martedì 11 giugno 2013

Il Milan si rifà il trucco.

Era scontato che anche quest'estate il Milan continuasse la sua opera di ristrutturazione, dopo avere operato la rivoluzione e non solo tecnica, adesso bisogna riportare la squadra ai livelli che gli competono, oramai anche il Milan come l'Inter (non capisco perchè invece non la Juventus), devono vendere per acquistare e qui chi ha un bravo "piazzista", può vendere uno e comprare due, tipo Ibrahimovic contro Balotelli e Montolivo.
Il Milan deve presentarsi al via della prossima stagione, con una squadra davvero competitiva nei confronti della avversarie italiane ed internazionali, l'arrivo a gennaio di Balotelli, ha accorciato il divario che c'era con la Juventus, che a sua volta si sta migliorando e noi dobbiamo raddoppiare gli interventi sulla squadra per poterne mantenere il passo e allora forse occorrerà un altro sacrificio. 
Del resto con un altro allenatore che avesse impiegato meno tempo a capire come dovevamo giocare, saremmo arrivati secondi, come quando c'erano Thiago Silva e Ibrahimovic e poi mi pare che adesso la rivluzione bis, sia dettata dall' imposizione del cambio di modulo, proprio perchè Balotelli esclude il tridente ed El Shaarawy, pur restando di prospettiva ha preso la sua dimensione naturale e poi non può fare la seconda punta.
E allora potrebbe arrivare Tevez a prescindere dalla cessione di El Shaarawy e qui il dilemma: ma se il nuovo Milan dovrà giocare a due punte, chi tra El Shaarawy e Tevez farà da rincalzo? E sè proprio il giovane italo-egiziano fosse impiegato nel ruolo di trequartista alle spalle di Balotelli e Tevez, del resto è il suo ruolo poi trasformato.
Personalmente ritengo che El Shaarawy potrebbe rivestire proficuamente anche quel ruolo, caratteristiche che ha evidenziato ancor prima di arrivare a Milanello, gli euro che servono per Tevez,  potrebbero entrare dalla cessione di Boateng e Robinho, con a rincalzo della coppia ex City, Niang (che resta) e Pazzini (momentaneamente sostituito da Petagna), penso che si possa migliorare la squadra mantenendo il bilancio.
Saponara che ha già preso il 10 da Prince, potrebbe così inserirsi senza fretta a rincalzo del suo coetano Stephan, senza dover ricorrere a Diamanti (bravo ma ha superato la trentina), o Pastore che è si giovane, ma che costa più del ricavato di un'eventuale cessione del "faraone" e poi non bisogna comunque dimenticare che servono innesti anche in difesa e a centrocampo, Galliani dovrà far quadrare i conti e non solo e chissà che poi non arrivi Bianchi a parametro zero, potrebbe completare il palco attaccanti in attesa del rientro di Pazzini e mandare Petagna a farsi le ossa da un'altra parte.

giovedì 6 giugno 2013

Per far posto a Kakà ?

Secondo me è meglio continuare a puntare sul tridente offensivo come ha fatto lo scorso anno dopo tanti tentativi bruciati e poi specialmente da quando è arrivato Balotelli, questa mi sembrava la soluzione migliore prima e mi sembra la soluzione migliore adesso.
In questo caso i nomi di Cerci, Lavezzi e altri attaccanti esterni non hanno più senso, il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 cambierà inevitabilmente anche il mercato, ma soprattutto il centrocampo e  l'attacco, costringerà i tre di centrocampo ad un lavoro più intenso in copertura, visto che nell'ultima stagione i due attaccanti esterni, ripiegavano in una sorta di centrocampo a 5, decisamente più solido del classico rombo.
Con le due punte la situazione cambierà, con la presenza fissa di un trequartista tutti i nomi di attaccanti esterni che fino ad oggi erano stati accostati al Milan si allontanano improvvisamente e tornano di moda i famosi numeri 10 , coloro che dovranno innescare le punte con fantasia e imprevedibilità, Galliani dice di aver concordato il cambio tattico con Allegri già da gennaio scorso quando si prese Saponara.
Galliani sostiene che non ci sono imposizioni "presidenziali" e che preso Saponara era ovvio passare al 4-3-1-2, per me si poteva adattare Saponara da attaccante esterno (anche El Shaarawy era trequartisti) e continuare con il tridente, perché ora il Milan dovrà cercare una diversa tipologia di attaccanti e anche di fantasisti (ruolo a cui comunque non appartiene Boateng), ma Kakà, prontamente Galliani smentisce: “Kakà? Ha 31 anni e quadagna 10 milioni di euro”.







lunedì 3 giugno 2013

Abemus allenatore.

Dopo tanto tira e molla è stata accordata fiducia ad Allegri e da Allegri il Milan riparte, durante la cena ad Arcore il presidente Berlusconi ha consigliato al tecnico il tipo di gioco che vuole vedere praticare alla squadra (il motivo per cui voleva rompere con Allegri) e dopo averlo cachetizzato, hanno messo giù delle basi per il mercato estivo.
Adesso si può parlare del mercato perché ( e qui ha vinto Allegri) c’è una rosa da arricchire per la prossima stagione, alcuni nomi sono già noti, altri sono venuti fuori dal dopo cena, ma sono per lo più nomi di giocatori che piacciono proprio ad Allegri, uno su tutti Alessio Cerci, attaccante del Torino in comproprietà con la Fiorentina, pallino del tecnico ma anche di Adriano Galliani che vorrebbe vedere a San Siro il trio Balotelli, El Shaarawy, Cerci, un tridente già provato in nazionale.
Il direttore sportivo dei viola, Daniele Pradè che ha subito annunciato che il Milan non prenderà la metà di Cerci, diciamo che gli rode ancora.......il mercato è appena cominciato, ma non c'è solo Cerci, intanto c'è da sbloccare l'acquisizione di Poli, già all’Inter, nel giro della Nazionale, 23 anni con prospettive di poter giocare in una grande squadra.
Un'altra idea di Allegri è quella di portare a Milano Alessandro Matri per sostituire Pazzini che dovrà star fuori circa sei mesi, l’attaccante della Juventus sempre più lontano dal progetto Conte e anche in considerazione degli innesti che arriveranno quest’estate, andrà via,  Allegri lo conosce molto bene per gli anni passati insieme al Cagliari e pensa possa essere un buon sostituto di Pazzini.
Un altro pallino della dirigenza milanista è Astori, per averlo il Milan dovrà vincere la concorrenza della Juventus che anche se non è decisa a portarlo a Torino (pare preferisca Ogbonna), però disturberà il Milan fino a farglielo perdere, per non rinforzare quella che rimane comunque la prima antagonista.
L’intento è migliorare la rosa e renderla qualitativamente migliore, quindi si interverrà in tutti i reparti con l’obiettivo però di rientrare nei parametri stabiliti con il presidente, cioè una rosa di 25 giocatori, difficile il rinnovo ad Ambrosini e Yepes, ma potrebbero lasciare anche: Zaccardo, Salamon, Didac Vila, Traorè, Emanuelson e Robinho, sono già arrivati Vergara e Saponara, si osserva la situazione di Zaza Sampdoria e Civelli del Nizza e in attesa che ritorni Pazzini sè non arriva Matri, il vice Balotelli potrebbe essere uno tra Toni o il giovane Petagna.
In uscita il Torino insiste per avere Gabriel per la porta, Salomon in difesa e Nocerino a centrocampo, sempre a centrocampo Flaminì potrebbe accettare di passare all'Inter di Mazzarri, e poi Traorè, Bojan e Robinho dovrebbero tornare a casa.