Ancora cinque reti dal Manchester City, come l'estate scorsa e non cambia nulla se stavolta è mancata la reazione d'orgoglio, che almeno nella scorsa stagione aveva portato a segnare tre gol, perchè il valore di amichevoli per me inconcepibili se no in virtù del dio denaro (lo dissi la scorsa estate anche per Allegri), è proprio quello di evidenziare i tanti problemi, che specialmente con un nuovo tecnico e un nuovo progetto "sperimentale", emergono inevitabilmente.
Io non sono riuscito a vedere nessuna delle partite e quindi non posso entrare direttamente nel merito, però una discussione su questioni evidenti, me la faccio con piacere, quindi pensare che sarebbe bastato cambiare allenatore per trasformare in oro il piombo, togliamocelo tutti dalla mente, ci sono problemi di organico in ogni reparto in una squadra inadeguata per la caratura rossonera e poi ce, il progetto "giovani", che va supportato.
Inzaghi si sta dannando l'anima per costruire una squadra giovane, pimpante, simpatica, divertente e tecnicamente preparata, destinata ad entrare nella storia, per la conquista della seconda stella e della ottava Champions, un modello più tipo Barcellona che Atletico Madrid, dove la "cantera" milanista rappresentata dai vari: Mastalli, Piccinocchi, Modic, Di Molfetta e Mastour, piano piano caratterizzeranno i colori rosso-neri e Inzaghi è stato scelto proprio per questo.
Sè si tratti dell’uomo adatto per questi programmi, lo sapremo solo vivendo, ma la cosa importante resta però quella di metterlo nelle migliori condizioni di lavorare e purtroppo i giovani in campo e fuori, devono essere guidati da compagni più esperti, non necessariamente più vecchi, l'impianto di gioco deve essere quello ideale, senza improvvisazioni dannose, ecco che pur di non modificare un programma già ben definito, davanti ai mancati arrivi, superPippo mastica amaro e pensa sempre a nuovi giocatori da proporre.
Il bilancio della tournèe al momento è terrificante, netto il divario tecnico evidenziato con l'elite europea e se vogliamo veramente riportare in alto il Milan, non dobbiamo cercare le solite scuse della differenza di preparazione, o delle assenze e l'entusiasmo di Inzaghi non può bastare, urgono e in fretta i rinforzi, perchè fra poco più di un mese è già campionato.
Magari alla fine Inzaghi darà un'identità alla squadra, ma non si può prescindere da un mercato quanto meno adeguato, senza l'immobilismo palesato fin qui (se Robinho non vuole andare via, fuori rosa) e senza aspettare i "saldi", ma il presidente che è tornato ad occuparsi del Milan, un bel regalo come ai vecchi tempi quando o fa ? dobbiamo tornare a fare il Milan.
Il 3-0 contro l’Olympiacos, aveva evidenziato tante sufficienze, con poco gioco di squadra e il solo Cristante in auge, la seconda con il Manchester City, i problemi si sono accentuati soprattutto in difesa, dove De Sciglio ha spinto molto, sia a destra che a sinistra, mettendo in area cross molto interessanti, per il resto i nuovi hanno deluso, a cominciare da Agazzi che ha la responsabilità su tre gol inglesi, per finire con Alex , impacciato nei movimenti e con poca elasticità, sarà a causa della stazza fisica, di testa sicuramente dice la sua.
Saltati, Iturbe, Lavezzi e via così, adesso nel mirino del Milan sono finiti gli attaccanti esterni; Douglas Costa dello Shakhtar Donetsk e Xherdan Shaqiri, quest'ultimo in rotta con il Bayern Monaco ed altre ipotesi suggestive come: Campbell della Costa Rica di proprietà dell'Arsenal e Giovani Dos Santos messicano del Villareal, ma l'idea più concreta resta Cerci.
Anche a centrocampo, il Milan continua a monitorare la situazione, alla ricerca di un sostituto per Montolivo, fuori almeno fino a novembre, sfumato anche Romulo del Verona passato alla Juventus (è vero che i bianconeri dicono di comprare perchè hanno lo stadio, , ma Roma e Fiorentina ?), comunque ritorna di moda Dzemaili, cè già l'accordo con il giocatore e pare che il Napoli abbia calato pure le pretese.
A lui si aggiunge anche l'interesse per Vilhena, olandese classe 1995 del Feyenoord, proposto ai rossoneri da Mino Raiola e che costa sui 6 milioni di euro, intanto le buone prestazioni di Zaccardo hanno cambiato le cose, tanto che rimarrà in rossonero, visto che può giocare sia da centrale che da terzino, un altro sulla lista dei partenti è Essien, che però vuole prima vedere cosa potrebbe dare ancora al Milan e tra una quindicina di giorni prenderà una decisione.
Foto tratte dal web.
A lui si aggiunge anche l'interesse per Vilhena, olandese classe 1995 del Feyenoord, proposto ai rossoneri da Mino Raiola e che costa sui 6 milioni di euro, intanto le buone prestazioni di Zaccardo hanno cambiato le cose, tanto che rimarrà in rossonero, visto che può giocare sia da centrale che da terzino, un altro sulla lista dei partenti è Essien, che però vuole prima vedere cosa potrebbe dare ancora al Milan e tra una quindicina di giorni prenderà una decisione.
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