lunedì 30 ottobre 2023

Il Milan non è squadra, c'è molta confusione.

 

Era un po' che non condividevo il mio pensiero con Sacchi, io lo dico da settembre che il Milan non è squadra, ha degli ottimi singoli, ma che insieme non sono perfettamente funzionali e adesso che ne è venuto a mancare qualcuno, la confusione si è acuita e la sconfitta con il PSG è stata strameritata, così come il deludente pareggio di Napoli, dopo essere stati avanti di due gol.

Non è vero che le due squadre hanno giocato un tempo per uno, così come non è vero che alla fine non poteva che arrivare un pareggio, il Milan ha giocato solo l’ultimo quarto d’ora del primo tempo dopo il 2 a 0 e in quel quarto d’ora poteva e doveva dilagare, poi e prima, solo sporadiche ripartenze e ovviamente nello spogliatoio milanista, la delusione e la rabbia è tanta, perché solo il Milan poteva pareggiare una partita così.

Era una partita da vincere. anzi era una partita già vinta, non può succedere a un “top” club di essere rimontato nella ripresa, un “top” club non deve permettere quella reazione e la rimonta agli avversari, dopo i due gol di Giroud e dopo un ottimo primo tempo, giocato con umiltà, come tutti gli avevano rimproverato di non avere fatto a Parigi.

Nella prima frazione di gioco, si è visto un Milan coperto, che si è difeso bene, un Milan più aggressivo, che dopo avere trovato le due reti, nel quarto d’ora finale ha creato tante altre occasioni da gol, per chiudere definitivamente la partita.

Non lo ha fatto, non l’ha saputo fare, ma non c’entra niente che a complicare tutto però, sono stati ancora una volta gli infortuni, Kalulu si è fatto male nel primo tempo, il Milan si stava difendendo e con dentro Pellegrino al posto del francese, i rossoneri sono passati in vantaggio e hanno pure raddoppiato, caso mai ha inciso la sostituzione di Pulisic per l’ennesimo problema muscolare.

Ma avanti 2 a 0, ci poteva stare pure stare che toglievi un esterno alto e lo sostituivi con un esterno basso, che so, Florenzi e comunque gli infortuni al Milan fanno parte della presunzione del tecnico, che ha voluto questo preparatore e non lo vuole cacciare via, così come appunto, un tecnico meno presuntuoso non fa entrare al posto dell'americano Romero, che si è impegnato tanto, ma ha combinato poco. 

Delusione tanta e rimpianti ancora di più e a questo si aggiunge dopo quella di Calabria di Parigi, anche la forte reazione di Leao e Giroud, per la loro sostituzione a dieci minuti dalla fine per Okafor e Jovic, un allenatore poco presuntuoso, in questo caso diciamolo pure, meno scarso, non può togliere Giroud, se vuole tentare di vincerla. 

Perché a parte il fatto che il francese era stato il migliore in campo, stava bene e non puoi pensare che con Jovic sia meglio, Jovic è la sostituzione prima della morte, la sostituzione di Leao invece ci può stare, il portoghese è stato ancora una volta piuttosto deludente e io come Sacchi non lo farei giocare, se no nel secondo tempo per spaccare la partita, non mi affiderei totalmente a lui, io avrei fatto un altro mercato e avrei speso meglio tutti quei soldi.

Con questo pareggio il Milan resta alle spalle della Juventus e si avvia a un altro campionato da quinta in classifica (occhio alla Fiorentina), solo due settimane fa era prima in classifica con 2 punti in più dei cugini, adesso l'Inter è prima a più 3, per me, ma solo per me che non capisco nulla, dopo due sconfitte di fila contro Juventus e PSG, questo pareggio sa di bicchiere mezzo vuoto (sconfitta) e l’aperta contestazione dei senatori, mi dice che si tratta di una mini crisi.

È arrivata prima rispetto allo scorso anno e diventerà crisi aperta se non arriveranno i risultati con l’Udinese e così via, una mini crisi figlia della mancanza di organizzazione di gioco e della qualità fisica e atletica, che invece hanno i nostri avversari italiani e europei, Pioli lo ha capito, che per giocare in Europa si deve praticare un calcio diverso, basato sul collettivo, sul ritmo, sulla sinergia tra i reparti, ma con il suo staff, non riesce a farlo.

Anche a Napoli i rossoneri sono stati lunghi, spesso sorpresi in contropiede, non c’era connessione tra attacco e centrocampo e tra centrocampo e difesa, un po' meglio rispetto a Parigi, ma il Napoli con tutto il rispetto non è il PSG, purtroppo anche stavolta una partita storta, male interpretata, c’è ancora una certa confusione nell’applicazione delle idee di gioco, c’è stato più ordine in campo, i passaggi sono stati più precisi e rapidi, però...

I rossoneri hanno avuto tante occasioni, ma il Napoli escluso quel quarto d’ora tra il 30esimo e il 45esimo, ha tenuto in mano la partita e potevano segnare qualche gol in più, anche sulla fase di pressing si è visto un Milan migliore, ma abbiamo lasciato avanzare gli avversari e ci siamo difesi nella nostra metà campo, così è facile essere rimontati.

Continua…

giovedì 26 ottobre 2023

Milan sotto le aspettative contro la Juve e a Parigi, travolto dal PSG.

Fuori da ogni dubbio, la Juventus ha meritato la vittoria, ha avuto più occasioni e anche 11 contro 11 nel primo tempo, ha fatto una buona partita, certo l'espulsione l’ha aiutata, perché fino al gol di Locatelli, non aveva mai tirato in porta e il gol è fortunoso, diciamo che è stato l’episodio che ha fatto la differenza.

Il Milan si appoggia sempre e solo su Leao, difende male in campo aperto facendo molta fatica, il Milan non è stato quello visto con l’Inter, ma è stato comunque sotto le sue aspettative, in una gara molto noiosa e con un livello tecnico molto povero, i rossoneri si dovevano accompagnare di più con i centrocampisti ed è su questo che deve migliorare, ma deve migliorare anche dal punto di vista che fa molta fatica a segnare.

Con tutta la stima e i ringraziamenti possibili e immaginabili per Giroud, si sente tanto l'assenza di un attaccante da 20 gol a stagione, perché gli scontri diretti saranno fondamentali in questa stagione per il Milan, ma non per la corsa scudetto, i rossoneri sono una squadra nuova e comunque giovane, che deve ancora crescere e maturare, per cui le proprie fortune saranno legate all'entusiasmo, ma essenzialmente, deve stare bene di gamba e di testa.

Invece il Milan poi è stato travolto a Parigi, non è stato bene ne di gambe e ne di testa, la sconfitta è stata pesante, molto più pesante di quella della Juventus, con questo 3 a 0 resta a due punti in classifica e occupa l'ultimo posto, la qualificazione al prossimo turno di Champions così diventa sempre più complicata, la prestazione è stata negativa e la sconfitta meritata, sconfitto da un avversario in “costruzione”, ma che ha dimostrato di essere su un livello decisamente superiore rispetto ai rossoneri.

Ennesima prestazione deludente in Champions League e la conferma di andare in difficoltà con le big (Inter, Juve e Psg), in tre partite non ha realizzato nemmeno un gol, infortuni continui, difesa disattenta e attacco abulico, con Leao che in certe partite non c'è mai, questo è il Milan adesso, una costante preoccupante, una costante in tutte le prestazioni, chiaramente per passare agli ottavi, adesso, servirà una vera e propria impresa.

L’ultimo Milan fa sempre le stesse prestazioni, incapace di difendere con efficacia e incapace di segnare, costante nelle costanti i continui infortuni muscolari, con le grandi il piano tattico non funziona, con il PSG era riuscito a sorprenderlo inizialmente, con il recupero alto della palla, senza però riuscire a essere veramente pericoloso, ma solo per la prima mezzora, poi sono stati troppi, gli uno contro uno difensivi persi.

La fase offensiva è affidata alla regia di Maignan, che con i suoi lanci combina qualche azione con Leao, ma il Milan non ha mai creato nulla di interessante, né sotto porta e né tanto meno con una manovra ragionata e corale, cosa che gli sta rendendo la vita molto difficile in Champions League e per certi versi anche in campionato, dove diventa importante a questo punto la partita con il Napoli.

Quella sarà una partita dove il Milan deve dimostrare il suo valore, fin qui ha giocato tre partite con grandi squadre e le ha perse tutte, Pioli deve smetterla di fare dichiarazioni allucinanti, come quelle a fine derby e deve invece lavorare sulle criticità della squadra, compresa la parte atletica e di mercato, perché la squadra ha delle lacune, che vanno compensate con un diverso atteggiamento tattico.

Con il PSG il risultato è stato pesante, forse come dice Pioli, è vero che la squadra ha fatto tutto quello che doveva fare, ma doveva fare di più, giocare meglio, se tutto quello che doveva fare è questo, siamo messi male, hanno commesso troppi errori sul piano tecnico e tattico, riporto una sua frase: “anche stasera ho visto cose che possiamo sviluppare meglio”, quindi le cose da migliorare li vede, ma non le migliora mai.

Dopo Inter, Juventus e PSG, Pioli ha sempre sostenuto: “Abbiamo fatto una buonissima prestazione”, con il PSG addirittura: “giocando meglio del PSG per 60 minuti” e ancora: “l’abbiamo interpretata bene, come l’avevamo preparata”, a volte non capisco se fa sul serio o ci prende per il culo, secondo me delle due la seconda, ci sono numeri inquietanti, non puoi essere il Milan e giocare in Champions senza segnare un gol.

Per tanto non può bastare una buonissima prestazione, a parte che non è vero, non può bastare l’interpretazione o giocare meglio, non è vero neanche questo, devi tirare in porta e il Milan in porta non tira quasi mai, il Milan non segna, in attacco non è pratico e lineare, troppo macchinoso.

Si chiede a Leao che dovrebbe puntare più spesso l'avversario, secondo me Pioli dovrebbe sfruttarlo diversamente, accentrarlo, metterlo più nel vivo del gioco e più vicino alla porta, avvicinarlo di più alla zona calda, occorre sfruttare i giocatori nel modo giusto, per evitare che si ripeta il gennaio 2023, serve un altro Milan, sia per tentare la rimonta in Champions, che per stabilizzarsi nei quartieri alti della serie A, serve più attenzione dietro, più qualità in mezzo e più cinismo davanti.

Contro il Psg, il primo tiro in porta è arrivato al 63esimo ed è stata un'altra partita a secco per il Milan in Champions League, dopo gli 0 a 0 contro il Newcastle e il Borussia Dortmund, a conferma di una brutta fase offensiva, soprattutto negli ultimi 20 metri, a mio parere la squadra non esprime un buon calcio e quindi non può essere più incisiva, Leao in queste partite non c'è mai, io sono d’accordo con Sacchi, a me Leao non convince completamente, magari è utilizzato male o non gli è stata fatta la squadra per lui, però stecca sempre queste partite, un po' come Theo.

È chiaro che servirà un altro Milan, per tentare la rimonta in Champions League e strappare il pass per gli ottavi, serve maggiore attenzione in difesa, maggiore qualità in mezzo al campo e maggiore cinismo e precisione in attacco a cominciare da Napoli, serve voltare pagina, dopo due sconfitte di fila, il Milan è atteso a Napoli da un'altra prova importante.

Ci si attende una reazione forte, specialmente per alcuni calciatori che non stanno rendendo al loro livello, a Giroud non puoi chiedere di più, Leao non è nella sua forma migliore, come Theo Hernandez, anche Thiaw non è al top, non pervenuti invece Jovic e Chukwueze, ma oltre al rendimento dei singoli, al Milan manca concentrazione e concretezza.

Poca concentrazione nell'approccio difensivo di squadra e anche del singolo, i difensori entrano sempre e non temporeggiano più, essere una squadra aggressiva e non attendista, non significa che devi sempre avere l’uno contro uno, si può essere aggressivi limitando lo spazio all'avversario, Pioli difende troppo alto e rischia tantissimo, le sue idee sono “distruttive” e disattese dalla squadra, perché difficili da realizzare, che ti portano a sconfitte pesanti, nel punteggio e nel gioco.

Con la maggior parte delle squadre della nostra serie A, può pure andare bene, però con le big italiane ed europee non paga, anche perché il Milan non è all’altezza del PSG, dell’Inter, del Napoli ecc., troppi gol presi dall’inserimento delle mezzali avversarie e poi il Milan sente tanto la partita, soffre gli uno contro uno e con le grandi dopo avere preso il gol e sparisce, da quel momento non è più in condizione di poter rimettere in piedi la partita.

Il Milan commette spesso errori banali e la differenza tecnica spesso si vede, Pioli dovrà lavorare parecchio e non tenere in poca considerazione le parole di Calabria, che ce l'aveva per me con un compagno in particolare, per me non è un attacco a Pioli, che comunque ha fatto bene a smentirlo, anche se in un club importante come il Milan, certe cose non sono concesse, con Maldini non sarebbe accaduto. 

lunedì 23 ottobre 2023

Brutta partita da parte di entrambe le squadre.

La Juventus con rabbia e con un po' di fortuna, strappa una vittoria importante a Milano con i rossoneri, il Milan doveva e poteva fare di più, ma il rosso diretto a Thiaw è pesato troppo sulla gestione dei rimanenti 56 minuti di partita, praticamente i rossoneri hanno fatto due partite in una, quella del primo temo in 11 e quella del secondo tempo in 10, ma effettivamente il Milan non è stato inferiore alla Juventus, nemmeno in inferiorità numerica. 

I rossoneri potevamo essere più attenti, l’unico appunto che posso fare a Pioli in questa partita e in generale, al suo modo di giocare o meglio di difendere, che non mi piace, è la mancanza di copertura dei due centrali, questo giocarsela uno contro uno rischiando tanto, poi, se giochi quasi un’ora in 10, anche se non fosse stato contro la Juventus, è difficile fare più di così, considerato che mancava Theo.

La Juventus ha giocato bassissima, con un atteggiamento prettamente difensivo, tanto che Allegri nei minuti finali è diventato una belva, perché i suoi volevano attaccare, il Milan dal canto suo stava facendo la sua gara, niente di trascendentale, con un buon impegno e lo spirito giusto, quindi non mi sento di commentare questa partita, adesso ci saranno impegni molto probanti e importanti, saranno quelli la prova del nove.

È preoccupante il fatto che ha subito 2 ko a Milano, contro Inter e Juventus, come i primi due anni di Pioli, la squadra ha qualità, ma al contrario di allora, in questi ultimi anni è meno concreta, credo che manchi qualche giocatore in più dentro l’area, Giroud è troppo solo e purtroppo il Milan (almeno quello di Pioli) è così, quando gioca contro squadre che si chiudono fa fatica.

Gli manca quella ferocia agonistica che crea paura agli avversari, i cambi del secondo tempo contraddicono quanto affermato dallo stesso Coach sulla panchina lunga, che gli hanno messo a disposizione quest’anno e che gli è mancata negli anni di Maldini, che però in questa gara, hanno peggiorano il rendimento della squadra, Jovic forse è entrato bene in campo, ha tenuto palla, la sua condizione sta migliorando, ma io avrei optato per Okafor.

Per me in 10 non serviva un giocatore che tenesse palla, Okafor ha caratteristiche diverse rispetto a Jovic e che per me erano più adatte a quelle situazioni di gioco, poi sul fatto che il Milan di Pioli stecchi sempre la prima partita dopo la sosta per le nazionali, credo che dipenda sempre dalla preparazione atletica, il Milan arriva sempre più scarico rispetto alle altre squadre.

Purtroppo si è trattato di un episodio pagato caro, anche se a livello individuale e di reparto, in difesa si lavora male, non si lavora di squadra, c’era comunque la possibilità di portare a casa un risultato positivo, ma continuo a credere che è un Milan pieno di belle individualità, ma non è il massimo della funzionalità come squadra, che secondo me deve essere più compatta.

Non è una squadra che fa degli errori particolari o ha un livello di prestazione insufficiente, la trovo incompleta, il Milan visto contro la Juventus non ha brillato, l’assenza di Theo Hernandez ha pesato, ma non così tanto, non sono stati brillanti Reijnders e Adli, ma a livello generale non è un caso se Pioli va in difficoltà con squadre come Juventus, Genoa e Inter, che hanno una densità difensiva molto evidente, manca un modo alternativo di attaccare e di difendere, manca la cattiveria nella ricerca del gol, la ferocia di attaccare la porta, ha un modo “allegro” di attaccare e di difendere, è allegro e spensierato come Leao,

La partita contro la Juventus è vero che è stata condizionata dall'espulsione, ma è altrettanto vero che i rossoneri non erano brillantissimi, dietro concedono poco, ma stanno segnando anche poco, purtroppo nonostante la campagna acquisti faraonica, mancano alternative all'altezza in fase conclusiva, Giroud è in evidente difficoltà, su azione non segna da due mesi e questo è un problema, ripeto, nonostante il mercato faraonico, il problema del centravanti rimane ed è un problema serio, al Milan manca quel tipo di giocatore, che non manca alle sue concorrenti per il titolo e che continuano a segnare con più facilità.

Buona la partita di Mirante, che è stato il migliore del Milan, ragazzo e professionista serio, si è dimostrato all’altezza della situazione, ha risposto da portiere di un grande club con tre grandi parate, due delle quali su Vlahovic, il tiro di Locatelli era alla sua portata, ha preso gol per la deviazione decisiva di Krunic, nelle prossime due gare con Psg e Napoli, rientreranno Theo Hernandez e Maignan, queste due partite saranno un banco di prova molto serio e importante. 

domenica 22 ottobre 2023

Diritti tv, prende sempre più corpo il canale Lega Serie A.

Il fronte pro-canale Lega serie A, prende sempre più corpo e conta adesso sette squadre su venti: Salernitana, Napoli, Fiorentina, Juventus, Milan, Roma e Bologna, l'assegnazione dei diritti tv per la Serie A, per il quinquennio che va dal 2024 al 2029, fino ad ora non ha prodotto alcun risultato, l'accordo possibile da 900 milioni di euro con Sky e DAZN (i broadcaster che hanno presentato la proposta migliore), serve solo per il sostentamento del sistema calcio italiano.

Nell’ultimo quinquennio, la Lega Serie A ha incassavano 940 milioni di euro l'anno per i diritti televisivi, le cose aumentano, il nostro calcio è in crescita e ambisce a molto di più, sicuramente non qualcosina in meno, ecco che la ventilata possibilità di creare un canale proprio per trasmettere le partite e incassare direttamente la pubblicità, trova molto interessate le sette squadre già citate.

Sette squadre che promuovono un cambiamento e sostengono la soluzione del canale autonomo di Lega, anche a fronte del fatto, che il Governo italiano ha deciso di tagliare gli sgravi fiscali, per i lavoratori che arrivano dall’estero, compresi gli sportivi professionisti e parte dal 1° gennaio 2024, fra l’altro la legge è retroattiva e ha conseguenze non solo per i tesserati nel mercato invernale, ma anche per gli ingaggi avvenuti nell'ultimo mercato estivo.

Ci sono quindi due strade da percorrere, le società media tradizionali, che comunque lo hanno fatto con discreto successo fino a questo punto, anche se hanno preteso costi d’abbonamento alti, oppure la creazione della propria media company, una strada da tenere in grossa considerazione, anche se è una cosa nuova, bisogna dare l'opportunità di valutare le diverse opzioni, possibilmente più redditizie per i club e più economiche per i tifosi, io sono per il canale della lega serie A.

Il mondo del calcio sta diventando molto complicato, l'abolizione del vincolo sta creando scompensi, la Serie A non guarda più ai nostri giovani e il sistema si è sovra-indebitato spaventosamente, anche le norme fiscali che sono state applicate attraverso i decreti ministeriali, come il decreto crescita, hanno inciso nella scelta dei giovani e vecchi dall’estero, perché ha creato un vantaggio troppo grande che non è corretto, se non riusciamo a invertire la rotta, diventerà una missione difficile per tutto il movimento calcio italiano.

Cambiamo argomento, ancora un infortunio in casa Milan, quando inquadrano in televisione il riscaldamento e a dirigere le operazioni c’è ancora Osti, non capisco come Pioli e il Milan, non si accorgano del verificarsi dei continui infortuni e quasi sempre in allenamento, per dire che sono tutti infortuni muscolari e non da trauma.

Adesso si è infortunato anche Sportiello, costretto a saltare la sfida contro la Juventus, l'ultimo infortunio il portiere lo ha avuto sette anni fa, ora mi chiedo: “Ma quando sostituiranno Osti? per me quando lo faranno, sarà sempre troppo tardi, contro la Juve giocherà Mirante e speriamo che non succeda nulla neanche a lui.

Si torna a parlare di Taremi, prima per una decina di giorni fa, lo hanno accostato all’Inter già a gennaio, adesso viene riaccostato al Milan, dopo che quest’estate era tutto fatto a poche ore dalla chiusura del calciomercato e poi è saltato per il cambio di alcune condizioni degli agenti del giocatore, quello che c’è rimasto più male è stato proprio Taremi, che a quanto pare ha cambiato entourage.

L'attaccante del Porto rimane un obiettivo e i rossoneri potrebbero ritentarci seriamente, se il giocatore non dovesse rinnovare il contratto con il Porto e se si ripristinassero i vecchi accordi con il nuovo entourage, sarebbe un'occasione appetibile, specie se a parametro zero, per gennaio invece si sta lavorando su Miranda, il terzino 23enne del Betis Siviglia è considerato il vice Theo, al momento non ha ancora rinnovato (scadenza 2024) e il Milan potrebbe prenderlo a zero a giugno o a gennaio con 4-5 milioni. 

  

mercoledì 18 ottobre 2023

Aspettando Milan-Juventus

 

Alla fine gli europei del 2032 sono stati assegnati e noi siamo stati in parte accontentati, l’Italia partecipa ma non da sola, adesso c’è questo modo itinerante di disputare europei e mondiali, giusto per dare a tutti la possibilità di organizzarne uno e fare un po' di cassa, a parte il fatto, che non ho capito se il paese “povero” o di seconda fascia è l’Italia, io resto per l’idea romantica di un mondiale o un europeo giocato tutto in una nazione.

Senza nulla togliere alla Turchia, condividere l’europeo con loro non è il massimo delle mie aspirazioni, se proprio bisognava spartirsi la torta con qualcuno, avrei preferito che l’Italia fosse stata accoppiata con la Svizzera o con l’Austria, hanno preferito due Paesi del mediterraneo e alla fine può pure andare bene così, solo che, mentre prima erano dieci le città italiane che si sarebbero rifatte il “Luch” economicamente e di infrastrutture.

Adesso sono solo cinque, chiaramente sempre le stesse cinque: Milano, Torino, Roma, Napoli e Firenze, se escludiamo Torino, dove gli amministratori locali non hanno rotto le scatole e Juve e Toro, per le altre, Fiorentina e Roma in primis, dovrebbe essere una bella spinta nella costruzione del nuovo stadio.

Il campionato è in pausa per le nazionali e Fratini ha elogiato Pioli, per avere puntato dritto su Adli per la regia, rispetto il parere di chi è un esperto, ma come ho fatto già in un precedente post, non condivido la sua e l’opinione di tanti altri che Pioli è un maestro di calcio, ogni tanto ha un colpo di culo e questo non vuol dire che è un maestro, perché un maestro non si accorge di Adli dopo un anno e mezzo.

Se non ci fosse stato l’infortunio di Krunic e la contemporanea indisponibilità di non mi ricordo chi, Adli sarebbe rimasto in panchina almeno fino a gennaio, al francese è successo quello che è capitato a Thiaw, che gioca solo perché, lo ha messo in campo in un momento di grossissima difficoltà, non lo faceva giocare, per dimostrare a Maldini che si sbagliava e indurre Cardinale a mandare via Paolo come è successo, ora Thiaw è inamovibile, ma non appena rientra Bennacer dal grave infortunio al ginocchio ed è previsto per dopo la coppa d’Africa, Adli tornerà a vedere la partite dalla tribuna con Ibrahimovic.

Ecco, è allora che vorrei sapere se per tanti è ancora un maestro di calcio, per me è stato costretto a fare quella mossa, ma non è stata una grande mossa, perché in quella posizione Adli è un adattato, come è adattato Krunic, perché non ha doti d’interdizione, ma doti rimarcatamente offensive, il francese è più un trequartista, il suo posto era sotto punta nel 4-2-3-1, ma quella zona era troppo affollata e poi c’era l’altro pupillo Diaz, ora lo stesso Fratini spera, che magari a stagione in corso il coach (maestro di calcio), possa inserire Zeroli dalla Primavera.

Giusto dice che questo giocatore ha tempi di gioco e qualità di pensiero molto importanti e ce ne siamo accorti tutti, ma Pioli ha le sue fisime e al di là di quanto sembra, non ha coraggio, nei quattro anni al Milan, non ha lanciato nessun giovane, eppure ne ha avuto l’occasione, Kalulu, Thiaw e qualche altro, pochissimi e comunque, sono stati lanciati per pura necessità, poi una volta dimostrato il loro valore sono rimasti.

Un esempio su tutti Jan-Carlo Simic, difensore classe 2005, in tournée con il Milan quest’estate, ha giocato titolare e bene contro il Real, eppure abbiamo preso all’ultimo momento Pellegrino, dopo avere provato a prendere chiunque, purché non fosse Sinic, Abate sta facendo benissimo con la Primavera e gli occhi sono puntati anche su: Camarda, Sia, Chaka, Victor, Zeroli, Stalmach, Bartesaghi e Simic, escluso gli occhi di Pioli.

Bartesaghi è già stato utilizzato in spezzoni di partita, perché non c’era nessuno, anche adesso che Theo è squalificato, giocherà Florenzi a sinistra e Pioli si conferma poco incline a lanciare i giovani, altro che maestro di calcio e anche Simic potrebbe essere già utile alla prima squadra, ha giocato un Europeo U17 di assoluto livello, che l'ha portato all'attenzione di tantissimi top club europei, bravi Maldini e Massara (sempre loro), a strapparlo alla concorrenza la scorsa estate.

Io non sono uno di quelli che sentenzia sulle supposizioni, quindi prima di dare dei giudizi definiti, preferisco vedere come va a finire quest’altro nuovo scandolo delle scommesse, così ad occhio e croce, mi pare che stiamo partendo male come al solito, le solite cose all’italiana, ripeto, non è un giudizio definitivo, perché prima voglio vederci chiaro, ma sui 7 mesi a Fagioli e sulla ludopatia, penso di potermi pronunciare.

Le leggi e i regolamenti in Italia, vengono puntualmente disattesi, senza entrare al momento nel merito, un calciatore che scommette sulla sua squadra deve essere radiato, uno che scommette sul calcio, deve essere squalificato con la pena “minima” di 3 anni (io ricordavo 4), che Fagioli abbia collaborato, è giusto che abbia una riduzione di pena, che non può essere superiore a un quarto della pena stessa, quindi invece di 3 anni, avrebbe dovuto avere 2 anni e 3 mesi.

Questa sarebbe stata per me e a rigore di legge la giusta pena, ora se a Fagioli viene data una squalifica effettiva di 7 mesi, fortemente ridotta rispetto a quella prevista dall'articolo 24 del Codice Giustizia Sportiva, per chi si dichiara affetto da ludopatia, quindi malato, prenderà praticamente nulla.

Non che io abbia qualcosa con i calciatori, ma essendo loro dei lavoratori dipendenti e già privilegiati, perché devono continuare a essere scusati su tutto e poi invece, ci si accanisce su un operaio o peggio ancora con un pensionato, vero è che la ludopatia è considerata una malattia, ma in questo caso e non per tutti, è una scusa all’italiana, per non scontare tutta la pena.

lunedì 9 ottobre 2023

Rossoneri primi in classifica

Il Milan batte il Genoa con una rete di Pulisic e stacca l’Inter in vetta alla classifica,
sulla rete rossonera moltissime contestazioni da parte dei genoani e degli avversari del Milan, purtroppo per loro ci sono solo sensazioni, ma non certezze, non ci sono immagini chiare e quindi servono certezze, non possibilità, per annullare il gol.

C’è la sensazione che Pulisic controlli il pallone con il braccio, ma non c’è l’evidenza, nessuna immagine visionata dal VAR, chiarisce l’eventuale tocco irregolare di Pulisic, dalle immagini mostrate, non è chiarissimo se il pallone impatta solo sul petto dell’attaccante o tocca anche il braccio, ad ogni modo, è stato assolutamente corretto convalidare la rete.

Deve esserci una fotografia chiara dell’episodio e senza un’immagine chiara e assolutamente certa, il VAR non può modificare la decisione presa dall’arbitro, quando succede una cosa in campo, per essere sovvertita, deve essere certificata in modo assoluto dal Var, altrimenti deve rimanere valido quanto deciso dall’arbitro, deve esserci una fotografia chiara dell’episodio, se questa manca non si può cambiare la decisione in campo ed è stato il caso del gol di Pulisic.

La stessa cosa sarebbe valsa al contrario, cioè se l’arbitro avesse annullato il gol per tocco di mano, il Var non avrebbe avuto modo di modificare quanto deciso, perché la fotografia non ci sarebbe stata per modificare la scelta, tecnicamente non si può andare per sensazione e/o intuizione, dai parametri del regolamento se non si vede al 100% il tocco col braccio, non può essere annullato il gol.

Il Var lavora soltanto su fatti oggettivi, imposti dalla metodologia, anche se qualche dubbio resta, resta anche a me, tranne se non si vuole dire che il Milan: tra plus valenze fittizie e scudetti vinti pagando in forte ritardo stipendi e Irpef, adesso non si sia messa pure a pagare arbitri e var, fatto salvo, quando gli stessi episodi il Milan li subisce, come è successo in Milan-Udinese di due stagioni fa.

In quel caso sul gol di Udogie, sembrava che il giocatore avesse preso il pallone di mano, tanto che lo stesso calciatore non ha esultato più di tanto, perché sapeva di aver fatto un gol irregolare, ma il VAR non è intervenuto, perché non c’erano immagini chiare di quel fallo, la società per voce di Maldini non ha detto nulla e non ha accusato nessuno.

Per il resto può piacere o no, ma è arrivata un’altra vittoria, la settima nelle prime otto partite di campionato, la quarta di fila e il Milan ha staccato l’Inter in testa classifica, certamente al di là del gol di Pulisic, è stata una vittoria incredibile e fortunata, primato in classifica prima di un ciclo di ferro con Juventus, Psg e Napoli, continuo ad avere poca stima di Pioli come tecnico, perché anche se i cambi sono stati decisivi, la prestazione è stata ancora una volta mediocre e priva di un gioco valido e moderno.

Una squadra che è squadra come dice il coach, non può segnare a tre minuti dal novantesimo e nell’unica incertezza della difesa del Genoa, fra l’altro con una rete contestata e possibilmente a ragione, difatti io al contrario dei tuttologi, non ho la stessa supponente loro certezza, ma condivido come ho abbondantemente spiegato, la decisione di arbitro e var.

Dalla panchina arriva il gol del primato e dalla panchina arriva il miracolo di Giroud, che permette al Milan di mantiene il primato in solitario, grazie a uno striminzito vantaggio, mantenuto fortunatamente in un surreale finale, 105 minuti di tensioni, polemiche e discussioni, con le giuste espulsione dei due portieri, con Giroud che va a fare il portiere e all’ultimo minuto, dopo che il Genoa aveva scheggiato la traversa, effettua una grande parata di istinto in uscita su Puscas.

Il Genoa non meritava di perdere, ha fatto una partita attenta con due linee corte e strette, l’unica pecca, che si è ripetuta dopo la partita con il Torino e l’Udinese, è il gol alla fine della partita, ma è anche sfortunato, perché nel recupero la punizione di Gudmundsson rimpalla sulla barriera e schizza sulla traversa, poi c’è il miracolo di Giroud.

Come lo scorso anno, quando il mercato lo ha fatto il disprezzato Maldini, il Milan dei panchinari non funziona, se per questo a parte la vittoria delle partite sporche all’Allegri, per me non funziona nemmeno il Milan dei titolari, il primo tempo è di totale sofferenza, contro un Genoa che pratica un calcio antico, fatto di attenzione, sofferenza e contropiede, ma utile e spesso anche redditizio.

Il Milan vince ancora una volta con il fiatone e al contrario delle credenze popolari, per me non è detto che vincere partite così, sporche e difficili, sia la forza interiore del gruppo, ma una botta di culo gigantesca, che non è detto che porti alla conquista dello scudetto, tranne se come ho già detto in precedenza, l’Inter non si suicida.

L’Inter si è fatta bloccare in casa dal Bologna e ora si trova a meno due dai cugini, che hanno fatto fatica a battere un Genoa, che nonostante le assenze di Badelj, Strootman, Retegui e Messias, ha giocato una gara orgogliosa, comunque è innegabile che è una vittoria pesantissima per i rossoneri, che dopo la pausa delle nazionali saranno attesi da un trittico terribile contro Juventus (senza Maignan e Theo), Psg e Napoli (forse anche questa senza Maignan). 

sabato 7 ottobre 2023

Secondo pareggio consecutivo in Champions per i rossoneri.

Il Milan, per come sono andate le cose in queste prime due partite di Champions, meriterebbe di stare in testa alla classifica con 6 punti, evidentemente qualcosa ancora non funziona e in campionato riesce ad essere ben mimetizzata, ma è fuori di dubbio, che i rossoneri meritavano di vincere sia contro il Newcastle che con il Dortmund.

Dopo un primo tempo equilibrato e attendistico, il Milan cresce alla distanza e nel finale spreca anche alcune buone occasioni, non va mai in affanno, se non nella parte finale della partita, quando le due squadre si allungano per la stanchezza e provano ad approfittarne a vicenda, creando occasioni da un lato e dall’altro, fatte di più per disperazione, che per fasi di gioco ragionate.

Un altro 0 a 0 dopo quello con il Newcastle, Milan e Borussia però sono a zero gol fatti in questo girone, uno 0 a 0 tutto sommato giusto, che rispecchia nel complesso quanto visto in campo, una partita che alla fine si poteva vincere come si poteva perdere, al Milan resta però il rimpianto d’avere fallito le occasioni più pulite, con Giroud nel primo tempo e nel finale con Chukwueze.

Sicuramente in quelle occasioni si poteva e si doveva fare di più, di certo ora i rossoneri devono iniziare a vincere, dopo che a sorpresa il Newcastle ha schiantato 4 a 1 il Psg, rimescolando le carte del girone e adesso diventano ancora più decisive le prossime due partite con i parigini, adesso il secondo posto è in lizza con loro e non più con il Newcastle o con il Dortmund.

Adesso l’equilibrio sarà ancora più sottile e il Milan deve vincere questa doppia sfida, per dare sostanza a una classifica che ora li vede fuori dagli ottavi, Reijnders nel ruolo di playmaker ha funzionato a tratti, ma ha creato il problema nel suo ruolo, perché così si è persa la sua abilità di buttarsi negli spazi e riempire la zona d’attacco, del resto non sembrava il caso neanche me, di schierare ancora Adli.

È rimasto ancora in ombra l’ex capitano America, ciò nonostante il Dortmund in difesa non è insuperabile e l’occasione migliore comunque è di Giroud, Pioli aveva chiesto più intensità e qualità, ma poi ha giocato un primo tempo troppo timido, affidandosi come sempre a Leao.

Nel secondo tempo il Milan è andato un po' meglio, anche perché quasi alla fine entra Adli e nel finale, i rossoneri continuano a premere alla ricerca del gol e dei tre punti, ma Chukwueze prima e Reijnders poi non trovano la porta, certo non è un pareggio da buttare, ma anche questo come quello con il Newcastle, lascia l’amaro in bocca.

Con la vittoria del Newcastle sul Psg, la classifica del girone resta corta e il prossimo 25 ottobre a Parigi, ci sarà la prima delle due sfide consecutive con il PSG e lì bisogna fare 3 punti, il ritorno con il Dortmund sarà a San Siro il 28 novembre, per quella occasione i rossoneri dovranno essere quasi qualificati e dovranno avere risolto il problema della concretezza sotto porta.

A Parigi dovranno essere invece bravi a fare meglio, non ci possiamo accontentare di un altro pareggio, che alla luce dei fatti, ci andrebbe ancora più stretto in classifica, ai tifosi la partita non è piaciuta, ma non è stata la più brutta, per quanto riguarda Adli, la scelta di farlo giocare è stata una necessità e nonostante tutto, non so se sia per lui il ruolo più adatto.

Il Milan nell’idea del coach, il play c’è l’ha ed è Bennacer e non Krunic, che invece è la riserva dell’algerino, Adli non è stato ceduto, per non dovere prendere un altro giocatore, a cui dovevano fare un contratto più o meno lungo, per tenerlo in panchina a fare la riserva a Krunic e poi a marzo quando torna Bennacer, sarebbe diventa il terzo play.

Pioli gli ha dato l’input, il ragazzo si è applicato tantissimo, ha lavorato altrettanto e nel momento del bisogno sono stati quasi “costretti” a premiarlo, la stessa cosa sembra stia succedendo a Pellegrino, il CT dell'Argentina, lo ha convocato per i prossimi impegni della nazionale maggiore, da noi non è ancora riuscito a fare 10 minuti, di un fine partita insignificante.

Vero è che il Milan, fin qui ha fatto tutte partite in bilico fino alla fine, ma avrebbe potuto esordire come ha fatto Bertanzaghi, gestendo meglio i cambi. 

lunedì 2 ottobre 2023

Ancora una partita con il cuore in gola.

Il Milan mi ha tenuto in ansia per tutti i 90 e passa minuti, per me ancora una volta non ha fatto una grande partita, non che la Lazio meritasse qualcosa di più, ma penso che il Milan ne sia uscito con un pizzico di fortuna, come al solito ci sono stati un po' di errori dei singoli, se devo dirla tutta, a me il Milan non mi ha convinto completamente, così come sotto l’aspetto difensivo.

Nel secondo tempo l'approccio è stato diverso, il ritmo è stato più alto e ha costruito su quelle basi la vittoria, il Milan è cresciuto in fiducia e alla fine ha meritato i tre punti, ma anche se Sacchi lo riconosce come quasi perfetto e molto vicino al suo Milan, io trovo che ha un gioco approssimativo, basato per lo più sui singoli: Leao, Giroud, Pulisic, Reijnders e Theo.

Ammetto che la squadra è stata profondamente cambiata e che serve tempo, ma di contro ritengo che il Milan non abbia, quella ferocia, quella fame, quell’organizzazione, che lo renda candidato allo scudetto, tranne se l’Inter non si suicida un’altra volta, il primo tempo e parte del secondo, è stato molto equilibrato, dopo il gol di Pulisic il Milan si è imposto e la Lazio comunque è rimasta in partita, fino al gol do Okafor.

La Lazio ha avuto un atteggiamento molto difensivo, a tratti quasi rinunciatario e vorrei vedere il Milan con squadre che non rinunciano a giocare, come Real o PSG per esempio, certo, al momento quello che parla è il primo posto in classifica, i 18 punti su 21, fatti con un calendario non facile, è sicuramente un avvio convincente.

Il salto di qualità fatto dal Milan è stato notevole, ma resto scettico, ancora una volta è sato decisivo Leao, è vero che lui è un calciatore del Milan, ma siamo sempre e comunque, dipendenti da un calciatore fuori classe quanto vuoi, ma anche incostante, che ci dice quanto sia ancora indispensabile Leao per questa squadra, una squadra dove è tornato a brillare Tomori e dove si sta affacciando timidamente Adli.

Il giocatore “trascurato” per troppo tempo da Pioli, a favore dei suoi pupilli Krunic e Diaz, chiaramente deve ancora crescere in questo suo nuovo ruolo e già divide, ci sono tanti giudizi discordanti, per alcuni è il peggiore dei rossoneri, non si smarca e ha un raggio d’azione limitato, alcuni dei sui lanci sono mollicci, altri, ma pochi sono interessanti e chiedono un pizzico di coraggio in più nella costruzione.

Per altri il giudizio è come quello mio, dà un senso compiuto al gioco del Milan, è molto più regista di Krunic, io lo paragono molto a Pirlo, deve crescere in quel ruolo e in esperienza, nonché nel calcio italiano, visto che in un anno lo ha solo visto praticamente da fuori, per me è difficile oggi trovare un regista così, poi può piacere, come non piacere, ma ha delle belle verticalizzazioni da cinquanta metri, calibrate sul compagno e utili a superare la prima linea di pressing.

Alla prima da titolare a San Siro, Adli al contrario di quanto fatto vedere contro il Cagliari, ha messo subito in mostra l'aggressività e la grinta necessaria per giocare davanti alla difesa, il franco-algerino non ha messo in campo solo la sua classe, i suoi tocchi precisi e i suoi lanci geometrici, ma ha messo anche tanto fisico, Pioli dopo un anno di panchina lo elogia e ora lo considera uno dei titolari.

I compagni lo hanno sempre stimato e supportato, anche Maldini e Massara lo facevano, ma il giudizio più severo e quello del competentissimo e dal palato estremante fine, del pubblico di San Siro, quando uno stadio del genere, si alza alla sua uscita dal campo, applaudendo a scena aperta, ogni commento è superfluo e mette tutti d’accordo.

Adli è uscito con la standing ovation, alla prima da titolare a San Siro non ha tremato e anche stavolta ha cucito il gioco con i tempi giusti, solo che in più stavolta ha picchiato, è in fiducia e si vede, è sua, l’imbucata per Leao in occasione del gol del vantaggio.

Ancora una prova convincente anche per il suo antagonista Musah, l’americano ha l’argento vivo addosso e domina nella sua zona di competenza, è molto utile con gli inserimenti e le sovrapposizioni, fa bene anche un’altra riserva, Pobega entra e si trova in un centrocampo totalmente inedito, come al solito, ci mette cuore e polmoni, lo stesso fa Reijnders, ma con tanta qualità in più, nel primo tempo è un po' sotto tono, ma nel secondo tempo alza il livello della sua prestazione.

Pulisic è il migliore in campo con Adli, anche lui fa tante giocate di qualità e anche lui esce tra gli applausi, Okafor si rivela cecchino infallibile e puntuale, bravo ad attaccare il corridoio centrale da centravanti vero, tutto questo adesso, dovrà essere dimostrato e riproposto, in una delle prove del nove che aspettano il Milan in questo mese d’ottobre, a cominciare già per mercoledì.