Quella tra Milan e Napoli a San Siro è oramai la partita del destino, i rossoneri non riescono a vincerla da 8 anni e addirittura spesso la perdono, è successo anche quest’anno come l’anno scorso, che il Milan ha giocato, ha fatto la partita, il Napoli ha amministrato e poi con due episodi, si è portato a casa i tre punti, relegando il Milan al quarto posto e costringendolo adesso ad una lunga rincorsa.
In entrambe le occasioni il Milan ha perso, ma gli è rimasto
la consapevolezza di essere una grande squadra (sicuramente la migliore) e di
avere fatto comunque una prestazione di alto livello, contro un ottimo
avversario e chiarendosi le idee, su cosa fosse un Milan senza Leao, i rossoneri
hanno giocato, creato e sono stati superiori al Napoli, come quando c’è stato
Leao, alla fine hanno pagato due momenti di poca lucidità.
Il Milan ha perso, perché il Napoli ha trasformato in gol due
disattenzioni e lui si è trovato sulla sua strada due pali e un grande Meret, abbiamo
giocato indubbiamente meglio del Napoli, come lo scorso anno ed è un peccato
perderla dopo una prestazione del genere, può darsi che questa sconfitta, ci
porti bene come l’anno scorso: “perdi col Napoli e vinci lo scudetto”.
Come sempre non sono d’accordo con chi dice, che la sconfitta
con il Napoli è arrivata a seguito di un altro errore individuale di Tomori, magari
altri errori ne ha fatti, ma per me lui non si perde Simeone, è l’argentino che
esce fuori dall’area e poi ci rientra velocemente, anticipando Tomori di testa,
che è ben piazzato e la palla è già sua, non mi sento di colpevolizzare Tomori,
per un gran pezzo di bravura di Simeone, quell’azione non aveva il crisma della
pericolosità, era un’azione in pieno controllo, ripeto, è stato bravo Simeone a
sbucare velocemente e a anticipare l’inglese.
Così come non mi sento di colpevolizzare l’imprecisione di
Kalulu sotto porta, arriva leggermente in ritardo e stanco, dopo una corsa di
70/80 metri, deve scavalcare il portiere e il piede del difensore che da terra
lo sta chiudendo, per me non era poi così facile come sembra, ma la partita non
l’abbiamo persa in quell’occasione.
Tanti altri hanno avuto altre occasioni, parate e /o palle uscite
di poco, diciamo che il Milan non era più abituato a perdere in campionato (22
risultati utili consecutivi) e fa rabbia, ma era una cosa che doveva succedere,
è successo forse in un periodo della stagione, più digeribile e più
recuperabile, piuttosto che in primavera, quando i punti avranno altra valenza
rispetto all’obiettivo finale.
Per il Napoli non si tratta di una fuga, c’è una differenza di 3 punti e ancora più di 30 partite da giocare, piuttosto, ci sono queste due: Udinese e Atalanta, che rompono le balle, anche se il Milan ha battuto la prima e pareggiato con la seconda, bene se danno mazzate a tutte indistintamente, però non vorrei che poi il Milan si trovi a lottare anche con loro per il titolo.
Il Napoli si gode
l’impresa di San Siro e il primo posto con l’Atalanta, grazie a un guizzo di
Simeone e anche a un po’ di buona sorte, neanche stavolta mi sento di
rimproverare nulla alla squadra e nemmeno a qualche singolo, tanto meno a
Pioli, forse invece di Kjaer sarebbe stato meglio confermare Kalulu, conoscendo
la rapidità di Kvaratskhelia e forse qualche altro al posto di Krunic, che fra
l’altro era reduce da un infortunio, forse sarà perchè non ho mai considerato
Krunic un giocatore da Milan.
Dopo la
prestazione di Pobega in Champions, io dal centrocampo a 3 non lo toglierei più
e poi, trattandosi di trequarti e di gol, avrei lasciato Messias a destra,
portato De Keteleare a sinistra al posto di Leao e fatto giocare Adli su
Lobtka, se proprio non volevo far giocare Pobega, che per me avrebbe fermato
meglio e di più del belga, il play partenopeo.
Comunque, i ragazzi hanno giocato tutti bene, forse un po' meno De Keteleare, il Milan ha fatto una grande prestazione e meritava indubbiamente di vincere, non è in crisi, ha un grande cuore e tanto, tanto orgoglio, viste le vicende di Inter e Juventus, il Milan può riprovare a vincere lo scudetto, ma manca un Kessie, senza di lui i centrali sono indifesi, il Milan sta subendo troppi gol, la causa è l'assenza in mezzo al campo di un giocatore come l'ivoriano, ecco perché dobbiamo passare a 3 a centrocampo, per dare equilibrio e protezione alla difesa.