Il Milan inizia il 2013 con una vittoria a fatica (come è sua consuetudine), battendo il Siena conquista tre punti fondamentali per la classifica, specie alla luce degli altri risultati (sconfitta di Fiorentina e Inter) e adesso il terzo posto è meno lontano, se il campionato fosse iniziato alla nona giornata (7 punti nelle prime 8 gare), il Milan sarebbe prima in classifica, con i 23 punti in 11 gare, è a soli 7 punti dall'Europa che conta, certo sono ancora tanti, ma se continueranno ad infilare filotti, chissà.
La partita inizia con il solito ritmo blando che contraddistingue spesso il Milan di Allegri, che regala sempre i primi tempi agli avversari, il Siena si difende bene e non lascia molti spazi, il Milan con la solita assenza del movimento senza palla non riesce a smarcare l'uomo e solo con El Shaarawy riesce grazie alla sua grande caparbietà a sfiorare per ben due volte il vantaggio, mentre il resto della squadra esce a fine primo tempo sotto una bordata di fischi da parte di tutto lo stadio per lo scarso impegno e la mancanza di idee.
La partita inizia con il solito ritmo blando che contraddistingue spesso il Milan di Allegri, che regala sempre i primi tempi agli avversari, il Siena si difende bene e non lascia molti spazi, il Milan con la solita assenza del movimento senza palla non riesce a smarcare l'uomo e solo con El Shaarawy riesce grazie alla sua grande caparbietà a sfiorare per ben due volte il vantaggio, mentre il resto della squadra esce a fine primo tempo sotto una bordata di fischi da parte di tutto lo stadio per lo scarso impegno e la mancanza di idee.
Allegri ancora una volta nell'intervallo avrà alzato la voce, ma nella ripresa il Milan cresce solo grazie a Bojan che dal momento del suo ingresso in campo (al posto di Nocerino) ha cambiato il volto della gara, dando con le continue ed improvvise accellerazione, pepe e sostanza alla manovra offensiva, realizzando la rete del vantaggio che poi di fatto sblocca la partita, con Bojan in campo fa meglio anche Boateng che scodella 3-4 traversoni importanti per gli attaccanti.
Il cambio di Allegri è stato decisivo perchè fino a quel momento il Milan aveva raramente impensierito Pegolo, ennesima prova positiva di Bojan che quando entra a gara in corso cambia sempre la partita, ma credo che anche dal primo minuto la partite con Bojan in campo hanno un altro impatto.
Buona prova anche di Constant sulla fascia sinistra, mentre Abate continua ancora a non incidere, ma comunque è stata rifiutata l'offerta dello Zenit, più logica caso mai la cessione di Antonini, richiesto a quanto pare sempre in Russia, nel finale la solita amnesia in difesa con Paolucci che di testa batte Abbiati saltando più alto su De Sciglio.
Un De Sciglio che ha dimostrato anche oggi, pur giocando nel suo vecchio ruolo di centrale difensivo, di avere grande personalità ed intelligenza, doti che gli permetteranno di fare molta strada, mentre il Milan continua a soffrire sulle palle alte e non riesce ad ovviare a questo problema che da inizio stagione (e anche negli anni passati), gli ha fatto perdere tanti punti per strada, il Milan così al contrario di De Sciglio non farà tanta strada.
A questo Milan diventano impellenti e importanti i correttivi del mercato, perchè la fortuna non può durare sempre e se in attacco magari le cose possono restare così (Berlusconi non gradisce ne Balotelli e ne Drogba, forse ci sarebbe posto solo per un ex Matri), a centrocampo e in difesa le cose devono cambiare, uno tra Strootman o Nainggolan (troppo cari) oppure il più concreto Kucka in mezzo al campo e Astori (anche lui un ex e pure caro) o Carvalho (vecchio ma a costi contenuti) per la difesa.
A questo Milan diventano impellenti e importanti i correttivi del mercato, perchè la fortuna non può durare sempre e se in attacco magari le cose possono restare così (Berlusconi non gradisce ne Balotelli e ne Drogba, forse ci sarebbe posto solo per un ex Matri), a centrocampo e in difesa le cose devono cambiare, uno tra Strootman o Nainggolan (troppo cari) oppure il più concreto Kucka in mezzo al campo e Astori (anche lui un ex e pure caro) o Carvalho (vecchio ma a costi contenuti) per la difesa.
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