martedì 30 aprile 2024

Juventus-Milan chiude un aprile da dimenticare.

A Torino il Milan ha fatto zero tiri in porta e ci mancherebbe che ci fosse uno soddisfatto, chiaramente tranne Pioli, che si arrampica sempre sugli specchi, l’unica cosa positiva è che si sta avvicinando la fine della stagione, così speriamo di mettere fine a questa agonia, la Champions League è matematicamente in cassaforte e ci possiamo far andar bene anche una partita che se non fai un tiro nello specchio della porta, è impossibile vincerla, anche con questa Juventus, una delle peggiori degli ultimi anni. 

Non capisco come una prestazione del genere, possa indurre Pioli a definire il primo tempo “buonissimo”, anche se poi però aggiunge la richiesta, di chiudere il campionato nel miglior modo possibile, segno che anche lui non è rimasto soddisfatto, nonostante le dichiarazioni di facciata, sa già di essere l’allenatore del Milan ancora per le ultime quattro partite, anche se spera ancora in un improbabile miracolo, perché finalmente anche le parole di Furlani, sono un'ammissione della stagione deludente.

La risposta per noi tifosi a questa delusione adesso è una sola, rispondere con un nome forte per la panchina, perché ci siamo stancati della mediocrità, su Mediaset si è parlato di un’apertura verso De Zerbi, è un nome che sta cominciando a circolare, si parlava addirittura che in società si stessero facendo i conti per riuscire a pagare la clausola, su radio sportiva non si da per fatto l’arrivo di Lopetegui, mentre un po' da per tutto, Lopetegui era già il tecnico del Milan, ma…

Non è bello, non è una cosa accettabile, che i giocatori vadano sotto la curva a chiedere scusa dopo una sconfitta, così come non è accettabile, che i tifosi “impongano” alla società la scelta dell’allenatore o del calciatore, però una cosa è certa, questo sta succedendo in una società, dove a scegliere non è un direttore sportivo, una persona di campo, ma un amministrativo o male che vada un algoritmo, è chiaro che a questo punto il tifoso deve intervenire per far riflettere la società e non fargli fare un’altra minchiata.

E il Milan, nelle persone di Furlani, Moncada e Ibra (se veramente conta), devono riflettere e saper scegliere, senza essere visionari ma reali, al Milan serve un allenatore forte, uno che anche con questa squadra ci faccia fare uno step superiore, che dia un gioco bello ed equilibrato, che sia costante nella stagione, senza tutti questi alti e bassi, senza queste continue “crisi”, un allenatore che apra un ciclo di altri cinque anni e non uno che duri al Milan sei mesi.

Con un solo pareggio nelle ultime partite e nonostante manchino ancora quattro partite alla fine, si sente la necessità di conoscere come la pensa lo establishment (l’insieme dei detentori del potere economico e politico) del Milan, sul nuovo allenatore, una scelta che spaventa noi tifosi e forse pure Ibra, in pratica, tutti quelli che vogliono Conte, un'opinione talmente condivisa, che sta mettendo in difficoltà la dirigenza.

Certo il club non deve decidere sulla base delle preferenze dei tifosi, ma “testa cun parra si chiama cucuzza”, traduzione per gli italiani: testa che non pensa è una zucca vuota e si riferisce a tutti coloro che non sanno o non vogliono esprimere il loro pensiero, per cui la loro testa è come una zucca vuota e siccome i tifosi del Milan non hanno la testa vuota, con il loro intervento, hanno portato la società a riflettere meglio sulla scelta dell’allenatore.

Se poi il desiderio dei tifosi, coincide con il desiderio di quella persona che rappresenta Cardinale in tutto e per tutto, allora è possibile che si vada in quella direzione (Conte), la dirigenza di un grande club, non deve per forza accontentare la piazza, ma non deve nemmeno scegliere un allenatore perché è più facilmente gestibile, o solo perché costa poco, anche se non si è convinti, dal nome del prossimo allenatore si vedrà quanta è vera la voglia di vincere di Cardinale.

In questi due anni ci sono state una serie di scelte sbagliate e la prossima scelta sbagliata non sarà tanto Lopetegui, ma non averne fatta una tra: Conte, De Zerbi e Gasperini, niente di personale con Lopetegui, ma nessuno lo vuole, non lo vogliono i tifosi del Milan, non lo vuole il Milan e non lo vuole Ibra, non possiamo accettare un altro profilo mediocre, uno che non conosce il calcio italiano e poi abbiamo bisogno di più italiani nella squadra, per dare quello spirito di appartenenza, che deve esserci almeno nell’allenatore.

Il Milan è orami una squadra apatica, con un vistoso calo fisico e mentale, ha un attacco sterile, senza idee e con troppe difficoltà, espresse in maniera particolare da Leao e Giroud, mentre nonostante ciò, sorprende lo scarso minutaggio di Chukwueze e Okafor, il Milan in estate, come minimo dovrà fare quattro acquisti di buon livello, un uomo importante in ogni reparto, qualche rinforzo per la panchina e con un buon allenatore, il gap è tranquillamente colmabile.

Non servirà fare un’altra rivoluzione, anche se pure quest’estate si potrebbe arrivare ad altri 10 innesti, magari non tutti di grande qualità, dovrebbe arrivare una punta forte (doveva arrivare pure un allenatore forte), ma: a) ce ne sono pochissime in giro; b) costano tanto e il Milan non farà mai un investimento elevato, oggi, per il rapporto qualità-prezzo e perché è già ambientato, si dovrebbe fare di tutto per prendere Zirkzee, anche se cambierebbe il modo di giocare del Milan.

Poi serve un centrocampista con caratteristiche difensive, si parla di Renato Veiga del Basilea, centrocampista classe 2003 portoghese, con lui o con un altro centrocampista fisico, cambierebbe pure qua il  modo di giocare, serve poi un difensore centrale, che è stato individuato in Buongiorno del Torino e a quanto pare, si vuole prendere un terzino destro più forte di Calabria, non che il capitano sia un fuoriclasse immenso, ma credo che anche qui, si farà fatica a trovare un profilo migliore e a pochi soldi, tranne che non si tratti di un parametro zero, che però non entra nella mentalità Redbird.

Intanto è certo che insieme a Pioli quest’estate andrà via: Giroud, Kjaer e Mirante, sarà fatta un’altra cessione eccellente (Maignan) e partirà anche uno tra Pobega e Musah, potrebbero partire pure Jovic e Terracciano, con l’eventuale partenza di Maignan, si dovrebbe andare sul mercato anche per due portieri, Di Gregorio (pare già opzionato dalla Juventus) per fare il titolare e uno che faccia il terzo (questo è più semplice).

Per Raveyre, portiere classe 2005 della primavera milanista, considerato un predestinato e che sta facendo benissimo con Abate, se non è destinato a farsi le ossa nella nuova Under 23, potrebbe essere lui, alternandosi con un ottimo Sportiello, il nuovo Donnarumma. 

lunedì 29 aprile 2024

Lopetegui ha dato la sua preferenza al Milan, nonostante la ricca offerta del West Ham...

… e Sacchi ha detto: "Auguro al prossimo allenatore del Milan di avere dei dirigenti come quelli che ho avuto io”, spiegando quanto sia importante avere una società forte alle spalle per un allenatore: "Ho memoria e ricordo quello che i dirigenti del Milan, da Berlusconi a Galliani, da Braida a Ramaccioni, hanno fatto per me. Io, dopo tre partite, persi Van Basten per infortunio. Altro che Milan olandese! Di olandesi ne avevo uno solo: Gullit.

Furono gli altri, gli italiani, a diventare olandesi come mentalità, come spirito di squadra, come disponibilità, come generosità, come altruismo, e il ruolo della società, in questo processo di rivoluzione, fu fondamentale. Berlusconi, in un momento un po’ delicato, convocò i giocatori e disse: 'Io ho piena fiducia in Arrigo. Chi di voi lo seguirà, resterà. Chi non lo seguirà, andrà via'. Chiaro, no? Ecco, auguro al prossimo allenatore del Milan, che sia Thiago Motta o un altro, di avere dei dirigenti come quelli che ho avuto io".

Alla fine come sempre, Arrigo ha dato la giusta morale a questi anni di Pioli al Milan e a questa nuova dirigenza, che a mio avviso ha bisogno di essere guidata, in un campo di competenze che non è il loro, quando augura al prossimo allenatore di avere dirigenti come quelli che ha avuto lui, è fuori di dubbio che Furlani e Moncada non sono Galliani e Braida, così come sottolinea l’importanza di un gruppo italiano, che ti danno lo spirito di squadra e di appartenenza.

Se pur il Milan di Berlusconi avesse tanti stranieri, non dimentichiamo che diceva sempre: “Il Milan ai milanesi”, Baresi, Maldini, Costacurta, Tassotti, Evani, Colombo, Filippo e Giovanni Galli, Seba Rossi ecc. erano tutti italiani e molti di loro lombardi, quindi l’appello di Sacchi è: cambiamo allenatore, ma cambiamo pure la dirigenza e creiamo un gruppo italiano che dia identità e appartenenza alla squadra.

Il casting per la panchina del Milan è sicuramente arrivato ad un punto di svolta, è impensabile che stiano ancora lì a tergiversare, Lopetegui nei colloqui che ha avuto con i dirigenti rossoneri, ha convinto sia Furlani che Cardinale, e Furlani sembra avere già deciso di puntare su Lopetegui, lo spagnolo ha dato la sua preferenza al Milan, nonostante l'offerta più ricca del West Ham.

Lopetegui ha certamente maggiore esperienza internazionale, rispetto a Fonseca e Van Bommel, ha frequentato panchine di alto livello e ottenuto più risultati, come per esempio la vittoria dell'Europa League 2019-2020 dopo aver battuto l'Inter di Conte in finale, è bravo a lavorare con i giovani e sembra quindi che la scelta sia fatta, anche se per il momento non c'è ancora nessun accordo definitivo o firma tra le parti.

Lopetegui quindi non ha ancora scalzato: Fonseca, Domenico Tedesco, van Bommel, Galtier e Thiago Motta, anche perché il parere è stato più che mai unanime e compatto, i tifosi preferirebbero un allenatore diverso, un nome condiviso da quasi tutti i rossoneri e preferito da Ibra è Conte e per questo Ibra è pronto a mettere in discussione il rapporto con RedBird, quindi ci saranno in arrivo novità sulla scelta del nuovo allenatore? Penso che le prossime settimane saranno decisive, Ibrahimovic è tornato a spingere sul profilo italiano e per me ha fatto bene, chiaramente non si tratterebbe di un profilo italiano qualunque, ma verrebbe fuori da una lista ristretta a: Conte, Thiago Motta, Sarri e Gasperini, se Ibrahimovic è quello che ha maggiore voce in capitolo, è certo che la scelta finale dovrà essere accettata all’unanime da tutta la dirigenza milanista, quello che non mi convince, è che la lista dei papabili non si sia ancora ridotta al minimo essenziale.

Il Milan di Furlani, Scaroni e Moncada però, sembra andare in un’altra direzione e se Ibra non potrà affermare la sua scelta, allora capirà che al Milan è solo un parafulmine nelle mani di Cardinale e in questo caso potrebbe anche dire già addio al Milan, perché Ibrahimovic è tornato, ma non per fare il testimonial, è tornato perché vuole incidere su tutte le scelte e sul nome dell’allenatore in primis, quindi non accetterà mai l’allenatore proposto da Furlani e se a lui non va bene, Ibra è entrato a stagione in corso e sta cercando di capire come deve muoversi, ecco perché al momento non parla. 

sabato 27 aprile 2024

L’Inter ha meritato ampiamente di vincere il campionato.

 

Come il Napoli lo scorso anno e qualche Juventus dei nove scudetti consecutivi, anche l’Inter ha meritato la vittoria di questo scudetto, che non deve essere valutato solo per i tanti punti di distacco che hanno dato alle inseguitrici, ma per il loro modo quasi perfetto di giocare, per la loro intensità, per la loro mentalità, per il loro essere squadra, vincendo divertendosi e facendoci divertire, il Napoli lo scorso anno ha giocato un calcio stellare e la stessa cosa quest’anno è successo all’Inter, almeno per quanto concerne il nostro campionato.

I neroazzurri hanno giocato un gran bel calcio e mi devo complimentare, oltre che con Inzaghi e i giocatori, con Marotta e Antonello, che hanno creato dal nulla, una grande squadra e hanno saputo gestire in maniera impeccabile l’assenza della società, altro che Scaroni e Furlani, quest’ultimo, che si sta occupando del casting per il sostituto di Pioli, non so con quali competenze fa il direttore tecnico, ma è così.

Per la panchina del Milan, il preferito dei tifosi e in via Aldo Rossi è Conte, l’unico che ha alzato il ditino per proporlo però è stato Ibra, per il resto Conte non è considerato e forse anche a ragione da nessuno, chissà perché, ma credo che l’allenatore del Milan alla fine, sarà uno a sorpresa, di cui non si è mai parlato e chiaramente a quel punto, spero che sia Conte, i nomi che circolano o che circolavano sono diversi e come ho detto qualche settimana fa, poi bisogna vedere quanti di questi sono interessati ad andare al Milan.

Xavi, Emery e Conceicao alla fine sono rimasti nelle loro rispettive squadre e hanno rinnovato, alcuni nomi della 
lunga lista “algoritmica” rossonera, perché non esiste una lista così ampia per scegliere un tecnico, escluse le liste
di De Laurentis, che poi prende sistematicamente il pacco, quindi dicevo, pare che anche Lopetegui (direzione 
West Ham), Fonseca, Galtier e Gallardo, stiano uscendo dalla hit, o meglio alla review of coaches, che preferisco
 come definizione, proprio per la presenza della parola “coach”, mentre sembrano in rialzo le quotazioni di 
Tedesco, Rose e Van Bommel.
Qualcuno parla di Fonseca descrivendolo: "Coraggioso in campo e fuori, si, mi ricordo il suo travestimento da
Zorro e devo dire che era un tipo che non si faceva scalfire da niente, il portoghese ha il vantaggio di conoscere 
già il calcio italiano, per essere stato per due stagioni alla Roma, non ha fatto male, ma non è stato nemmeno 
memorabile, se devo accostarlo a qualcuno dico Pioli, più o meno siamo là, è più bravo a lavorare con i giovani 
e a livello tattico potrebbe portare avanti il 4-2-3-1.
Personalmente, di 4-2-3-1 ne ho le palle piene, perché per farlo occorrono due centrocampista con i contro cazzi 
e esterni alti che in fase di non possesso si allineano con i centrocampisti, perché dico a tutti gli pseudo allenatori 
cultori dei numeri, che la fase difensiva si fa con almeno 8 uomini dietro la linea della palla e con Leao e 
Loftus-Cheek non si può fare, tant’è che non sono l’unico ad affermare, che c'è qualche dubbio sulla fase difensiva
 di Fonseca e che le sue squadre hanno alti e bassi (vedi il Milan di Pioli) e numeri difensivi alti.
Questa prerogativa, più il fatto che a Lille sta facendo bene, mentre al Milan deve venire a fare il soldatino, 
spingono Fonseca a restarsene in Francia, in corsa, anche se, se ne è parlato poco c'è anche Domenico Tedesco, 
questo è bravo ed è bravo anche con i giovani, ma il 38enne italiano, che attualmente ricopre il ruolo di ct del 
Belgio ed è impegnato agli europei, potrebbe quindi arrivare a Milanello solo a luglio, poco prima dell'inizio 
della tournée americana a fine mese, cosa che al momento lo fa partire dietro agli altri profili.
A me piace anche Marco Rose e non da adesso, il tecnico del Lipsia piace anche al Napoli e De Laurentiis ha fretta,
 perché se Conte non è deciso ad andare a Napoli e se non è pronto a ridimensionare la sua richiesta di stipendio, 
il tedesco del Lipsia diventa il papabile numero 1, anche se il più vicino sembra essere Pioli, ma appena il tecnico 
avrà risolto il contratto con i rossoneri. 
Pioli si è dimostrato sempre un gran signore, ma ha un altro anno di contratto e non vuole rimetterci, verrà 
esonerato a fine stagione e chiederà una ricca buonuscita, se avesse già un accordo con il Napoli, il Milan 
potrebbe liquidarlo anche con poco, il Napoli gli offrirebbe un biennale a 3 milioni netti, offerta in linea più o 
meno allo stipendio di Spalletti, che è di gran lunga superiore al tecnico oramai ex Milan. 
Dietro agli altri profili, non parte solo Tedesco, ma anche Farioli tecnico del Nizza, che dopo essere stato nello 
staff di De Zerbi, ha avuto le sue prime esperienze in panchina in Turchia, prima di sbarcare in Francia e più 
precisamente al Nizza, non potendo arrivare a De Zerbi, Farioli sarebbe la scelta della fotocopia, al Nizza sta 
facendo bene, ma resta pur sempre una scommessa, al momento attuale, se non spunta il nome a sorpresa
 (possibile), il più accreditato resta van Bommel.
Restando in Francia e più precisamente al Lille, allenato da Fonseca e controllato prima da Elliott e poi da 
Redbird (il club ora è in vendita), la squadra mercato del Milan ha avuto un nuovo contatto con l'agente di David, 
l’attaccante in estate lascerà il Lille e i rossoneri sono tornati avanti rispetto al Napoli, per qualche problema con 
i francesi, da tempo i rossoneri vedono nel Canadese il dopo Giroud e il Napoli da tempo lo ha individuato come
il dopo Osimhen, costa almeno 50 milioni e potrebbe rientrare in una maxi trattativa con Tiago Santos, terzino 
destro del Lille classe 2002 che piace al Milan e il suo prezzo è di oltre 10 milioni. 
Il Milan, dopo l’interesse mostrato negli anni passati, sarebbe ancora interessato al 27enne centrocampista Dani 
Ceballos del Real Madrid, che anche in questa stagione ha giocato poco e lo spagnolo vede di buon occhio una 
sua partenza verso i rossoneri, che stanno provando ad averlo in prestito con diritto di riscatto, mentre il Real 
Madrid vorrebbe monetizzare e spera di ottenere almeno 10 milioni, anche se lo spagnolo non ha nessuna 
attitudine a giocare davanti alla difesa, ruolo che necessita al Milan.
Per ultimo, voglio rispondere al direttore Jacobelli di Tuttosport, che ammiro e stimo tantissimo, come uomo e 
come giornalista, alla sua domanda: "Sicuri che salutare Pioli sia la mossa migliore?", per la moltitudine che 
compone la giuria popolare nei social bar della Rete, come dice lei, ha già mostrato pollice verso a Pioli, perché 
ha commesso tanti e molteplici errori: come la rinuncia a De Ketelaere e Saelemaekers, non riuscendo a farli 
rendere come all’Atalanta e al Bologna, i tantissimi infortuni, un gioco confusionario e allo sbaraglio, senza 
parlare di formazioni cervellotiche e cambi senza senso.
Poi al di là dei derby persi di fila, è innegabile che ha sempre disatteso gli appuntamenti importanti e non può
bastare un solo scudetto in cinque anni, una semifinale di Champions capitata per caso e tanti secondi posti 
lontani 15/20 punti dalla prima, per poi continuare nella mediocrità con il signore emiliano, che non è vero che 
non si è mai nascosto dietro un dito, basta ascoltare le sue conferenze stampa che non si capiscono e che dicono 
sempre le stesse cose.
E non è vero che si è sempre assunto le sue responsabilità o ha fatto da parafulmine alla squadra, perché ha 
sempre scaricato su Massara e Maldini, nonché sul mercato, tutte le sue difficoltà, sul fatto che noi giuria 
popolare nei social bar della Rete, siamo sicuri che salutare Pioli sia la mossa migliore? Dico sì, se no, perché 
abbiamo mandato via Giampaolo? per poterci dissetare dell’acqua del profeta parmense.
Vero è che il Milan sul mercato, deve prendere un difensore, un regista e una punta da Milan, ma rispondo al 
direttore Jacobelli con una domanda: “Sicuri che chi viene dopo Pioli non sia la mossa migliore, come è stato 
Pioli dopo avere salutato Giampaolo?”

giovedì 25 aprile 2024

Decide Cardinale

 

In questi giorni che Cardinale passerà a Milano, non sarà qua solo per il derby, ma principalmente per scegliere il successore di Pioli, Furlani porterà le sue candidature e Ibrahimovic le sue, perché i due hanno idee tecniche diverse, l'identikit dell'allenatore che Cardinale ha disegnato per il Milan, deve essere: “un profilo internazionale, aziendalista, un profilo che sposi la filosofia del Milan di investire sui giovani, deve essere un allenatore moderno e che sappia lavorare con i giovani (Gasperini).

Che non abbia una comunicazione troppo aggressiva, forse questo taglia fuori Gasperini, però penso che sia difficile trovare un allenatore che racchiuda tutte queste peculiarità, certo, si tratta di andare al Milan, ma poi bisognerà capire, se queste promesse di luna di miele, verranno mantenute nel corso della vita del contratto, da una parte e dall’altra.

Serve un allenatore che porti freschezza, ridia motivazioni e che conosca la gestione del doppio impegno settimanale, che sia capace di esprimere un bel gioco e di rendere il Milan nuovamente competitivo, quello però che sembra evidente, è che non sarà un allenatore italiano e sarà quasi una scommessa.

Dell’ultimo sciagurato derby di Pioli non ne voglio parlare, partita nervosa con vergognoso finale, ancora una volta piena di errori singoli e di scelte di formazione, una squadra allo sbando, senza schemi e con un confuso arrembaggio finale, poi le dichiarazioni a fine partita di Pioli e Furlani (il gatto e la volpe) sono state vomitevoli, spero che Cardinale capisca a chi si è affidato calcisticamente e provveda in fretta, non posso più sentire che però Pioli ha fatto un buon lavoro.

Ha fatto bene fino allo scudetto e poi è stato sopraffatto dalla sua presunzione, prima del derby ho visto il Bologna e ho visto un Saelemaekers trasformato, in un calciatore eccezionale e se penso anche a  De Ketelaere o a Maldini, che lontano dalle cure di Pioli sono diventati altri calciatori, rispetto a quelli che Pioli stava rovinando al Milan, mi chiedo come mai c’è ancora gente (Pioli e Furlani per primi) che spera in una riconferma del tecnico e poi non capisco perché cedere questi giocatori per fare dispetto a Paolo, invece di provare a migliorarli.

Sinceramente non so se oggi è il caso di riportarli a Milanello, invece di andare in giro a prendere altri Musah, che magari sono buoni, ma che con Pioli non riescono a dare il meglio, Gabbia è un’altra prova lampante, che lontano da Pioli è cresciuto e se vogliano anche Calhanoglu, che nel Milan ha avuto il suo unico momento di difficoltà, forse anche Leao con un altro allenatore darebbe quello che fino ad ora non ha dato, quindi basta, che se ne facciano una ragione e proviamo a vedere come va con un altro.

Con un allenatore che abbia già un percorso in Europa e che abbia ben figurato nelle coppe (Gasperini, Sarri, Conceicao), sul fatto che non dovrà essere un accentratore non ci saranno problemi, perché al Milan non ti fanno fare nemmeno l’allenatore, ci pensa a tutto Furlani, non deve essere un allenatore che recrimina sulle operazioni di mercato, visto che non è lui a dare le indicazioni, non è giusto che recrimini, allora Sarri e Conte non vanno bene.

Si pensa ad un allenatore che condivida le scelte con la dirigenza, la preparazione atletica/fisica, la tattica e il calciomercato, praticamente una macchina, che Furlani programma a suo piacere, deve essere un allenatore privo di emozioni e di sentimenti, un algoritmo in sostanza, quindi, per forza di cose, sono stati esclusi quasi tutti, da Conte a Sarri.

Thiago Motta andrà alla Juventus, Xavi resta al Barcellona e quindi si cerca un “prestanome” per fare divertire Furlani a fare l’allenatore o meglio, il direttore tecnico, in pratica uno che allena la squadra secondo le sue indicazioni e poi lui la domenica mette in campo la squadra e gli indica le sostituzioni, Lopetegui durante i colloqui lo ha capito tutto questo e ha preferito andare al West Ham, stesso discorso per Emery che non è un pupazzo ed è rimasto all’Aston Villa, con questi presupposti non si riuscirà mai ad aprire un ciclo vincete. 

Come dice Braida: "Bisogna accettare i verdetti. Poi ripartire, progettare, lavorare. Hanno scaricato tutte le colpe sull'allenatore, che qualche colpa la ha sicuramente ma è servito da capro espiatorio delle manchevolezze di tutti. Invece si è deciso di sparare contro il tecnico. Nella vita bisogna avere il coraggio di ammettere i propri errori, poi ricominciare in maniera positiva".

L’organigramma del Milan deve accettare che non è competente per le mansioni che svolgono (il coraggio di ammettere i propri errori), deve capire che l’allenatore oggi è fondamentale e che deve essere al centro del progetto, non un automa, io lo sapevo fin da subito che si sarebbe preso tutti i meriti, qualora ce ne fossero stati e avrebbe scaricato tutte le colpe sulle spalle larghe del “Coach”, capro espiatorio già all’indomani che hanno dato il ben servito a Maldini, che non ha voluto farsi manovrare.

lunedì 22 aprile 2024

Buongiorno, mi manda Jorge Mendes, sono qua per la panchina del Milan.

 

Oramai sembra certo, che il coach del Milan a fine stagione lascerà i rossoneri, è importante per me sottolineare che Pioli, non è solo l’allenatore, ma è il coach del Milan all’americana, in estete si sono riempiti tutti la bocca per questa promozione e lui se ne vantava a scapito della cacciata di Maldini, non è per parlare di Maldini, perché purtroppo orami è acqua passata, ma perché in quell’occasione io ho espresso la mia contrarietà per il ruolo che gli avevano assegnato.

In quella occasione ho pure detto che Pioli non doveva stare troppo tranquilli, perché questi sono americani e alla prima difficoltà te la fanno pagare, Pioli invece con questo titolo si è sentito al sicuro e onnipotente, non lo hanno mandato via a dicembre perché a loro non interessava e non è detto che se nel nuovo allenatore non trovano la loro convenienza, non lo mandino più via, Furlani sperava che contro la Roma passava il turno e lo teneva ancora un altro anno, ecco perché non c’è ancora il nome di un allenatore, quindi l’addio e le sue modalità, sono ancora tutte da studiare, ma non sarà una separazione con tensioni.

Con l’incarico di coach, mi riallaccio alle parole del maestro Sacchi, che si può criticare quanto si vuole, ma lui il calcio lo conosce, Pioli ha sempre detto che ha avallato tutti gli acquisti che sono stati fatti, secondo me non è così, gli acquisti sono stati fatti da Furlani, su suggerimento di Moncada, per certi versi come è giusto che sia, dal direttore sportivo e dal direttore tecnico, perché nel riassetto dell’organigramma, Furlani ha preso il posto di Maldini e Moncada quello di Massara.

Quindi il coach, contava ancora meno di un allenatore qualsiasi, per Furlani e Moncada, avere fatto re un cavaliere, era il modo per potere operare a loro piacimento, al Milan non prendono Conte, Spalletti, Sarri o Gasperini, perché loro, la rosa non se la fanno fare, ecco perché mi riallaccio alle parole di Sacchi: "Gli acquisti dell’estate passata sono tutti farina del sacco di Pioli, oppure c’è anche la mano dei dirigenti che allenatori non sono? Se questi giocatori li ha voluti tutti Pioli, mi arrendo”.

“Se invece, come credo, li hanno presi i dirigenti, è un altro discorso. Chi ha valutato il temperamento e le doti morali di questi giocatori? Un allenatore o dei dirigenti che allenatori non sono mai stati? Per questa ragione dico che al Milan tutti si devono fare un bell’esame di coscienza: i dirigenti, l’allenatore, i giocatori. È molto facile scaricare l’allenatore, di solito è la prima cosa che viene in mente ai proprietari", ecco perché si stanno cercando figure di tecnici mediocri.

Allora a cosa serve cambiare tecnico, se poi gli acquisti continueranno a farli loro, senza sapere cosa serve all’allenatore e se l’allenatore è nelle condizioni di perseguire gli obiettivi della società, ma a proposito, quali obiettivi? Perché questo di preciso non lo sappiamo, l’intuizione sembra essere, che vogliono continuare con questa mediocrità, che tutto quello che fanno è tutto di guadagnato, basta arrivare quarto, ora che i posti in Champions sono di più, ancora meglio.

Il principale candidato a sostituire Pioli è Lopetegui, che però non scalda il cuore di Ibrahimovic e nemmeno quello dei tifosi, Lopetegui è stato incontrato più volte dal padrone del pastifico Furlani o chi per lui, ma non da Ibrahimovic, a Furlani piace per la sua metodologia di lavoro, ma che non ha prodotto grandi risultati e ancora meno ne produrrà in un calcio che non conosce, allora perché no Gasperini? A Furlani piace perché si presenta bene e quindi Sarri non va bene.

Piace perché non ha detto: “io voglio questo giocatore o quest’altro” ed è questo quello che piace a Furlani, così può fare come vuole e può risparmiare quanto vuole, Lopetegui sposerebbe la filosofia sparagnina del club, avrebbe un contratto di 4 milioni all’anno, che sono meno di quelli che danno a Pioli, però ha un’offerta dal West Ham che gli offre molto di più e pare, dopo avere capito che al Milan in generale non piace a nessuno, che l’abbia accettata.

Decide Cardinale, ma spero che Ibra conti più di Furlani, ne parleranno per il derby, ma al Milan serve un profilo di maggiore appeal, senza dimenticare che gli allenatori stranieri, non hanno mai incantato in Italia, Terim, Carlos Bianchi e Tabarez, giusto per citarne alcuni, sono stati grandissimi allenatori fuori dalle mura italiane e qui da noi hanno fallito miseramente.

Il calcio in Italia è molto difficile, è molto difensivo, molto tattico e occorre molta strategia, serve gente affidabile per riuscire a ottenere grandi risultati in Italia, come hanno fatto: Mourinho, Boskov e Eriksson, la stessa cosa detta per Lopetegui vale per Van Bommel, fatto salvo che almeno Mark ha già giocato in Italia, è un ex ed è seguito molto da Ibrahimovic, ma non capisco cosa c’entrano Gallardo e Galtier.

Se proprio vogliamo considerare che la scelta venga fatta da Ibra e che possa ricadere su un suo ex compagno di squadra, Ibra la farà con chi ha già dimostrato di valere e due sono i nomi: uno è Xavi, che a me scalda tanto il cuore e l’altro è Thiago Motta (ottima scelta Zlatan), Xavi lascerà il Barcellona a fine stagione, ha dimostrato mettendo in campo anche in Champions tanti minorenni o giù di lì, di sapere lavorare con i giovani, anche lui è secondo nella Liga spagnola, ma dietro al Real Madrid e non con 14 punti di distacco, anche lui come Van Bommel l'anno scorso ha vinto lo scudetto con una squadra improvvisata.

Quest'anno è arrivato ai quarti di Champions League, uscito solo perché è rimasto in dieci nella partita più importante con il PSG, senza dimenticare che aveva vinto l’andata a Parigi, Thiago Motta invece sarebbe l’ideale, perché conosce bene il calcio italiano, ma che aspettando di salvare Pioli da un destino certo, ce lo siamo lasciti sfuggire e adesso su di lui c'è in vantaggio la Juventus.

Per Pioli, sembra essersi fatto sotto il Napoli, devo dire che per il coach sarebbe la destinazione ideale, resterebbe in Italia e in un grande club, c’è una squadra e un ambiente da ricostruire come ha fatto al Milan, quest’anno forse no, ma giocherebbe le coppe, c’è una squadra comunque competitiva e poi lui a De Laurentis non direbbe di no a nessun suo desiderio, per quanto riguarda l’ultimo anno di contratto, andrebbe via consensualmente con una buonuscita e a Napoli potrebbe avere lo stesso stipendio di 4.5 milioni.

sabato 20 aprile 2024

Per il cambio dell'allenatore, la società è stata immobile per tutta la stagione.

Pioli e il Milan sono arrivati oramai inesorabilmente, al punto in cui le strade si dividono, doveva avvenire come giustamente sosteneva Maldini dopo lo scudetto ed è andato avanti invece per fin troppo tempo, non è con un secondo posto arrivato in questo modo e dopo il quinto dell’anno scorso, che può gratificare il lavoro dell’allenatore e le mire dei tifosi e del proprietario.

Negli ultimi due anni si è visto un Milan privo di gioco e molto spesso noioso, confuso e inadeguato, proprio come il suo allenatore, un Milan troppo altalenante e assente nei momenti più importanti, è un Milan che non deve cambiare solo l’allenatore, ma ha bisogno di un cambiare anche gli obiettivi e di essere più professionali nell’ambito calcistico, non si può restare immobili davanti ai tantissimi infortuni, a questi risultati e alla mancanza di stimoli e di gioco.

Al Milan società, va riconosciuto il virtuosismo economico, ma ora che i bilanci sono in attivo, è il momento di tornare a vedere il Milan per quello che è sempre stato e che non può essere affidato a A.D. improvvisati a D.S., ad allenatori mediocri e ad acquisti scommesse, non dobbiamo pensare solo allo stadio, perché poi nello stadio bello e funzionale, chi mandiamo a giocare? Musah? guidato da Pioli? e con Furlani direttore sportivo?

Quindi la caccia al successore di Pioli è solo per noi, perché Ibrahimovic sa bene chi prendere, gli e lo devono solo lasciare fare, il preferito per tutti è Conte, ma non per alcuni dirigenti del Milan (Ibra escluso), che vorrebbero ancora tenere Pioli e che comunque, starebbero cercando un profilo diverso da Conte, un profilo che non sia altissimo, in modo da potergli imporre le scelte di Furlani, che costi poco e che abbia la voglia di lavorare con i giovani, in modo da non dovere fare mercato e attingere dal nuovo Milan new generation.

Scorrendo la lista dei papabili, si incontrano i nomi di Thiago Motta, De Zerbi, Lopetegui, Fonseca, Farioli, Palladino, Gilardino, Marco Rose, Gallardo il new entry van Bommel, tutti nome che corrispondono perfettamente all’identikit dell’allenatore perfetto per il Milan di Furlani, che ricordiamoci sempre, come dice Scaroni, a noi interessa solo il quarto posto e con questi allenatori si può fare, peccato per Pioli, perché era l’allenatore giusto per Furlani, ma ha dimostrato proprio di essere diciamo troppo confuso, per non dire altro. 

Metto la mano sul fuoco senza il pericolo di bruciarmi, ma Ibra di tutti questi ne conosce solo qualcuno, la maggior parte di loro non rientrano nell’identikit dell’allenatore del suo Milan, di un Milan con la M maiuscola, conosce bene per averci giocato insieme van Bommel, ma questo non si significa niente, Marck è stato un centrocampista rossonero e oggi è l’allenatore dell'Anversa, dico Anversa e non Liverpool.

Con l’Anversa nella scorsa stagione ha vinto il campionato belga e della Coppa di Belgio, ma vi ricordo che anche Pioli due anni fa ha vinto lo scudetto, però in Italia che non è il Belgio e che Mark quest’anno è arrivato al terzo posto, se proprio l’allenatore deve essere una scommessa e così sarà, allora van Bommel conosce l'ambiente e se non altro anche la Serie A, ma la conoscono pure Thiago Motta, De Zerbi, Fonseca, Palladino e Gilardino, comunque vada, si tratta sempre di un salto nel vuoto.

Se proprio dovessi scegliere tra questi, io sarei di più per de Zerbi, che conosce profondamente il nostro campionato e comunque sta facendo bene da anni, anche se nel caso del bresciano ci sarebbe da pagare al Brighton una clausola da 15 milioni, poi ci sarebbero Thiago Motta e Conceiçao più o meno per lo stesso motivo, ma se deve per forza essere straniero e una scommessa, allora vedrei bene Marco Rose, su Lopetegui pare ci sia stato un raffreddamento e comunque la decisione verrà presa a breve e comunicata a fine stagione.

Deciderà Ibra, deciderà Furlani, deciderà Cardinale, ma la decisone avverrà in funzione di quale è l'obiettivo del Milan per l’anno prossimo e per il futuro, perché Cardinale ha affermato di volere un Milan vincente costantemente e a lungo e per questo obiettivo serve il grande allenatore e i grandi investimenti, allora di tutti questi che abbiamo menzionato, non ne andrebbe bene nessuno, senza contare, che possibilmente la maggior parte di questi allenatori non accetterebbe di venire al Milan per diversi motivi.

Il Milan deve prendere un allenatore che migliori il parco giocatori che hai a disposizione, che è già di ottimo livello, con il quale iniziare un percorso di crescita, nel quale non ha l'obbligo immediato di vincere, ma di farlo nel giro di 2-3 anni e di creare un gruppo che possa essere dominante in Italia e protagonista in Europa per sempre e lì può anche non servire Conte, ma potrebbe servire un altro tipo di allenatore, Pioli ha ancora un altro anno di contratto e se dovesse essere esonerato come sembra, potrebbe finire sulla panchina del Napoli. 

Zirkzee resta l’obiettivo numero uno per l’attacco e comunque in attacco deve essere fatto l’investimento più consistente, per trovare il sostituto di Giroud, le alternative restano Gyokeres dello Sporting Lisbona, Sesko del Lipsia, Gimenez del Feyenoord e David del Lille, Guirassy dello Stoccarda interessa all'Atletico Madrid che punta a pagare la clausola rescissoria di 17,5 milioni presente nel suo contratto, sulle sue tracce anche la Juventus.

In difesa l’obiettivo deve essere Buongiorno, 60 milioni per l’attaccante e 40 milioni per il difensore, giusti, giusti i soldi che prenderanno quest’estate per la cessione di Leao, se poi, facciamo arrivare prima l’Inter pure su Bongiorno, allora ci accontenteremo di uno tra Lacroix del Wolfsburg e Brassier del Brest, che non hanno entusiasmato Furlani e gennaio e che non entusiasmano me adesso. 

venerdì 19 aprile 2024

“Portate pazienza fino alla fine del campionato, poi tireremo le somme".

Fa clamore la frase che Pioli ha rilasciato in conferenza stampa, al termine dell'eliminazione del Milan dall'Europa League, a precisa domanda del giornalista: “Bilancio della stagione negativo?”, il coach rossonero ha risposto: "Mio futuro? Portate pazienza fino alla fine del campionato, poi tireremo le somme" e ha aggiunto: "Il bilancio va fatto alla fine, anche se in Europa abbiamo peggiorato l'anno scorso. Abbiamo ancora il campionato, in cui possiamo far molto meglio dell'anno scorso".

Perché bisogna aspettare la fine del campionato per fare un bilancio? Quando già oggi il Milan è fuori dalla Champions da tempo, dallo scudetto ancora prima, la coppa Italia non l’ha praticamente cominciata e l’ultima occasione rimasta per dare un senso alla stagione, è sfumata miseramente, anche se dovesse arrivare secondo, con più punti dello scorso anno, ma a più o meno di venti punti di distacco dalla prima, sarebbe comunque negativo, anzi fallimentare.

E allora? Dobbiamo aspettare la fine del campionato per avere la conferma che il coach è stato esonerato? perché Pioli non ha nemmeno la grandezza di gente come Xavi, che nel periodo di massima difficoltà del Barcellona ha detto: “io il prossimo anno non sarò al Barcellona” e neanche la società è arrivato alla grandezza del Bayern Monaco, che nel suo periodo massimo di difficoltà ha dichiarato che Tuchel dal prossimo anno, non avrebbe fatto parte del progetto.

Da qui si misura la grandezza degli allenatori e non se alla fine di una stagione fallimentare arriva secondo o terzo, con 15 o 20 punti di distacco, dopo che lo scorso anno (l’anno dopo lo scudetto) è entrato in Champions perché la Juve è stata penalizzata e da qui si misura anche la grandezza della società, che è ancora indecisa se tenerlo (Furlani) o se cambiarlo (Ibra e Maldini), dimostrando totale incompetenza nella gestione sportiva del club.

Economicamente tanto di cappello, ma Furlani si faccia il contabile e Cardinale dia carta bianca all’uomo di campo, che era Maldini e che potrebbe essere Ibrahimovic, in una società “seria” non possono esserci due A.D.; Barbara Berlusconi e Galliani insegnano, una grande società, il un momento importate della stagione e davanti all’interrogativo sull’allenatore, se vuole tenerlo lo tutela e rende forte, facendo come ha fatto la Roma, anch’essa società di estrazione americana, che ha confermato il tecnico ad aprile con un comunicato.

Tutti stiamo aspettando e da tempo questo comunicato, che se non arriva vuol dire che non possono comunicare a stagione in corso, l’esonero di Pioli per la prossima stagione, perché l’allenatore verrebbe destabilizzato, quindi volendo leggere tra le righe di: “Portate pazienza fino alla fine del campionato, poi tireremo le somme”, significa che per avere l’ufficialità che Pioli il prossimo anno non sarà l’allenatore del Milan, dovremmo aspettare la sera del 26 maggio, quando Pioli (dimissioni) o la società (esonero) lo comunicheranno.

Per me una cosa è certa, il ciclo di Pioli è finito e sempre per me Pioli sbaglia se pensa di potere a fine campionato, affrontare un discorso di conferma con la società, andare via dal Milan per lui (e anche per noi) è tutelarsi, perché il prossimo anno sarà ancora peggio e non si vedono per il futuro situazioni diverse, lui non vede che c’è confusione, perché è lui in confusione, un allenatore che definisce il suo Milan “non molto lontano da Real e City”, non è solo in confusione è pure presuntuoso e la presunzione non ti da la percezione del reale, confermarlo, sarebbe come lasciarlo sognare ancora, sarebbe come dirgli di continuare su questa strada fallimentare.

Il Milan ha una buona squadra, sicuramente la migliore dopo l’Inter, ma non ha un impianto di gioco, tutto è costruiscono in attacco e affidato alle individualità, non attacca e non difende da squadra, per forza ci dovranno essere dei cambiamenti, a cominciare da un direttore dell’area tecnica che non può essere Furlani, da un allenatore che non può essere Pioli, dall’alzare ancora di più l’asticella e investendo su giocatori sicuri, la maggior parte della rosa del Milan è molto competitiva, ma va migliorata.

Il fatto che ci assicurino, che Moncada e Ibrahimovic stiano già lavorando, mi fa stare relativamente tranquillo, è il fatto che stiano lavorando insieme a Furlani che mi inquieta e comunque non sono tre i giocatori di livello da acquistare, serve un attaccante al posto di Giroud e il suo sostituto, Jovic può fare il terzo centravanti, Guirassy dello Stoccarda per esempio ha una media di 1,27 gol a partita in Bundesliga e non gioca nel Leverkusen.

Il terzo è un mediano e il quarto è il suo sostituto, perché non possiamo pensare di adattarne uno alla prima occasione, il quinto è la riserva di Hernandez e poi se ci privassimo di Musah e prendessimo un altro calciatore con caratteristiche più tecniche sarebbe meglio, mentre il sesto calciatore deve essere per forza un difensore centrale affidabilissimo, anche perché si dovrà sostituire Kjaer, mentre per lo stadio a San Donato Milanese ci sono buone notizie, il Consiglio Comunale ha respinto la mozione relativa all’accordo di programma e quindi partirà nei prossimi giorni l’iter per la realizzazione del progetto. 

giovedì 18 aprile 2024

Lopetequi ha già dato il suo assenso per la panchina del Milan.

Il Milan visto contro il Sassuolo, ancora una volta a me non è piaciuto, non è piaciuto nell'atteggiamento, nell’approccio, non mi è piaciuto nessuno nel primo tempo, non ha dato segnali di compattezza, mi ha colpito ancora una volta la fragilità della fase difensiva, la mancanza della vittoria contro la penultima e l’andamento della gara, credo che non abbia influito positivamente nel morale in vista del ritorno del quarto con la Roma, che dopo il malore a N'Dicka, avrà un altro spirito.

Alla fine è sembrata una partita di fine stagione, tra due squadre già retrocesse in serie B, la seconda in classifica, se pur con un ridotto turnover, che pareggia 3 a 3 con la penultima in classifica non si può, né sentire e né vedere, il Milan di buono può vantare il fatto di avere rimontato due gol nel finale, dopo una prova deludente, ma che nel complesso lascia l'amaro in bocca a entrambe le squadre, i rossoneri hanno il rammarico di avere avuti annullati due gol a Chukwueze, il Sassuolo invece di non avere chiuso la partita sul 4 a 2 con Laurienté.

Il Milan è indifendibile (motivo per cui Pioli deve andare via) nonostante la rimonta e chiaramente non può continuare a concedersi queste amnesie difensive, in vista del prossimo mercato estivo, oltre al nuovo centravanti servirà un difensore centrale, che possa dare più affidabilità alla retroguardia, fortuna che almeno torna Tomori, perché per Kjaer ho l’impressione che siamo alla fine di un ciclo anche per lui, non arrivano buone notizie nemmeno da Thiaw e non si è salvato nemmeno Théo Hernandez.

In attacco anche se vanno a corrente alternata, un po' si sveglia Leao, un po' si sveglia Pioli che fa entrare Okafor, un po' si sveglia la fortuna di Jovic (un primo tempo degno del peggiore Leao) e poi un Chukwueze fermato solo dalla sfortuna, si sono avute buone indicazioni da Okafor e anche da Chukwueze, bene anche Pulisic, che con il suo ingresso ha dato lo sprint finale per la rimonta, pazzeschi i gol annullati a Chukwueze, fuorigioco di millimetri in entrambe le situazioni, è chiaro che bisogna cambiare ancora le regole, nel fuorigioco bisogna tornare alla luce tra i due giocatori.

Nel secondo gol annullato, non si è nemmeno capito di quanto fosse fuorigioco, sicuramente di un’inezia, Jovic deve dimostrare che può giocare fin dal primo minuto, tutte le volte che parte titolare si dimostra un fantasma e non ha dato quel rendimento che ci si aspetta, Jovic non è una prima punta, forse è più sotto punta, ma in quel ruolo il Milan ha Loftus-Cheek, anche Pulisic e lo stesso Chukwueze possono giocarci.

Sembra sempre più in bilico la panchina di Pioli (per me è finita qui), il Milan pare che abbia parlato già due volte con Lopetegui, disposto a dire subito sì ai rossoneri, il coach del Milan potrebbe essere esonerato a fine stagione, nonostante un altro anno di contratto, ma il problema è chi arriverà al suo posto, l’ultimo nome accostato ai rossoneri è Lopetegui, ma non c'è ancora nero su bianco.

Non sono d’accordo con chi sostiene o Conte o Pioli e poi nessun altro, beh! significa che resterà Pioli per sempre allora? Conte è l’unico profilo di livello libero, ma se si vuole percorrere un progetto vincente, si può anche prendere un allenatore tesserato come De Zerbi, a parte che se si pensa di puntare a uno straniero libero, sono liberi anche Nagelsmann, Flick, Klopp, Xavi, Tuchel e tanti altri ancora.

Per quanto mi riguarda sulla conferma o meno di Pioli, la società lo conosce, Ibra lo conosce, non saranno una o due partite, vinte o perse a fare decidere la proprietà alla conferma o meno, si è già guardato il valore dell’allenatore, hanno già capito se questo signore può dare “continuità” al progetto, perché il problema è questo e non quello di vincere un derby dopo 5 persi, se il progetto è quello di riportare il Milan ai vertici, vero che ci vuole tempo, non può essere così largamente, spropositatamente altalenante.

Il Milan deve migliorarsi, anche se di poco, anno dopo anno, come aveva fatto nei primi due anni e mezzo, poi doveva restare nei primi tre posti sempre, ma non con 20 punti di scarto dalla prima, bensì lottando per lo scudetto fino alla fine, piazzarsi stabilmente tra le prime otto in Champions, invece dallo scudetto in poi abbiamo fatto di tutto e di più, in negativo chiaramente.

Se dovevamo essere grati a vita a chi ci ha fatto vincere uno scudetto, avremmo dovuto avere in panchina ancora Zaccheroni, ma chi le dice queste minchiate, per me hanno già deciso, certo, poi una brutta sconfitta o una grande vittoria può influenzare ancora il giudizio, ma per me la decisione è già stata presa, spero quella di cambiare.

Ibra e Moncada, più che Furlani, sono già operativi sul mercato e per mercato si intende anche quello dell’allenatore, non credo che nell’acquistare i giocatori, non tengano in considerazione le esigenze dell’allenatore, che se non sarà Pioli, sarà ugualmente un coach, tutti gli allenatori di livello superiore a Pioli metteranno becco nella composizione dell’organico, Conte e De Zerbi compreso, mentre al di là dell’allenatore, serve la punta per sostituire Jovic (Giroud resta come riserva), un centrocampista che faccia il play (Scalvini) e un difensore centrale affidabile (Buongiorno).