lunedì 20 gennaio 2014

E' un altro Milan ?

Forse non è un altro Milan e forse Seedorf almeno per quest'anno non ci riuscirà, ma almeno l'approccio alla partita è stato di un Milan diverso da quello visto fin qui, è anche un Milan con più entusiasmo, con più attenzione sul possesso palla e sul fraseggio e a quanto pare con una certezza in più, Sogliano dal primo luglio sarà il nuovo direttore sportivo, ieri poi a San Siro c'era anche Davids, che ha lasciato il Barnet, per entrare nello staff di Seedorf, come allenatore addetto al centrocampo.
Contro il Verona si è visto almeno una trasformazione mentalmente, una squadra che ha condotto il gioco con tanto possesso palla (alla Ancelotti per intenderci), facendo vedere cose diverse rispetto ad Allegri, una mentalità sicuramente più offensiva, un Milan meno insicuro e timoroso, quasi sempre nella trequarti del Verona, ma c'è ancora tanto da lavorare. 
Ora c'è una coppa Italia da provare a vincere e una classifica da scalare, per piazzarsi in una posizione onorevole, ma con Davids, Sogliano e poi Crespo e in futuro Stam, deve arrivare anche qualcosa dal mercato, perchè non è più e solo questione di rinforzi, è anche questione di trovare i giocatori più adatti, alle esigenze di Seedorf.
La squadra è stata aggressiva ed ha giocato con la difesa alta, a mio avviso troppo alta, Emanuelson e De Sciglio, hanno spinto in maniera importante, anche se sono mancate le sovrapposizioni, con il lavoro ci possono arrivare, ma la preoccupazione è lasciare Zapata e Bonera da soli, che non sono Thiago Silva e Nesta, e mi dispiace sapere che Ramì, non conosce ancora il calcio italiano, (così ha detto Seedorf).
Le perplessità continuano davanti ai due mediani, anche loro troppo pochi per arginare le ripartenze e non saranno sicuramente i tre trequartisti, che potranno dargli una mano, Hondà ha iniziato molto bene come rifinitore centrale, ha creato gioco ed è andando diverse volte al tiro, salvo poi a non avere un calo fisico nella ripresa, ma niente copertura.
Kakà ha svariato su tutto il fronte d'attacco, sacrificandosi molto, quando tornerà El Shaarawy, sarà il faraone a dargli una mano, sicuramente non come Robinho, da segnalare l'ottimo impatto che ha avuto Petagna in quei 15 minuti in cui è entrato in campo, ha difeso palla facendo salire i compagni, servendoli in profondità.
A proposito di Petagna, alcune considerazioni sono d'obbligo, almeno in questa giornata di campionato, lui ha fatto la prima punta, senza incontrare le difficoltà di Matri, che ha ribadito a Firenze con la doppietta, che era il Milan di Allegri, che metteva i giocatori in difficoltà, sono numero e i numeri (la matematica) non è un'opinione.

Foto tratte dal web.

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