lunedì 26 settembre 2016

Ancora un'amichevole persa

La prima vittoria in campionato non è servita per ricompattare il gruppo, la settimana è trascorsa tra alti e bassi, alla ripresa degli allenamenti la presenza è soddisfacente, visti gli infortunati, i frequentatori delle lezioni di guida e l'arrivo di D'Ascoli in gruppo dopo 20 venti giorni d'attesa.
Sembra comunque un anno "stregato", piove sempre sul bagnato, il mister mercoledì è stato malissimo e il giovedì non si era ripreso ed è saltato l'allenamento in un momento di ripresa importate della squadra non ci voleva, si voleva approfittare della sosta per tirarsi un pò sù sotto l'aspetto atletico e tattico.
Ma l'epilogo è avuto sabato all'amichevole programmata con il Nove (squadra juniores del girone B), ancora una volta la maggior parte dei ragazzi preferiva andare a vedere il Cittadella o a fare altro snobbando la partita amichevole, che doveva servire a collaudare quel poco fatto in settimana e si sono presentati in 11 e un ragazzino che veniva per la prima volta.
La sfiducia traspariva sui volti dei presenti, il responsabile del settore ha rassicurato i ragazzi e l'allenatore, chiedendo loro un altro atto di attaccamento ai colori, con la promessa di sistemare anche in modo drastico la situazione.
In campo i soliti undici coraggiosi e volenterosi, che sono durati un tempo fisicamente, prima di arrendersi all'avversario che nel secondo tempo ha messo in campo altri undici ragazzi freschi ed allenati, ma solo fisicamente però, perchè il Persantamaria ha lottato fine alla fine, raccogliendo le ultime energie e risultando spesso superiore agli avversari, tanto che il risultato finale è stato solo di 3 a 1 per gli ospiti.
Al di là del risultato che poi ha visto subito nei primi minuti già il Persantamaria perdere per 2 a 0, con i due gol letteralmente regalati, in campo si sono viste buone cose, specie con Cecchetto e Tommasin, ma gli errori tecnici individuali sono stati troppi ed elementari, impossibile che nelle giovanili non abbiano lavoro con un minimo di profitto, è la condizione fisica e psicologica che li porta a sbagliare in maniera scolastica.
Il mister: "Stiamo cercando di costruire una base da cui partire, questa squadra ha bisogno di compattezza e poi raggiunta la compattezza, provare a mettere benzina nelle gambe e anche la qualità, in modo da fare crescere l'autostima.
Sono importanti sicuramente anche i risultati e le prestazioni, sarebbe l'ideale ricompattare il gruppo e spostare di un mese il campionato, vincere senza subire ti può aiutare tantissimo, ma questo al momento  non può accadere, sono contento di come la squadra si stia applicando, specialmente difensivamente, ma lo stesso non posso dire in fase offensiva e a centrocampo.
Sono contento che la squadra segua l'idea di aiutarsi in campo, c'è uno spirito che mi piace, ma è limitato a soli 10/12 persone e sè non saremo almeno in 17/18 a pensarla così, non possiamo toglierci soddisfazioni e migliorarci ulteriormente".

Segui i miei commenti sul Palermo e sul Milan in "Una questione di centimetri".

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