martedì 18 febbraio 2014

Con Pazzini è meglio.

Contro il Bologna è servita ed è bastata, un' invenzione di quel genio e sregolatezza che risponde al nome di Balotelli, è occorso un colpo di genio, un tiro da 40 metri che si è andato da infilare proprio sotto il sette di un incolpevole Curci, per avere ragione di un Bologna ermetico e ben disposto, dando un senso a quello che fino a quel momento era stato, un monotono, brutto e deludente 0 a 0.
E' un Milan voglioso quello che scende in campo a San Siro, preferisco chiamarlo così anzicchè Meazza, perchè al Milan di questi tempi, serve proprio un santo, qualcuno che faccia miracoli e San supermario, con uno di quei colpi che lo caratterizzano, ha moltiplicato o meglio triplicato l'unico tiro nello specchio della porta in tre fantastici punti.
E' anche il solito Milan però, lento e impacciato, dal consueto inutile e sterile possesso palla, mentre i felsinei schierati tutti dietro la linea della palla, chiudevano tutti gli spazi e raddoppiavano su qualsiasi giocatore, provando con veloci ripartenze a piazzare il colpo gobbo e proprio in queste ripartenze il Bologna riesce a procurarsi almeno 4/5 palle gol e per ben 3 volte Abbiati ci ha messo una pezza, tenendo a galla il Milan fino a 5 minuti dalla fine, quando è arrivato il vantaggio con Balotelli.
Il pubblico di San Siro aveva ripreso a fischiare i giocatori rossoneri, come ai bei tempi di Allegri e non avevano sicuramente tutti i torti, visto che il Milan ha creato il primo vero pericolo nell' area rossoblu, a 10 minuti dalla fine con Pazzini, entrato 5 minuti prima, che metteva Balotelli nelle condizioni ideali per fare la differenza, ovvero giocando partendo da lontano, da quei 50/40 metri lontano dalla porta, da dove poi ha segnato e inserendosi in area.
Non appena entrato Pazzini il Milan è andato meglio e pensare che insieme hanno giocato solo 10 partite, segnando 8 gol, con una media di un gol ogni 35 minuti e pur essendo vero che non resterebbe nessuna alternativa in panchina nel ruolo di prima punta, basterebbe prendere un attaccante centrale a parametro zero e risolvere il problema, perchè spalle alla porta, Mario non ha la stessa incidenza sulla gara.
Il Milan ha fatto una partita povera e noiosa, lenta e irritante dove solo i nuovi Ramì e Taarabt, riescono a coinvolgere il pubblico, per gli altri solo una scarsa sufficienza, prestazioni senza mordente e mentre Seedorf mastica amaro, Inzaghi se la gode, lui e i suoi ragazzi lunedì giocheranno la sedicesima finale in 66 edizioni del Viareggio, ripetendo la finale a distanza di un anno, persa da Dolcetti proprio con l' Anderlecht.

Foto tratte dal web.

Nessun commento:

Posta un commento