lunedì 22 agosto 2022

Non è il caso di drammatizzare, ma…

 

Siamo all’inizio della stagione e un pareggio a Bergamo può essere messo in conto, del resto mi aspettato un’Atalanta alla fine del suo ciclo e invece, pur non essendo quella degli anni migliori è una signora Atalanta e quindi, sotto questo aspetto non è un risultato da buttare via, certo, spero che a Bergamo non siano tante le squadre che possano andare a vincere, penso che non sarà facile per nessuno.

Quindi sotto l’aspetto del risultato, non parlerei di mezzo passo falso, l’Atalanta se pur ridimensionata, è sempre un avversario difficile, perché non attacca più in maniera deliberata come faceva prima, ma ora ti aspetta un po’ di più e poi: Musso, Toloi, Demiral, Djimsiti, Scalvini, De Roon, Koopmeiners, Maehle, Malinovskyi, Ederson, Zapata, Hateboer, Boga, Pasalic, Muriel e potrei continuare, hanno qualità.

Caso mai quale è il problema o i problemi, nascosti dalla vittoria con l’Udinese, uno: che ai rossoneri serve un centrocampista alla Kessie, ma che giochi insieme a Tonali e Bennacer (quest’ultimo è stato il migliore in campo), due: che la qualità di De Ketelaere e Adli, non può stare in panchina e terzo, ma qui coinvolge tutta una serie di considerazioni, bisogna sgombrare l’orizzonte da ogni tipo di equivoco (rinnovo Leao; 4-2-3-1 e troppo tardi i cambi dopo 1 ora) e non sono solo questi 3.

Il primo: se abbiamo preso 3 gol in due partite, non è colpa del quintetto difensivo: Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez e nemmeno della coppia Tonali-Bennacer, abbiamo preso 3 gol in 2 partite, perché al Milan manca la forza d’urto di Kessie, cos’è non si gioca più? No! Si cambia modulo e giocatori, i 2 gol presi in 11 partite nel finale di campionato, sono frutto della rinuncia al ruolo di sotto punta, di un centrocampo a tre con vertice avanzato (Tonali) e con Kessie a schermare la difesa, questo schermo oggi manca.

Senza Kessie e/o senza Sanchez, il centrocampo a 2 non ha più senso di esistere, era una cosa che si sapeva dal giorno dopo la vittoria del campionato, perché insistere ancora con questo 4-2-3-1? Forse perché gli manca un terzo centrocampista di qualità? No! Possiamo tenere basso Tonali che è il suo ruolo e mettere dentro Pobega come vertice alto, alla Tonali nelle ultime partite della scorsa stagione, ha forza fisica, corsa e “inserimento” in area, guardate quanti gol ha fatto con Spezia e Torino.

Secondo: tutti abbiamo visto quelle partite amichevoli, che arrivato a un certo punto scatta la girandola dei cambi e diciamo sempre che la partita è finita in quel momento, perché a quel punto si perde la sostanza della squadra e diventa una passerella, quindi non si può fare entrare De Kateleare quando non c’è più partita, perché 8 minuti dopo in campo c’erano 4 giocatori diversi dall’undici iniziale.

Sorvolo sul fatto che, i 4 quattro là davanti avevano fatto bene contro l’Udinese e andavano confermati, ma anche Adli aveva fatto bene nel precampionato, adesso dovremmo fargli fare la panchina (neanche 1 minuto in due partite) a vita, solo perché non possiamo ritornare indietro prima del tempo Diaz o per continuare a fare un 4-2-3-1, senza i giocatori adatti? capisco che sono nuovi e che si devono inserire in un sistema di gioco collaudato da anni, ma Diaz che non è nuovo, si è mai inserito? E poi, Adli e Pobega in precampionato, non hanno dimostrato di essersi inseriti magistralmente?

Quando ci sono difficoltà, è giusto analizzarle tutto con lucidità e qui passo al terzo punto, sotto di un gol a Bergamo a fine primo tempo, così come i due gol incassati stranamente contro l’Udinese, il continuo richiamare Leao alla copertura, la contemporanea inconsistenza di Diaz e Messias, dovevano essere di stimolo per Pioli a cambiare l’assetto della squadra, fin dal ritorno in campo dopo l’intervallo.

Rebic poteva passare a desta al posto di Messias, De Kateleare al posto di Diaz e Giroud al suo posto, perché visto che sei sotto, devi aspettare un’ora per fare una sostituzione? dopo un quarto d’ora poteva mettere dentro Adli al posto di un indolente Leao, con Adli a dirige e Charles a creare sulla fascia sinistra, poi a un quarto d’ora dalla fine mettevi Saelemaekers e Florenzi, per mettere cross in area per Giroud e De Kateleare, ma un quarto d’ora di cross e non gli ultimi 6 minuti.

Terzo: è vero che oramai Leao è diventato un calciatore da cui il Milan non può prescindere, ma è pure vero che se deve essere quello visto a Bergamo, meglio prendere i soldi che ci danno, passiamo al primo equivoco: Leao, o rinnova o si vende, escluso Donnarumma, l’anno del rinnovo e sotto tono per tutti, il Milan deve dipendere da Leao, un po’ come tutte le altre squadre sono dipendenti dai loro campioni, ma i campioni sono sempre accesi, non si accendono una volta ogni tanto, perché, o non sono campioni oppure non sono imprescindibili.

Leao quando si accende fa la differenza, ma il Milan non può provare a vincere lo scudetto, provare a passare i gironi, con un Leao che come Kessie lo scorso, magari non si accende mai, perché in partite come quella di Bergamo, dove l’avversario è di livello, ne risente tutta la squadra e il campionato, quindi spazziamo via il primo equivoco, se Leao  non è in giornata, non aspettiamolo 100 minuti per vedere se si accenda, non dipendiamo solo dal singolo come fa la Juventus, continuiamo a puntare sul collettivo e questo significa, tornare a fargli fare panchina come tutti (collettivo-turnover) e cambiare modulo a secondo dei giocatori che vengono utilizzati di volta in volta, finiamola con il fatto che si deve giocare con il 4-2-3-1 e tutti si devono adattare.

I cambi si fanno quando servono e se servono dopo 10 minuti si fanno, dopo un’ora di partita, diventa difficile trovare il tempo per cambiare la squadra e poi trovare i gol necessari per la rimonta, negli ultimi 20 minuti, tutte la squadre tirano i remi in barca e si accontentano del risultato, fanno i cambi conservativi, perdono tempo e spezzettano il ritmo, degli ultimi 20 minuti se ne giocano 7 o 8, a che serve la sostituzione (sotto di 1 a 0) a mezz’ora o peggio ancora alcune volte a 10 minuti dalla fine.

Di questa avremo ancora modo di parlarne, ma ora devo andare a scrivere qualcosa del Palermo.

domenica 21 agosto 2022

A 10 giorni dalla fine del calcio mercato, diamo uno sguardo alle liste.

 

Le nuove norme stabiliscono che le squadre potranno avere nella rosa 25 giocatori, con più atleti che abbiano più di 21 anni, inoltre, almeno quattro dovranno essere “stati formati” in squadre italiane e altri quattro dovranno essere “stati formati” nelle giovanili di quella squadra, dove con “formati in Italia”, si intendono i calciatori che tra i 15 e i 21 anni, che sono stati tesserati da un club italiano, per almeno 36 mesi anche non consecutivi o per tre stagioni.

Il Milan al momento ha tra questi: Florenzi, Tonali e Mirante, ne mancherebbe ancora uno, mentre per “formati nel club”, si intendono, i calciatori che tra i 15 e i 21 anni, che sono stati tesserati nello stesso club per almeno 36 mesi anche non consecutivi o per tre stagioni e tra questi ci sono: Calabria, Gabbia, Pobega e il quarto portiere Jungdal, classe 2002 (20 anni), che con le giovanili del Milan ha giocato le stagioni: 2019-2020; 2020-2021 e 2021-2022, i famosi 36 mesi ed è questo uno dei motivi per cui non parte più Gabbia.

Rispetto ai 25 calciatori in elenco, è consentito alle società di Serie A, l’utilizzo aggiuntivo di calciatori, tesserati sia a titolo definitivo sia temporaneo, che alla data del 31 dicembre della stagione sportiva precedente, in questo caso 31 dicembre 2021, non abbiano già compiuto il 22esimo anno di età, “calciatori under 22”

Si parla dunque di giocatori nati dopo il 1° gennaio 2001, che compongono l'ultima “lista”, quella degli under 22 e che possono essere utilizzati senza essere registrati, riepilogando quindi, in rosa ci sarà una lista di 17 calciatori “over”, una lista di 4 calciatori cresciuti nel proprio vivaio e una lista di 4 calciatori cresciuti in un vivaio nazionale, in più una lista Under 22.

Nel caso in cui, non si riuscisse a coprire il numero dei quattro posti di giocatori cresciuti nel vivaio, si dovrebbero lasciare liberi da 1 a 4 slot nella lista dei 25, potendo comunque utilizzare giocatori nati dal 2001 in poi, non registrati (Lazetic).

Non è molto chiaro se la stessa regola va estesa per i 4 calciatori cresciuti nei vivai nazionali, perché in questo caso il Milan avrebbe: Florenzi, Tonali e Mirante, uno slot resterebbe vuoto, potendo comunque utilizzare giocatori nati dal 2001 in poi e quindi la lista in questo caso sarebbe di 24, se poi togliamo anche Jungdal, la lista diventa di 23, ma attualmente al Milan, in quanti sono?

Sarebbero in 26: Maignan, Tatatrusanu, Mirante, Calabria, Hernandez, Gabbia, Kjaer, Kalulu, Tomori, Florenzi, Ballo-Tourè, Tonali, Bennacer, Krunic, Adli, Saelemaekers, Bakayoko, Diaz, Pobega, Rebic, Leao Giroud, Messias, De Katelaere, Ibrahimovic e Origi, se poi dovesse prendere il difensore e il centrocampista, andrebbero a 28, comunque già adesso sono in esubero di 3 unità, uno è Bakayoko, un altro è Ballo-Tourè e l’altro è Ibrahimovic, che sarà aggiunto alla lista a gennaio.

Come dice giustamente Pioli, il Milan è a posto così, se no dovrà privarsi di qualcuno, però l’assenza della sostanza di Kessie manca, manca quel tipo di calciatore e se dovessero prendere uno tra Oniedyka e Onana, servirà sacrificarne un altro, penso alla restituzione anticipata di Diaz (improbabile all’ultimo momento) o al prestito i Adli e se invece restassero tutti, ci sarebbe da sistemare gli esuberi e a proposito, il Milan sta valutando in uscita Ballo-Tourè verso il Galatasaray.

Leggo che anche la Lazio si muove per il nuovo stadio e che è stata richiesta la documentazione completa dello stadio Flaminio, i biancocelesti dovranno presentare una prima bozza di progetto sullo stadio, che potrebbe presto diventare la nuova casa della Lazio, con tutto il rispetto per tutte le società di calcio, quindi anche la Lazio, come il Torino, avrebbe il suo stadio da non dividere con nessuno e a Milano le milanesi, devono costruirlo in comproprietà, ammesso sempre che lo facciano.

 

 

domenica 14 agosto 2022

È il Milan dello scorso anno.

Almeno questo visto contro l’Udinese, è lo stesso Milan svogliato della prima parte del campionato scorso, prende gol dopo un poco (era successo pure a Vicenza), perché non approccia bene le partite, difende malissimo e si fa pure rimontare, è sempre un bel Milan, ma non è ancora travolgente e spettacolare come la seconda parte del torneo scorso, vero è che tutti quando incontrano il Milan fanno la prestazione della vita, ma questa Udinese è poca cosa.

I friulani hanno fatto una buona partita, ma il Milan nonostante non fosse al massimo, ha avuto sempre in mano la partita e se non fosse stato, per questo modo troppo sbilanciato di difendersi, non avrebbero nemmeno tirato in porta, è un errore madornale e che si è ripetuto altre volte, la posizione di Leao e di Rebic nei calci d’angolo contro è sbagliata o forse non sono abituati, perché la ci andavano sempre Giroud o Ibra, fatto sta che Becao da lì non deve segnare.

Come lo scorso anno, lasciamo sempre gli avversari in attacco uno contro uno e non è sempre che Kalulu può metterci una pezza, già l’anno scorso spesso arrivava Kessie, quest’anno? Si fanno anche quest’anno pochissime diagonali, quasi niente, Calabria e Theo quante volte si sono trovati in posizione centrale in area? E quando non ci sono loro, non lo fanno nemmeno Krunic o Tonali e Bennacer, questo fa sì che i difensori centrali non hanno mai la copertura tra di loro.

Poi per il resto siamo all’inizio del campionato, mancava qualche pedina importante e va bene così, poche cose positive ma importanti come Rebic e Diaz, ma ci sono tante cose su cui lavorare, questo Rebic può essere fondamentale e sicuramente può evitare che si acquisti l’esterno alto a destra, se fa il centravanti così, può pure giocare sull’altra fascia, è partito fortissimo e poi oltre a segnare, con il suo movimento perpetuo, che non dà mai il punto di riferimento, mette sempre in difficoltà gli avversari.

Messias non ha fatto male, è un calciatore più propositivo di Saelemaekers, ma è un giocatore appena al di là della sufficienza, non è il giocatore per farci fare un ulteriore salto di qualità, visto come si sono attrezzate Inter, Juventus e soprattutto la Roma, abbiamo bisogno di questo Rebic a destra, che poi magari farà pure lui lo stesso errore sul gol di Masina, ma fa un pressing importante e aiuta di più Calabria su quella fascia e mette pure tanti traversoni in mezzo.

Diaz comincia bene come ogni anno, è quello che entra in forma per primo, al momento è presente in area ed efficace, ha segnato e ha fatto segnare, poi però quando gli altri recuperano la forma si inceppa, per il momento va bene così, ma quando Adli e De Ketelaere entreranno nei meccanismi del Milan, resterà fuori come lo scorso anno, per me è una riserva e pure doppione.

Tornando alla difesa, più che alla fase difensiva, non possiamo prendere questi gol e soprattutto due gol, che dobbiamo prendere in dieci partite, vero è che Kalulu e Tomori hanno caratteristiche che ci permettono di avere la difesa alta, ma non sono loro il problema, è un errore grave su cui Pioli deve lavorare e poi senza togliere niente a nessuno, per me Kalulu è imprescindibile e per me è il titolare, ancora una prestazione di personalità e di livello, a soli 22 anni, ha fatto tante belle e importanti chiusure, non tarpamogli le ali.

Passiamo all’oggetto misterioso, De Ketelaere continua a dare impressioni molto positive, sa leggere in anticipo le situazioni, è entrato molto bene davanti al folto pubblico di San Siro, facendo vedere belle cose e interessati lampi di classe (aveva pure segnato), non ha ancora la migliore condizione e non è ancora entrato nei meccanismi rossoneri, arriva da un campionato diverso, da schemi diversi, dobbiamo dargli (quello che non abbiamo dato a Paquetà) il tempo necessario per ambientarsi, anche se questa è un altro Milan, rispetto a quello di Paquetà.

La condizione della squadra mi è sembrata già buona, sul ritmo e sull’intensità un po' meno, ma la cosa importante è arrivare pronti, specialmente quest’anno e questi primi tre punti, sono molto importanti, piuttosto mi ha colpito in negativo vedere Leao sottotono, Sacchi parlava del pericolo della “sindrome” della riconferma, speriamo che sia passeggera e che oltre a confermarsi, esploda definitivamente, stavolta è stato impreciso e con poco spunto.

Continueremo a parlare di questa partita, ma intanto volevo soffermarmi sul rigore, condivido come sempre la tesi di Marelli e cioè che il rigore non è stato generoso, ma un po' forzato, nel senso che il rigore in termini di regolamento per me c’è, ci può stare per la dinamica dell’azione, si poteva anche non assegnare, ma se l’hanno giudicato rigore al var e rigore sia.

Il fallo su Calabria c’è, anche se aveva perso la palla, però se non viene “affossato” può ancora avere la disponibilità del pallone e segnare, a norma è rigore, sono d’accordo con Marino che si è trattato di un rigorino, mentre non sono d’accordo sulle proteste, perché il difensore dell’Udinese arriva con il ginocchio e gli porta via completamente la gamba, questo è fallo in qualsiasi parte del campo.

Sul mercato, servono il centrale e il centrocampista, che numericamente sono fondamentali per completare e migliorare la rosa, servono alternative di livello per le rotazioni, al momento sono il 21enne Onyedika. ritenuto molto interessante e che rientra sia nei parametri tecnici che in quelli economici e per la difesa Diallo, mentre pare che Tommaso Mancini, sia ad un passo dalla Roma.
 

sabato 13 agosto 2022

A 20 giorni dalla chiusura del mercato, bisogna accelerare.

 

Mancano 20 giorni alla chiusura del mercato e bisogna accelerare per il centrocampista e il difensore, tenendo in considerazione anche la composizione delle liste, serve trovare almeno numericamente, un centrocampista e un difensore, che prendano il posto di Kessie e Romagnoli, sono quelli i due ruoli che mancano, per avere un organico ancora più completo, numericamente e qualitativamente.

Per il centrocampista, si attende ancora di capire chi può essere il candidato, l’ultimo su chi si sta insistendo è il 21enne Onyedika, centrocampista del Midtjylland, che rientra sia nei parametri tecnici che in quelli economici, la richiesta dei danesi si aggira sui 7 milioni, ma Maldini e Massara hanno fatto anche un sondaggio per Ilić del Verona e per il 23enne Lokonga dell'Arsenal, altro nazionale belga, per cui l'Arsenal è aperto alla cessione, contatti in corso con l'entourage del giocatore, per provare a prenderlo subito.

La riflessione è per capire se puntare su un altro giovane di prospettiva (Sarr del Tottenham, Onyedika del Midtjylland e Onana del Bordeaux), oppure se puntare su un centrocampista più esperto e chiaramente in prestito, come il 27enne Santamaria di proprietà del Rennes, l'opzione più esperta in mezzo a tanti giovani, il nuovo centrocampista comunque spinge Bakayoko in uscita, per cui sono arrivate richiesta dalla Spagna e dall’Inghilterra.

Il futuro di Acerbi sarà lontano dalla Lazio e su di lui ci sarebbero Inter, Milan e Monza, che attendono di definire altre trattative, il Milan adesso sta stringendo per il 26enne Diallo, che è il preferito, piuttosto veloce, ottima tecnica e possibilità di ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro, è un ottimo giocatore, solo che a Parigi non ha trovato spazio, è in uscita e il PSG pare si sia convinto ad accettare un prestito con diritto di riscatto e a contribuire al suo ingaggio, sullo sfondo restano Tanganga e Acerbi.

Si aspettano sviluppi su Tommaso Mancini, attaccante classe 2004 del Vicenza, che nei programmi del Milan, dovrà fare coppia con Lazetic nei prossimi anni e sulla possibile bocciatura del mercato del Barcellona, è possibile che non possa iscrivere Kessiè, che a questo punto potrebbe ritornare al Milan? Io lo riprenderei, non ha fatto un grandissimo campionato, però uno con la sua forza fisica serve e non è facile trovarlo, in fin dei conti la scorsa stagione non si è mai tirato indietro.

domenica 7 agosto 2022

Renato Sanches ha scelto il PSG.

È doveroso cominciare questo post, unendomi al cordoglio del Milan e di tutto il mondo del calcio italiano, per la scomparsa di William Vecchi, una commozione infinita per me e credo per tutti i milanisti, per la sua scomparsa, un rammaricano profondo: “Condoglianze alla famiglia”.

In un post di fine maggio o inizi di giugno, ho scritto: Il Milan come sempre non prenderà né Botman e né Renato Sanches, colpi troppo pubblicizzati, poi alla fine prenderà gente di cui non si è mai parlato, sulla prima parte ho avuto ragione, sulla seconda vedremo, intanto avrà pure speso un botto e fattogli una corte spietata, ma De Keteleare chi lo conosceva prima?

Il portoghese ha superato con successo, le visite mediche con il Paris Saint-Germain e ha firmato il contratto, adesso il Milan deve scegliere il suo quarto centrocampista, tra i piani C; D ed E, oppure provare a trovarlo in casa come ha fatto con Kalulu, il piano C è Sarr, classe 2002 del Tottenham, Maldini e Massara stanno trattando per un prestito con diritto di riscatto, ma gli inglesi protendono per un prestito secco.

Il Milan per la sua filosofia, non prende giocatori da valorizzare per le altre squadre e poi restituirli, per tanto credo che si passerà al piano D, sempre dal Tottenham ed è Ndombele (troppo costoso), oppure il piano E, che è Douglas Luiz dell'Aston Villa, tutti nomi di livello, però con valutazioni molto alte, nonostante siano in scadenza tra un anno, mollato Frattesi per il continuo rilancio del prezzo da parte del Sassuolo, Fofana centrocampista ex Udinese e ora al Lens, è un’altra pista costosa da seguire.

Non avendo molti soldi da investire, l'ultima idea è Onyedika, 21enne centrocampista del Midtjylland è un mediano di resistenza e qualità, un piccolo Kessie, ha un prezzo ancora relativamente basso (10 milioni) ma adesso che se ne sta interessando il Milan schizzerà alle stelle, un’altra alternativa è Onana del Bordeaux, a questo punto come avrebbe detto Troisi, non ci resta che (piangere) puntare su Pobega.

Per carità, io stimo e credo fortemente su Pobega, ma vorrei vederlo in un centrocampo con Tonali e vista la particolare situazione che si è venuta a creare per Adli con l’arrivo di De Ketelaere, non escludo che il Milan non rinunci a prendere un centrocampista (caso mai lo farà poi a gennaio) e passi dal 4-2-3-1 al 4-3-3, cosa a cui Pioli aveva accennato quand’era in vacanza, del resto Kalulu e Adli, sono stati i migliori in tutto questo precampionato.

Dopo la prestazione negativa, delle “riserve” contro lo ZTE, il Milan “titolare” si è fatto trovare concentrato e propositivo, ottime partite, anche sotto il punto di vista del risultato numerico, i rossoneri sono sembrati in buona forma fisica e mentale, si sono visti movimenti molto interessanti, fatti specialmente da Adli, mostrando di essersi già integrato molto bene con i compagni.

Ma quello che adesso dovrebbe rubargli la scena è De Ketelaere, il francese si è mosso bene e si è messo in mostra, sempre ben posizionato, ha fatto sempre scelte intelligenti, anche negli scambi con i compagni, giocate sempre a uno o a due tocchi e tanti palloni toccati, è vero che deve crescere e che va aspettato, ma se è già pronto, non vedo perché deve stare all’ombra di De Ketelaere, basterebbe cambiare modulo, Adli sembra vivere nel mondo Milan da anni, ha stupito per classe, personalità, ambientamento e duttilità tattica. 

I rossoneri hanno comunque superato agevolmente il Vicenza, la prestazione al di là delle due categorie di differenza, è stata ancora una volta buona e lascia buone sensazioni, tranne che per Tonali, uscito anzitempo toccandosi l’inguine, a centrocampo comunque serve un giocatore di presenza fisica e tecnica, ecco perché oltre al nome di Onyedika, è uscito fuori anche quello di Sissoko dello Strasburgo.

Pur mancando un centrocampista, Bakayoko è in uscita, in queste amichevoli non ha fatto registrare nessun miglioramento, rispetto alla scorsa stagione, fuori addirittura dalle ultime due amichevoli con Vicenza e Pergolettese per scelta tecnica, è finto ai margini del progetto e giustamente non può fare un altro anno in panchina, se i suoi agenti riusciranno a trovare una soluzione gradita, si interromperà il prestito con il Chelsea.

  

mercoledì 3 agosto 2022

Non solo mercato.

 

Voglio cominciare con le parole del presidente della Lega serie A Casini, sullo spareggio Scudetto: "Il calcio è fatto di tradizione, corsi e ricorsi storici. Lo spareggio negli ultimi anni era sparito, diciamo che il campionato dell’anno scorso ci ha portato a riflettere che forse in caso di parità, dal punto di vista sportivo e di competitività, lo spareggio è la soluzione più equa".

Parole giuste, ma questo è successo perché è stato il Milan a vincerlo e Marotta a chiederlo, se lo avesse vinto l’Inter e a parti invertite quindi, le parole sarebbero state: “Il calcio è fatto di innovazione, lasciamoci alle spalle corsi e ricorsi storici. Lo spareggio negli ultimi anni è giustamente sparito, diciamo che il campionato dell’anno scorso ci ha portato a ribadire che in caso di parità, dal punto di vista squisitamente sportivo e di competitività, il risultato dello scontro diretto giocato è la soluzione più equa, perché quello il momento della massima competitività e lo testimonia il fatto, che tutti continuano a dire che lo scudetto lo ha perso l’Inter e non l’ha vinto il Milan.

Del fatto che il calciomercato andrebbe accorciato, perché gli allenatori vanno in difficoltà, iniziano la preparazione e il campionato con alcuni giocatori, che poi vanno via e che si trovano poi con altri che invece arrivano praticamente a campionato iniziato, praticamente in corsa e che magari non hanno fatto la preparazione, di questo problema decennale, più importante di uno spareggio, no ne parla nessuno, ma siccome all’Inter e alla Juventus la cosa va bene così (hanno più tempo per fare debiti), non si fa nessuna riflessione, per me il mercato deve chiudere una settimana prima dell’inizio del campionato e aprire il giorno dopo della fine dello stesso.

E visto che si parla di mercato, da qui alla fine il Milan, con gli spiccioli che gli sono rimasti (circa 18 milioni), deve fare almeno: un difensore e un centrocampista, poi se ce ne sarà l’opportunità, di approfittare di qualche eventuale occasione imperdibile, che capitano sempre a fine agosto, potrà fare un esterno alto a destra (Ziyech) e un vice Theo Hernandez.

Messo in cassaforte De Ketelaere, il primo nome su cui va stretto il cerchio è Renato Sanches, continuano ad esserci continui e nuovi contatti con il suo agente e con il giocatore, ma le posizioni sono ancora di stallo, il Milan non ha ancora gettato la spugna, perché virtualmente i rossoneri hanno un accordo con il calciatore e con il Lille, che è solo da firmare, l’inserimento del Psg ha ingolosito il giocatore, ma il Psg non lo ha ancora preso e se non lo prende, manca solo una firma affinché Sanches sia un giocatore del Milan, non si deve mettere in piedi nessuna trattativa.

Certo il Milan non potrà aspettarlo ancora a lungo, è vero che il mercato è ancora lungo, ma fra 10 giorni si comincia a fare sul serio, secondo quanto riportato dai media francesi, Renato Sanches non si sarebbe allenato con la squadra e siccome alla base di questa scelta, non ci sarebbero motivi di natura fisica, vuol dire che il trasferimento al PSG o al Milan è vicino, quindi speriamo di conoscere il suo futuro a stretto giro di posta.

Anche perché il piano B era il giovanissimo Chukwuemeka dell’Aston Villa, che nel frattempo è stato ufficializzato dal Chelsea, che lo pagherà 24 milioni di euro, nonostante il calciatore avesse il contratto in scadenza a giugno 2023, salgono quindi adesso le quotazioni di Sarr, centrocampista del Tottenham e della nazionale senegalese, che l'anno passato ha militato in prestito al Metz.

In difesa sono rimasti in due: Diallo e Tanganga, con il senegalese adesso in vantaggio, perché può ricoprire anche il ruolo di esterno basso a sinistra, oltre a quello di centrale difensivo, inoltre il Psg potrebbe partecipare al pagamento del suo ingaggio, si tratterebbe di un’operazione in prestito, per permettere a Gabbia di andare in prestito alla Sampdoria, in modo che possa giocare con maggiore continuità, per tornare la prossima stagione con più esperienza.

La Sampdoria oltre a Gabbia, è pronta a chiudere per il prestito secco di Bakayoko dal Chelsea, visto che è sicuramente in uscita dal Milan, sempre in uscita dalla squadra rossonera è Brescianini che va al Cosenza, mentre in entrata, resta ancora da sistemare qualche dettaglio tra Milan e Vicenza per Tommaso Mancini, attaccante classe 2004.

lunedì 1 agosto 2022

A due settimane dall’esordio, un Milan formato campionato.

Prestazione di livello, per un Milan che esce vittorioso dal Velodrome di Marsiglia, con una cornice di pubblico da Champions League e una prova di assoluto valore, quello sceso in campo in uno degli stadi più caldi di Francia e al cospetto di una squadra che comunque farà la prossima Champions, è un Milan che nonostante mancassero Leao e Kessie, è già in formato campionato.

Mancano due settimane alla prima di campionato a San Siro con l’Udinese e i rossoneri vincono convincendo, è un Milan che è partito da dove si era fermato, deciso, aggressivo, concentrato, che ha interpretato l’amichevole, con la stessa intensità di una partita da tre punti, tante le indicazioni positive, anche se dei nuovi in campo non c’era nessuno, almeno nei primi 45 minuti.

I calciatori rossoneri, hanno fatto tutti bene, Messias non è stato il migliore, ma è stato il mattatore della gara, ha fatto un gol (il primo) e un assist, gol e assist di pregevole fattura, il Marsiglia è durato il tempo del primo gol, 10 minuti e poi è corso sempre dietro al Milan, bene e implacabile Giroud, che dentro l’area di rigore si conferma un cecchino infallibile.

Benissimo hanno fatto Tomori e Kalulu, sempre attenti e ben posizionati, sempre pronti a coprirsi uno con l’altro e poi fisicamente impareggiabili, così come Theo Hernandez e Leao, in buona forma anche Rebic (sempre troppo nervoso) e Tonali, anche se ancora non è ai livelli di fine campionato scorso.

Bennacer perde stupidamente qualche pallone, però poi lo recupera immediatamente, Maignan sempre attento e insuperabile, quello che per me continua ad essere fuori dagli schemi è Diaz, proprio il contrario di Adli che invece è sempre più dentro a questo Milan, era particolarmente atteso Kjaer, in un bel Milan fluido nella manovra, padrone del campo fino alla fine e più volte vicino al terzo gol.

Attesissimo lo sbarco a Milano di De Ketelaere e il ritorno in campo di Origi, i due nuovi belgi alla corte del diavolo, De Ketelaere arriva dopo un’estenuante e costosa trattativa, un’operazione da 35 milioni complessivi, che deve portare per forza di cose ad una svolta tattica, io credo che il Milan possa prendere uno tra Ziyech e Renato Sanches e in funzione di chi prenderà dei due, passerà dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e viceversa.

De Ketelaere viene a completare il reparto offensivo, a dare a Pioli più soluzioni di qualità in avanti, non credo che Tonali e Bennacer possono supportare una batteria di trequartisti, formata da: Leao, De Ketelaere e Ziyech, più la punta centrale, quindi penso che sia più facile fare un 4-3-3, con Leao e De Ketelaere a sostegno di Origi o Giroud e con Renato Sanches alla Kessie, che parte da vertice basso e si inserisce da trequartista dietro la punta.

Ziyech è apprezzatissimo da tanto tempo e sarebbe la ciliegina sulla torta, però sarebbe tutto una questione di equilibri e forse sarebbe troppo, ma se si riuscisse a prenderlo prima e poi si riuscisse a non sbilanciare la squadra, sarebbe veramente un Milan perfetto, un Milan da 10 e lode e un pensierino ai quarti di Champions io ce lo farei.

Passiamo alle cose più serie, o perlomeno alle cose reali, se il Milan non prende Ziyech (come sarà), è perché deve e vuole prendere Renato Sanches, per me, se non lo prende perché va al PSG, per aumentare la qualità della squadra, potrebbe prendere Ziyech, ma farà lo stesso Chukwuemeka, che al momento non è pronto per fare il titolare e dare quella qualità, che serve al Milan, per avere una dimensione europea.

Intanto per il mercato c’è ancora tempo, il Milan è già a posto così, deve solo migliorare qualcosa e si può prendere tutto il tempo che gli serve, fatto De Ketelaere, Maldini e Massara devono mettere a disposizione di Pioli, il centrocampista che anche numericamente, vada a prendere il posto di Kessie e finché non firma con il PSG non molleranno Renato Sanches, poi caso mai faranno Chukwuemeka o uno come lui e se dovesse uscire qualcuno sulla trequarti (Diaz o Saelemaekers o anche Rebic), allora il Milan proverebbe prendere Ziyech.

Per la difesa i soldi sono diventati ancora più pochi, perché noi dobbiamo rispettare il FPF e paghiamo in moneta sonante, non in plusvalenze fittizie, quindi con la coppia Kalulu - Tomori in grande spolvero, serve un giovane, esperto e che non sia troppo ingombrate, il profilo migliore è Tanganga del Tottenham, più di Diallo del Psg, bisogna vedere chi viene in prestito con diritto di riscatto, perché non abbiamo altre risorse.

L’arrivo del difensore centrale, ci permetterebbe di mandare a giocare in prestito Gabbia, che sta facendo bene, ma è chiuso da Kalulu, Tomori e Kjaer, potrebbe crescere ancora di più e ci potremmo trovare in casa il sostituto di Kjaer quando smetterà, non credo che anche lui giocherà fino a 45 anni.