Contro la Lazio, il Milan ha giocato una partita assolutamente
difensiva, non è mai stato pericoloso, non ha tirato una volta in porta e non
ha battuto nemmeno un calcio d'angolo, senza girarci tanto attorno, abbiamo
giocato male e basta, può capitare, ma non doveva capitare e in questo modo poi.
Non è esaltante nemmeno il pareggio, il peggiore che
potevamo fare, saremo fuori se non vinciamo, anche perché ora ci giochiamo
tutto a Milano, ma fra due mesi e la Lazio non sarà più in crisi,
qualitativamente abbiamo fatto non un passo, ma cento passi indietro e poi abbiamo
sbagliato tanto, abbiamo sbagliato ai livelli di due mesi fa, Piatek servito
poco e male, in pratica non è stato mai servito, proprio come quando c’era
Higuain.
La difesa ha retto ancora, dimostrando una
concentrazione altissima, tutto il contrario invece di Suso, che da novembre è
crollato piano piano, ogni partita sempre di più, a causa del problema al pube?
da un giocatore come lui ci si aspetta qualcosa di più, o per lo meno qualcosa
di diverso, per fare quel salto di qualità che si aspetta da qualche anno.
Ma il problema per me è Gattuso, non può continuare ad
ignorare che tra Suso e Calhanoglu sono non pervenuti tutte la partite, tutto l’attacco
resta sulle spalle larghe sì di Piatek, ma che resta comunque sempre troppo
solo, per lo stesso motivo ad Higuain aveva messo accanto Cutrone, per me Gattuso
deve valutare se insistere ancora su Suso e Calhanoglu o decidersi a cambiare.
Cutrone vuole giocare di più, vuole essere
protagonista, Piatek al momento è davvero imprescindibile, però per Cutrone
vale lo stesso discorso fatto per Conti, cioè non può stare sempre a guardare,
specialmente con Suso e Calhanoglu così.
Il Milan con questo Suso e con questo
Calhanoglu, deve tornare a giocare con le due punte, magari non con il 4-4-2,
ma con il 4-3-1-2, con Paquetà finalmente nel suo ruolo dietro le punte, Conti
a desta e Castillejo o Laxalt a sinistra, con i due medianacci Bakayokò e Kessie.
A proposito di Kessie, il Milan è rimasto
in partita pur difendendosi ad oltranza, finché c’è stato in campo Frenk, poi
il buio più completo, perché con tutta la buona volontà, Suso, Paquetà e Calhanoglu
non sono capaci di difendere e così è saltato il centrocampo, Gattuso questo però
lo avrebbe dovuto sapere e non avrebbe dovuto fare entrare il tueco.
Il Palermo vuoi o non vuoi, risente della
imbarazzante situazione societaria e a Crotone ha preso una pesantissima
scoppola, un pesante 3 a 0 in una partita giocata male, forse nella ripresa ha
giocato meglio, ma commettendo però troppi errori sotto la porta avversaria.
La situazione in classifica dice che il
Palermo dovrà riprendere a vincere già dalla prossima gara contro il Lecce, se
vorrà provare a riconquistare, per poi mantenere, un posto in classifica che
gli eviti i play off e gli consenta di tornare in serie A, sempre che nel
frattempo, i debiti non ci costringano al fallimento.
Non si può e non si deve commettere lo
stesso errore della scorsa stagione, non si può perdere la massima serie anche
quest’anno, lo stadio adesso che Zamparini se n’è andato (sarà vero?), deve
essere pieno, perché dobbiamo dare una grossa mano alla squadra e quelle
persone che stanno provando a tenerci a galla.
I guai a quanto pare per il Palermo sembrano
non finiscano mai, anche oggi si è aggiunto un nuovo tassello alla già delicatissima
situazione societaria, sembra che un agente di calciatori, avrebbe fatto una
richiesta di pignoramento, che non dovrebbe portare al fallimento, ma potrebbe portare
al blocco della mutualità della Lega B.
Foschi, forse, magari pensava di essersi
lasciato alle spalle il periodo più difficile, rispettando la scadenza per il
pagamento degli stipendi, invece c’è la preoccupazione che la procura della FIGC
stia indagando e che ci sarebbero gli estremi per la nomina di un
amministratore giudiziario e pensare che il 27 febbraio 1907, esattamente 112
anni fa, il Palermo ha indossato per la prima volta, la maglia con i colori
rosanero.