Il pareggio del Milan nel derby lascia l'amaro in bocca anche se non è una
sconfitta, perchè lo splendido primo tempo giocato con personalità, gioco e grandi individualità, ad un certo punto della partita e davanti alle stupefacenti occasioni fallite, si è accarezzato anche il sogno di battere l'Inter con una larga vittoria, ma nel calcio quando si sta dominando la partita bisogna chiuderla, se non lo fai........
Nella ripresa al Milan sono venute a mancare le energie nervose sprecate in abbondanza contro il Barcellona e così nel
finale di partita, il Milan ha addirittura rischiato di perdere, un derby in cui ha confermato la costante crescita, ma anche i difetti oramai cronici che non riesce ad eliminare, come quello di subire gol sui calci da fermo e specialmente sui palloni alti.
Il Milan da subito fa vedere di essere in palla, i
rossoneri sono superiori nel pressing, nel gioco e anche nelle
occasioni da rete, con avversari in confusione e in
difficoltà specie sulle fasce, quella destra in particolare dove Nagatomo e Guarin andavano sistematicamente in difficoltà con De Sciglio e il "faraone", ma anche in mezzo al campo, dove giganteggiava un ottimo Montolivo, sempre più leader nel gioco e con i compagni e che ora ha fatto dimenticare anche Pirlo.
Il gol del vantaggio arriva a metà del primo tempo, Zapata
(anche lui in crescita ma ancora non al top) ruba palla a Cassano e serve Boateng (quasi tornato quello del primo anno), lancio in area
per El Shaarawy, che in corsa entra in area e
d'esterno destro batte Handanovic sul suo palo, per il primo gol del "faraone" nel derby.
E' un gol importante perchè il Milan sull'entusiasmo continua a
giocare bene, mentre l'Inter non riesce a reagire e
sembra quasi crollare, Balotelli si divora per due volte il raddoppio e altre due volte
Handanovic fa due miracoli, prima su un
colpo di testa e poi su una deviazione sotto misura in scivolata, chi mastica di calcio sa che dopo tante occasioni fallite il rischio di non vincere è sempre dietro l'angolo.
Il secondo tempo è molto diverso dal primo, il Milan fa fatica a sfondare sulle fasce e
a creare superiorità in mezzo al campo, mentre l'Inter si riorganizza, prende coraggio e alza il baricentro della squadra alla ricerca del
pareggio, prima Abbiati su Guarin
salva il risultato e poi subisce il gol del pareggio con l'appena entrato Schelotto che sfrutta l'unica distrazione di una
difesa fino a quel momento attenta, sempre su una palla spiovente in area.
Il Milan ci
prova a riportarsi in vantaggio, ma manca la brillantezza del primo tempo e nemmeno i cambi (forse tardivi) di Bojan per Boateng e Niang per El Shaarawy, riescono a
rivitalizzare un attacco in cui Balotelli
comincia a mostrare un po' di nervosismo e insofferenza, con i tanti tifosi nerazzurri che lo fischiano e lo insultano, il Milan soffre nel
finale e Allegri inserisce Ambrosini al posto dello
stremato Muntari.
L'Inter chiude la partita in avanti, creando
ancora qualche grattacapo alla difesa rossonera e ai suoi tifosi, finisce 1a1 ma senza Handanovic nella porta
nerazzurra, o con un Balotelli più spietato si poteva celebrare una grande vittoria a chiusura di una settimana perfetta, con una vittoria nel derby
ottenuta giocando bene e due punti in più avrebbero fatto
comodo, era
un'occasione da non sprecare per molti motivi.
Ora probabilmente ci sarà un lungo derby in classifica per il
terzo posto che vale la Champions (con la Lazio terzo incomodo) e
bisogna assolutamente prevalere, perchè l'andamento dei due derby, nonostante i risultati negativi, ha dimostrato che questo
Milan è superiore ai cugini e per questo il posto in Champions deve essere assolutamente dipinto di rossonero.