore atletico, è inconcepibile tutta questa miriade di infortuni, che comunque non hanno inciso sulla sconfitta, quella è una questione di testa, non voglio dire che sono svogliati, non hanno ancora la mentalità vincente, quella che non ti fa retrocedere subito dalla serie A.

giovedì 17 gennaio 2019

Adesso è chiaro chi sono quelli aiutati dagli arbitri.


La Juventus è la squadra più forte in assoluto e di gran lunga la più forte tra quelle della nostra serie A, non ha bisogno nemmeno di dare il cento per cento per vincere le partite, ma spesso ha bisogno degli arbitri che le indirizzano le partite in un determinato modo, peccato, perché abbiamo avuto ancora volta la possibilità di “riabilitare” il calcio italiano agli occhi del mondo intero e invece, si sono incontrate due fra le squadre che giocano un pessimo calcio e l’arbitro peggiore del nostro “sistema” calcio, si esatto sistema.

Il Milan come sempre non ha avuto le idee chiare per quanto riguarda l’impostazione, ha tenuto bene il campo contro una squadra che non ha un gioco e basa tutto sulla forza dei singoli, onestamente devo dire che non penso minimamente che la Juventus chieda “cortesie” agli arbitri, sono loro che sanno come devono comportarsi, arbitrare in maniera chirurgica su falli e fuorigioco e al momento opportuno lasciare le avversarie in 10, per spegnere ogni eventuale reazione.

Mi dispiace ma non è la prima volta che finisce così, da Muntari a De Sciglio, alla finale della scorsa coppa Italia e così via, per evitare che la Juventus possa perdere qualche “titolo”, c’è sempre un aiuto provvidenziale, nella gestione dei cartellini, nella diversa valutazione dei falli e addirittura nel diverso uso del VAR, anche loro parte integrante del sistema, la partita è stata comunque equilibrata e il risultato finale poteva essere diverso.

Il Milan deve crescere però anche psicologicamente e Kessie più di tutti, visto che gli capita spesso di perdere la testa, adesso spero però che cambi qualcosa, intanto che si faccia un po' chiarezza e che si torni alla normalità, che si mandi Higuain a giocare dove vuole, che si prendano quei tre o quattro calciatori che ci servono per i cambi, che si provi a dare un gioco a questa squadra e a rimettere i calciatori nei propri ruoli.

È ancora un piccolo Milan, è una squadra che non molla, vero, ma è anche una squadra che osa poco, spreca tanto e non riesce ad andare oltre i propri limiti, gioca con spirito ma senza idee, Bakayoko davanti alla difesa gioca bene, così come Cutrone in attacco, lo stesso però non si può dire di Castillejo, che non sembra ancora pronto e di Paquetá, il brasiliano anche se ha superato le aspettative, non è ancora pronto a prendere per mano il Milan.

Conti potrebbe essere il secondo acquisto di gennaio, sempre che Gattuso gli conceda di diventare titolare prima che smetta di giocare per limiti d’età, anche se non ha i 90 minuti ha bisogno di giocare, il suo apporto è qualitativo e in questi periodi può fare veramente la differenza, direzione di Banti (che ha lasciato a desiderare) a parte.

Il rigore su Conti era netto, smettiamola con il fatto che si strattonano a vicenda, Conti pur trattenendogli la maglia (si appoggia come tutti per cercare l’equilibrio), ma non impedisce al difendente di intervenire in maniera irregolare all’interno dell’area di rigore e comunque si deve andare al VAR, se no tanto vale tornare indietro, perché il VAR deve essere per tutti.

È ora di smetterla con l’interpretazione, il protocollo va cambiato e ci si deve attenere “essenzialmente” alle direttive, anche se tutto questo non assolve il Milan che resta piccolo, piccolo, ora anche senza Higuain e in cerca di un acquisto che non può più sbagliare, troppi sono oramai i centravanti flop, che non se ne può più.

Il candidato sembra essere Piatek, il tesoretto da reinvestire è fatto dai 9 milioni dovuti ancora alla Juventus per il mancato prestito da gennaio a giugno e dal risparmio di altri 9 d’ingaggio, ma non bastano, per passare indenni tra i paletti dell’UEFA, il Milan potrebbe cedere Calhanoglu, per cui ha già raggiunto un accordo con il Lipsia sulla base di 22 milioni.

Tra stipendi e cartellini, il Milan avrebbe una somma di circa 42 milioni da mettere sul mercato e a sostituire Calhanoglu potrebbe essere il 22enne olandese Groeneveld, esterno d’attacco del Bruges, mentre a centrocampo viste le resistenze del Sassuolo si torna a parlare di Badelj, già cercato in estate e ora alla Lazio che chiede cifre esorbitanti, per un sostituto di Biglia, pronto a tornare in campo a fine mese, mi sembra esagerato.

sabato 12 gennaio 2019

“Se dipendesse da me lo terrei”


La primavera del Milan è tornata dopo quasi tre mesi alla vittoria, è vero che si tratta di una sola partita, ma avete visto che il cambio del tecnico serve? A buon intenditore poche parole.
Poi c’è il Milan ai quarti di coppa Italia, passato con una botta di …. Cutrone e che ha incontrato (come solito) tantissime difficoltà, è riuscito a qualificarsi per i quarti di finale per il decimo anno consecutivo, ma alla fine in questi dieci anni, hanno vinto sempre gli altri. 
In conferenza stampa, Gattuso ha detto di Higuain: "Se dipendesse da me lo terrei”, quindi è chiaro che non resta, ma si era capitato e non bisognava essere un chiaroveggente, poi: “la testa è del giocatore, non è la mia”, proprio a ribadire che Higuain ha deciso", giustamente infine per divagare, dice di non capire bene quali sono i malumori di Higuain e dice di vedere un ragazzo contento, (se questo è un Higuain contento, io sono Belen).
In partita non ha avuto che 2 o 3 palloni, stavolta giocati bene, ma per il resto è stato sofferente ed ora anche scostante per tutta la partita, non so se ce lo hanno lasciato per queste due partite o mancano i dettagli, ma finché c’è deve giocare, Cutrone purtroppo non può ancora fare il titolare, deve entrare dalla panchina e spacca la partita.
Pensavo che con la sosta potesse cambiare qualcosa, invece no, sempre lo stesso Milan se non peggiorato, “inguardabile”, abbiamo subito come la peggiore delle provinciali in lotta per non retrocedere e diventa imbarazzante pensare che questa squadra esporterà il suo non gioco in giro per il mondo, ma poi dico: in queste condizioni cosa andiamo a fare a Gedda, non sarebbe meglio risparmiarci questa figuraccia.
“Decide l'entourage del giocatore e non decido io”, affermazione che Gattuso invece non fa per Calhanoglu, perché Higuain non vuole restare al contrario del turco, per me l’addio è a un passo, mancano i dettagli, ovvero se deve essere un diritto o un obbligo di riscatto per il Chelsea, come lo paga il club londinese, come verrà risarcito il Milan del suo “diritto negato” e dei 9/18 milioni pagati, ma essenzialmente chi sostituirà il Pipita che vuole oramai il Chelsea e basta.
La contropartita sembra essere Morata, quindi che va al Milan, ma con la stessa formula? non con gli stessi soldi, perché oggi Morata è un calciatore che vale 40 milioni e non 56, come si aggiustano poi Juventus e Chelsea non lo so, ma Morata è da ricostruire nella testa e sicuramente nella condizione, certo oggi Morata vale questo Higuain, che però non vale 56 milioni.
Tutto questo è il motivo per cui Higuain è ancora al Milan nonostante i sorrisi di facciata, il fratello-agente è atteso a Londra, segno che le trattative con il Chelsea procedono sottotraccia, sembra che si tratti su di un prestito oneroso per i prossimi 18 mesi, ma non si capisce al Milan cosa e chi andrà a risarcimento.
Almeno è ai dettagli il trasferimento di Halilovic al Besiktas, non entreranno chi sa quanti milioni, però si libera un posto e si abbassa il monte ingaggi, mentre ci sono ancora delle difficoltà per Sensi, il calciatore gradirebbe il passaggio al Milan con cui ha già l’accordo, anche in prestito, ma la distanza economica tra le due società rimane importante, anche se il Sassuolo sembra entrato nell’ottica di privarsi del centrocampista, trattando Vignali con lo Spezia.
Non capisco come mai Radamel Falcao venga liberato dal Monaco, anche se la squadra è in grande difficoltà e nelle ultime posizioni, per poi sostituirlo con Kalinic, magari fosse vero, perché se Falcao non si facesse ingolosire dai soldi cinesi, potrebbe essere la terza punta che sta cercando il Milan, proprietà permettendo, visto che in giro in prestito con diritto di riscatto, non c’è niente di valido.
Giocatore sul viale del tramonto, ma molto esperto e poi verrebbe sempre per i famosi 6 mesi, chiaramente non verrebbe in prestito, ma se non si trattasse di una cifra stratosferica, con i 4/5 milioni proposti per Fabregas, secondo me si potrebbe chiudere, specialmente non sapendo se e chi sostituirà Higuain, mentre Groeneveld, attaccante classe 1997 del Bruges, potrebbe essere la terza punta e l’investimento per il futuro.
Per quanto riguarda Paquetà, mi piacerebbe poterlo giudicare fra qualche mese e comunque nel suo ruolo, forse un giorno diventerà mezz’ala, ma oggi è un trequartista anomalo, proprio come Kakà, vorrei vederlo dietro le due punte (ammesso che ne arrivi una terza), in assenza di Suso e preferito a Calhanoglu, anche lui trequartista e non mezz’ala.

martedì 8 gennaio 2019

Il Milan non ha più appeal.


Sfumato anche Fabregas che ha preferito il Monaco, il Milan prova a pensare a Tielemans per il centrocampo, il giovane centrocampista belga classe 97, non troverebbe più spazio dopo l’arrivo di Fabregas e così potrebbe arrivare come tutti, in prestito con diritto di riscatto, sempre dal Monaco può arrivare il 18enne Abanda, un esterno sinistro capace di fare sia il terzino che il laterale offensivo.
Nel frattempo, si apprende che l'Inter avrebbe chiesto anche lei il prestito di Duncan, legato però al futuro di Sensi, perché ne partirebbe solo uno di loro due e per Sensi regista classe '95, il Sassuolo ha aperto al prestito con diritto di riscatto al Milan, manca però l'accordo economico tra i 25 milioni chiesti e i 20 disponibili.

Per questo motivo il Milan sta vagliando altri profili, Dendoncker, classe '95 belga di proprietà dell'Anderlecht in prestito al Wolverhampton e il 28enne messicano Herrera in scadenza con il Porto, ma serve pure fare spazio a centrocampo e alleggerire il monte ingaggi, già in estate Montolivo ha rifiutato il Bologna per motivi proprio di ingaggio e adesso si sta provando a sistemarlo da qualche parte (Bologna, SPAL e Genoa).
Nuovo contatto tra il Genoa e Bertolacci, con la possibilità di liberarlo subito invece che a giugno, per fare posto all’ingaggio di Paquetà, che ha già fatto il primo allenato e Gattuso come ha già fatto per Caldara, ha fatto capire che ci vorrà tempo per inserirlo in prima squadra, solo che poi si lamenta di non avere giocatori a disposizione e noi (io no) come tanti stupidi, gli giustifichiamo i pareggi sconfortanti.
Di questo passo chi sa quando debutterà e in quale posizione giocherà, visto che lui è un trequartista e vorrebbe giocare a centrocampo, magari al posto di Calhanoglu che sta facendo male, ma per Gattuso il turco non si tocca, nonostante abbia addirittura un accordo con il Lipsia.
Ma se Paquetà è davvero un campione, perchè non può giocare subito in una squadra di mediocri? allora è meglio non prendere nessuno invece di buttare via i soldi, come Conti, non avrà i 90 minuti ma deve tornare a giocare e poi sfinito lo cambi, ma se non gioca non lo recuperiamo mai, stesso discorso per Caldara appena è pronto.
A proposito di soldi “buttati”, non prendiamo Gabbiadini o qualcun altro del genere, perché non aumenta il livello tecnico e competitivo del Milan, perché il problema non è prenderli, il problema è poi mandarli via, nessuno (Montolivo) intende rinunciare a faraonici ingaggi quadriennali e finiamo poi per pagare: Bertolacci, Mauri, Montolivo e Halilovic senza giocare, tanto vale risparmiare cartellino e ingaggio, riempendo la panchina di “primavera”, tanto non devono giocare.
A proposito di Halilovicpotrebbe lasciare il Milan già a gennaio per iniziare una nuova avventura con il Besiktas, il FPF e le vicende cinesi ci portano a rivalutare la possibilità di arrivare a Pato, non so quanto sia conveniente un “cavallo” di ritorno, però Pato non Gabbiadini, ma dovrà abbassare notevolmente le pretese economiche.
Il campionato sta per ripartire e per il quarto posto Champions che vuol dire quasi 40 milioni, ci sono sette squadre in sei punti, con Lazio, Milan e Roma interessatissime, per il Milan si prospettano trenta giorni di fuoco, a cominciare dalla trasferta di Coppa Italia con la Sampdoria e per finire con la sfida di Supercoppa con la Juventus, senza dimenticare Genoa, Napoli, Roma, Cagliari e Atalanta, tutte in rapida successione.
Gattuso sarà stato pure confermato, ma il quarto posto è vitale per il Milan e ancora di più per lui, il Milan deve cambiare marcia, infortuni o no deve accelerare nonostante i 6 punti in più rispetto all’anno scorso, il Milan non convince, così come non convincono Higuain e Calhanoglu, ma il loro rendimento non dipende dalle assenze di Biglia e Bonaventira, ma perché manca il gioco.

sabato 5 gennaio 2019

Tutti sul carro del vincitore.


Mai negato che alla Juventus sanno fare bene le cose e che Berlusconi dopo averci regalato tutto, portandoci sulla vetta del mondo, ci abbia infognato, prima con i debiti per cui scontiamo un FPF che non appartiene a questa dirigenza e poi con la cessione nelle mani “sicure” del cinese che ha finito di affondare la barca, ma da qui da essere dei “poveri debitori” a “perfetti stolti” c’è una grande differenza.
Io intanto sono felice del pacco che la Juventus ci ha tirato con Caldara, intanto come lui, appena arrivato si è infortunato anche Conti e non mi pare che si sia parlato di pacco e poi si sono infortunati anche Biglia e Bonaventura e neanche in questo caso si è parlato di pacco, Caldara è arrivato sano e se non fosse stato per la mancanza di coraggio di Gattuso, avrebbe giocato e poi si sarebbe infortunato come tutti gli altri, dov’è il pacco?
Caldara non potrà restare infortunato per tutta la vita e poi quando tornerà a giocare, sarà sempre più giovane e di prospettiva del mediocre Bonucci, perché non dimentichiamo che Bonucci al Milan non ha fatto proprio bene, ora si parla dell’altro pacco Higuain, non capisco come mai per tutti è ancora tra i più forti attaccanti al mondo ed è vero, però dal momento che Sarri è disperato perché il Chelsea non fa gol e deve prendere a tutti i costi una punta a gennaio, allora c’è da approfittare del Milan, stupidi di nascita, per definizione.
Il Chelsea quindi, non potendo trovare un attaccante del suo rango, farà un’offerta alla Juventus, mettendo sul piatto i soldi del riscatto che il Milan non può garantire a giugno, ma chi lo ha detto? Intanto a giugno ci sarebbero i soldi del riscatto di Andrè Silva e poi se non lo riscattassero, il capocannoniere della Liga tornerebbe a fare il centravanti al Milan e pazienza se non saremmo riusciti a riscattare Higuain, ma comunque tutto questo a giugno, perché anche se il giocatore è della Juventus, il Milan ha un diritto di riscatto che scade a giugno.
Il raggiungimento del Fair Play Finanziario da parte del Milan è fissato entro 2 anni e mezzo e non ha scadenza intermedie, quindi cosa può fregare all’UEFA se il Milan spende 35 milioni per Paquetà, vuol dire che il Milan lo venderà entro i 2 anni 100 milioni e salderà tutti i debiti, certo se l’UEFA continua a favorire City, PSG e così via e rompono le scatole solo a Inter, Roma e Milan, queste non potranno mai mettersi al passo con le altre, bene, sforano? 2 anni senza coppe, ma dategli la possibilità di investire e creare plusvalenze.
E’ giusto vigilare sui conti dei club (tutti però), ma le norme che impongono il pareggio di bilancio non possono impedire a nuovi imprenditori di fare investimenti importanti, ora, il Milan dovrà pagare a giugno altri 36 milioni per il riscatto di Higuain, più altri 9 dato che in estate dei 18 ne ha pagato solo 9 e così saremmo ad un riscatto di 45 milioni, ammesso e non concesso che la Juve li voglia tutti adesso e non intenda aspettare giugno, perché se no lo vende al Chelsea e il Milan non ha ancora i soldi di Silva (perché la Juventus può chiedere in riscatto adesso, mentre il Milan no), avendo il diritto e sottolineo il diritto, può benissimo riscattarlo già adesso, come?
Il Sassuolo acquisterà per 12 milioni (più 2 di bonus) Locatelli, sul bonus poi si vedrà e sono già 12 milioni, più 2 milioni di euro dal Trabzonsspor come tassa di trasferimento per Sosa e Kucka e sono 14 milioni, il Genoa, che è alla ricerca di due centrocampisti, punta nuovamente al ritorno di Bertolacci, il Milan non lo ha voluto vendere quest’estate per 5/6 milioni, ma se va via adesso 1 milione di risarcimenti lo può pretendere e sono 15 milioni.
Borini è sempre più vicino al trasferimento in Cina, lo Shenzhen ha infatti aumentato la sua offerta a 8,5 contro i 10 che continua a chiedere il Milan mettiamo si chiude a 9 e così siamo a 24 milioni, l'Hajduk di Spalato vuole Simic e siccome non è a scadenza altri 2 milioni si possono ottenere e siamo a 26, non prenderemo un euro per Montolivo e va bene, mentre potremo prenderne 9 per Laxalt vendendolo alla Lazio e siamo così a 35 milioni e poi altri 5 si possono ricavare dalle cessioni di Antonio Donnarumma e Plizzari e siamo a 40, il resto potrebbe arrivare dalla cessione di Halilovic che ha richieste dalla Spagna.
Poi ci sarebbe anche eventualmente la possibile cessione di Calhanoglu e il possibile sacrificio per monetizzare di Kessie aI Beijing Guoan, per una cifra irrinunziabile intorno ai 50 milioni di euro, che consentirebbe al Milan di fare una plusvalenza da circa 22 milioni di euro da investire sul mercato, certamente adesso ci si chiede con chi giocherebbe il Milan dopo tutte queste cessioni.
Allora dalla Cina dovrebbe arrivare l’esterno d'attacco del Dalian Yifang Carrasco, pagandolo con la plus valenza di Kessie, ovvero quello che resta dopo avere pagato l’Atalanta, ammesso che Gattuso giochi con il 4-3-3, in attacco così ci sarebbero: Suso, Higuain e Carrasco, con Cutrone e Castillejo in panchina, a centrocampo è vero che mancherebbero Kessie, Montolivo e Bertolacci, ma la linea a tre sarebbe formata da Bakayokò, Biglia e Sensi o Denis Suarez o Baselli, (pagato con la cessione di Calhanoglu), Paquetà (nel bilancio del prossimo anno) e Mauri in panchina, con la possibilità di completarlo con Obiang o con Johansen classe '91 in scadenza a giugno con il Fulham.
Come si vede tutti questi problemi io non li vedo, specialmente in considerazione del fatto che Gattuso fa giocare sempre gli stessi e che per il FPF ci sono almeno 2 anni, poi se vogliamo salire sul carro a leccare il c**o del vincitore, fatelo pure.

giovedì 3 gennaio 2019

Lo scatto per la serie A

Il Palermo anche quest’anno è stato campione d'inverno con numeri da corazzata, pur non giocando sicuramente come la migliore squadra del torneo, è comunque un Palermo molto cinico, esperto e compatto, di una qualità tecnica unica per la categoria, ben gestita nella giusta turnazione, con un organico folto e di spessore, capace di riuscire a distanziare Brescia e Pescara secondi in classifica di ben 5 punti.
Se si riuscirà a tenere lo stesso ruolino di marcia anche nel girone di ritorno, credo che stavolta potremo festeggiare il ritorno in serie A, con la speranza che la nuova dirigenza non sia venuta anche lei per gestirsi i propri traffici (affari) e che ci faccia vivere per sempre una serie A, anche di media classifica, ma senza patemi di retrocessioni.
Il prossimo impegno di campionato sarà giorno 18 gennaio contro la Salernitana, nel frattempo saranno passati quasi venti giorni di mercato invernale, in tutta onestà il Palermo ha bisogno solo di un regista e magari possibilmente acquisire qualche giocatore più importante in vista di una possibile serie A, sicuramente ci sarà uno sfoltimento dell’organico, per permettere ai numerosi ragazzi poco utilizzati di andare a giocare.
Giovedì 3 gennaio, aprirà ufficialmente la sessione invernale del mercato, Foschi anche se non l’ammette è già al lavoro per completare al meglio l’organico, con qualche innesto di qualità per renderlo ancora di più competitivo e cercherà al contempo di sfoltirlo un poco, mandando a giocare altrove gli elementi che hanno trovato poco spazio.
I primi due nomi sulla lista delle uscite sono quelle di Accardi e Lo Faso, che potrebbero andare in prestito in qualche squadra di serie B per fare esperienza, poi ci sarebbero le situazioni di Aleesami e Rispoli, che vanno in scadenza a giugno ed hanno parecchie richieste, il Palermo potrebbe eventualmente monetizzare e sostituirli con profili più di prospettiva, in partenza anche il 24enne Embalo, che è seguito dal Legia Varsavia, in prestito fino al termine della stagione.
Sembra che Stellone si stia orientando oramai ad un modulo con il doppio trequartista, il 4-3-2-1 che ha utilizzato nelle ultime due partite, Ascoli e Cittadella, che ha prodotto due vittorie dopo un periodo di pareggi, con la coppia di trequartisti Trajkovski-Falletti alle spalle dell’unica punta Moreo, senza dimenticare che in organico ci sono anche Nestorovski e Puscas.
Imbarazzo della scelta dunque in avanti, ma il Palermo si sta guardando intorno per acquistare un attaccante per la prossima stagione, si spera di serie A e al momento il candidato sembra essere il 33enne Sharp, attuale capocannoniere della Championship (13 reti con lo Sheffield United terzo in classifica), anche se la filosofia del nuovo Palermo, è quella di puntare su giocatori un po’ più giovani.
Altri profili interessanti sono: Lapadula attaccante in uscita dal Genoa, Pucciarelli del Chievo, Soddimo attaccante esterno in scadenza con il Frosinone e il classe 1998 Coman, attaccante dello Steaua di Bucarest.
Finalmente adesso che non c’è più Zamparini, Foschi può sistemare il centrocampo, monopolio di Jajalo e Chochev, per rinforzarlo starebbe pensando al 27enne Falzerano del Venezia, centrocampista molto duttile e in scadenza al 30 giugno 2019.

Ancora schermaglie sul mercato per il Milan.

Si pensava che Leonardo potesse ufficializzare fin da subito i due/tre colpi di mercato necessari ed invece è tutto ancora in alto mare, sfumati Ibra, Pato, Quagliarella e per ultimo anche Fabregas e Muriel, adesso sembra che l’interesse sia rivolto tutto su Barrios, centrocampista del Boca Juniors, anche se l’operazione potrebbe essere fatta per giugno, perché adesso servono giocatori già pronti.
L’impressione è che Leonardo non abbia le idee chiare sul mercato, perché non si riescono a capire quali sono i reali obiettivi del Milan e di contro non è facile neanche capire se il Milan giocherà con il 4-3-3 o con il 4-4-2, la confusione, forse, è anche dettata da questo, dalla sentenza UEFA o da Leonardo che non sa come ci si muove nelle difficoltà?
Al momento sembra che i due obbiettivi siano Sensi e Carrasco, anche se il Sassuolo non accetta la formula del prestito, il belga guadagna troppo (10 milioni) e non ha intenzione di abbassare le richieste, a parte che nemmeno i cinesi lo darebbero in prestito, stesso discorso per Kean della Juventus e per Gabbiadini del Southampton, è possibile arrivare a gennaio e non avere un piano preciso per il mercato?
Due indizi non fanno una prova, ma la conferma di Gattuso prima e questo stallo di mercato adesso, mi fanno rimpiangere tanto Mirabelli, che per me comunque aveva fatto bene, si sente parlare di futuro, di mercato estivo, di Barella, di Milinkovic-Savic, di lavorare sui giovani (Abanda, classe 2000 terzino sinistro del Monaco a parametro di formazione), ma come diceva una famosa canzone di Baglioni “la vita è adesso”.
Paquetà comincerà ad allenarsi con il Milan il 7 gennaio, avanti o al centro, dovrebbe andare a sistemare comunque la fascia di sinistra, pare che Gattuso stia pensando di farlo giocare nel ruolo di Bonaventura, confermando un ritorno al 4-3-3 e a questo punto l’attaccante in arrivo (se arriva) sarà esterno, magari con capacità di seconda punta, quello per cui è stato preso Borini, che sarebbe vicino allo Shenzen, si parla di una richiesta di 8 milioni e mezzo, contro un’offerta di 7 milioni.
In attacco per questo si parla di Gabbiadini, ma io credo che il tempo di Gabbiadini sia finito quando è passato al Napoli, non lo considero un calciatore di livello e quindi non per il Milan, molto meglio invece De Paul dell’Udinese, solo che difficilmente arriverà a stagione in corso, mentre per Zaza potrebbe essere più semplice, visto il pochissimo utilizzo nel Torino.
Biglia ha accelerato i tempi di recupero e dovrebbe essere in campo già a fine gennaio, ma il Milan deve avere a disposizione un altro “faro” a centrocampo, per avere la certezza che in caso di recupero lento o di assenza di Biglia, ci sia un altro giocatore in grado di dare i tempi alla manovra del Milan, adesso che a completare il centrocampo ci sono Paquetà (?), Kessie e Bakayoko.
Anche Strinic ha risolto il suo infortunio e il 7 gennaio a Milanello sarà come un nuovo acquisto invernale, con Abate che ora può ricoprire il ruolo di centrale, l’Hajduk sembra interessato a Simic, destinazione che al momento non è gradita al calciatore, tra gli altri giocatori che il Milan utilizza meno e che dovrebbe vendere per rientrare nel FPF ci sono: Bertolacci e Montolivo che piacciono al Genoa, sulla lista dei partenti anche Laxalt e Halilovic e poi uno tra Antonio Donnarumma e Plizzari, queti quelli che lasceranno o almeno dovrebbero farlo, il Milan a gennaio