Anche De
Ketelaere è coperto da Diaz nel doppio ruolo, ma io trovo più bravo e più utile
Adli, uno perché ha geometrie molto più importanti dello spagnolo e secondo
perché il francese è nostro, mentre Diaz eventualmente dovremmo pagarlo e pure
tanto per riscattarlo, politiche di mercato per mantenere i buoni rapporti con
i club?
Passiamo al derby, nel complesso il Milan
ha vinto meritatamente, ma secondo me non ancora da grande squadra, l’Inter è
una buona squadra e anche quest’anno lotterà per lo scudetto, forse il limite
dei cugini è l’allenatore, ma sono una squadra forte, però se noi vogliamo
entrare tra le migliori 8 d’Europa, non possiamo concedere all’Inter quella
mezz’ora finale.
Una mezz’ora finale troppo rischiosa, è
vero che Maignan è un giocatore del Milan, ma è anche vero che nella grande
squadra non è mai o sempre come preferite il portiere il migliore in campo,
avremmo dovuto subire e soffrire il ritorno dell’Inter che cercava il pareggio,
ma non con quella opposizione passiva, perché da quando è entrato in campo Diaz,
non siamo più riusciti a tenere una palla.
Sicuramente il Milan ha dimostrato di
essere più forte dell’Inter, se non proprio sulla qualità dell’organico, nella
qualità del gioco e nella sua organizzazione, anche se per esempio una delle
cose che lo contraddistingue è la marcatura uomo su uomo, che comporta il
rischio della mancanza di copertura, lì non puoi permetterti di lasciare un
uomo libero, se lo fai come è successo con De Ketelaere, prendi il gol e la davanti
lo abbiamo visto contro il Sassuolo, se non gira Leao non si segna.
L’abbiamo visto lo scorso anno, contro
quelle squadre veloci che verticalizzano continuamente, tipo Verona e Torino,
con le quali abbiamo subito tanti gol e di queste squadre veloci in Europa ne
incontreremo tante e il rischio aumenta, se vogliamo diventare una grande
squadra, dobbiamo ovviare a questo difetto e poi la continuità, perché alterniamo
momenti di supremazia territoriale assoluta a momenti di empasse lunghi e pericolosi.
Credo ostinatamente che per migliorare
entrambi le situazioni, bisogna abbandonare il 4-2-3-1 e passare come ha fatto
sul finire di gara con l’Inter ad un 3-4-1-2, meglio forse ad un 4-3-1-2,
comunque con 2 punte e il trequartista a sostegno, irrobustendo il centrocampo,
dove Tonali e Bennacer non possono fare tutto e recuperare quella posizione di
esterno alto a destra, che continua ad essere l’anello debole della catena.
Infine Diaz, devo ammettere che mi
dispiace, che non riesce a essere protagonista in questa squadra, ma come dico
da sempre, è il fisico che lo penalizza, a parte il fatto che lui è un
fantasista come Dybala, non lo puoi inquadra in un assetto tattico rigido come
quello del Milan, lui deve giocare in una provinciale, dove tutti sono gregari
e lui è lasciato libero di svariare, li fa la differenza.
Il Milan è andato in difficoltà con il suo ingresso (da lui è partito il gol di Dzeko), anche se DKK (io lo chiamo così) non ha fatto una partita bellissima, con l’ingresso di Diaz la squadra si è allungata troppo tra i reparti, Pioli ha saputo resettare e compattare le linee di difesa, schierandosi con il 3-4-1-2, che a mio avviso è un modulo su cui sta studiano, perché non è un modulo che si improvvisa nella parte finale di un derby.
Credo che non abbia nessuna intenzione di
lasciare fuori Kjaer e allo stesso tempo, non vuole frenare la crescita di
Kalulu e Tomori, come un grande allenatore (forse lo sta diventando davvero),
cerca la soluzione tattica migliore, per sfruttare al meglio i giocatori a
disposizione e finalmente, anche perché adesso in rosa ha Dest, un giovane Theo
Hernandez e visto che non è arrivato il centrocampista alla Kessie, credo che
stia pensando ad un centrocampo a 4, con Dest o Calabria, Tonali, Bennacer e
Theo.
Davanti due punte di movimento (prima o
poi Origi entrerà in forma), supportate dalle intuizioni di De Ketelaere o a
mio avviso da quelle di Adli, possibilmente mi sbaglio, ma Pioli a giugno aveva
annunciato la possibilità di cambiare modulo e che questa non sia la volta
buona, anche se per me oggi il Milan è Leao, quando scende in campo con la
testa giusta, è devastante su tutto e su tutti, ma deve trovare più continuità
o per lo meno, Pioli fa bene a trovare soluzioni che non dipendano solo da lui.
Ora, però, visto che il Milan è tutto di Gerry Cardinale, bisogna
pensare ai rinnovi di contratto, superare il tetto almeno per Leao o accettare l’offerta
congrua del Chelsea, Cardinale pare che abbia ben chiaro il programma di lavoro
che dovrà fare, per portare ulteriormente in alto i rossoneri, step legato
anche agli "incassi" dello stadio, visto che l’UEFA vuole che le
squadre si reggano da sole, tranne City, PSG e Juventus.
Nei piani di Cardinale e di RedBird, c’è quello di avere un impianto moderno e tutto proprio, qui gli do pienamente ragione, in autunno, alla fine del dibattito pubblico su San Siro, ci potrebbe essere un’importante novità (lo spero), quella che il Milan si faccia lo stadio da solo.
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