Sul campo del Pescara è arrivata la prevista, facile e netta, vittoria sulla retrocessa compagine abbruzzese, spesso queste partite nascondono più insidie di quanto si possa immaginare, rischiando di scivolare e farsi tanto male, la Roma ne sa qualcosa per uno scudetto perso in casa contro un Lecce già retrocesso, quindi bisogna ammettere che i rossoneri sono stati bravi a mantenere la giusta concentrazione per conquistare in scioltezza una vittoria importante per avvicinarsi ancor di più all'obiettivo terzo posto.
La partita da subito è sembrata una partita amichevole, ritmi bassi con una squadra in campo che domina in lungo e in largo, il Milan e l'altra che quasi mai riesce ad impensierire la difesa rossonera, creando pericoli veramente importanti.
Non è che adesso ci si esalti per questa prestazione che era e resta solo una tappa di avvicinamento all'obbiettivo finale (un posto in champion o così o Pomì), il Milan ha fatto solamente ed esclusivamente il suo dovere, un compitino facile facile, svolto con diligenza e senza neanche troppo impegno, anche perchè la partita si è sbloccata quasi subito e chiusa già alla fine del primo tempo.
Protagonista come sempre Balotelli, con due gol (uno su rigore), una traversa e tante altre giocate che hanno illuminato la partita come lampi improvvisi nella lentezza generale, peccato che da Siena non è arrivata la notizia (almeno del pareggio), che sarebbe stata la ciliegina sulla torta, quindi il terzo posto non è ancora al 100 %, mancano tre punti, una vittoria da ottenere nelle ultime due partite e domenica c'è " l'appuntamento importante", quello contro la Roma.
Appuntamento importante che solitamente la squadra di Allegri fallisce puntualmente, ed è proprio questa prerogativa che infastidisce Berlusconi e lo porta a preferire allenatori ex milanisti, perchè dopo che sei stato al Milan acquisisci una mentalità particolare, specie per gli appuntamenti "speciali", solo per citarne uno per esempio, la vittoria in finale di champions contro lo stratosferico Barcellona di Cruyff.
Allegri fa tourn over per necessità e per scelta: Yepes per Mexes (affaticamento muscolare), Robinho e Niang con Balotelli nel tridente, con El Shaarawy e Pazzini in panchina, per una sfida in Abbruzzo che mancava da 21 anni, Pescara-Milan del 1992 finta 5-4 per i rossoneri e dove Allegri segnò il suo primo gol in serie A.
Allegri fa tourn over per necessità e per scelta: Yepes per Mexes (affaticamento muscolare), Robinho e Niang con Balotelli nel tridente, con El Shaarawy e Pazzini in panchina, per una sfida in Abbruzzo che mancava da 21 anni, Pescara-Milan del 1992 finta 5-4 per i rossoneri e dove Allegri segnò il suo primo gol in serie A.
Allegri riesce, nonostante una partita facile e che nasconde dei rischi, a scierare un Milan mentalmente applicato su di una sfida che bisogna assolutamente vincere, perchè dopo tanti sforzi sarebbe imperdonabile complicarsi la corsa al terzo posto per una partita del genere.
Il Milan inizia senza strafare mantiendo il controllo del gioco e della partita, con un gran possesso palla, che rende vano il pressing degli abruzzesi, dopo tre minuti Balotelli coglie clamorosamente la traversa e dopo pochi minuti Cosic (netto fallo su Nocerino) provoca il rigore che Balotelli trasforma in gol con la solita freddezza, siglando il vantaggio.
Il Milan non fatica, gioca in scioltezza, quasi come se fosse una partitella amichevole e poco dopo la mezz'ora arriva il secondo gol, a sancire la superiorità con Muntari, per il suo primo gol stagionale e partita già chiusa con il minimo sforzo e non cambia nella ripresa, il Pescara ci mette impegno e corsa ma dopo pochi minuti arriva il terzo gol, autore Flamini che mette in rete da pochi passi, confermando il suo ottimo momento di forma, che porta al rinnovo.
Attacco stellare con le 3 punte (anche della Nazionale) in doppia cifra, con Balotelli (al Milan da febbraio) che chiude il poker e la sua doppietta personale, segnando l'undicesimo gol in undici partite, una media eccezionale (...e se fosse arrivato prima...), quattro gol e partita in archivio anche se per l'aritmetica certezza del terzo posto bisogna ancora attendere.
Domenica in caso di vittoria contro la Roma, potrebbe essere l'occasione per salutare i tifosi, regalandogli un terzo posto (e poteva essere anche un secondo) al termine di una stagione particolare, per via del grande esodo, cominciata malissimo e proseguita in crescendo, un terzo posto da festeggiare e che sembrava irraggiungibile, ma domenica ci sarà prima però da battere la Roma, ma quella sarà un'altra storia!
Finito il duello con il Napoli per il secondo posto, continua (perchè è già iniziato) quello sul mercato, oltre al possibile scambio Nocerino-Inler, bisognerà battere il Napoli alla corsa di : Zaza, Astori, Ogbonna e Nainggolan, adesso speriamo di essere protagonisti anche al calcio mercato, c'è in giro un certo Fabregas, chi sà non torni a giocare con Flaminì !
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