Le vittorie con Lazio e Parma, sono oramai un piacevole e lontano ricordo, il Milan nelle tre partite successive, non solo non ha più vinto ed escluso la Juventus, ha incontrato poi Empoli e Cesena, ma ha registrato ogni volta dei passi indietro, continuando a regalare gol incredibilmente impossibili agli avversari e sempre per errore individuale, ma è mai possibile partire in tutte le partite ad handicap, che se non fai 3/4 gol la partita non la vinci ?
Per non parlare dell'estenuante possesso palla, Liedholm diceva: "Fin chè la palla ce l'hai tu è sicuro che non prendi gol", ma se stai vincendo, si giustifica il ritmo basso tenuto ieri dal Milan e in quel caso si chiama melina, ma se devi andare a segnare, va bene il possesso palla se no come fai, ma non con una manovra così elaborata, così lenta e così farraginosa, la squadra è tornata in modo preoccupante, quella della scorsa stagione, balbettante, lenta e snervante, senza raggiungere alcun risultato.
Le prime partite avevamo visto un nuovo Milan, completamente diverso da quello di Allegri, certo non si poteva pensare che il rinnovamento fosse rapido e ricco di soddisfazioni, ma nemmeno un altro campionato sofferto e tirato.
Non è servito nemmeno passare al 4-2-3-1, consigliato sicuramente dal Presidente e forse anche necessario (io avrei optato per un 4-4-2), per ritrovare più che la vittoria o il gioco, quel carattere dimostrato all'inizio e che aveva dato equilibrio ed essenzialmente un'identità di gioco, che a Cesena non ce stato e di conseguenza le occasioni, a quel punto a cosa serve avere tutti questi attaccanti, se poi si prendono tutte queste ripartenze ?
Sembra proprio che l'effetto Inzaghi sia svanito, il buon senso consiglierebbe di non fare drammi, ma da tanto troppo tempo, facciamo buon viso a cattivo gioco, subendo una situazione di disagio, sempre con l'amaro in bocca, impantanati nelle sabbie mobili di metà classifica, salvo ad uscirne qualche volta con con fortuna e difficoltà.
Come si è detto spesso, 4-2-3-1 oppure 4-3-3 o ancora 4-4-2 e potremmo continuare quasi all'infinito, altro non sono che dei numeri, perchè conta la mentalità dell'interpretazione in campo, cioè puoi andare in campo con qualsiasi modulo, ma la palla deve girare velocemente, con 3/4 passaggi devi mettere un giocatore sul fondo per mettere il cross, che deve essere fatto sempre di prima intensione per creare la "sorpresa" e poi sulla respinta, deve esserci il tiro da fuori dei centrocampisti.
Questo è il modulo, il resto sono numeri, su questo bisogna lavorare tutta la settimana e poi la domenica o il sabato o quando capita di giocare insomma, mettere quei giocatori funzionali a raggiungere, questo tipo di gioco, detto anche " gioco del calcio " e non ci sono "imposizione" di formazione fatta con la società.
In campo deve andare la squadra che dia garanzie d'equilibrio tra le due fasi e non la formazione nata da uno schemino sulla scrivania, ammesso comunque che l'allenatore sappia cosa fare negli allenamenti, per raggiungere gli obiettivi, visto che si continuano a vedere sempre le stesse cose, cambi l'ordine dei centrali, ma il risultato non cambia, nessuno raddoppia nessuno e poi si è costretti a farsi espellere, se non altro almeno Rami ogni tanto segna, Bonera no.
De Sciglio se deve giocare, deve imparare a puntare l'uomo e creare superiorità, deve inserirsi più velocemente e più costantemente su quella fascia, se no Armero, il Cesena (e non solo) ha capito che centralmente il Milan soffre con i due mediani, costantemente in inferiorità numerica, perchè giocare in questo modo, 3 a centrocampo sempre, dopo tutto abbiamo: De Jong, Poli, Muntari, Hessien ed Armero e poi anche Bonaventura.
Non è una questione di uomini o meglio di nomi, tutto deve essere fatto in "nome" dell'equilibrio tattico, ma anche tenendo in considerazione che, la tattica è rappresentata da: diagonali, raddoppi, sovrapposizioni, scivolamenti e scaglionamenti, copertura degli spazi e marcature a scalare, scarico e cambi di gioco, pressing e attacco della profondità, queste cose in campo spesso sono solo accennate, per il resto, libero arbitrio.
Sono queste le condizioni per poter parlare di terzo posto e di un progetto di rilancio, abbandoniamo tutti le umane presunzioni e facciamoci un bagno di umiltà, torniamo a lavorare seriamente ed in maniera efficace per riportare il Milan competitivo, occorre trovare il modo per ridare equlibrio, maturità, cattiveria agonistica e rabbia a questa squadra, tutto quello che si era intravisto nelle prime partite,
Ora si deve cambiare e ritrovare le giuste motivazioni per tornare a vincere e sabato arriva il Chievo, bisognerà mettere in cascina 3 punti prima della sosta, che per Inzaghi e i suoi, dovrà essere l'opportunità per lavorare duramente e risolvere i problemi, soprattutto nella "fase" difensiva, perchè questo Milan non ha bisogno di grossi rinforzi, quindi è inutile pensare di risolvere i problemi con il mercato di gennaio, anche sè si sta lavorando per i rinnovi di Abate e De Jong, fin qui due protagonisti di questo avvio di stagione e poi a quanto pare la trattativa con l'esterno offensivo Suso, è stata praticamente chiusa.
Foto tratte dal web.
Foto tratte dal web.
Nessun commento:
Posta un commento