giovedì 31 marzo 2022

L’entusiasmo dei tifosi è travolgente.

Stavolta i tifosi ci crediamo sul serio che si possa arrivare a vincere di nuovo lo scudetto, ora dopo l’ultimo stop per la nazionale si riparte per il rush finale del campionato, quello decisivo e senza appello, dove il Milan dovrà guardare solamente a sé stesso, in queste ultime otto battaglie che restano, il mercato continuerà a fari spenti per non disturbare la corsa scudetto.

Il Milan in questa sosta si è chiarito bene le idee e si è portato avanti con molte operazioni, con qualcuna ci sarà un’accelerazione nelle prossime settimane, in modo da arrivare all’apertura del calcio mercato, pronti a chiuderle e a depositare i contratti, adesso addirittura con l’eliminazione della Svezia dal prossimo Mondiale in Qatar, sarà pure più chiaro il futuro di Ibra, queste le sue parole sul suo futuro:

"Il futuro? Spero di andare avanti finché sarò in salute e poter contribuire", in verità Ibrahimovic ha una bozza d’accordo di 2,5 milioni, più premi a obiettivi per un anno, ma non è da escludere (spinto anche dal Milan) un addio a fine stagione, per passare nei quadri dirigenziali.

Il nome nuovo di questo scorcio di mercato primaverile, è il trequartista belga classe 2001 del Bruges, Charles De Ketelaere, che in questa stagione ha collezionato per ora, 41 presenze, 17 gol e 9 assist, ma come tutti i calciatori che interessano al Milan, prenderlo non sarà facile, visto che ogni volta si scatenerà la solita concorrenza europea, il prezzo del cartellino del giocatore al momento si aggira sui 30 milioni, però è giovane, di talento e funzionale al progetto.

De Ketelaere potrebbe essere un colpo di mercato per il presente e per il futuro, a 21 anni può proseguire sulla scia di Hernandez, Tonali, Leao e via dicendo, il suo ruolo è quello di trequartista, ma grazie al suo fisico possente (è alto 1 metro e 92), può agire anche da centravanti, ha un costo elevato ma è un investimento che potrebbe avere il benestare di Elliott.

Altri 30 milioni servono per Botman, per il quale manca l’ultimo tassello, ovvero l’accordo economico tra Milan e Lille, con il giocatore classe 2000 sta aspettando con impazienza di recarsi a Milanello, stesso discorso vale per Origi, dove bisogna sistemare qualcosina tra ingaggio e su bonus, è vero che potrebbero inserirsi nel frattempo altre società, ma il giocatore ha già l’accordo verbale con il Milan, per 4 anni a circa 4 mln.

In campionato il Milan è nel pieno della lotta per lo scudetto, ma sul mercato i rossoneri si stanno muovendo in anticipo, ancora non è stato fatto nessun affare, ma l’intenzione è quella di arrivare presto anche al sostituto di Kessie, avrebbero qualche “dubbio” su Sanches e quindi si stanno informando su Cristante, che costa sui 20-25 milioni e su Veretout, valutato attorno ai 18 milioni e poi Maldini e Massara stanno valutando cosa fare con i tanti giocatori in prestito.

Florenzi va verso il riscatto, incerto il futuro di Messias e per certi versi anche di Bakayoko, non ha convinto Ballo-Tourè e dovrebbe dire addio, oltre a Parisi e a Hickey sulla fascia sinistra, torna di moda anche Cambiaso del Genoa e poi c’è il riscatto più importante, quello di Diaz, il Milan ha parlato con il Real a ha chiesto di rivedere al ribasso l’accordo per lo spagnolo.

Il Real non è intenzionato a svendere Diaz e si profila la possibilità che il Milan rimandi indietro prima del tempo lo spagnolo e all’occasione ha chiesto notizie su Asensio e Jovic, nel caso molto probabile che il costo di Berardi e Scamacca sia insostenibile, Asensio verrebbe in prestito e con il decreto crescita costerebbe molto meno di Berardi, stesso discorso per Jovic e Scamacca.

Questo deve farci pensare in relazione alla Nazionale e farci capire il perché dei tanti stranieri in Italia a scapito degli italiani, non capisco perché si deve favorire la fuga del denaro all’estero, non si devono salvaguardare i posti di lavoro degli italiani e perché l’italiano che è a chilometro zero, deve costare di più, vero è che le società italiane sono indebitate fino al collo, ma non è aumentando il prezzo che vendono di più.

Per quanto riguarda i giocatori del Milan in prestito, Pobega e Adli rientrano alla base, Hauge resterà all'Eintracht Francoforte (l'obbligo di riscatto scatterà quando ci sarà la salvezza matematica), resta da capire il futuro di Caldara, difficilmente il Venezia lo riscatterà a 4 milioni, in caso di retrocessione. 

lunedì 28 marzo 2022

Con la pausa del campionato, spazio al mercato.

 

A otto giornate dalla conclusione della stagione calcistica, la sosta per la Nazionale ha permesso ai dirigenti delle squadre, di anticipare alcune situazioni di mercato, chiaramente tra queste c’è il Milan, che deve provare a concretizzare quelle operazioni già avviate a gennaio e che deve provare a chiudere prima del calcio mercato, per evitare aste o concorrenti scomodi, con una sostanziale differenza però, legata al recente e probabile cambio di modulo, che non dovrebbe più prevedere il trequartista, ma un centrocampo a tre più solido.

Nel l’ultimo periodo, da quando gioca contemporaneamente con Tonali, Kessie e Bennacer, il Milan ha notevolmente migliorato la fase difensiva (4 partite senza subire reti), ma è in avanti che deve migliorare la quota realizzativa (solo una rete a partita nelle ultime 4), situazione importante nella pianificazione della squadra del prossimo anno, stando a qualche mese fa, nei progetti di Maldini e Massara c’erano 6 cambi, di cui due Adli e Pobega di rientro dai prestiti.

Adli ha 21 anni, nel Bordeaux dove è in prestito e quindi nella serie A francese, ha segnato un gol, ma ha fatto 7 assist, non sarà sicuramente lui a dover segnare, ma porterà tanta qualità sulla trequarti, che dovrebbe servire a fare segnare gli attaccanti, Pobega ha 22 anni e ha messo in mostra le qualità che si conoscevano, sostanza, vigore fisico, intensità e ritmo: la sua stagione è stata senza dubbio positiva, si deve lavorare sulla qualità delle giocate, ma a livello di posizionamento e di presenza in campo Pobega è uno già di valore.

Pobega può e deve crescere ancora, il classe 1999 rientrerà dal prestito e verrà integrato nell’organico rossonero, sia per necessità di lista (italiano + prodotto del settore giovanile rossonero), sia per considerazioni tecniche, visto che può giocare in un centrocampo a 2, mezzala in un centrocampo a 3 e volendo anche nel ruolo di sottopunta, diciamo che più che Kessie, verrebbe a sostituire Krunic, che per me quest’anno va via.

Arriverà sicuramente un difensore centrale, andranno via Gabbia e Romagnoli per motivi diversi, a comporre le due coppie di centrali ci saranno: Tomori, Kjaer. Kalulu e salvo sorprese Botman, il quinto da inserire nella lista dovrebbe essere Stanga, giovane della primavera che ha già esordito in serie A, sempre per la difesa, dovrebbe essere riscattato Florenzi e si cerca un vice Theo Hernandez, magari italiano per la questione liste, perché Ballo-Tourè non ha convinto.

In mezzo al campo, oltre ai già citati Adli e Pobega, arriverà il sostituto di Kessie ma dovrebbe avere caratteristiche diverse, specialmente se dovrebbe cambiare modulo, da tempo il prescelto è Renato Sanches del Lille, dove gioca proprio da play davanti alla difesa e infine il reparto degli attaccanti, dove io non sono certissimo che Leao resti, così come Ibra, anche loro per motivi diversi.

Leao potrebbe essere attratto dalle sirene del PSG che deve sostituire Mbappe, Ibra se la Svezia non si qualifica, o smette lui oppure lo faranno smettere Pioli e Maldini, a questo punto, dato per scontato l’arrivo di Origi, piace tantissimo Scamacca, che ha le stesse caratteristiche di Ibra e costituisce il futuro italiano come centravanti, l'Inter è avanti, ma Milan e Scamacca vogliono avere un futuro insieme.

Detto che Giroud resta comunque e con lui Messias (dovrebbe essere riscattato) il pallino di Pioli e adesso pure del Milan è Berardi, il Sassuolo ha chiesto cifre folli, ma sono destinate a calare, specie dopo il tonfo della Nazionale e poi Berardi vuole una squadra di prima fascia e il Sassuolo se non lo vende adesso non lo vende più, si parla anche di Lang del Bruges, ma se ne potrebbe parlare solo se andasse via Leao, potrebbero essere in partenza poi: Rebic e Saelemaekers, oltre a Lazetic che andrà in prestito a farsi le ossa.

In partenza dovrebbero esserci anche Bakayoko e Krunic, Ibrahimovic non riesce ad avere la continuità dell'anno scorso, così come Rebic non sta dando lo stesso contributo dello scorso anno, non arriverà Belotti richiesto dal Napoli, ma lui potrebbe invece andare all’Atalanta, come non arriverà Malinovskyi dell’Atalanta (servono almeno 30 milioni di euro).

Per comprare giocatori di una certa fascia di prezzo, che si spostano solamente tra le big, che ogni anno si giocano la Champions, servirà ancora un po' di tempo, per questo sarà necessario, non solo essere stabilmente in Champions, ma anche costruire uno stadio di proprietà, che possa portare al club ogni anno 70-80 mln di ricavi in più rispetto a quelli attuali.  

venerdì 25 marzo 2022

Non manca molto al calciomercato, è già tempo di chiudere qualche affare.

Stando ai bene informati, il Milan ha bisogno di cinque tasselli, per ricomporre la squadra che il prossimo anno dovrà lottare ancora per lo scudetto e per gli ottavi di Champions League, stando sempre ai bene informati, sembrerebbe che il Milan cercherà di acquistare ciò che le serve in anticipo, senza sfiancarsi dietro le concorrenze estive.

Addirittura tre o quattro di questi tasselli verranno comprati con il budget a disposizione e uno o due per forza di cose a parametro zero, motivo per cui non può impelagarsi nei soliti rilanci economici del calciomercato estivo, il primo di questa lista sembra essere Origi e si cercherà di arrivare per tempo anche a: un difensore centrale, un centrocampista, un esterno destro d'attacco e un trequartista.

Da adesso dunque, si cercherà di portare avanti il lavoro per Botman, che sembra essere ad un passo, il Milan e gli agenti del calciatore hanno già definito tutto e hanno pure rifiutato per la terza volta l’offerta del Newcastle, ma è arrivato il momento di definire la trattativa, manca l’accordo tra i due club, ma visti gli ottimi rapporti, si potrebbe poter chiudere sui 25 milioni più bonus, ma se l’esborso economico dovesse andare oltre e quindi diventare importante, si valuterebbero altre alternative meno costose, come: Estève e Sow. 

Per il centrocampo sempre con il Lille, si parlerà ancora di Renato Sanches, qui sono i due club molto avanti nell’accordo, è tra il Milan e il giocatore (si è fatto male nuovamente) che per motivi fisici e anche economiche, che la trattativa si è un po' allentata, solo per questo, perché il valore tecnico del giocatore non si discute, se anche per Sanches ci dovrebbero essere problemi, la pista alternativa sarebbe Seko Fofana del Lens ex Udinese.

Per l'attacco dovrebbe essere già fatta per il parametro zero Origi, al giocatore piace la soluzione rossonera, tanto che ha già rifiutato tre destinazioni, sembra che ci sia un accordo sui 3,5 milioni più 0.5 di bonus a stagione, per 4 stagioni, al ritorno dalla nazionale dovrebbero esserci la firma e le visite mediche, la scelta di andare su un parametro zero, permetterà al Milan di investire più soldi in altri reparti e in altre zone del campo.

Origi è un attaccante con caratteristiche tecniche e fisiche completamente differenti da quelle di Ibrahimovic e Giroud, che per caratteristiche sono simili e soprattutto hanno una scarsa mobilità, fondamentali in area di rigore, abili anche nel gioco di sponda, ma cha lasciano a desiderare sugli allunghi e gli inserimenti, Origi è un velocista, potente fisicamente e dallo strappo importante.

È abituato agli alti ritmi europei e della Premier League, caratteristiche che le punte in organico non hanno, senza dimenticare che una seconda linea che arriva dall’Inghilterra, può diventare un top nel nostro campionato mediocre, con Origi il Milan ha anche la possibilità di giocare con le due punte e quindi di potere coesistere con uno tra Ibrahimovic e Giroud.

Per quanto riguarda l’esterno d’attacco, il candidato numero è sempre più Berardi del Sassuolo, che Pioli ha già avuto nella sua esperienza in Romagna e che quest’anno ha fatto 14 gol e 14 assist, è arrivato a quota 100 in serie A e non ultimo è l’attaccante esterno della nazionale, c'è già stato un incontro tra il Milan e il Sassuolo per parlare di Berardi e nell’occasione si è parlato pure di Scamacca, che piace anche all'Inter.

Con i soldi risparmiati per la punta centrale, il Milan può sostenere l’oneroso acquisto di Berardi, quel giocatore a destra, in grado di fare la differenza, un anno fa il Milan non poteva disporre di più di 15 milioni, mentre i neroverdi lo valutavano 30 milioni, il Milan adesso è disposto ad alzare la cifra e se il Sassuolo è disposto a fare uno sconto, dalla richiesta di 40/45 milioni, si può fare.

Sul trequartista, il Milan ha chiesto notizie per Zaniolo, ma a mio avviso si tratta di un falso scopo, il Milan poi dovrebbe riscattare Florenzi, difficilmente riscatterà Bakayokò e benché meno Ballo-Touré, per tanto il Milan si sta muovendo anche per un nuovo laterale mancino, due i nomi in evidenza: Hickey del Bologna e Parisi dell'Empoli, un altro che dovrebbe restare è Mirante. 

mercoledì 23 marzo 2022

Sembra fatta per Origi.

Da ieri si dice così, che il giocatore con il suo agente sono stati a Milano e hanno raggiunto l’accordo per un quinquennale a 3,5 milioni a stagione, si dice pure che molti tifosi hanno storto il muso, perché avrebbero voluto un bomber più prolifico, però se Maldini e Massara lo hanno scelto e lo seguono dalla scorsa estate, un motivo ci sarà, fin qui hanno sbagliato poco ed è doveroso assegnargli fiducia.

Intanto a me Origi piace, con Abraham e Osimen, rappresenta la seconda linea di attaccanti e credo che a parametro zero, anche se lo rivendi il prossimo anno e fai una buona plus valenza, è un ottimo investimento, senza contare che non sappiamo quale sarà la sua collocazione, che dipenderà da diversi fattori, ma una cosa è certa, Origi è un calciatore di livello europeo.

Ha giocato i mondiali, la Champions e l’ha vinta, ha giocato in Inghilterra che a oggi è in assoluto il miglior campionato del mondo e avere in squadra un 26enne con la sua esperienza e del suo livello, qualcosa fa e poi, neanche Giroud segna tanto, ma il livello tecnico che alza il francese è di alta qualità, adesso voglio farvi una domanda: ma siamo sicuri che Origi arrivi e faccia il centravanti?

Non vi vedo, ma so che avete strabuzzato gli occhi come a dire: “questo è pazzo”, lo so e forse c’è più di un filo di verità, ma io volevo portarvi per un attimo ad un ragionamento, Giroud ha un’opzione per il prossimo anno, pensate che il Milan dopo questo bel campionato che ha fatto, non la faccia valere? Anche perché Ibra non ha ancora deciso se resta oppure no e poi, un calciatore che fa questa intervista, è uno deciso ad andare via?

Intervista di Giroud a Le Parisien, sulla possibilità di giocare ancora qualche anno in Serie A ha risposto: "In Italia ci sono attaccanti vicini ai 40 anni. Penso a Quagliarella o a Pandev. In Serie A la cultura è diversa: se hai una determinazione incrollabile e il tuo corpo te lo permette, l'età non è davvero un problema. Potrei continuare ancora per qualche anno".

Per qualche anno significa che sicuramente gli verrà allungata di un anno l’opzione e che il prossimo anno farà ancora la riserva del nostro centravanti, centravanti che potrebbe essere ancora Ibra, perché se la Svezia passa lo spareggio e approda al Quatar, lui prolunga al cento per cento e a questo punto mi direte voi, Origi sarà contento di fare la terza punta? E io vi dico: chi ha detto che farà la terza punta!

Intanto, partiamo dal fatto che Origi può giocare sia da prima che da seconda punta, fermo restando che il Milan il prossimo anno giochi sempre con il 4-2-3-1, il belga potrebbe essere stato preso per giocare da “sottopunta” o da attaccante esterno al posto della coppia Messias-Saelemaekers e magari come prima punta i rossoneri proveranno fino a quando ci saranno le possibilità, di arrivare a Scamacca.

L’Inter è in vantaggio, ma lo era pure su Tonali, anche stavolta non ha ancora accelerato per chiudere la trattativa e i dirigenti rossoneri potrebbero approfittarne per arrivare al nazionale, indipendentemente dall’affare Origi, è chiaro che se dovessero rimanere Ibrahimovic e Giroud, l’investimento per Scamacca sarebbe eccessivo.

Ma se la Svezia non passa e Zlatan dovesse dire addio al Milan, un attacco formato da Leao, Scamacca e Origi, mi pare un buon attacco, di prospettiva e ben assortito, per l’esperienza ci penserebbe Giroud, senza dimenticare che i tre sono rispettivamente nazionali: portoghese, italiano e belga, senza escludere tre cose: il possibile cambio di modulo; la probabile cessione di Leao che non ha ancora rinnovato e la possibilità di passare ad un attacco a due punte.

Scamacca rimane comunque un affare difficile, sia per la concorrenza dell’Inter, che per la cifra richiesta dal Sassuolo, che si aggira tra i 40 e i 45 milioni di euro, nel caso in cui non si riuscisse a portare Scamacca a Milanello, l’idea di fondo potrebbe restare la stessa, ma il centravanti potrebbe essere Belotti, che spera di finire finalmente al Milan, che è a parametro zero e che avrebbe a quanto pare pure un accordo economico con il club, ma deve aspettare tutti gli sviluppi.

È evidente che da qualche settimana il Milan ha cambiato modulo e la sua nuova compattezza ed equilibrio, suggerisce che anche per le prossime otto partite, il Milan si schiererà con questa nuova disposizione, nuova disposizione che potrebbe quasi sicuramente e specialmente se dovesse arrivare veramente lo scudetto, diventare quella della prossima stagione e quindi il nuovo 4-3-3, dovrebbe fare a meno del trequartista.

Questo nuovo orientamento, si deduce anche dal fatto che, in un primo momento il Milan si era orientato all’acquisto del trequartista dell’Empoli Bajrami e poi invece ha virato su Asllani, che invece gioca davanti alla difesa in un centrocampo a tre, dove due sarebbero già Tonali e Bennacer, anche se Asllani potrebbe essere l’alternativa a Renato Sanches, che nel Lille non a caso occupa quella posizione, il mercato è comunque iniziato e giorno dopo giorno ne sapremo di più. 

domenica 20 marzo 2022

Gran bella partita e gran bella vittoria.

Vittoria bella e pesantissima, così come diventano sempre più pesanti i punti, man mano che ci si avvicina alla fine, bella partita, combattuta e giocata bene per tutti i 94 minuti, contro un Cagliari che c’è l’ha messa tutta, partita quasi perfetta che però non mi è piaciuta nel modo di arbitrare di Di Bello, troppi falli lasciati correre, che potevano penalizzare una o l’altra squadra, partita veloce è vero, all’inglese che non fa male, però alcuni falli andavano chiamati.

Vittoria che vale tre punti, ma che in classifica dopo questo weekend ha un altro valore, perché adesso l’Inter è a 6 punti e anche se vincesse appaierebbe il Napoli, con le nostre inseguitrici distanti entrambe 3 punti, 3 punti che non significano niente, ma che a 8 giornate dal termine dicono che il Milan è sempre più artefice del proprio destino, quello di una squadra che a Cagliari è stata sempre padrona del campo, ma che non riesce a risolvere il problema del gol e ci dà da soffrire.

Si sa che adesso ci sarà un’enorme pressione e qui gli ex giovani del Milan (Pioli compreso) dovranno dimostrare di essere maturati, di potere continuare a giocare e vincere senza papà Ibra, che potrà così dopo il mondiale, godersi una meritata pensione, a questo punto sarà fondamentale migliorare la fase offensiva, perché è la quarta partita di fila vinta per 1 a 0, è vero che ora non conta più come si vince, ma conta solamente vincere, però la squadra deve essere stimola lo stesso a migliorarsi.

Per carità, le partite si possono vincere anche di misura, però anche quelle giocate bene come questa di Cagliari, non si possono rischiare di pareggiarle alla fine, cosa che è già successa più volte in tempi pure recenti e come dice Pioli, a Cagliari c’è stato un passo in avanti a livello di prestazione, ma segnare solo un gol può essere pericoloso.

Ormai siamo al rush finale e non ci sarebbe poi più il tempo per recuperare, decisivo potrebbe essere il prossimo turno, quando il Milan ospiterà il Bologna, i nerazzurri andranno in casa della Juve, mentre il Napoli se la vedrà con l'Atalanta, però la mia preoccupazione è che ora si tornerà in campo tra due settimane e questa sosta per la nazionale, potrebbe scaricare il Milan e caricare le inseguitrici, speriamo invece che succeda al contrario e comunque, qua devono essere bravi gli allenatori a tenere altra la concentrazione e la forma fisica.

In special modo quella di Tonali (ieri assente), di Bennacer (l’algerino ha fatto un gol fantastico, di una difficoltà estrema, sia per come colpisce il pallone e sia per dove lo mette, è tornato l’ismael di prima e ha fatto una partita da dominatore a centrocampo), di un mostruoso Kalulu, di un grande Giroud e di un insuperabile Maignan, sempre molto intelligente ed efficace.

Solite prestazioni per Calabria, tornato anche lui quello di un tempo, Tomori che svetta di testa su tutti i cross e spesso apre il gioco con lanci precisi, Hernandez e poi stranamente è tornato alla sua solita prestazione anche Kessie, che con la firma del contratto con il Barcellona, forse ha sgomberato la mente ed è tornato a giocare a calcio.

Ancora sotto tono Messias, che troppo spesso non becca la giocata giusta e perde troppi tempi di gioco, Saelemaekers, Diaz, nonostante i timidi segnali di risveglio e Leao, che sta calando il suo rendimento in queste ultime partite, che invece dovrebbero essere quelle dove dovrebbe incidere di più, in crescita invece Rebic, entra bene e si batte allo stremo nell’assalto finale.

Queste ultime partite diranno tanto per lo scudetto e anche per molti protagonisti, in special modo per gli ultimi che ho citato, se il Milan dovesse vincere lo scudetto, deve allestire una formazione in grade di ripetersi, se non lo dovesse vincere, lo deve fare lo stesso per provare a vincere il titolo al terzo tentativo e quindi in un modo o nell’altro, dovrà sostituire i partenti: Romagnoli e Kessie, poi Messias per un attaccante esterno più prolifico e di livello superiore, oltre al centravanti del futuro.

Il Milan è sempre interessato a Renato Sanches, anche se lascia qualche perplessità fisica e di ingaggio e poi sulle sue tracce c'è anche la Juventus, non è da escludere che il Milan viri su un altro obiettivo, anche perché molto dipende dal modulo che Pioli vorrà adottare la prossima stagione, se proseguire con il 4-2-3-1 in assenza di un trequartista o passare al 4-3-3, modulo più equilibrato con cui chiuderà la stagione.

In estate arriveranno Pobega e Adlì, diciamo le riserve di Tonali e Bennacer, per il 4-2-3-1 vanno bene, tranne se Adlì non farà l’alter ego di Diaz e quindi a quel punto serve Renato Sanches o Asllani, centrocampista albanese classe 2002 in forza all’Empoli, prezzo base di almeno 10 milioni, che sono molto meno dei 25/30 chiesti per il portoghese e anche d’ingaggio, inoltre il 20enne Asllani, faceva il trequartista nella Primavera, ma può giocare da mezzala e da play davanti alla difesa.

Difesa dove Botman resta la prima scelta, ma Bremer piace tantissimo e al Torino piace Caldara, per l’attaccante esterno di livello, ricorre sempre il nome di Berardi, ma per me resta una suggestione, per il centravanti del futuro escludo Belotti e credo fortemente che il Milan punti tutto su Origi. 

giovedì 17 marzo 2022

Facciamo un po' di conti.

Non si tratta di tabelle, anche perché con il Milan non se ne potrebbero fare, voglio solo mettere a confronto le classifiche di quest’anno e dell’anno scorso, dopo 29 giornate di campionato, che non è nessuna proiezione o media scudetto, ma è solamente per suffragare quanto sostiene Pioli e cioè il fatto di provare a fare più punti dello scorso anno.

Il Milan al momento rispetto alla scorsa stagione ha tre punti in più, ma quello che ha reso mediocre se pur avvincente questo campionato, sono i 9 punti in meno dell’Inter e 7 punti in meno dell’Atalanta, anche il Napoli ha fatto meglio (+4), la Juventus è a meno 3, però sono sicuro che farà più punti di Pirlo, le squadre che hanno fatto veramente meglio sono: Fiorentina (+17) e Torino (+11), da mettersi le mani ai capelli invece Genoa (-13) e Sampdoria (-10).

Dopo qualche “sbandata”, il Milan ha ripreso a vincere con una certa regolarità, anche se sempre di misura, ma con molti meriti un po' per tutti, i rossoneri nelle ultime partite sono stati più compatti, equilibrati e attenti, grazie ad un non brillante Kessie, schierato nel ruolo di trequartista mascherato, meglio definirlo una sorta di mediano aggiunto, è sicuramente l’innovazione tattica con cui Pioli affronterà le ultime partite di campionato, ma per me è la volta decisiva che la smettiamo con il 4-2-3-1 e passiamo definitivamente al 4-3-3.

La solidità del reparto arretrato è la chiave per lo scudetto presente e futuro, quante volte vi ho detto che al centro serviva un altro uomo per compensare alle contemporanee discese sulle fasce di Theo e Calabria? Quante volte ho detto che bisognava rafforzare il lato sinistro del Milan che con Theo e Leao non garantiva la fase difensiva? Tante e forse adesso lo ha capito anche Pioli, speriamo che lo abbia capito anche per il prossimo campionato e quindi dovremmo avere un mercato leggermente diverso.

Se è vero quindi che almeno nella tenuta del centrocampo, da qua alla fine abbiamo rimediato, resta da qua alla fine il problema del gol e del dualismo Giroud-Ibrahimovic, il francese tra campionato, Coppa Italia e Champions ha segnato 10 gol a San Siro, Ibrahimovic invece non segna a San Siro da settembre e gli 8 gol segnati, sono stati fatti tutti fuori casa, pertanto il dubbio è bello e che risolto, Giroud gioca le partite in casa e Ibra gioca le gare in trasferta.

A proposito di conti e di numeri, quando il Milan ha acquistato Andrea Conti, come contro partita tecnica l’Atalanta ha voluto Pessina, il Milan non voleva cederlo, ma visto che per arrivare a Conti la dea insisteva per Pessina. che allora era al Monza, sono state inserite diverse clausole, tra cui il 50% sulla futura rivendita, clausola che eventualmente si estingue appena Pessina raggiungerà le 100 presenze con l’Atalanta, in questo caso al Milan andranno 3 milioni.

Al momento Pessina è a circa 90 presenze e non credo che l’Atalanta lo venderà senza che raggiunga le 100 presenze, quest’estate nelle casse dei rossoneri entreranno i 3 milioni, che copriranno gran parte del costo di Lazetic, anche per Paquetá il Milan ha il 15% di una futura rivendita, non prenderà niente invece per Kessie, si sapeva da tempo che “il presidente” avrebbe lasciato il Milan a fine campionato e lo farà a zero come Calhanoglu e Donnarumma.

A quanto pare Kessie ha scelto il Barcellona, che gli darà la possibilità di guadagnare 6,5 milioni all'anno per cinque stagioni, il calciatore come gli altri suoi due compagni, ha il diritto di andare a guadagnare di più, ma come i suoi due compagni ha sbagliato i modi dell’uscita, quando era alle Olimpiadi ha detto che sarebbe tornato dalle Olimpiadi e avrebbe firmato il rinnovo, promessa non mantenuta ed è innegabile che abbia gestito male tutta questa situazione. 

Per quanto riguarda la mia posizione su Kessie, questo Franck è lo stesso che abbiamo criticato per i primi tre anni al Milan, non è quello che fa la differenza e non la farà neanche nella sua migliore condizione a Barcellona, con Busquets, De Jong, Gavi e Pedri a centrocampo, è giusto avere l’ambizione di fare la riserva al Barcellona, ma personalmente non lo rimpiangerò, il Milan viene prima di tutto, certamente c'è rammarico nel perdere un altro giocatore a zero, ma si guarda avanti senza rimpianti.

Kessie potrebbe essere sostituito da Renato Sanches del Lille, su cui però c'è anche la Juventus, l’acquisto di Sanches è stato troppo pubblicizzato e per questo credo che alla fine sia rimasto un falso scopo e che poi arriverà un altro centrocampista, sono perfettamente d’accordo con Carlo Pellegatti, quando dice che è improbabile che arrivi al Milan, i rossoneri ci avevano provato a fine gennaio, ma qualcosa non è andata, sarà l’ingaggio? Sarà la sua condizione fisica? ma di certo è un giocatore che al Milan piace molto. 

martedì 15 marzo 2022

Il Milan è ancora in piena corsa per lo scudetto.

Vittoria importante, sia per i 3 punti, perché fatti a fatica con una piccola, perché danno consapevolezza e perché mettono pressione alle inseguitrici, partita importante, come lo saranno tutte le prossime fino alla fine, ma si continua a fare troppa fatica nel secondo tempo, sarà sicuramente un problema psicologico, perché non si giustifica in nessun altro modo, ma si fa ancora fatica.

Che si faccia fatica lo dimostra anche il fatto che nelle ultime 3 partite, la squadra non ha segnato più di un gol, problema sicuramente non indifferente, se in organico c’è gente come Ibra, Giroud, Leao, Messias e Rebic, meno male che nonostante i tanti e continui infortuni, la difesa subisce pochissimi tiri in porta e che da quelle parti c’è un certo Maignan.

Se non fosse per questo grosso particolare, tra il vantaggio (esiguo) e il calendario migliore, direi che il Milan si avvia alla conquista del suo 19esimo scudetto e invece no, c’è questa grande incognita con le piccole, che ci deve portare ad avere la concentrazione massima, per fare ancora gli altri 26 punti che servono, perché di distrazioni se ne vedono ancora tante, ora più che mai l’obiettivo scudetto è raggiungibile e non si deve sbagliare più.

Il livello della prestazione contro l’Empoli, è calato decisamente nel secondo tempo, come era successo contro l’Udinese e qualche altra “piccola” e questo ha rischiato di farci prendere il pareggio, a quanto pare le lezioni rimediata fino ad adesso sono servite a poco, non si può tenere il risultato in bilico sempre, tutte le partite, perché noi non siamo la Juve, il corto muso per noi è un rischio da pagare a prezzo altissimo.

Per queste 9 partite che rimangono, serve un livello di concentrazione come quello con le grandi, vincere di corto muso non è nelle corde di questo Milan, perché non è un Milan che mette i “pullman” davanti la porta, il Milan soffre gli spazi stretti e accusa anche qualche segno di stanchezza, oltre al mancato apporto di Kessie, Diaz e qualche altro.

L’incontro di Nyon con l’Uefa è stato positivo, dimostrando con i fatti che le regole sono state rispettate alla lettera e l’Uefa potrebbe pronunciarsi con un “settlment agreement light”, non so come potrà pronunciarsi con Inter e Juventus, ma pensiamo a noi e non guardiamo in casa d’altri, sempre più “marchi” si avviano a diventare sponsor e questo vuol dire che oltre alla sostenibilità della società, arriva denaro nelle casse per fare una squadra forte e che possa guardare anche a giocatori di talento maggiore per alzare il livello, cosa che deve essere fatta immediatamente sulla fascia destra offensiva.

Al momento comunque nessuna distrazione e testa al campionato, gli annunci sui rinnovi di contratto di Bennacer, Kalulu e Leao, arriveranno a tempo debito, come quelli di Maldini e Massara (fino al 2024), con la speranza che coincidano con l’arrivo di risultati vincenti, perché nel calcio non c’è progetto aziendale che non sia legato ai risultati sul campo, ma in tutto questo il mercato va avanti sottotraccia e senza sosta.

Kalulu silenziosamente si è guadagnato sempre più considerazione e adesso può essere considerato uno dei quattro centrali del Milan, forse il Milan non arriverà a Botman, prenderà comunque un centrale forte e di prospettiva al posto di Romagnoli e a sorpresa potrebbe essere magari Bremer, visto che il Torino per il dopo Bremer, ha pensato già da tempo a Caldara, di proprietà del Milan e attualmente in prestito al Venezia, di sicuro parte Gabbia.

Non parte invece Florenzi, intraprendente anche sulla fascia sinistra e poi dietro non soffre mai, sempre attento e lucido nelle letture di gioco, ha trovato nel Milan la sua nuova famiglia e il Milan il giocatore esperto per completare la coppia dei terzini di destra, visto che Kalulu si è specializzato da centrale, fascia destra dove non dovrebbe vedere confermato Messias, che troppo spesso fa fatica ad entrare in partita, al suo posto io continuo a vederci bene Berardi, Asensio del Real il sogno .

Giroud anche se conclude poco, fa tanto lavoro per la squadra, è diventato prezioso e per me resta più di Ibrahimovic, che potrebbe non accettare un ruolo alla Altafini, oppure smettere se la Svezia non si qualifica per il mondiale, ma Belotti o no, la punta centrale (giovane e forte) il Milan la deve prendere, a centrocampo dipende dalle idee di Pioli, penso che i risultati lo convinceranno a continuare con questo modulo.

In queste ultime partite giocate con il fantasma di Kessie finto trequartista, perché non ha fatto il trequartista, ma si è trattato un mediano più avanzato e quindi si è schierato con un 4-3-3, per dare più sostanza in mezzo al campo, ora se Adli e Pobega si aggiungeranno a Tonali e Bennacer a centrocampo, per giocare a due siamo già a posto, ma se Pioli dovesse essere folgorato sulla via di Damasco e passare ad un centrocampo a 3, serve ancora qualcuno e credo sia meno Renato Sanches e più Veretout. 

martedì 8 marzo 2022

In assenza di Ibra, ci pensa ancora Giroud

 

Mancano 10 gare al termine, 30 punti in palio e per l’Inter invece i punti in palio sono 33, perché deve recuperare la partita con il Bologna, il Milan che al momento è primo con 60 punti, anche vincendole tutte, non avrebbe la certezza di vincere lo scudetto, pur arrivando a 90 punti e considerata da Allegri, una quota molto alta rispetto alla sua prevista quota scudetto, che sarebbe attorno agli 85 punti.

Perché? Perché l’Inter se facesse 33 punti andrebbe a 91 punti, vincerebbe lo scudetto e lascerebbe il Milan con grandi rimpianti, per avere perso 2 punti con la Salernitana, anche il Napoli se le vincesse tutte, si porterebbe a 87 punti, tenendo sempre alta la media scudetto, però credo che nessuno delle tre le vincerà tutte e che 88 è la quota per aggiudicarsi il tricolore.

Taglio fuori la Juventus, perché non potrà arrivare a più di 83 punti e mi sembrano pochini per lo scudetto, però se in testa perdono più di 3 partite, i bianconeri possono fare il miracolo, tutte le altre con la Juve si giocano il quarto posto, quindi diventa pericoloso qualsiasi passo falso nelle prossime 10 giornate di campionato, da seguire con la suspence di un grande film giallo.

In assenza di Ibra è il francese che decide il big match con il Napoli, una deviazione come un colpo da bigliardo, messo lì in agguato in area, fa gol su un tiro sbagliato di Calabria e il Milan torna grande, nuovamente e momentaneamente in testa alla classifica a 60 punti e per la prima volta Pioli batte Spalletti, sono stati chiesti due rigori, ma orami è diventata una prassi, penso che forse ha fatto bene Orsato, si sarebbe rovinata (come all’andata) una partita decisiva.

Partita ad alta intensità, tanti duelli e pure belli tosti, molto equilibrio e poche occasioni da rete, il velocissimo spauracchio Osimhen, è stato ben contenuto sulla velocità, sugli scatti e sugli allunghi, dalla premiata ditta Tomori – Kalulu, una coppia inedita che non ha mollato di un centimetro il nigeriano.

Tomori perfetto in ogni evenienza, lo controlla bene come sa fare e poi è un aiuto fondamentale per Kalulu quando deve raddoppiare sul centravanti, il francese non è più una sorpresa, da difensore centrale ha un’attitudine particolare, Botman o no, io lo terrei nei quattro centrali in pianta stabile e manderei Gabbia a giocare.

Il Napoli preferisce i lanci per la punta veloce, mentre il Milan preferisce la gestione del pallone, per poi innescare sulla fascia sinistra Leao e Theo Hernandez, Gioroud costringe Koulibaly e Rrahmani a spendere il fallo e vengono ammoniti, in porta però non arrivano pericoli concreti, né da una parte e né dall’altra, ma è nella ripresa che cambia la pericolosità.

Appena 5 minuti dopo il fischio di inizio, in una mischia parte il tiro di Calabria, sul quale Giroud mette il piattone come una sponda del biliardo, devia e indirizza in porta per l'1 a 0, Koulubaly e Rrahmani sono due bestie, contro le quali Giroud va a scontrarsi, lui resiste, crea spazi, lotta, tiene la palla e fa salire la squadra, finché non trova la zampata che regala al Milan una vittoria pesantissima.

La partita si scalda e le squadre si allungano, Osimhen e Leao minacciano i due portieri, ci prova pure Bennacer con un tiro a giro, Isamel è stato il migliore in campo, l’uomo ovunque, è tornato a fare le prestazioni sontuose degli anni scorsi, imposta, raddoppia, accorcia e qualche volta tira pure in porta, Bennacer è mancato tantissimo nell’economia della squadra, forse più di Ibra, viste le deludenti prestazioni di Kessie e Bakayoko, ora potrebbe essere lui a fare la differenza, in queste ultime 10 partite che restano.

Mancano 10 partite e dobbiamo alzare il livello, la vittoria con il Napoli spero sia stato un segnale decisivo, era una partita importante ed era importante vincere, il Milan non ha mollato mai, hanno corso e sono stati sempre in partita, così si vincono le partite, che siano importanti o no, il campionato è ancora lungo e c'è da lottare fino alla fine, senza perdere più punti importanti per strada, per arrivare al sogno scudetto.

Bisogna affrontare le partite con grande determinazione e continuare ad essere bravi a difendere, se giochi per la testa della classifica, ogni partita deve essere di livello e devi sapere reggere le tensioni e le pressioni, se no diventa impossibile vincere, nei prossimi 10 giorni dovrebbero arrivare buone notizie sul rinnovo Bennacer, tornato a giocare a livelli altissimi, sarà poi il tempo di Leao e anche di Kalulu.

Con la vittoria contro il Napoli, il Milan ha chiuso il conto degli scontri diretti, con le altre due contendenti allo scudetto, i rossoneri hanno affrontato due volte sia l’Inter (1 pareggio per 2-2 e una vittoria per 1-2, Milan in vantaggio) che il Napoli (1 sconfitta per 0-1 e una vittoria per 0-1, parità: verrà presa in considerazione la differenza reti), l’Inter è in vantaggio sul Napoli, vittoria a San Siro e pareggio al Maradona. 

In caso di arrivo a pari punti delle tre squadre questa sarebbe la classifica avulsa:

1- Milan 7 punti (+1 differenza reti); 2- Inter 5 punti (0 differenza reti); 3- Napoli 4 punti (-1 differenza reti).

Se si verificasse questo scenario sarebbe il Milan a spuntarla in classifica.

mercoledì 2 marzo 2022

Basta plausi, adesso bisogna vincere.

Questa è la settimana più importante dell’intera stagione, semifinale d’andata di Coppa Italia e poi quella che abbiamo fatto diventare la sfida al vertice con il Napoli, dopo due anni di plausi, il Milan è chiamato a vincere, non basta più solo convincere, i giovani non sono più giovani e devono tagliare il cordone ombelicale con Ibra, adesso devono camminare da soli, manca l’ultimo step per essere una squadra vincente e bisogna farlo.

Nella partita, non c’è la continuità che serve per vincere e si commettono troppi errori, la squadra non si è ancora abituata a subire la pressione delle grandi, è il momento decisivo della stagione e in questa settimana il Milan si gioca forse tutto, il tempo delle concessioni è finito, quest’anno deve vincere qualcosa, se non tutto quello che è rimasto (coppa Italia e scudetto).

Non sono solo pessimista, sono preoccupato, perché il Milan non è più la squadra divertente, spettacolare, propositiva, autorevole e determinata della prima parte di stagione, il derby di coppa secondo me ha detto, che queste due squadre viste in campo non sono da scudetto, a testimonianza della mediocrità del campionato e fra queste quella messa peggio è l’Inter.

La prestazione dei rossoneri in un certo senso mi ha rasserenato, perché ho visto un Milan in un certo senso padrone del campo, anche se cresce il rimpianto, mi conforta la sontuosa partita giocata da Bennacer in qualità e quantità, che affiancato a Tonali, dovrebbero garantirci nuova vitalità a centrocampo, per queste ultime 11 partite, stranamente ha fatto bene Kessie, che così, in queste condizioni può dare ancora qualcosa alla causa rossonera.

Dispiace per l’infortunio di Romagnoli, anche se Kalulu ha dimostrato di essere sempre più a suo agio in quella posizione, anche stavolta abbiamo commesso molti errori, tanti anche tecnici e sappiamo che poi gli errori li paghiamo a caro prezzo, dopo due anni di lavoro bisogna portare a casa i frutti, speriamo nell’imprescindibile Tonali e nel recupero di Ibrahimovic.

In coppa tutto comunque si deciderà nella partita di ritorno, ora bisogna provare a decide contro un rinfrancato Napoli, le sorti del campionato e costatare se i rossoneri sono riusciti a riemergere definitivamente da un momento complicato, Spalletti ha dato al Napoli un modo di giocare e di stare in campo, che lo rende difficile da affrontare.

Sul fronte mercato, arrivano sempre più conferme che il Milan per Botman non vuole aspettare che arrivi l’estate, ma vuole chiudere nelle prossime settimane l’accordo finale con il Lille, il giocatore gradirebbe la destinazione più del Newcastle, si parla di 30 milioni e il Milan deve stringere i tempi prima dell’inserimento di altre società.

Anche per Renato Sanches le trattative stanno andando avanti e anche qui bisogna chiudere prima del mercato estivo, Kessie lascerà il Milan a fine anno e non è una novità, vuole 8 milioni e il Barcellona è quello più avanti nella trattativa, ma per 6,5 milioni fissi a stagione, penso che a metà strada i “blaugrana” lascerebbero alla finestra Psg, Tottenham e Newcastle.

Alla fine la Superlega si fa, riveduta e corretta ma si fa, questo a maggior ragione contempla una diminuzione del numero di squadre in serie A e accelera il progetto di diminuire le squadre professionistiche in Italia, che attualmente sono cento, Gravina nella sua idea di riforma, non parla di numeri, ma di stabilizzare il sistema, ridurre il gap economico tra i campionati e rendere più sostenibile il sistema stesso, tra gli obiettivi, c’è anche quello d’invertire la tendenza per i club professionistici, che ricorrono troppo spesso al mercato degli stranieri, agevolando gli investimenti nei vivai.

Dal 1° luglio 2022 la Fifa introdurrà un nuovo regolamento sui prestiti, l'obbligo di un accordo scritto che definisca i termini del prestito, in particolare la sua durata e le condizioni finanziarie, una durata minima del prestito, pari all'intervallo tra due periodi di registrazione, e una durata massima del prestito, pari a un anno.

Il divieto di sub-prestito di un giocatore professionista che è già in prestito ad un terzo club, una limitazione del numero di prestiti per stagione tra gli stessi club: in qualsiasi momento di una stagione, un club può avere un massimo di tre professionisti in prestito a un singolo club e un massimo di tre professionisti in prestito da un singolo club.

Un limite al numero totale di prestiti di un club per stagione, per garantire che ciò sia implementato senza problemi, ci sarà un periodo di transizione come segue: dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, un club può avere un massimo di otto professionisti in prestito e otto in prestito in qualsiasi momento durante una stagione.

Dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, si applica la stessa configurazione ma con un massimo di sette professionisti, infine, dal 1° luglio 2024, si applicherà la stessa configurazione ma limitata a un massimo di sei professionisti e poi i prestiti liberi degli under 21, i giocatori di età pari o inferiore a 21 anni e i giocatori allenati dai club saranno esentati da queste limitazioni.