Il pareggio interno con il Belvedere, aveva segnato un momento di attrito tra i dirigenti del Persantamaria e l'allenatore Crisà, in questa settimana c'è stata una telefonata e poi un confronto molto intenso tra le parti e come ci riferiscono, il direttore ha consigliato "caldamente" il suo modulo vincente.
E' stata la seconda volta in cui i due sono entrati nelle dinamiche di campo, il direttore ha parlato di cosa gli piace vedere in questa squadra, dal canto suo il mister ha ribattuto tutte le sue difficoltà nel mettere in campo una squadra, viste le numerose assenze e che il modulo nasce di conseguenza.
La seduta si è conclusa con un compromesso, sarebbero arrivati in prestito due giocatori dalla prima squadra, pur di vedere in campo la juniores schierata con il 3-4-1-2 caro ai dirigenti, un modulo utilizzato all'inizio e poi abbandonato per le numerose defezioni.
Possesso palla, dignità sportiva e una bella idea di calcio, sono i punti d'incontro tra dirigenza e staff tecnico, entrambi credono in un' ulteriore crescita della squadra, ma le modalità per raggiungere questi risultati sono differenti.
Accettare questo piccolo compromesso, dimostra quanto il tecnico sia legato al suo lavoro, anche stavolta comunque le difficoltà per approntare lo schieramento non sono mancate, specialmente in avanti dove è rimasto il solo Cecchetto.
A far coppia con lui Luca Baggio, appena rientrato dall'indisponibilità e adattato a fare la punta, altri i rientri e a centrocampo, Bertollo sull'esterno destro, Ferraro centrale in coppia con il "prestito" Franceschini, che liberano Grosselle ridandolo al ruolo di trequartista.
Altra partenza sparata del Persantamia come quella contro il Belvedere, al secondo minuto Cecchetto sfiora la rete e al sesto minuto il capitano va in gol, con uno dei suoi tocchi chirurgici, mettendo a segno il suo nono gol stagionale, menomale che Cecchetto c'è.
Il Persantamaria è padrone indiscusso del campo, gioca bene, circolazione ariosa della palla, interventi precisi e puntuali, è uno spettacolo vederlo, anche perchè il campo si presta alle caratteristiche dei bianco-azzurri, cosa che non avviene sul campo di patate dell'impianto di casa e così all'undicesimo sugli sviluppo di un calcio d'angolo, arriva il raddoppio di testa ad opera di Luca Pierobon.
Pian piano il Persantamaria si deconcentra, pensa di avere già vinto facile e consegna la partita al Transvector, che al ventesimo colpisce la traversa e poi accorcia le distanze al ventiseiesimo, pareggia al trentottesimo e passa in vantaggio al quarantacinquesimo, mandando negli spogliatoi una squadra ospite confusa e disorientata.
Al ritorno in campo sembra che Crisà si sia fatto sentire, il Persantamaria aggredisce subito gli avversari e al secondo pareggia con Grosselle, che ribadisce in rete una respinta corta della difesa, pareggia e come spesso gli accade si appaga, il Transvector riprende in mano la partita e due minuti dopo si riporta in vantaggio, fissando il risultato sul 4 a 3 e riprendendosi la supremazia.
I bianco-azzurri non riescono a ritrovarsi, si fanno attanagliare dalla paura, non provano più nemmeno ad attaccare, i lisci in difesa sono da cardiopalma, il cambio di modulo imposto non ha cambiato nulla, nella sostanza qualcosa è cambiato con i rientri di Ferraro, Bertollo e di Franceschini e poi il campo che ti permette qualcosa in più.
Al ventesimo Crisà decide di incidere sulla partita, doppio cambio sugli esterni, fuori Bertollo e Cognolato e dentro i più freschi Pietro Pierobon e Matteo Baggio, mentre prepara l'azzardo a sorpresa, Bettin trequartista, fuori Luca Baggio e Grosselle di punta.
La partita resta equilibrata, in difesa si balla che è un piacere, ma i nuovi entrati interpretano al meglio la partita e su questa spinta Cecchetto colpisce altri due pali, su uno di questi a un quarto d'ora dalla fine, si avventa Pietro Pierobon e pareggia, Cecchetto è stanco e non riesce a fare salire la squadra, le contendenti sono oramai lunghe in campo e alla ricerca del gol vittoria per entrambi.
A otto minuti dal termine è ancora Grosselle a ribadire in rete un'altra corta respinta della difesa del Transvector, portando il risultato sul 5 a 4 e completando la rimonta, difesa energicamente con le ultime risorse rimaste, per una squadra che ha dimostrato di essere migliorata fisicamente e di trovarsi bene sui campi in ottime condizioni.
Nel segno del "3": terza vittoria in trasferta su tre e terzo risultato utile consecutivo, accorciato di due lunghezze il ritardo dalla prima (Union rsv), invariato quello dalla seconda Virtus Romano (3 punti) e a un solo punto dal Cassola quarta, tutte e tre con una partita in più dei bianco-azzurri.
Mister tanto rumore in settimana, ma poi le cose non sono così disastrose ..... beh, a tre o a quattro ancora non giochiamo da squadra ed essenzialmente non giochiamo con continuità mentale, il disastro sta nel fatto che il primo posto potrebbe essere alla nostra portata e non riusciamo ad ingranare, complice le assenze fisiche e mentali, specialmente in allenamento.
Comunque sabato sarete ancora in trasferta dove vi trovate meglio e poi siete ospiti del Colceresa che è ultima in classifica e potete allungare la striscia e magari risucchiare qualche altro punto la davanti .... è una gara difficile, affronteremo una squadra che vorrà fare punti, per me è una partita molto difficile e non è da sottovalutare, il nostro peggiore nemico è la nostra convinzione di averla già vinta questa partita, temo che la squadra non affronti questa settimana di lavoro con la concentrazione assoluta, non dobbiamo pensare di sottovalutare questo impegno, ma dipenderà anche su quanta gente potrò contare in allenamento.
Quali sono quindi gli obiettivi stagionali adesso .... gli obiettivi stagionali sono quelli di ritrovare la compattezza del gruppo e la nostra voglia di vincere, i risultati arrivano solo giocando bene e per fare questo serve essere tutti presenti agli allenamenti e quindi avere la possibilità di potere lavorare, per potere cambiare la mentalità, quella mentalità vincente che non ci esalti troppo, perchè come abbiamo visto si rischia di cadere.
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