venerdì 17 maggio 2013

.....per il rotto della cuffia.

Una partita che è l'emblema della parte finale della stagione e che evidenzia la stanchezza psico-fisica per un campionato iniziato male, tutto in salita anche per la clamorosa rimonta, un campionato fra mille sofferenze specialmente nell'ultimo mese e con un epilogo felice, una qualificazione ai play-off di Champions League che dopo l'avvio disastroso di stagione, si trasforma in una grande soddisfazione per tutta la società del Milan.
In questi mesi la squadra è cresciuta tantissimo sotto tutti i punti di vista, tanto da diventare una squadra, forte e competitiva, al di là dei cosidetti "aiutini", il Milan contro il Siena si giocava tutto in 90 minuti e dopo un buon avvio, sono andati in confusione, tanto da permettere a Terzi con una difesa distratta e immobile di segnare alla prima (e se vogliamo unica) occasione da gol, portando in vantaggio il Siena proprio mentre la Fiorentina a Pescara li scavalcava.
Mancavano 6 minuti alla fine quando una leggera trattenuta ai danni di Balotelli in area viene punita con il rigore che Mario trasforma, 3 minuti dopo una rete rocambolesca di Mexes cambia il risultato e l'esito finale della stagione del Milan, al terzo posto occupato per tre mesi, perso per un ora circa e riagguantato in 3 minuti.
Una vittoria sofferta saluta con una grande festa in campo e sugli spalti a fine partita, raggiunto l'obiettivo si può veramente parlare di stagione positiva, specialmente se si considera da dove si è partiti.
Il Milan si presenta con un Flamini in meno per un problema muscolare e un Montolivo in più, ancora l'esclusione di El Shaarawy e l'inserimento di Niang e Robinho (due flop) che non danno il giusto peso ad un Milan deve assolutamente vincere, davanti ad un Siena che vuole in tutti i modi salutare la serie A con dignità.
Importante traguardo per il futuro del Milan che con  la qualificazione alla più importante competizione europea, ha la possibilità di introitare tanti milioni di euro, anche se bisognerà in agosto nei play-off, per non vanificare tutto.
Il Milan approccia bene la partita e inizia forte, sembra l'inizio di un monologo rossonero con il gol che arriverà da un momento all'altro, trattenuta di maglia di Ambrosini in area, ma l'arbitro lascia correre e arriva il vantaggio dalla Fiorentina, i giocatori se ne accorgono e accusano il colpo, Balotelli non sembra in grande forma, ma c'è di buono che rincorre l'avversario e lotta su tutti i palloni, contrariamente ad altre volte capisce l'importanza della posta in palio.
Anche all'ultima partita arriva l'ennesimo gol subito su un pallone alto spiovente in area da calcio piazzato e anche questo è un'emblema di un'intera stagione, la squadra è cresciuta e migliorata molto, ma c'è ancora da lavorare su molti dettagli per diventare forti e competitivi anche ai massimi livelli.
Balotelli colpisce la traversa di testa e ci prova anche su punizione, ma sembra un'altra fatal Verona, il Milan prova con tutta la generosità possibile, il traguardo sta sfuggendo, El Shaarawy entrato al posto di Nocerino, viene fermato per un fuorigioco inesistente, poi sfiora il gol con un bel colpo di testa che finisce sopra la traversa, è destino il terzo posto sembra finito qui.
Ambrosini già ammonito si fa espellere, sembra davvero la fine, ma ci pensa Terlizzi giusto un minutino dopo a ristabilire la parità numerica, Allegri ha ancora una sostituzione, vorrebbe inserire Constant al posto di Mexes, lasciando il solo Zapata in difesa visto che Iachini ha tolto tutti gli attaccanti, si accorge che Abate è in difficoltà, cambia idea e ci azzecca, Mexes su un cross controlla e tira in porta, Pegolo respinge, Mexes lo anticipa e mette in rete.
Il Milan ha centrato l'obiettivo, ha conquistato ben 42 punti nel girone di ritorno, con una sola sconfitta contro la Juventus, totalizzando gli stessi punti dei campioni d'italia, escludendo le prime 8 giornate, un ottimo cammino, un grande traguardo, meritato, importante e insperato, ora si potrà impostare la nuova stagione.
A conferma di quanto vi ho anticipato in un altro post, l'edizione di Tuttosport del 17 Maggio 2013, delinea uno scenario chiaro per la panchina del Milan, ovvero che ad Allegri non verrà  rinnovato il contratto che andrà in scadenza nel giugno 2014 e che il successore sarà Cesare Prandelli.
In caso di mancato raggiungimento del terzo posto, Allegri andrebbe via anche con ancora un anno di contratto e a quel punto arriverebbe un traghettatore, ma non sono convinto che darebbero la squadra a Mazzarri, perchè credo che oramai nei progetti futuri cè già Prandelli.

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