La vittoria del Milan sulla Lazio al di là della differenza numerica a causa dell'espulsione di Candreva, dimostra che la squadra è in grande
condizione psicofisica, gioca benissimo, con intelligenza e rapidità, sicuramente meglio degli anni dello scudetto e di Ibrahimovic.
E' un Milan che si giova della vivacità e dell'intrapendenza dei giovani e di un Allegri più maturo, che da quando ha cominciato ad allenare, ha contribuito alla metamorfosi milanista che ad ottobre, ed esattamente all'ottava giornata di campionato, il Milan con 7 punti era terz'ultimo in
classifica.
Dopo solo quattro mesi invece il Milan è la squadra più in forma del campionato, agganciando il terzo
posto in classifica con 48 punti con una media da scudetto nelle ultime 15 gare, 10 vittorie, 4 pereggi e una sola sconfitta, ma tutto questo non ci deve autorizzare a fare gli "spocchiosi" visto che dietro di noi oltre alla Lazio, incalzano: Inter, Fiorentina e anche Roma e Catania.
Andiamoci piano quindi con il secondo posto, dalla terz’ultima posizione in classifica che già faceva sfregare le mani ai nostri avversari per una clamorosa retrocessione in serie B, da un Allegri che non è stato esonerato solo per un caso (ma che non convince ancora definitivamente), ne corre e 5 punti sono sempre tanti e poi c'è da pensare anche ad un possibile passaggio in Champions.
Galliani si gode, il terzo posto ed il bel gioco, lui che è il vero artefice di questa rivoluzione, anche sè ad undici partite dal traguardo finale puntare sempre più in
alto è tutt’altro che impossibile, vista la media da prima della classe,
ma le insidie sono sempre dietro l'angolo anche dopo il mini ciclo delicato e decisivo, contro Barcellona, Inter e Lazio e da cui ne è uscita sicuramente con più autostima e maggiori stimoli.
Adesso i punti sono 48 e con loro il terzo non ancora acquisito, ma sicuramente è un Milan da 4° o 5° posto come dicevo io, ora con Balotelli è diventato un Milan da primi posti, ah! se avessimo cominciato come la Juve fin dall'inizio ad avere i favori arbitrali......Boateng sembra
tornato su standard accettabili, mi dispiace per Niang che potrebbe pure bruciarsi, la squadra senza idee di inizio stagione al di sotto delle
aspettative è solo un ricordo la squadra smarrita e confusa oggi ha
conquistato il terzo posto che vale i preliminari di Champions.
Contro la Lazio la squadra ha dato spettacolo (lo aveva fatto anche nei primi 15 minuti 11 contro 11) e che mancasse Balotelli, nessuno se n'è accorto, perchè sono continuati ad arrivare ugualmente i gol, due proprio dal sostituito, quel Pazzini arrivato già a 12 gol e cambiato con Cassano,
tornato alle sue
"cassanate", un vero affare per il Milan.
Che la Lazio è rimasta in dieci dopo un quarto d'ora di gioco; non si può far finta di niente, ma bisogna anche dire che fin
dall'inizio il Milan aveva messo alle corde gli avversari, creando
almeno tre palle gol prima dell'espulsione,
la Lazio sarebbe rimasta in undici, ma quasi sicuramente sarebbe andata
in svantaggio molto presto, forse prima del 40° con la Lazio che in 11 avrebbe lasciato più spazi.
Yepes, Flamini e Pazzini al posto di Mexes
(squalificato), Nocerino e Balotelli (infortunato), c'è anche
Ambrosini preferito a Muntari; per il resto la formazione è la stessa
del derby, che ha giocato bene e dominato per larghi tratti, buttando
via una vittoria che sembrava già conquistata, la squadra sta viaggiando ad un ritmo da scudetto e ha compiuto un'esaltante e
incredibile rimonta, ora definitivamente
dimenticato.
Il Milan aggredisce subito la Lazio, gioca a
ritmi altissimi (come volevo io) e accerchia la porta di Marchetti, finalmente dopo anni con i cross che
arrivano dalle due fasce, con Abate e De Sciglio in grande spolvero, con Montolivo sempre più leader, con il vivace El Shaarawy che fa ammattire Marchetti e Biava a
porta vuota sventa un tiro di Pazzini, miracolosamente con il tacco, sono i rossoneri a fare la partita con determinazione, convinzione e
grande personalità.
Dopo un quarto d'ora arriva l'episodio dell'espulsione, Rizzoli riflette molto, punizione al limite ed espulsione di Candreva, forse bastava il giallo, Lazio in sofferenza e ora vittima sacrificale, l'inferiorità numerica si fa
sentire e il Milan è troppo superiore per farsi sfuggire una partita
praticamente vinta dopo un primo tempo dominato.
Nel secondo tempo Zaccardo entra per Zapata
(risentimento all'adduttore), è l'esordio in maglia
rossonera, la
Lazio ci prova solo con una punizione di
Hernanes sulla quale Abbiati è attento e poi è solo Milan, anche se a ritmi inferiori rispetto al primo
tempo, il Milan chiude la partita dopo un
quarto d'ora del secondo tempo con Pazzini a cui Allegri concede la
standing-ovation sostituendolo con Niang.Il Milan non affonda più con la stessa convinzione, senza infierire su di una Lazio penalizzata si, ma che dai primi minuti lasciava presaggire come sarebbe finita, tranne a non fare i soliti errori in difesa.
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