domenica 2 novembre 2014

Siamo tornati di nuovo "Allegri"

Il Milan si presenta al Meazza per la decima giornata di campionato contro il Palermo, forte di un sorprendente terzo posto e di un andamento migliore rispetto alla squadra di Allegri della scorsa stagione, a dispetto delle critiche per il pareggio di Cagliari, alla 9° giornata dello scorso campionato i rossoneri avevano 11 punti e ben 4 sconfitte, quello di questa'anno 16 punti e una sola sconfitta, con un saldo attivo di +5.
Anche l'attacco ha un altro andamento, essendo il migliore della serie A e se vogliamo per certi versi anche la difesa sta andando meglio, il cruccio vero invece è il centrocampo, dove l'assenza di Montolivo pesa e tanto, Riccardo si è sottoposto a visita con i due chirurghi che l’hanno operato a giugno e l’esito del controllo è stato positivo, la guarigione dalla frattura alla tibia sinistra, permetterà quindi a Montolivo, di iniziare la preparazione atletica, per poi rientrare progressivamente negli allenamenti con la squadra.
Ma passiamo alla partita con il Palermo, che dopo tutte queste premesse, non ti aspetti una sconfitta e per di più, così netta e meritata, una sconfitta che mette impietosamente a nudo, tutti i limiti del Milan, che i primi risultati positivi e l'entusiasmo di Inzaghi, avevano nascosto, l'effetto Pippo è svanito e il Milan è tornato mediocre, come quello della scorsa stagione, come quello di Allegri.

Sembrava oramai dimenticata quella squadra lenta e molle, che arrivava sempre in ritardo su tutti i palloni e che è tornata inesistente sul piano dell'impegno e della voglia di vincere e invece.....
Ci sarebbe stato tutto il tempo per rimontare e ribaltare il risultato, ma poca determinazione, troppa confusione e pochissimo gioco, niente in verità, nonostante la scelta coraggiosa di inserire a centrocampo Saponara, non ci sono idee chiare e razionali.
A nulla può servire una formazione offensiva e spregiudicata, se poi vengono a mancare, l'entusiasmo, l'idea di gioco e la voglia di vincere, così come non è bastato il sostegno della curva, che come sempre ha incitato e sostenuto i calciatori in campo fino alla fine, è vero che questa sarà una stagione in cui bisognerà soffrire per provare a tornare una squadra competitiva ai massimi livelli, ma qua si va indietro a tutto gas.
Certo se si continua a fare progetti per il futuro, con gente come Zapata, per non dire di Bonera o di Muntari, be di che parliamo, se poi Menez o Torres (si sbatte ma è troppo solo), Honda ed El Shaarawy, sono i fantasmi di quelli conosciuti in passato, allora cosa possiamo sperare, meno male che prima Abbiati e ieri Diego Lopez, ad ogni partita hanno evitato passivi più pesanti.
Nel post precedente parlavo di scelte chiare e definite e invece non si riesce ad avere il coraggio per farle, Van Gingel per esempio perchè non gioca ? e poi, ma in allenamento sono tutti in forma smagliante e in partita si trasformano in negativo? ricostruire significa arrivare magari di nuovo ottavi, ma con prospettive diverse, se Honda non è in forma, panchina, Menez è diventato irritante, panchina, sempre meglio che inclinare il rapporto con i tifosi, che poi perde la pazienza e lo fischia impietosamente, a chi giova ?
L'entusiasmo delle prime partite dove è finito, non ce ne più traccia o della reazione che ha permesso al Milan di rimontare già in altre occasioni, ce una squadra involuta e Honda ne è l'emblema, forse si sono montati la testa o è stato un momento particolarmente positivo per tutti ? fatto sta che il pubblico è tornato ai fischi assordanti (già a fine primo tempo, come ai tempi di Allegri).
Un black-out ci potrebbe pure stare, in fin dei conti il Milan è pur sempre un cantiere aperto e si potrebbe anche capire e perdonare ma, e non sembra solo una sensazione, il rendimento della squadra sta peggiorando, non è solo il fatto che l'attacco non segna più, fa fatica a fare un tiro verso la porta avversaria, il centrocampo non funziona, manca il costruttore di gioco e si deve aspettare con ansia il ritorno di Montolivo, per non parlare che la difesa senza Alex si perde.

Bisogna correre immediatamente ai ripari, dentro con coraggio i giovani come Van Gingel, Saponara ma al suo posto, così come Bonaventura, se no altro che terzo posto, Inzaghi dice che bisogna lavorare e crescere e che il lavoro da fare è davvero tanto, ora dico io anche a livello psicologico e mentale e qui mi faccio due domande: 
Inzaghi ha le capacità per affrontare questa situazione e poi se le ha, riuscirà a mettere in campo chi ha veramente fame, o dall'alto arriveranno i soliti consigli per le "vendite", ovvero quelli per preservare il capitale o i senatori ?
E allora speriamo che questa sconfitta possa far capire a chi deve capire, che non basta distribuire voti generosi, per nascondersi dai limiti che per certi versi sono anche impietosi che ha la squadra e che bisogna  non solo lavorare sul campo per tornare grandi, ma anche sulle casse della società, per permettere a Galliani di operare al mercato, con i soldi e non con i fichi secchi.
Il Milan cerca rinforzi per il centrocampo, così per il mercato di gennaio, i rossoneri hanno individuato come obiettivo principale Illarramendi, per il centrocampista classe '90 del Real Madrid, martedì Galliani ha incontrato il suo entourage, per averlo in prestito, sfruttando i buoni rapporti con i madridisti e Ancelotti, ma secondo quanto si dice in giro però, anche il Porto starebbe seguendo il giocatore, che sembra essere perfetto per il progetto tattico di Inzaghi.
Per il contratto di Pazzini in scadenza a giugno, si potrebbe verificare che l’attaccante lasci il Milan già a gennaio per tornare alla Sampdoria, anche se pare che un pensiero importante lo stia facendo anche il Parma, nel caso di addio anticipato, a milanello potrebbe tornare così Matri dal prestito al Genoa almeno fino a giugno, che in cambio avrebbe Niang.
Pazzini a Parma a gennaio, potrebbe ricreare il tandem con Cassano, che tanto bene ha fatto con la Sampdoria, ma il sostituto vero a giugno, potrebbe essere Babacar, 21 anni e contratto in scadenza a giugno 2016, messo nel mirino dal Milan, per potenziare la rosa, i viola stanno provando a rinnovare il contratto, il Milan resta alla finestra.
Altri possibili movimenti di mercato del Milan, sempre in vista di gennaio sono: Vangioni del River Plate, nel giro della nazionale argentina, con una valutazione di circa 5mln di euro, l'altra ipotesi potrebbe essere Pasqual della Fiorentina, anche lui in trattativa per il rinnovo, e che non gioca in campionato, piace molto ad Inzaghi che l'avrebbe voluto già in estate e che ha già bocciato il suo "accomodo" estivo Armero.

Foto tratte dal web

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