Abbiamo sempre parlato di un Gazidis distaccato, musone e poco presente, così freddo e lontano dal Milan, da non spiccicare una parola in italiano e affrontare sempre in inglese quei pochi e brevi discorsi ufficiali, doveva essere apostrofato in malo modo da Boban prima e da Ibrahimovic dopo, per rendersi conto che il suo atteggiamento non faceva bene alla causa milanista.
Si è avvicinato così
tanto poi, da capire bene e convincere Elliott che il progetto era troppo
integralista e che andava cambiato, sposando la causa Maldini e facendosi coinvolgere
completamente, adesso è sempre presente e non ne perde una, ride, è
disponibile, parla in italiano e cosa più importante, crede nella possibilità
di riportare in vetta il Milan.
Ibrahimovic ha riportato
al Milan il senso di appartenenza, che neanche Gattuso era riuscito a ricreare,
adesso anche Gazidis ha questo senso di orgoglio e appartenenza che hanno i
giocatori, giocatori che finalmente sono orgogliosi di indossare questa maglia,
finalmente il sudafricano sposta l'attenzione economica (importante) a quella
tecnica-morale, sottolineando che in questi periodi di difficoltà covid, anche
per società ricchissime come Barcellona, il mondo del calcio sa che il Milan oggi,
è una delle poche proprietà in grado di sottoscrivere contratti e anche di onorarli.
Per Gazidis è un modo
per dire a Donnarumma e a Calhanoglu in particolare, che al Milan al contrario
che in altre proprietà, c’è un progetto e moneta sonante, pochi maledetti e
subito, spiega ai tifosi e a Donnarumma e Calhanoglu stessi, il perché della
lungaggine delle loro trattative, perché adesso non è più il Milan “scalcagnato”
(cosa in
cattive condizioni, povero e disgraziato) di qualche anno fa.
Il Milan sta annunciando sponsor
su sponsor, sta valorizzando giocatori e sta tornando a far parlare di sé positivamente,
in buona sostanza adesso stare al Milan può essere come stare al Barcellona o
alla Juventus, adesso il Milan non può essere più schiavizzato e giustamente
aggiunge che le trattative devono essere tra due soggetti: chi vuole restare e
chi vuole garantire loro il giusto valore al contratto.
Su Gigio non ha dubbi, il ragazzo sa cosa significa stare al Milan e oggi in particolare, le parti stanno trattando e si starebbe lavorando per un’intesa attorno ai 7,5 milioni a stagione più bonus, Raiola vorrebbe di più, ma ha promesso a Gigio che farà il possibile per accontentarlo e farlo restare al Milan, sembra ormai inevitabile l’inserimento di una clausola rescissoria, che giocherà un ruolo importante nella trattativa, Raiola ne vuole una da circa 30-35 milioni in caso di mancata qualificazione alla Champions, mentre il Milan la vorrebbe sui 50 milioni.
Per Calhanoglu è
diverso, lui non sente ancora lo stesso senso di appartenenza di Gigio ma anche
lui ci tiene, però il Manchester United è in trattativa concreta per il
turco, che chiede tra i 6,5 e i 7 milioni (cifre irreali), i contatti vanno
avanti dall'estate, tanto che a quanto pare Calhanoglu per questo motivo ha
rifiutato la Juventus, ma credo che il giocatore dovrebbe riflettere un attimo,
qui c’è una società che finalmente ha capito la sua posizione in campo e lo ha
rilanciato, non credo che gli convenga rimettersi in discussione da un’altra
parte, dove magari deve andare in concorrenza con qualche altro, tutto per un
contratto più ricco?
Ci sono tanti ragazzi
che stanno bene al Milan, stanno vedendo nascere e contribuendo a qualcosa di
importante, uno di questi è Brahim Diaz,
gol, giocate illuminanti e una crescita sicura, al Milan sta convincendo e
sta cominciando a trovare la continuità che non ha avuto al Real Madrid e al
Manchester City, Diaz è uno dei ragazzi che ha voglia di restare al Milan, Maldini
e Massara hanno stipulato con il Real Madrid un gentleman
agreement, secondo il quale le due società si dovranno sedere al tavolo per
capire come affrontare il tema della permanenza o meno di Brahim al Milan.
I rapporti tra i due club e gli agenti del calciatore sono ottimi, su questa base il Milan vorrebbero trovare un’intesa, prima della fine della stagione, si parla di un rinnovo del prestito con riscatto del Milan e controriscatto a cifre alte, oppure un acquisto a titolo definitivo a cifre sempre alte (almeno 25 milioni), da investire su un profilo classe 1999, che rientrerebbe nel progetto Elliott, si potrebbe pensare a un rinnovo del prestito, per avere il tempo per discutere sull’acquisto, perché il Milan è intenzionato a trattenere il giocatore.
Non vale lo stesso discorso per Dalot, in
quanto il giocatore è entusiasta e vuole restare, ma il Manchester non ha
nessun gentleman agreement con il Milan, solo una promessa a sentirsi per
parlare del calciatore, ma questo non significa che Dalot non potrebbe restare
al Milan, secondo me dipende tutto dalla trattativa Calhanoglu, potrebbe essere
“l’indennizzo” per avere il turco a gennaio, oppure il motivo per riprenderselo
nel caso in cui il turco restasse al Milan.
Piuttosto ci sarebbe da rivedere la clausola di
Bennacer, continuando con queste prestazioni, Leonardo potrebbe mettere con
molta facilità i 50 milioni della clausola sul tavolo del Milan e portarlo al
PSG, anche perché se Calhanoglu andasse al Manchester e Diaz tornasse al Real,
Bennaser (secondo me) potrebbe andare a giocare nei tre trequartisti davanti,
con Tonali (ha fatto alcune cose buone ultimamente) ma che al momento deve
crescere, che potrebbe andare a prendere il suo posto accanto a Kessie.