domenica 2 febbraio 2014

Stop verso l'europa.


Primo pareggio dell'era Seedorf, un pareggio sostanzialmente giusto, il Milan ha attaccato specialmente nella ripresa, chiudendo il Torino nella sua metà campo, un Torino che comunque ha concesso ai rossoneri, solo poche occasioni e ben parate da Padelli, i granata inoltre hanno legittimato il risultato, con le tante ripartenze, riuscendo a sfiorare più volte il raddoppio dopo essersi portati in vantaggio.
Ancora una volta il Milan si schiera secondo la filosofia del suo allenatore, ovvero con tanti giocatori offensivi, ma il modo spregiudicato di affrontare la partita, non è sinonimo di vittoria e forse sarà meglio, magari già dalla prossima gara, giocare in maniera più equilibrata, anche perché oggi ha evitato la prima sconfitta della gestione Seedorf, grazie a Rami, uno di quegli acquisti a saldo che a quanto pare, deve dare sostanza alla difesa e togliere le castagne dal fuoco.

Il Milan era alla ricerca della terza vittoria consecutiva, cosa che quest'anno non si è ancora verificata, contro il Torino ha preso un solo punto, che non consente ai rossoneri di avvicinarsi ulteriormente alla zona Europa League, ma consente forse a Seedorf, di lavorare con una certa tranquillità, consapevoli del fatto che c'è molto da lavorare, magari mettendo da parte il bel gioco che ha in mente, per puntare di più sulla sostanza.
Il Milan parte sparato come sempre da quando c'è Seedorf, pressing alto, possesso palla e ritmo infernale, soli dopo appena due minuti, già Pazzini sfiora il gol ma Padelli alza sopra la traversa, ma come sempre accade, la difesa rossonera e Bonera nello specifico va in affanno, basta un lancio per Immobile, Emanuelson tiene in gioco l'attaccante granata e Bonera si lascia scappare l'ex pescara, facendosi scartare come un pivellino ed è gol.
Il Milan reagisce e Pazzini è protagonista, ma il giovane, sconosciuto e criticato Padelli, non si fa superare, mentre il Torino in contropiede, mette i brividi al Milan, i rossoneri spingono e attaccano con impegno, ma con tanta confusione specialmente tra i trequartisti, troppo complicati e poco efficaci.
La sensazione però è quella di una squadra troppo sbilanciata, spezzata in due, con una difesa scarsa, che non è adeguatamente protetta e non capisco ancora di più la scelta di Muntari per De Jong.

Il gol del pareggio, il primo su azione dell'era Seedorf, è tutto merito di Rami e fa specie che in presenza di tutti questi giocatori con propensione all'attacco, debba segnare un difensore, primo gol "italiano" per il difensore francese e speriamo che sia l'inizio di una lunga serie, visti i tempi che corrono, ma quello che più importa e che si è reso protagonista di ottimi interventi difensivi, che erano quelli che ci servivano.
Alla lunga la squadra accusa la stanchezza, si allunga e si spezza ancora di più, entrano forze fresche, De Jong prende il posto di Muntari e Saponara di Robinho, il brasiliano fischiato dal pubblico, con un'altra prestazione deludente, ma quello che non si capisce è perché non si deve dare fiducia a Saponara o al nuovo arrivato Taarabt, in fin dei conti, si giocava con il Torino e non con il Barcellona, e poi Petagna per uno spento e poco reattivo Hondà.
De Jong e Montolivo ci provano, ma Padelli è attento e insuperabile e alla fine il pareggio è giusto, anche se lascia l'amaro in bocca, rimane un'occasione sprecata per la zona Europa League, speriamo che Seedorf abbia capito che al di là dei problemi che ci sono in questo Milan, Bonera, Robinho e qualche altro, non devono più calpestare i campi di calcio, se no proprio perché non se ne può fare a meno.
In difesa prendano uno svincolato da qualsiasi nazione e rescindano con chi ha fatto il suo tempo, a cosa ci servono, peggio ancora in attacco, c'è questo Taarabt che è considerato  un fenomeno ? dicono che è un giocatore straordinario dal talento purissimo, dotato di importanti fondamentali, visione di gioco e tiro, giocatore dai grandi colpi, che può giocare da seconda punta, trequartista o esterno d'attacco, capace di
fare la differenza,  ovunque giochi, ha un carattere molto difficile è vero, ma è considerato un grandissimo colpo, perché non mandare Robinho in tribuna, dicono che sia un Hondà marocchino, con la testa di Balotelli, ma o non lo prendi oppure lo mandi in campo, che è sempre meglio del brasiliano.

Foto tratte dal web.

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