Al Milan serviva la vittoria contro la Fiorentina e quella è arrivata, sicuramente era la cosa più importante, anche se sono state ancora tante le note stonate e soprattutto nelle prestazioni di alcuni giocatori, la vittoria era quello di cui il Milan avevamo bisogno, ma è una vittoria sporca, arrivata solo su calcio di rigore, con un doppio palo della Fiorentina e con due parate miracolose di Maignan.
Tre punti che in campionato mancavano
da 49 giorni, m non ci si può sedere sugli allori, bisogna restare concentrati anche
adesso che arriva la Champions e poi ancora in campionato, vittoria di
vitale importanza, ma il Milan non si può
dire guarito, anche se non c’erano tutti i titolari in campo, con una prestazione
così insufficiente, non può considerarsi guarito.
Se il Milan
vuole lottare per un posto in Champions, occorre ben altro, come occorre
ben altro con il Borussia, serve un
Milan più tosto e ci vorrà sicuramente una prestazione diversa, rispetto a
quella contro la Fiorentina, per Pioli si
tratta di un sospiro di sollievo, ritrova i tre punti ma non ritrova il Milan e
né tanto meno lo spirito della sua squadra che dice lui.
Dice: “Siamo
squadra", ma non convince nessuno, forse neanche lui, perché non può
essere “squadra” questo Milan schiacciato nella sua metà campo per quasi tutta
la partita, non basta soffrire e avere un po' di fortuna per essere squadra, è
necessario tornare con continuità a essere il Milan, una continuità di
risultati e di prestazioni.
Sospiro di
sollievo un po' per tutti e in special modo per Pioli, un sospiro di sollievo che
potrebbe non durare tanto però, perché martedì c'è la Champions e anche la c'è
bisogno di continuità di risultati, una continuità che i rossoneri non
riescono più a far emergere dall'inizio del campionato, anche questa è una
stagione traballante, che va ricostruita.
Non è certo con una sola vittoria che si rimetteranno le cose
a posto e sappiamo tutti che non è solo una questione di giocatori che
torneranno a disposizione, perché è stato criticato tantissimo l’ultimo mercato
di Maldini, questo del duo Furlani-Moncada è stato esaltato per la lunghezza
della panchina e poi ci accorgiamo che alla fine è stato un mercato con poca
qualità.
Adesso Pioli lo sa, perché Chukwueze che è costato la bellezza di 28 milioni
dal Villarreal, è più o meno come De Keteleare, il nigeriano non ha ancora dimostrato
nulla e contro la Fiorentina, ha dato prova di un’altra prestazione priva di “squilli”,
come Musha,
tanto movimento, cuore, anima, ma i piedi non sono dei migliori e nemmeno la
testa.
Tante le scelte
sbagliate dai due, transizioni gestite male, non mi hanno ancora convinto e nemmeno
Jovic lo ha fatto, pochissimi palloni toccati, uno decisivo per il
rigore su Theo e un gol clamorosamente sbagliato, non possono giustificare
la sua presenza al Milan, ha sprecato un'altra chance e non credo che ne avrà
altre, mi ricorda tanto Origi, che come Jovic non è all’altezza
del Milan.
A proposito di Origi, il suo rendimento continua a essere deludente e il Nottingham
Forest vorrebbe interrompere il prestito,
che potrebbe terminare quindi a metà stagione, uno scenario che il Milan
vorrebbe evitare, Origi sta vivendo un’altra stagione anonima e il Nottingham Forest se ne libererebbe volentieri al più
presto.Il club inglese vorrebbe interrompere il prestito e ha già pure
pronto il sostituto, ma non può semplicemente interrompere il prestito e
rispedirlo in Italia, il Milan non lo accetterebbe mai, quindi serve
un’altra squadra che decida di ingaggiare Origi (forse neanche gli arabi lo
vogliono), in prestito o persino a titolo definitivo, speriamo che una buona
sistemazione spunterà.
Milan-Fiorentina non ha esaltato nessuno, bellissima la Fiorentina, ma poco concludente, mentre i rossoneri hanno messo in mostra una prestazione scadente, sia dal punto di vista del gioco, che dal punto di vista della qualità, la Fiorentina avrebbe ampiamente meritato il pari e forse anche qualcosa di più, un’altra sconfitta o un altro passo falso dei rossoneri è stato evitato dalle prodezze di Maignan, a conferma che i problemi che c'erano ci sono ancora e che non abbiamo ancora superato il momento di crisi.
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