domenica 23 ottobre 2016

Veni,vidi, vici.

E' la frase con la quale, secondo la tradizione, Gaio Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l'esercito di Farnace II a Zela nel Ponto, in questo caso il riferimento è a mister Crisà, che lontano dalla squadra per lavoro, si è imbarcato in mattinata sul volo da Palermo per Treviso, in un viaggio di 1500 chilometri, per provare a riportare alla vittoria il Persantamaria.
Così è stato, nonostante le continue defezioni (stavolta si è arreso Lago e Luca Baggio non era disponibile) che costringono squadra e mister a cambiare sempre uomini e assetto tattico, gli azzurri di Santa Maria sono tornati alla vittoria, in maniera perentoria (4 a 0) e convincente, anche se nessun problema è stato risolto.
Otto reti subite nelle precedenti partite, hanno convinto il tecnico a provare a schermare meglio la difesa, passando da un centrocampo a 3 ad una linea a 4, disponendo la squadra con il più classico 4-4-2 di sacchiana concezione, proprio per proteggere meglio la difesa (ancora in cerca degli automatismi) dagli attacchi avversari.
Il risultato finale dice che ha funzionato, ma ha funzionato anche e principalmente capitan Cecchetto autore di una tripletta, di un assist e di un gol meraviglioso, ha funzionato il manto erboso del campo dell'Anganaro, che anche se non perfetto è pur sempre di gran lunga migliore, del piccolo e spelacchiato Tombolato 2.
Non sarà e non può essere un caso che nelle uniche due trasferte, il Persantamaria ha fatto bottino pieno, portando a casa 6 punti su 6, mettendo a segno 6 reti senza subirne nessuna, così come non può essere un caso che nelle gare casalinghe invece, Cecchetto è autore di pessime prestazioni con tutta la squadra, che tra le mura amiche ha perso 2 partite su 3, subendo tutti gli 8 gol presi fin adesso.
Di certo la società non vuole credere a queste cose, ma intanto i numeri sono impietosi, la matematica non è un'opinione è dice che nessuna squadra fin qui è stata superiore al Persantamaria nonostante tutto e che l'avversario da battere è il terreno di gioco amico, ad ogni gara sempre più impraticabile.
Ma andiamo alla partita, i ragazzi di Crisà scendono in campo con più convinzione, anche sè le molteplici assenze e continui adattamenti di uomini e moduli li frenano, la gara risulta subito equilibrata, gli avversari pur essendo una formazione giovane sono spavaldi e cercano la seconda vittoria stagionale, gli azzurri hanno difficoltà al centro del campo, dove Bettin e Matteo Baggio dimostrano di non essere a loro agio.
Dopo un paio di azioni da una parte e dall'altra, Cecchetto che dimostra fin da subito di essere in giornata, in un campo che esalta la sua grande tecnica, dopo avere seminato un nugolo di avversari, serve un assist al bacio a Zarpellon che controlla e mette in rete, è il 20° del primo tempo, la squadra si scrolla le paure di dosso e prende consapevolezza dei propri mezzi.
Gli avversari non ci stanno e ribattono colpo su colpo, senza rendersi mai particolarmente pericolosi, mente Cecchetto comincia il suo show e al 35° in slalom tra gli avversari, con un meraviglioso sinistro a giro in corsa, segna il raddoppio, la partita si porta tra continui capovolgimenti di fronte, fino all'intervallo.
Tornano le squadre in campo e il Persantamaria continua a soffrire a centro la poca prestanza fisica di Baggio e Bettin, Crisà corre ai ripari, toglie Matteo Baggio e mette in campo Marco Favaro, un altro attaccante accanto a Zarpellon, schierandosi con un centrocampo a rombo con Cecchetto vertice alto.
Passano pochissimi minuti e Favero si prende una punizione al limite dell'area, batte Cecchetto e va a togliere la ragnatela dal set, per il 3 a 0.
E' il 10° minuto del secondo tempo e comincia la girandola delle sostituzioni, Tommasin lascia il posto per affaticamento a Cognolato subito dopo si arrende anche l'altro terzino Antonello, non avendo altro che attaccanti in panchina (centrocampisti e difensori sono tutti indisponibili), Crisà opera un'altra rivoluzione.
Dentro una punta D'Ascoli, sposta una punta Zarpellon a centrocampo e porta un centrocampista Pierobon in difesa, Bettin trova la sua collocazione davanti la difesa e chiude bene tutti gli spazi, permettendo a Cecchetto di pungere ancora in avanti e così al 25° in mischia su un traversone da sinistra, il capitano in scivolata a pochi passi dalla linea mette in rete il 4 a 0.
Il risultato è al sicuro, l'Angarano prova con tutte le forze a realizzare al meno il gol della bandiera, la difesa soffre un poco ma resiste, al 35° Crisà fa rifiatare Zarpellon e Grosselle, mettendo in campo gli altri attaccanti rimasti (sono 5 le sostituzioni possibili), finendo con ben sette attaccanti in campo.
Mister 1500 chilometri per tornare a vincere ? - Spero che questa partita ci dia la continuità mentale che ci occorre, per superare tutte le difficoltà che settimana dopo settimana si accavallano, compresa quella del campo, che con il passare del tempo si fa sempre più impraticabile, non abbiamo lo spazio per giocare e una squadra tecnica come la nostra, in un campo dove si allenano 5/6 squadre al giorno, è fortemente penalizzata, per non parlare che abbiamo un organico "corto" che non ci permette di recuperare dagli acciacchi e disomogeneo come avete visto, che mi costringe a far giocare tutti fuori ruolo.
La prima è scappata via, ma voi siete comunque quinti a 4 punti dalla seconda che ha pure una gara in più. - Se guardate bene abbiamo incontrato nelle prime cinque gare, quattro tra le prime cinque in classifica, se vogliamo possiamo dire che il nostro campionato non è ancora cominciato, non siamo ancora pronti, vediamo appena troviamo la continuità.

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