Una vittoria non proprio entusiasmante, che non ha regalato grandi emozioni, ma a questo Milan servivano 3 punti, sperati, cercati e trovati, ora bisognerà preparare la sfida di Champions e sperare di ripartire in campionato, sperando si sia trattato della partita della svolta, con in campo quelle che non si possono certo definire le prime scelte, con Zaccardo e Birsa, protagonisti silenziosi.
La vittoria contro la Sampdoria potrebbe con i rientri di Kakà, El Shaarawy, Montolivo, De Sciglio e Balotelli, rilanciare una squadra apparsa fin qui desolante e la mancanza di entusiasmo intorno ad Allegri si percepisce, non riuscendo più da tempo ad emozionare il popolo rossonero.
Oltre ai tre punti, il Milan ha ritrovato Robinho (almeno nella fantasia perché sotto porta.....) e confermato la buona condizione di De Jong e Poli, una concentrazione alta per tutti i 90 minuti e una cattiveria agonistica mai vista prima, una vittoria importante, che speriamo sia il primo passo verso un cambio di rotta per tornare grande.
La vittoria è arrivata per il gol decisivo di uno dei giocatori più discussi, un oggetto misterioso, l'ennesimo scarto di mercato a costo quasi niente, che sta dando il suo contributo importante in questo periodo, non è stata una partita spettacolare, ma in crescita continua, bravo Galliani, la squadra è stata fischiata e giustamente dal pubblico all'uscita dal campo per l'intervallo (la Sampdoria non aveva fatto nulla rispecchiando la sua posizione in classifica), probabilmente strigliata da Allegri negli spogliatoi e entrata in campo sicuramente più convinta e convincente nella ripresa.
E' lo stesso Milan di Bologna, visto chè di alternative ce ne sono poche: Zaccardo sostituisce Abate e Muntari-Nocerino, per il resto Robinho fa il trequartista aggiunto in uno schema ad albero di Natale, per un primo tempo noioso, con ritmi bassi e giocato maluccio, si fatica a costruire azioni pericolose e a tirare in porta, la Sampdoria è guardinga e arroccata nella propria metà campo, crea qualche problema, ma il Milan trema davvero solo una volta, Costa ripete l'azione del gol della scorsa stagione, di testa da calcio d'angolo, stavolta il pallone sfiora il palo.
Poco Milan e pochissimo Matri, la squadra avrebbe bisogno di un terminale offensivo più presente e concreto, forse i fischi dagli spalti cambiano tutto nella ripresa, cosa ha gridato Allegri ai suoi per rivitalizzare la squadra ? tanto che dopo un minuto Robinho serve Birsa che dal limite dell'area scocca un preciso rasoterra che si infila a fil di palo, gol che esalta la squadra e Birsa, che ci riprova poco dopo, il Milan insiste in cerca del raddoppio e Robinho fallisce a porta vuota.
La Sampdoria fatica a reagire, Matri spara addosso a Da Costa e rinvia ancora l'appuntamento con il suo primo gol in rossonero, esce Birsa uno dei migliori in campo insieme a De Jong e Poli, applaudito dai tifosi, che tremavano ad ogni tentativo della Samp, spaventati da una difesa sempre distratta, Niang in pieno recupero con un diagonale su azione personale, prova con un rasoterra preciso, ma Da Costa manda in angolo con una deviazione impercettibile.
Il Milan non convince ma vince e in questo momento è l'unica cosa che conta, la vittoria serve a respirare in vista di due appuntamenti importanti, le due trasferte di Amsterdam e Torino, è un Milan convalescente che ha fatto un passo indietro sul piano del gioco e un passo avanti in classifica, per provare a fare il salto di qualità, come è successo lo scorso anno, la speranza è che l'esito finale sia come quello della scorsa stagione, la speranza è sempre l'ultima a morire.
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