Anche dopo il pareggio di Napoli, Pioli era finito sotto accusa, immaginiamoci
adesso, era già nel mirino della critica per le recenti prestazioni e indicato
da molti come il responsabile dei risultati e delle prestazioni altalenanti,
quindi non sono solo io a criticarlo e credo che i fatti sono inconfutabili, il
solo che lo difende a spada tratta è Serafini, sembra però che goda ancora della
fiducia della proprietà, ma dopo l’Udinese non ne sono così sicuro.
Cacciare Pioli come dicevo qualche post fa, significa dare ragione a
Maldini, che non lo voleva più in panchina già all’indomani dello scudetto,
significa sconfessare l’algoritmo e la moneyball, Pioli resterà per tutto
quest’anno, tranne se le cose non dovesse precipitare, come la crisi dello
scorso anno, allora si è salvato scaricando tutto su Maldini, quest’anno non lo
salva nessuno.
Per me porteremo stancamente questo campionato fino alla fine e poi cambieremo
tutto, anche perché adesso, non ci sono in giro allenatori su cui costruire un
nuovo progetto e non sarà l’arrivo Ibrahimovic a sistemare le cose, nemmeno un
ribaltone con Abate, cosa che escludo, Ibra non ha il patentino, verrebbe affiancato
da Abate, ma si tratterebbe di una coppia che non ha nessuna esperienza in
panchina.
In queste situazioni serve gente navigata, Ibra deve tornare a Milanello,
così come deve tornare Maldini e forse pure Gazidis, Zlatan non so bene con
quale ruolo o mansione dovrebbe arrivare, ma il suo arrivo nel ruolo di tutor mi
lascia perplesso, perché un allenatore non si “commissaria”, come ha fatto De
Laurentis con Garzia, quindi o l’allenatore ha la fiducia della società o la
proprietà lo esonera.
Ibra non lo vedo neanche come collaboratore di Pioli, perché avrebbe sempre
un ruolo marginale, non decisionale, tanto da potere incidere sulla squadra e
poi a Ibra potrebbe non interessare, che ci sia una frattura tra Pioli e parte
dei giocatori è molto probabile, quasi sicuro, servirebbe un Ibrahimovic
con pieni poteri e significa prendere il posto di Maldini e la proprietà non
intende farsi comandare da un dipendente.
Se Ibra avesse i poteri, caccerebbe comunque Pioli o Pioli andrebbe via di
sua sponte, non metterebbe Abate in panchina, ma si affiderebbe ad un
allenatore di suo gradimento, prendendolo da un altro campionato, De Zerbi
giusto per dirne uno, l’aria che si respira a Milanello è molto pesante, non si
risolve tutto con l’arrivo di un singolo, se pur di peso come Ibra.
La certezza è che il Milan deve dare una svolta alla sua stagione, per non finire
ancora una volta dietro la Juventus al quinto posto, contro l’Udinese è stato un
Milan desolante, ha inanellato la
terza sconfitta in 4 partite e ora si trova a 6 punti dalla vetta dove c’è l’Inter, è paradossale che il
distacco è aumentato in una giornata di campionato, che sulla carta doveva
essere favorevole al Milan.
Non sono stato profetico e né iettatore, ho semplicemente
visto al di là del mio naso, la squadra non è entrata in un tunnel con il buio
totale, la squadra è stata sempre in crisi, spezzata da momenti di illusorio
fulgore e sistematicamente, quando la panchina trema, il condottiero sicuro
della sua leadership, cambia modulo, il cambio della disperazione, che ai più
si presenta come un colpo di genio, la famosa Piolata.
Certo in un momento in cui la squadra avrebbe bisogno di
certezze, lui si inventa un modulo completamente diverso dall’oggi al domani,
con interpreti nuovi e crea più confusione e disorientato, sinceramente per me
non era il caso, è strano, come un allenatore navigato possa fare certe cose,
non è strano che abbia dei limiti fortissimi e che chiaramente non è un
allenatore da top club, è un normalizzatore, un traghettatore, il ruolo per cui
è stato chiamato.
Il Milan escluso i due anni, quello dello scudetto e quello
prima, poi non ha giocato più bene e adesso contro l’Udinese, addirittura non
si è visto uno straccio di gioco, solo palla a Leao e poi vediamo se ci pensa
lui, del resto, se l’unico che può fare gioco lo lasci in panchina (Adli) e
preferisci sempre il figlioccio Krunic, i risultati a lungo andare sono questi,
un Milan troppo
brutto, scoraggiato e in sfiducia totale.
È evidente che c’è un problema, quello di cui si era accorto Maldini
nell’anno dello scudetto e per essersene accorto ha pagato, anche quest'anno è
arrivata la crisi, non so quanto sarà nera, ma è arrivata e ne arriveranno
altre, come lo scorso anno il Milan uscirà e entrerà dalla crisi fino a fine
campionato, alternandola a momenti sporadici d’orgoglio, non è una situazione normale,
soprattutto per una grande squadra, che sta provando a tornare al top, ma è
così.
Sento dire che urgono riflessioni serie e profonde, permettetemi, quelle
vanno fatte non adesso ma in primavera, prima che finisce il campionato, andavano
fatte prima, o per lo meno, sono state fatte riflessioni sbagliate, oramai è
tardi, il ciclo dell'allenatore (Pioli) al Milan è finito, ma non da oggi, è finito
un anno fa e bisognava sostituirlo.
Il giorno dopo lo scudetto era finito il ciclo dell’austerità, della
squadra che andava rivoluzionata ed è stato fatto con un anno di ritardo e pure
male, al massimo Pioli andava cambiato durante la scorsa pausa invernale,
chiedere scusa a Maldini e Massara e non preparargli l’imboscata, la squadra
dopo lo scudetto era arrivata alla fine del ciclo e con lei il suo allenatore.
Un bravo dirigente che conosce le dinamiche dello spogliatoio lo capisce
per tempo, io e Maldini lo avevamo capito, serviva la rivoluzione totale,
invece si è andati verso la totale riconoscenza e ora cosa c’è da fare? poco o
niente, qualsiasi cosa si decida di fare a campionato e Champions in corsa è una
scelta delicata, non solo perché non ci sono così tante alternative in giro.
Volendo si può andare al Manchester United e portare a Milanello Ten Hag, o
Flik che è libero, con un po' d’inventiva qualcosa si può fare, il problema è
che chi viene deve ambientarsi al nostro campionato, deve essere disposto a
fare il traghettatore, inteso come disposto a lavorare con quello che c’è in
attesa dell’estate e poi ci vogliono i soldini anche per acquistare i giocatori
o prendere i parametri zero che comunque costano cari, come fa il buon Marotta.
Una cosa che si può fare immediatamente, è sollevare dall’incarico lo staff
medico-atletico e richiamare Maldini e Massara, poi affiancare a loro
Ibrahimovic come secondo allenatore imposto dalla società, come era Tassotti
con Galliani e Berlusconi, prendere un traghettatore fino alla fine
dell’europeo e poi, anzi prima, portare a Milanello Spalletti, senza altre suggestioni
del tipo Pirlo.
Ora è meglio pensare ad arrivare nei primi 4 posti,
pensare già a novembre di non poterci arrivare è una cosa che fa molto male.