La primavera del 1936 segna il declino della compagine rosa, con la retrocessione dalla A alla B, e poi nel 1940 dalla B alla C, con la conseguente radiazione per problemi economici. Per la seconda volta Palermo si trova senza calcio, la guerra era già nell'aria, dopo un anno di inattività, nella stagione 41-42 gioca in serie C col nome di juventina Palermo, vincendo il campionato e passa in serie B, cambia il colore della maglia da rosa nero a giallo rossa e cambia il nome dello stadio da Littorio, a Marrone.
Dopo il conflitto bellico, un gruppo di nobili capeggiati da Lanza di Trabia e da La Motta, presero la società e la fecero grande, era il 1945. Nel 1947 -48 vince la serie B, e nel 48-49 ritorna in A, erano gli anni del 2 a 2 con il grande Torino di Bacigaluppo e Mazzola, gli anni di Vycpalek e l'arrivo di Gipo Viani, con cui brillarono: Broneè, Gimona e De Grandi.
Nel 1951-52 il Palermo stupì l'Italia intera per la sua marcia inaspettata verso lo scudetto che poi non vinse, grazie al suo presidente il Principe Lanza di Trabia (che fù l'inventore del calcio mercato, che dal "Gallia" Hotel di Milano, riceveva e telefonava pilotando le contrattazioni), riesce per 6 anni di fila a stare in serie A (dal 1948-49 al 1953-54 record battuto quest'anno da Zamparini che raggiunge il settimo anno consecutivo, dal 2004-05 al 2010-2011), fino al 1954 in coincidenza del suicidio nel Gennaio dello stesso anno, del Principe Lanza.
Alla prossima parleremo degli anni 60 e 70, gli anni del Palermo "ascensore"
Nessun commento:
Posta un commento