lunedì 19 settembre 2022

Il sigillo alla vittoria lo mette Pobega











Il Milan vince la sua prima partita di questa seconda stagione di ritorno in Champions e si proietta al primo posto del girone, dopo il pari di Salisburgo, adesso testa al Napoli, prima di pensare al prossimo doppio confronto con il Chelsea, serviva una vittoria per non compromettere subito il cammino europeo e nonostante la fatica del secondo tempo con la Samp giocato in dieci, la vittoria c’è stata.

Un successo meritato, anche se la reazione non è stata così furiosa, ancora una volta l’intensità non è stata quella degli anni passati, ma è stata costante in tutto l’arco della gara, tanto da rendere il Milan indiscutibilmente superiore, per l’occasione si rivede Saelemaekers titolare con Diaz, anche lui dal primo minuto dopo tre panchine di fila e poi i soliti titolari.

Pochi gli spazi per i giocatori della Dinamo, con il Milan che ha concesso il minimo indispensabile agli avversari: un bello spunto personale di Moharrami, parato da Maignan in angolo e un destro velenoso di Orsic che è uscito molto vicino al palo, la rete di Orsic nella ripresa, chiude tutta la fase offensiva croata, per il resto solo Milan, che come spesso gli accade, fatica a scardinare la porta avversaria.

La Dinamo è schierata in attesa e pronta a ripartire in contropiede, il Milan ha tenuto il possesso della palla, ma senza continuità nell’intensità e vivendo di fiammate, faticando soprattutto sulla trequarti, dove Diaz nel primo non ha fatto male, ma sono continuate a mancare le invenzioni per gli attaccanti, anche dalla catena di destra, Leao è stato molto presente e pericoloso, ma un po’ svagato nella conclusione.

La svolta è arrivata alla fine del primo tempo, a due minuti dalla fine Tomori ha imbucato per Leao, che crollato a terra trattenuto da un avversario, rigore solare trasformato da Giroud e all’inizio del secondo tempo dopo due minuti arriva il 2 a 0, bella azione alla Milan: Giroud per Diaz, palla a Leao, accelerazione e cross morbido per la testa di Saelemaekers.

Partita in cassaforte con il più classico dei risultati, un 2 a 0 ottenuto tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, la Dinamo ha poi accorciato con una bella azione e a metà del secondo tempo, Pioli manda in campo Pobega per Tonali e De Ketelaere va a fare il centravanti al posto di Giroud, poco dopo la partita si chiude con il sigillo di Pobega.

Adesso c’è da pensare al big match contro il Napoli, è bello avere questo tipo di partite, non per il blasone come succedeva qualche anno fa, ma perché adesso c’è veramente il palio lo scudetto, sarà una partita che darà interessanti indicazioni, sia sui rapporti di forza tra le due squadre e su cosa è il Milan senza Leao, visto che fin qui le ha giocate tutte, si affrontano due squadre che forse non saranno le migliori, ma sicuramente le due squadre che fanno il gioco migliore.

Entrambe orfane del loro giocatore più importante, Leao da una parte e Osimhen dall'altra, il portoghese a causa della squalifica presa per doppio giallo contro la Sampdoria, che oggi fa discutere ancora di più, dopo aver visto la disparità di giudizio nella rovesciata di Mazzocchi, che ha colpito anche lui in rovesciata la testa dell’avversario, è un gran peccato, perché il Milan non può contare nemmeno sul suo sostituto naturale, anche lui ai box, con Ibra e Origi.

Il Milan ha dimostrato in questi ultimi anni con Pioli, di essere squadra più di tutte, anche senza tanti giocatori, non capisco perché continuano ad ascoltare Allegri, perché lo fanno parlare e soprattutto, perché lo fanno ancora allenare, il sono stato felice dopo il 4 a 0 di Sassuolo di 8 anni fa, non mi è andato mai giù e i miei post lo testimoniano, ho sempre detto che non ha un gioco e non sa allenare, non sono tanto sicuro che sia stato lui a rifiutare il Real o le altre squadre che gli venivano accostate.

Milan-Napoli è la sfida tra due allenatori “maltrattati” dall’Inter, tra due allenatori, uno che poteva essere e uno che poi è stato il realizzatore del progetto Elliott, due allenatori che hanno un gioco all’avanguardia, purtroppo per i rossoneri continua l’emergenza in attacco, Rebic e Origi rappresentano oggi due grossi problemi, la speranza è di recuperarli per sempre dopo la sosta, altrimenti il Milan sarà costretto a ricorrere al mercato di gennaio.

Per le convocazioni di Mancini, lui ci ha abituati a stupirci e devo dire che molte volte ci ha azzeccato, contentissimo per la conferma di Pobega e qui mi stupisco come mai non giochi di più nel Milan, con un centrocampo a 3, al posto dei non titolarissimi Messias e Saelemakers, sul fatto che abbia preferito ancora un altro (Mazzocchi) a Calabria, era già successo con Di Lorenzo e anche con Florenzi, vuol dire che lo vede nel suo gioco, tutto qua. 

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