Il doppio confronto con la Lazio era ed è
atteso (manca ancora la partita di mercoledì) come uno snodo fondamentale per
il proseguo della stagione, in campionato era necessario vincere per non
perdere l’illusione di potere arrivare ad un posto Champions (meno 10 dal quarto
posto) e restare comunque attaccati al trenino per l’Europa, mentre una
vittoria in coppa Italia ci permetterebbe di mettere un piede nella finale, che
avrebbe un grande significato sportivo e magari pure economico.
Da adesso fino a maggio serve questo Milan,
questa squadra potrebbe cambiare le prospettive future in maniera sostanziale e
riscattare l'andata, in modo da poter guardare
con maggior convinzione al futuro, tre vittorie consecutive non si facevano da
un anno, Gattuso ha cambiato molto ma c'è ancora tanta strada da fare, per
raggiungere l'Europa, per certificare la bontà del mercato estivo e anche
il suo futuro.
Adesso non faccio il “bacchettone” ma le
immagini “incriminate” del gol di Cutrone non le ho viste, ma a prescindere da
tutto il Milan ha meritato di vincere, poi non capisco perché se è stato
introdotto questo “sistema di giudizio” (la VAR), gli arbitri continuano ad
essere gli assoluti padroni della “scema”, sbattendosene altamente e
continuando ad esercitare ed “usare” il loro potere, boicottando la VAR anche se
gli addetti sono dei colleghi, in fin dei conti sono arbitri anche loro.
Resto dall’idea che la VAR deve continuare
ad esistere, va migliorata e va “separata” dalla carriera degli arbitri, si sta
creando un notevole “conflitto d’interesse”, una specie di gelosia e giusto per
dovere di cronaca, sono stati troppi gli errori e favore di Juventus e ora
anche per Napoli e Milan, come dire: voi ci mettete la VAR e noi continuiamo a
favorire chi vogliamo.
Ma torniamo al Milan che
ha incontrato una delle squadre più in forma del campionato, ha vinto creando una
grande mole di gioco e con
qualcosa che è cambiato nella testa dei calciatori, dalla vittoria nel derby di
Coppa Italia con l’Inter, la squadra ha un altro spirito e deve continuare a dimostrarlo
confermandosi ancora contro la Lazio, per continuare a cullare i sogni di
gloria specialmente in coppa Italia.
Per tornare grande e confermare
definitivamente la crescita, il Milan dovrà misurarsi a testa alta con le big nel
girone di ritorno, riprendendosi quei punti persi all’andata e provare a
colmare il solco che attuale divide i rossoneri da chi li precede in
classifica, le qualità per poter invertire la rotta non mancano e il processo
di crescita passa anche dalla difesa, dove
Calabria ha giocato un partitone e con lui anche gli altri, come la coppia di
centrali difensivi Bonucci e Romagnoli.
Gattuso ha dato un gioco e
un’anima a una squadra, cosa che Montella non è riuscito a fare in quattro
mesi, ha rifatto da zero la preparazione atletica che era inesistente e ora il
Milan crescere di partita in partita, rivalutando anche il mercato di Mirabelli,
che non è un deficiente come vorrebbero far credere alcuni detrattori, il Milan
comunque per quello che sta facendo meriterebbe uno sforzo sul mercato.
Mirabelli, da qui a
mercoledì, dovrebbe regalargli una mezzala, magari in uno scambio di prestiti
con Andrè Silva, questa squadra più che mai ha bisogno di forza e centimetri, sulle
palle inattive non ne becchiamo mai una ed è un vero peccato perché la squadra sta
lavorando duramente e con impegno, Gattuso sta cercando di costruire un buon
Milan, che se continua così ha i giochi ancora aperti.
Il Milan sta diventando sempre
più squadra anche se ancora non lo è del tutto, mancano alcuni dettagli, la perfetta
chiusura della diagonale difensiva con il quinto uomo, Bonaventura non era su
Marusic in occasione del gol e Kessie non lo è mai dall’altra parte, perdiamo
troppo palla quando ne siamo in possesso e poi i problemi offensivi a mio
avviso risolvibili con l’inversione degli esterni, bisogna segnare di più e
sopra tutto farlo con gli attaccanti.
Il Milan ha ottenuto forse
la vittoria più importante della stagione, ha finalmente battuto una big e ha
ridotto da 15 a 10 i punti che lo separano dal quarto posto che ora non è più
fantascienza, Gattuso deve sapere entrare nella testa dei calciatori per poter
gestire bene vecchi e giovani.
Adesso Fassone ha un compito ben preciso,
rifinanziare il debito con Elliott e sembra che il Milan ha compiuto notevoli
passi in avanti per restituire i 383 milioni al fondo americano, incaricando una
banca d’affari di trovare un finanziatore per risolvere la questione già nelle
prossime settimane, in modo da arrivare ad aprile con il rifinanziamento del
prestito e soddisfare le richieste dell’UEFA, che in funzione di ciò
comunicherà al Milan le sanzioni per la stagione successiva, ora sotto con la
coppa Italia.
Tuccio 2010