lunedì 27 gennaio 2014

Pazzini il vero top play.


I numeri dicono che il Milan ha vinto per la prima volta in questo campionato due partite di fila, che il quinto posto dista solo 5 punti (c'è un l'Inter che per adesso è messa peggio di noi) e che mancano 17 gare alla fine, ma la prestazione (la terza deludente di fila) dice, che al momento la cura (Seedorf) è peggiore della malattia (Allegri).
E' vero che l'olandese è in sella alla squadra da solo due settimane, ma è pure vero che il gioco non è migliorato per niente, forse perchè anche Seedorf predilige riempirsi la bocca di numeri (modulo) e continuiamo a vedere gente obbligata a giocare in ruoli non suoi, Robinho e Balotelli in testa.
Non sono i giocatori a doversi adattare al sistema di gioco, ma il sistema di gioco ai giocatori, specie se non hai in difesa, gente come Nesta, Maldini e Thiago Silva, quindi il 4-2-3-1 deve per forza avere a protezione della difesa, due mediani di grande spessore, uno può essere De Jong, ma accanto ha bisogno di un altro come lui e di almeno una riserva alla pari.
Montolivo ha fatto bene con il Verona, ma in Champions sarà squalificato ed ecco che diventa indispensabile uno come Essien, a costo zero e a 3 milioni l'anno, è un affare se il 31enne è a posto fisicamente e poi per 1 anno e mezzo non è molto impegnativo, mentre il quarto potrebbe essere uno tra Cristante, Poli e Muntari, anche se il Ghanese da mediano non lo vedo.
I tre trequartisti poi dovrebbero essere El Shaarawy e Birsa su una fascia che hanno dimostrato di potere fare le due fasi, Kakà dietro a Balotelli e non decentrato, ma occorrono il suo sostituto e i due trequartisti sull'altra fascia, uno di questi tre è Hondà, gli altri bisognerebbe prenderli, Biabiany del Parma, andrà da Lippi, la juve ha preferito Nanì e rinunciato a Menez che in scadenza si potrebbe fare, ma ne manca ancora uno, solo se Saponara dovesse andare via.
Ho citato Cristante e Saponara ma bisogna farli giocare, altrimenti mandarli in giro per farli crescere, senza continuare ad insistere con i Nocerino e i Robinho, anche se per quanto riguarda, adattare il modulo ai giocatori, io con questi farei l'albero di natale di Ancellottiana memoria, con Pazzini unica punta (e a Cagliari si è visto), Kakà e Balotelli trequartisti e un centrocampo a 3 con un metodista e due mezzeali che si inseriscono.
Continua a non piacermi Amelia, gioca poco e prende sempre gol stupidi, non mi dite che è perchè gioca poco, perchè anche Storari lo fa, ma quando viene chiamato in causa, sfodera sempre ottime prestazioni, mandiamolo via e troviamo una soluzione per Agazzi subito.
Finalmente è andato via Nocerino al West Ham, controbilancia l'arrivo di Essien, un altro sicuro partente dovrebbe essere Zaccardo in Turchia o addirittura alla Fiorentina, mentre è ancora incerto il futuro di Mexes, Rami ha fatto una gara sufficiente, ha rischiato poco e ha fatto le cose semplici, anche qua rompiamo ogni indugio e prendiamo Paletta.
Ma il vero top play è Pazzini, è il vero uomo d’area, è quello che ci manca e che fa la differenza, magari riceve pochi palloni, ma appena può la butta dentro, sotto porta è sempre decisivo.

Foto tratte dal web.

giovedì 23 gennaio 2014

Riappaiono i vecchi fantasmi.

L'interrogativo dell'ultimo post, se il Milan fosse diventato veramente un altro Milan, è stato subito chiarito, un gran bel Milan per una quindicina di minuti, sulla scia del primo tempo di domenica contro il Verona e poi ecco arrivare i fantasmi di Allegri, del resto, una squadra che per 3 anni e mezzo ha giocato male (o meglio, non ha avuto nessun gioco), poteva come per miracolo giocare bene ? forse con un tecnico navigato, il miracolo non si sarebbe verificato lo stesso, ma avrebbe se non altro reso la squadra più "essenziale".
Sicuramente i primi 15 minuti, hanno evidenziato un possesso palla per eccellenza, finalmente c'era sempre un uomo libero per ricevere il passaggio e poi la palla circolava bene, ma tutto sempre fatto a velocità bassissima, troppo lento, tutto troppo lento e a quel punto non non ha più senso, così è diventato un Milan senza identità, con la difesa sempre scarsa e ancora meno protetta del solito.
Non occorre essere un profeta per capire che al di là del modulo, Seedorf si ispira ad Ancelotti, ma anche lui aveva un possesso snervante e sterile, solo che aveva un centravanti (Balotelli non lo è) e Shevchenko che arrivava sempre dall'esterno, forse un giorno anche noi potremo arrivare agli inserimenti centrali come il Barcellona, ma per il momento servono i risultati.
Invece la Coppa Italia sfuma e con lei anche l'Europa dei poveri, questo Milan è riuscito in quello che riusciva al miglior Milan di Allegri, rivitalizzare un'Udinese in piena crisi e imbottita di giovani e con una squadra così, la Champions League sarà un umiliante eliminazione e l'entusiasmo (veramente già finito) non potrà di certo bastare, contro l'Atletico Madrid primo in classifica, mercato e condizione fisica, è quello a cui bisognerà pensare in futuro.
Per quanto riguarda il mercato, la priorità è costituita dalle cessioni, il Milan deve assolutamente "liberarsi" di: Gabriel, Vergara, Zaccardo, Nocerino e Mexes, quest'ultimo pare potrebbe andare al Monaco, mentre per Nocerino ci sono delle proposte del West Bromwich e del West Ham, in prestito invece andranno Gabriel e Vergara (Reggina e Parma).
Per il 4-2-3-1 di Seedorf, bisognerà cercare sul mercato degli esterni, ma serve anche un mediano, piace Parolo e anche Essien, il Milan poi si sta muovendo per il portiere del futuro, Perin 22enne portiere del Genoa,  Kasper Schmeichel portiere del Leicester City e figlio del grande Peter e l'olandese Tim Krul, da questa lista uscirà l'estremo difensore giovane per il dopo Abbiati, anche sè proprio Abbiati, ieri è stato il migliore in campo, sicuro in ogni episodio, ha sfiorato la palla sul rigore, senza però riuscire a fare il miracolo, l'unico calciatore in campo sopra la sufficienza.

Foto tratte dal web.

lunedì 20 gennaio 2014

E' un altro Milan ?

Forse non è un altro Milan e forse Seedorf almeno per quest'anno non ci riuscirà, ma almeno l'approccio alla partita è stato di un Milan diverso da quello visto fin qui, è anche un Milan con più entusiasmo, con più attenzione sul possesso palla e sul fraseggio e a quanto pare con una certezza in più, Sogliano dal primo luglio sarà il nuovo direttore sportivo, ieri poi a San Siro c'era anche Davids, che ha lasciato il Barnet, per entrare nello staff di Seedorf, come allenatore addetto al centrocampo.
Contro il Verona si è visto almeno una trasformazione mentalmente, una squadra che ha condotto il gioco con tanto possesso palla (alla Ancelotti per intenderci), facendo vedere cose diverse rispetto ad Allegri, una mentalità sicuramente più offensiva, un Milan meno insicuro e timoroso, quasi sempre nella trequarti del Verona, ma c'è ancora tanto da lavorare. 
Ora c'è una coppa Italia da provare a vincere e una classifica da scalare, per piazzarsi in una posizione onorevole, ma con Davids, Sogliano e poi Crespo e in futuro Stam, deve arrivare anche qualcosa dal mercato, perchè non è più e solo questione di rinforzi, è anche questione di trovare i giocatori più adatti, alle esigenze di Seedorf.
La squadra è stata aggressiva ed ha giocato con la difesa alta, a mio avviso troppo alta, Emanuelson e De Sciglio, hanno spinto in maniera importante, anche se sono mancate le sovrapposizioni, con il lavoro ci possono arrivare, ma la preoccupazione è lasciare Zapata e Bonera da soli, che non sono Thiago Silva e Nesta, e mi dispiace sapere che Ramì, non conosce ancora il calcio italiano, (così ha detto Seedorf).
Le perplessità continuano davanti ai due mediani, anche loro troppo pochi per arginare le ripartenze e non saranno sicuramente i tre trequartisti, che potranno dargli una mano, Hondà ha iniziato molto bene come rifinitore centrale, ha creato gioco ed è andando diverse volte al tiro, salvo poi a non avere un calo fisico nella ripresa, ma niente copertura.
Kakà ha svariato su tutto il fronte d'attacco, sacrificandosi molto, quando tornerà El Shaarawy, sarà il faraone a dargli una mano, sicuramente non come Robinho, da segnalare l'ottimo impatto che ha avuto Petagna in quei 15 minuti in cui è entrato in campo, ha difeso palla facendo salire i compagni, servendoli in profondità.
A proposito di Petagna, alcune considerazioni sono d'obbligo, almeno in questa giornata di campionato, lui ha fatto la prima punta, senza incontrare le difficoltà di Matri, che ha ribadito a Firenze con la doppietta, che era il Milan di Allegri, che metteva i giocatori in difficoltà, sono numero e i numeri (la matematica) non è un'opinione.

Foto tratte dal web.

sabato 18 gennaio 2014

Il primo tecnico di colore in Italia.

Seedorf  riparte da Milanello, non più con gli scarpini da calciatore e la maglia numero 10, ma in giacca e cravatta e con tanta curiosità attorno, al Milan qualche giorno prima di lui è arrivato un nuovo numero 10 Hondà e con lui anche Ramì, Petagna e se vogliamo pure Pazzini, non sono il massimo (numericamente) per tirare fuori il Milan da questa melma, ma in attesa di qualche regalo del presidente, questo basta per cominciare.
Giocare contro lo Spezia, nonostante l'ottima prova dei liguri, non è di certo un test importante, per potere valutare Rami in una partita intera, può tutto sommato considerarsi promosso, il francese ha disputato una partita sufficiente, buona nella marcatura sull'avversario, un po' meno nell'appoggiare l'azione, certo deve giocare per trovare la migliore intesa con i compagni, Ramì comunque, può essere considerato un difensore di livello, così come Hondà che sbaglia pochissimi palloni e che fornisce assist e sponde fantastici.
Svaniti uno dopo l'altro; Jorginho, Nainggolan e anche D’Ambrosio, gli interessi del Milan si spostano fin da adesso su calciatori più utili al nuovo corso e tra questi Essien, pur non essendo più giovanissimo, ha l'esperienza ed essenzialmente può giocare in Champions, poi con il possibile nuovo modulo con i due mediani, sarebbe perfetto in coppia con Montolivo o De Jong, con Balotelli unica punta, Kakà e Honda in posizione più arretrata.
La terza maglia nella linea dietro a Balotelli potrebbe essere di Saponara, o di Montolivo se questi non farà coppia in mediana, o di El Shaarawy al suo rientro, ma quello che preoccupa di più, resta sempre la difesa, Ramì si sta ambientando e De Sciglio è un punto fisso, ma rimangono i dubbi sui giocatori con cui completare il reparto.
Seedorf sembra avere le idee chiare e la partita contro il Verona servirà a dare molte indicazioni, anche per il mercato, Pazzini  vice Balotelli non appena tornato in campo, è tornato pure al gol, un gol in acrobazia, ma si è rifatto male e ora per un paio di settimane, toccherà a Petagna sostituirlo, adesso che Matri è passato alla Fiorentina.
Io non lo avrei dato ai viola, dopo come si sono comportati per Ljajic, ma la Fiorentina era l’unica in grado di pagare 6 mesi di ingaggio, speriamo che l'infortunio di Pazzini, non costringa il Milan ha dover cercare un'altra punta sul mercato, dove si riprende a seguire Krul, portiere del Newcastle, l'olandese dovrebbe prendere il posto di Abbiati e d è gradito anche a Seedorf.
Siem De Jong ha fatto sapere che non lascerà l'Ajax, almeno in questa sessione di mercato e poi dice di gradire una sistemazione inglese o tedesca, così si ritorna a parlare di Parolo e ora a quanto pare a "condizioni vantaggiose per il Milan", si parla di uno scambio alla pari tra la metà di Saponara e quella dell'intero cartellino di Parolo, che è pur sempre in orbita nazionale.
Ma quello che molti motivi sembra essere l'obiettivo più reale, è il talentuoso giocatore del PSV Maher, coinvolto in uno scandalo, per via di foto compromettenti con una ragazza nonostante lui sia fidanzato, sarebbe intenzionato a lasciare subito il suo paese e il Milan lo accoglierebbe volentieri.

Foto tratte dal web.

lunedì 13 gennaio 2014

E' stato un grosso errore.

Sabato dopo l' intervista di Allegri, si intuiva che contro il Sassuolo, sarebbe stato difficile, vedere Honda dall'inizio, certo uno scarsone come lui non è che si può buttare nella mischia, in una finale intercontinentale con il Sassuolo, non scherziamo.
Gli schemi di Allegri non sono cose per tutti, il giapponese ne deve mangiare di pane prima che possa solo pensare, di potere interpretare il gioco celestiale del nostro tecnico, magari se ci sarà spazio, durante la partita, forse qualche minuto lo farà, piuttosto forse giocherà da titolare mercoledì contro lo Spezia.
Per il resto in difesa rientrano Emanuelson e De Sciglio, al centro poi dovrebbero andare l'immenso Zapata e al suo fianco Bonera e Ramì ? (dico io ma che ca..o abbiamo preso a fare e così anticipatamente, sé poi non deve giocare ?), il gran visir dei tecnici crede che sé dovesse servire, può sempre fare l'esterno di difesa, come sé il problema fosse De Sciglio.
Una roba da non credere, per lui, avrebbe probabilmente debuttato dal primo minuto, con Hondà in Tim Cup, come tutte le seconde linee che si rispettano chiaramente, come se questi più che con lo Spezia non potessero giocare ?
A centrocampo con De Jong, la conferma di Cristante (chissà come mai) e poi ancora Nocerino, anche se quasi sempre fischiato (noi tifosi no ne capiamo niente però), perché non è importante vincere è importante vendere e la merce va esposta per bene, forse il per bene.....me lo potevo risparmiare, in avanti, Kakà, Balotelli e il sublime Robinho (anche lui tra i peggiori in campo lunedì), però ci dobbiamo fare i soldini, questo è commercio, non è che calcio, ma che cosa stiamo facendo ?
Che cosa stiamo facendo è presto detto, "un disastro storico, inimmaginabile", io ho una mia teoria, i giocatori hanno scaricato il tecnico, visto che non ci pensa la società, ci hanno pensato loro e meno male che Barbara, se né accorta e ha messo la parola fine.
Questo esonero è arrivato troppo tardi, anzi doveva avvenire a fine della stagione scorsa, è stato un grossissimo errore confermare un allenatore "traghettatore", quando la squadra sa che l'allenatore è destabilizzato e non ha più la fiducia, un errore che ha portato la squadra al limite della zona retrocessione, perché è vero che Allegri aveva ancora un anno di contratto, però certi sacrifici dal punto di vista economico vanno fatti.
Il Milan ha deciso via Allegri e stavolta Galliani (anti Seedorf) non ha potuto dire la sua, l’obiettivo è quello di affidare fin da subito la panchina a Seedorf, Tassotti allenerà la squadra fino a mercoledì in coppa Italia e poi da giovedì ci sarà l'olandese, con uno staff tecnico dove ci saranno, tanti altri ex milanisti, Stam e Crespo e forse anche Kluivert.
Barbara finalmente l'ha vinta, perché aspettare ancora, magari per poi ripartire dalla serie B ? c'e un rinnovamento da fare si deve andare avanti fino in fondo e senza indugi, Galliani, Braida, Tassotti e via discorrendo,  hanno fatto la storia del Milan, ma i cicli finiscono per tutti, del resto se non si cambia quando le cose vanno male quando lo devi fare ? Barbara ha idee nuove, vuole modernizzare e snellire la società facciamola provare, adesso non abbiamo più nulla da perdere, chi lo sa.

Foto tratte dal web.
 

martedì 7 gennaio 2014

Kakàrica dei 101.

Il Milan conferma la sua tradione, che lo vuole dopo le festività  natalizie, alla prima partita dell'anno nuovo, mai perdente, tanto che non perde da 17 anni (meno male, almeno questo), in pratica dal 1997, ma questa vittoria con l'Atalanta, lascia pochi spunti positivi, il traguardo dei 101 gol con la maglia rossonera, di un formidabile Kakà e il positivissimo esordio del giovane Cristante, come una sorta di filo conduttore tra il vecchio e il nuovo.
Finalmente Cristante, ha giocato bene e ha pure segnato, quello che non capisco, ma io non capisco troppe cose di Allegri, compreso questo suo annuncio di lasciare a fine stagione, in maniera poco opportuna, dicevo non capisco perchè dopo che finalmente qualche giovane si impone (Saponara ad esempio), lui torna ad ignorarlo, succederà così, sicuramente anche per Cristante.
I giovani devono avere maggiore considerazione, specie nelle condizioni in cui è il Milan, il fatto vero è che manca la fiducia, si è aspettato pure troppo, a mettere in campo Saponara e Cristante, mentre si continua a dare occasioni, a vecchi che spesso fanno più danno che altro (Muntari, Robinho e Matri), Allegri da gran ruffiano, continua a mettere in vetrina i giocatori che il Milan vuole vendere e non quelli che meritano di giocare.
Perchè dopo la buona prova di Saponara nel derby, gli è stato preferitio l'evanescente Robinho ? fra l'altro con l'arrivo di Hondà, Saponara non avrà più un'altra possibilità di giocare e perchè abbiamo chiesto all'ora l'arrivo anticipato di Ramì, per potersi ambientare meglio e poi lo lascviamo in panchina, per assistere alla sagra degli errori di Mexes e Zapata ? e Bonera il difensore migliore di questi ultimi periodi, perchè fuori anche lui ?
La prestazione è stata come al solito scandalosa, per tutto il primo tempo, la solita sterile superiorità, su un'Atalanta rinunciataria, poi, dopo il gol, nella ripresa, i primi venti minuti sono stati una terribile sofferenza, pieni di errori e sbavature, la difesa ha traballato e non poco, ma grazie al secondo migliore in campo Abbiati, possiamo tornare sul lato sinistro della classifica.
Cristante è stato tra i migliori in campo e prima del gol, lo ha sfiorato in un altro paio di occasioni e in una manda il pallone sulla traversa, Galliani dice di averlo tolto dal mercato, a questo punto dopo avere perso Naingollan e senza il becco di un quattrino per comprare qualcuno, toglierlo dal mercato mi pare il minimo, ma devono giocare, Cristante e Poli valgono Parolo o Muntari ed hanno altre motivazioni, quelle che servono e su cui puntare.
Non è stato un Milan spettacolare, la prestazione nonostante la vittoria non convince, il pubblico rumoreggia e dagli spalti piovono fischi, per Matri, Allegri e l'inguardabile Robinho, il Milan vince nettamente ma senza convincere, è una squadra che si regge sui singoli, belle le prove di Kakà e Cristante, positivo Balotelli, bene anche De Sciglio e Abbiati, ma non possiamo programmare su di un portiere di 37 anni.

sabato 4 gennaio 2014

Tempo di cambiamenti.

Il 2013 ha segnato al compimento dei 114 anni della società, la chiusura di un ciclo durato 27, pieno
di successi, ma ormai verso il declino, testimoniato dalle ultime stagioni, il cambio è stato segnato, dalla caduta di tutti i segni identificativi, dal cambio di sede, al cambio del direttore sportivo, ma adesso al di la' dei nomi e del mercato, cosa ci sia da ricostruire e' molto chiaro e molto urgente.
Va ricostruita la rete di osservatori e collaboratori, bisognerà acquisire le prestazioni sportive di ragazzi di personalita', ai quali venga insegnato ad indossare la maglia rossonera, ai quali si trasmetta il DNA rossonero, come è successo per Kakà, Shevshenko, Thiago Silva e così via, o alle giovani generazioni, da Maldini a Baresi, da Albertini a Costacurta, perche' gente come Cristante, che abbiamo in casa e tutti gli altri ci invidiano, devono trovano lo spazio necessario per diventare i campioni di domani, fatti in casa, come il Milan ha sempre fatto.
Gente come Saponara, o l'astro nascente Cestagalli, devono avere la stessa fiducia, che hanno i giovani nelle squadre straniere, percorrere la stessa strada già sperimentata con El Shaarawy e De Sciglio, valorizzando il patrimonio societario, come accade all'estero e di cui l'Arsenal è degna rappresentante, certo se Tottenham (e qui i soldi non mancano) e Aston Villa, stanno seguendo Marco Cestagalli, promettente esterno sinistro classe '97, un motivo ci sarà, perché non fargli ripercorrere la strada di De Sciglio ?
Intanto con il Monacò di Ranieri e Mexès (31 anni), sarebbero già avvenuti dei contatti, con gli eventuali soldi risparmiati (4 milioni di euro a stagione), il Milan aumenterebbe la sua disponibilità per arrivare a Nainggolan e per sostituire il francese, potrebbe arrivare Aly Cissokho, quello che nel 2009 era stato preso e poi mollato per una malformazione ai denti, per la corsia mancina nel caso in cui la trattativa per D’Ambrosio non dovesse andare a buon fine, mentre sulla lista del Milan c'è anche il portiere Viviano, il suo arrivo è legato alla partenza di Gabriel, dato in uscita.
Con l'arrivo di Honda, sale a otto il numero di atleti che arriva dal Sol Levante, hanno giocato in serie A: Miura (Genoa 1994), Nakata (con Perugia, Roma, Parma e Fiorentina), Nanami (Venezia), Yanagisawa (con Sampdoria e Messina), Nakamura (con la Reggina), Morimoto (con Catania e Novara) e Nagatomo (all'Inter dal Cesena).

Foto tratte dal web.