mercoledì 27 novembre 2013

Quella sera io c'ero.

Era la stagione 68/69, nei quarti di finale della allora Coppa dei Campioni, i rossoneri sono ospiti del forte Celtic, che appena due anni prima aveva vinto il trofeo, l'andata si gioca a Milano su un campo ricoperto di neve e in parte ghiacciato e il risultato non si schioda dallo 0-0 iniziale.
Il Celtic è imbattuto in casa da parecchi anni e la gara di ritorno diventa una missione impossibile, il Milan arroccato in difesa trova nel "ragno nero", il suo portiere Fabio Cudicini, papà dell'attuale Carlo, un muro impossibile da valicare, al 12° del primo tempo, Rivera raccoglie una respinta della nostra difesa al limite dell'area e lancia Pierino Prati in un veloce contropiede che regala la rete della qualificazione ai rossoneri.
Il Milan si difende strenuamente per tutti i 78 minuti restanti, resistono all'assedio fino alla fine e poi sarà vittoria finale proprio contro l'Ajax che adesso ci contende il passaggio agli ottavi. 
Che gli scozzesi erano poca cosa lo si sapeva, ma anche Verona, Torino, Bologna e Genoa lo erano, eppure...., la sfida di per se era comunque insidiosa, ambiente caldissimo e avversario ostico, che si giocava le ultime residue speranze di passare il turno, invece è il Milan con questo 3 a 0 ad un passo dagli ottavi.
E' la prima vittoria in trasferta della stagione, ora il Milan deve almeno pareggiare in casa contro l'Ajax, un'altra prova d'orgoglio e personalità, bene incarnati nel nuovo leader dei rossoneri Kakà, entusiasmante per un'ora, un Kakà che è lo stesso di quello che è andato (venduto) nel 2009.
Una vittoria bella, sofferta e importante come quella del "69", con una squadra che continua a mostrare limiti difensivi pazzeschi e distrazioni paurose, che si salva spesso per il rotto della cuffia e se nel "69" trionfò il catenaccio di Rocco, ieri sera Allegri ha idealizzato la classica partita all'italiana, attesa e contropiede. 
Kakà segna, ispira, conduce, lotta e recupera, lo segue Abbiati, che prima chiude lo specchio a Mulgrew che gli tira addosso e poi respingendo un destro a volo di Dijk, ma i corsi e i ricorsi storici si ripetono, stavolta nella ripresa, il capitano Montolivo (allora Rivera) lancia splendidamente Balotelli (allora Prati), che come allora di forza resiste ai difensori, segnando con precisione.
Invito gli amici del Milan che non hanno la mia età, a cercare e vedere quel gol, quello di allora, vedranno quanto di quel gol c'è in questo, anche allora il Milan era il parente povero della Coppa Campioni e poi la vinse e se si ripetesse anche stavolta ? del resto il Milan non ha mai vinto la finale da favorita.
Con Kakà e Abbiati, sono degni di mensione: Balotelli, tutto un altro giocato (e pensare che era svogliato in allenamento), si prende i falli e si rialza, senza protestare e poi Poli, Montolivo e quel Bonera, appena recuperato e protagonista, lui che non è mai stato da Milan ma da qualche anno è la difesa del Milan, l'unico che non sarà mai da Milan è Allegri, prima andrà via e prima ce ne saremo dimenticati.

sabato 23 novembre 2013

....vedrete, lo terranno anche in serie B.

Siamo arrivati, allenatore e giocatori contestati (non succedeva dal 1998) dalla curva, non è un viatico rossonero, il tifoso milanista accetta e capisce, anche la serie B, ma sa anche quando è il momento di fare qualcosa e non la si fa, ci sono atleti che non onorare la maglia, perché è impossibile che sia così cambiato il loro rendimento nel giro di un'estate.
Il Milan non vince da 5 partite in campionato, quella contro il Barcellona non conta, non è riuscito a vincere neanche con il Chievo ultimo e con  il Genoa in 10 per più di un'ora di gioco, un impressionante possesso palla e una quantità di tiri non sfruttati, il tifoso con striscioni e cori adesso contesta i problemi di questa squadra, perchè il Milan deve veramente guardarsi alle spalle, mentre la società continua ad ignorare la drammatica situazione e intanto conferma Allegri.
Il pareggio in casa con un Genoa in 10, è la goccia che ha fa traboccare il vaso, la situazione è
compromessa e martedì c'è la trasferta di Glasgow, sicuramente non è decisiva per la Champions, ma con il solo Kakà ..... il brasiliano è stato il migliore in campo e l'unico a onorare la maglia, festeggiando la duecentesima presenza in serie A con il gol, ma siccome la vittoria manca da più di un mese, la pazienza, la sopportazione è finita.
Quattordici punti in tredici partite è media da retrocessione, tanto che adesso bisogna guardare ai risultati che arrivano da Genova e Torino, dove giocano Sampdoria e Catania, distanti solo 4 punti e potrebbero avvicinarsi, l'ultimatum di Galliani è stato: "Allegri deve rialzarsi in campionato, superare il turno in Champions e andare avanti in Coppa Italia", un compitino da niente per uno che non sa come si allena una squadra, visto che i primi 2 anni ci ha pensato Ibra. 
L'esonero pare appeso alla gara con il Celtic, se dovesse andare male verrebbe promosso Inzaghi a traghettare la squadra all' ennesima rivoluzione degli ultimi 3 anni, nella mani competenti di Leonardi (Parma) che non prescinderà sicuramente da Donadoni, sicuramente cresciuto e poi come vuole Barbara, il Milan ai milanisti.
  

martedì 19 novembre 2013

Kakà come Pirlo ?

Già lo scorso anno quando si pensava di riportare Kakà al Milan e poi non se ne fece più nulla, Allegri sosteneva di potere arretrare Kakà, poi non è arrivato e davanti alla difesa è arrivato De Jong, adesso per scelta anche di Ricardo, questa soluzione potrebbe diventare possibile, in previsione del rientro di El Shaarawy e dell’arrivo di Honda, che con Balotelli dovrebbero costituire il trio d'attacco.
L’arretramento di Kakà e se poi porterà l'effetto sperato, metterà in discussione De Jong, che però con Montolivo diventerebbero sicuramente le due mezzeali a fianco del brasiliano, con conseguente meno spazio per Poli e Muntari, mentre per Nocerino la cessione diventa sempre più inevitabile, magari al Napoli in uno scambio con Cannavaro.
Io sono sempre dall'idea di sperimentare un nuovo allenatore, ma siccome scrivere significa commentare quanto accade, per il momento devo condividere il tentativo di sperimentare i giocatori, per provare a trovare una via d’uscita, il Milan gioca male e non vince, cos'altro ci può capitare ancora ?
Pare che addirittura sabato contro il Genoa potrebbe essere avviato l'esperimento di Kakà come fu per Pirlo più di dieci anni fa, ma non è solo l'aspetto tattico su cui si deve lavorare, ma anche su quello motivazionale e quali meglio di quelle che hanno Saponara e Cristante, il secondo (un "95" richiestissimo senza avere mai giocato in prima squadra, figuriamoci le sue potenzialità), hanno fatto vedere di poter meritare più spazio.
Vista la situazione i giovani vanno provati e inseriti, tanto chi gioca al loro posto fa la differenza in negativo, la gente promettente così come può giocare in prestito in altre squadre di serie A, può farlo in questo Milan e De Sciglio ed El Shaarawy insegnano, se il Milan deve ricostruire, meglio che lo faccia con i giovani del proprio vivaio, a parametro zero, con ingaggi bassi e dal futuro se non certo, almeno "potenziale", non dobbiamo dimenticare per esempio Astori e Matri, finiti in nazionale partendo dal vivaio, se si è deciso di svecchiare o come volete ringiovanire la rosa, facciamolo con i nostri "gioiellini", tanto peggio di così .....
Mercato: gli obiettivi sono un po' sempre gli stessi, Astori e Murru, il primo è un vecchio pallino e in scadenza nel 2015, valutazione 10 milioni di euro, l'alternativa è Burdisso ma ha 32 anni, poi Murru, il terzino del 94, sarebbe un ottimo investimento per giugno, mentre Santon del Newcastle arriverebbe a Milanello a gennaio, ma solo in caso di cessione di Abate.

sabato 16 novembre 2013

Il cambio è necessario.

Dopo il primo tempo contro lo Young Boys, con gli svizzeri in vantaggio per 1 a 0, sembrava dovesse essere l'ennesimo flop, poi nel secondo tempo i gol di Kakà, Cristante e Saponara, hanno reso la partita un test interessante, perché ha testato in maniera abbastanza attendibile oltre ai già citati, anche Ramì e Niag.
Paradossalmente le indicazioni positive arrivano proprio da chi sta trovando poco spazio, Kakà sta attraversando un momento veramente felice e poi anche dal nuovo acquisto Rami, che dopo un primo tempo così così, nella ripresa ha fatto molto meglio, per tutti un primo tempo da cancellare, la solita prestazione imbarazzante, nella ripresa non solo sono riusciti a raddrizzare il risultato, ma a mettersi discretamente in mostra.
La squadra non ha cambiato il suo atteggiamento in campo, forse Cristante e Saponara e anche Niang se utilizzati di più, potrebbero cambiare qualcosa in questo Milan  che non ha più idee, così come in difesa potrebbe essere veramente utile, l'innesto di Rami, resta ancora tanto da lavorare e non sarebbero questi soli innesti che potrebbero rendere la squadra competitiva. 
Occorre principalmente cambiare atteggiamento e li è compito dell'allenatore, che dubito ne abbia le capacità, il solo Kakà, che pur è stato autore di una grande prova, non potrà bastare e neanche Honda o chi altri, bisogna trovare il giusto atteggiamento il presto possibile, se no si lotterà per non retrocedere, altro che europa.

domenica 10 novembre 2013

Sciopero.

Allegri resta !? bene io faccio sciopero e non scrivo, ma di cosa dovrei scrivere, non posso scrivere di una vittoria (e quando vincono), non posso scrivere del gioco (ma hanno un gioco ?), non posso scrivere del mercato (con quali soldi), non posso scrivere del cambio del tecnico (è aggrappato alla panchina come i politici), allora di cosa posso scrivere ?
Come è possibile dovendo vincere per provare ad uscire dalla crisi e salvare la panchina, giocare con l'ultima in classifica e mettere in campo un 4-4-1-1, dando vita ad un'altra prestazione straziante, tant'è che il primo tiro in porta lo abbiamo fatto al 58°, di seguito riporto alcune righe di un articolo di "Tuttomercatoweb".
- I tifosi sono arrabbiati, come giusto che sia, e la frattura si sta ampliando sempre di più e uno dei punti di rottura tra il pubblico e il Milan è da ricercarsi nella conferma di Allegri sulla panchina rossonera. I supporters sono imbufaliti, il partito di chi vuole la testa dell’allenatore livornese aumenta, ma salvo decisioni impreviste, Allegri terminerà la stagione al suo posto.  
Dopo il chiarimento Berlusconi - Galliani, occorre fare anche chiarezza sulla guida tecnica e non potrà sicuramente essere un pareggio con il Chievo, che può dare la giusta dimensione di quanto sta accadendo al Milan, significa prendere atto di quanto poco feeling abbiano tra loro allenatore, giocatori, società e dare messaggi concreti, Allegri non è più il traghettatore giusto, se mai lo fosse stato, adesso occorre l'uomo giusto più che un allenatore.
Tra i tanti nomi ricorrenti in questo periodo, Trapattoni potrebbe essere l’uomo giusto, in questo momento al Milan non c’è bisogno di un allenatore tecnico, bensì di un uomo che ricostruisca l’ambiente e che riporti la voglia di vincere, bisogna rimettere in piedi lo spogliatoio, tutto qua e Allegri non lo ha più sotto controllo.
Poi se deve essere il Milan dei giovani, che lo sia davvero con tutti i rischi del caso, tanto più rischi di così, se non altro almeno avremo la speranza di un futuro e poi sicuramente non potranno essere peggio di tanti che occupa al momento il loro ruolo.
Allora ci rivediamo quando succede qualcosa.

mercoledì 6 novembre 2013

Dirigenza giovane e moderna ?

Sconfitta scontata e messa già in preventivo dal giorno del sorteggio, che grazie alla vittoria dell'ultima del girone (Ajax) sulla terza (Celtic), il Milan continua ad essere secondo, lasciando apertissimo il discorso qualificazione, dovendosela giocare con squadre, almeno sulla carta alla sua portata.
Il Barcellona si è confermata squadra di categoria superiore, il Milan ha giocato un discreto primo tempo, anche se con una tattica troppo attendista che personalmente non ho condiviso e che gli ha permesso se pur con molti affanni, di chiudere molti spazi ai blaugrana andati comunque al riposo in vantaggio, su calcio di rigore di Messi e punizione deviata in rete di testa da Busquets.
I due gol sicuramente discutibili (il rigore molto generoso e Busquets in fuorigioco), non sminuiscono comunque la forza del Barcellona, che senza strafare ha avuto ragione di un Milan in crisi ma in grado secondo me, di conquistare un posto negli ottavi di finale, trascinato da un Kakà che pur non essendo quello dei tempi migliori, è l'unico ad avere la rabbia giusta per reagire a questa vergogna.
Nel secondo tempo si è visto un Milan più intraprendente e convinto, con un Balotelli in più e io non capisco perché ha scelto Robinho la davanti a fare reparto, comunque finirà l'era Allegri prima o poi, dicevo....ah ! si, ma appena il Barcellona ha ripreso a premere sull'acceleratore ed è tornato al tiki taka, coincidente anche con una stanchezza generale dei rossoneri, Messi ha chiuso la partita e Abbiati ha evitato un passivo ancor più pesante.
Dopo le pesanti accuse fatte in settimana da Barbara a Galliani i due siedono in tribuna uno accanto all'altra e si scambiano spesso impressioni sulla partita, ma è solo una situazione molto formale, Barcellona-Milan è un appuntamento prestigioso e bisognava dare un'immagine forte all'esterno, basta rivedere la faccia inespressiva di Galliani (quando mai), come chi profondamente colpito, è costretto a fare buon viso a cattivo gioco.
Chi mangia fa molliche e poi quando non hai i soldi .....può capitare di prendere qualche bidone, se il Milan non avesse dovuto prima vendere Boateng per comprare un attaccante, avremmo preso Tevez, l'unica colpa che mi sento di imputare a Galliani, è il fatto di avere convinto Berlusconi a confermare Allegri, forse in attesa di Prandelli si poteva scegliere un altro traghettatore, più convincente di Seedorf però.
Mi trovo pure d'accordo con Barbara che il Milan deve darsi una più nuova e moderna dirigenza, per esempio dico: ma Braida che cosa fa ? sono d'accordo per Pradè uomo mercato e Albertini direttore generale, mi piacerebbe avere anche Maldini in società ma non è detto che possa avere un ruolo importate, avete visto Baresi ? ma qualunque cosa sia, bisogna essere convinti di quello che si fa e comunque bisogna farlo in fretta. 
Tornando alla partita, si è visto il solito Barcellona, il solito possesso palla, il solito dominio territoriale, sicuramente meno bello da vedere ma ugualmente efficace, dall'altra parte il solito Allegri che rinuncia a giocare, la solita dormita della difesa su cross in area, il solito gol subìto su pallone alto spiovente e il solito invisibile Robinho. 
Il Milan migliore è quello più determinato e convinto del secondo tempo, quello che non si difende più, quello che prova a giocarsela e a pareggiare e per una ventina di minuti si vede un buon Milan, con coraggio e personalità, Balotelli sembra tornare SuperMario, ma  appena il Barcellona torna a fare sul serio, la partita cambia nuovamente, i blaugrana tornano a dominare, con Abbiati che compie un paio di parate, che tengono in partita il Milan.
Il momento negativo prosegue, ma non era certo la partita con il Barcellona l'occasione migliore per tornare alla vittoria e uscire dalla crisi, visto il valore dell'avversario e il divario attuale fra le due squadre, ora bisogna cambiare marcia, anche se non credo che senza uno scossone si possa realizzare, arriviamo così fino a domenica, poi ci sarà la sosta, è in quella sosta deve succedere qualcosa, io preferirei che succedesse tutto, a livello tecnico e dirigenziale, troppe cose sono attaccate ad un filo e se si rompe "so cazzi".

sabato 2 novembre 2013

......e adesso ?

Una prestazione disastrosa e un clima teso attorno alla squadra, una partita finita con la contestazione ed i fischi, ormai è crisi nera e può servire a poco ricordare che proprio un anno fa alla dodicesima giornata (adesso siamo alla undicesima), il Milan aveva quattordici punti in classifica e se dovesse vincere la prossima contro il Chievo, potrebbe ritrovarsi con quindici punti dopo dodici giornate, uno in più rispetto alla scorsa stagione, ma pensare che si possa realizzare un'altra rimonta è una cosa veramente impossibile.
Questo Milan sprofonda sempre più e non mi sembra il caso di guardare verso l'alto, c'è da ricostruire una squadra, nel gioco e nel morale per uscire dal momento negativo e non credo che con la gestione Allegri ci si possa riuscire, è un Milan che non ha tirato in porta, non ha aggredito l'avversario, che non ha cercato quella famosa svolta, questo Milan non ne verrà mai fuori.
Il Milan sprofonda proprio davanti ad un vecchio amico, l'ex capitano Ambrosini che ha fatto la storia del club, ricordato dai tifosi con uno striscione, per i suoi 18 anni di gloriosa carriera, poi inizia la partita che porta il Milan verso la crisi profonda, la situazione comincia a precipitare quando Vargas batte una punizione da quasi trenta metri, la barriera si apre come a Parma e Muntari devia involontariamente spiazzando Gabriel.
Così la Fiorentina è in vantaggio al primo tiro in porta e con il minimo sforzo , a conferma che quando le cose vanno male, spesso vieni punito anche oltre i propri demeriti ed è proprio quello che preoccupa di più per l'appunto e poi quando vedi che la reazione (timida in verità) avviene in modo disordinato e poco concreto e che il Milan comincia a giocare in modo davvero imbarazzante, allora capisci che qualcosa bisogna fare. 
La pazienza e la sopportazione sono già finite, qualche giocatore, con Montolivo in testa da vero capitano, ci mette la faccia, sarà veramente difficile uscire dal questo momento delicato, perchè questa squadra ormai è un vero disastro, arranca contro qualunque avversario e non mi trovo d'accordo di rinviare l'esonero di Allegri.
Si rinviare, perché non doveva neanche cominciarlo il campionato e un' altra stagione come quella scorsa, non capita un'altra volta, via prima il dente e via prima il dolore, anche se adesso le soluzioni per la sostituzione sono indecifrabili, Inzaghi pare non sia ancora pronto e non lo si vuole bruciare, a spasso non c'è nessuno che valga veramente la pena..... e adesso ?
Io proverei (cosa difficile) a contrattualizare Prandelli subito, per la nazionale un C.T. si trova (c'è il Trap) o Spalletti (in russia il campionato sta per finire) o perché no, Frank Rijkaard attualmente libero, uno che conosce l'ambiente rossonero e che non è proprio mediocre, visto fra l'altro che ha guidato compagini come: l'Ajax, la nazionale Olandese, il Barcellona e il Galatasaray.
Un obiettivo del Milan per il mercato di gennaio è Faouzi Ghoulam del Saint-Etienne,  il terzino ventiduenne franco-algerino, seguito in estate da Torino, Liverpool e Queens Park Rangers, non ha solo i rossoneri sulle sue tracce, ma anche il Manchester United, che deve sostituire Patrice Evra possibile partente a parametro zero in estate, a quel punto il Milan avrebbe pensato anche a Lulic della Lazio, Lotito permettendo.