Mi unisco anch'io al commosso saluto, di tutto il pubblico sportivo, a Tito Vilanova, a cui il destino e la vita, sono stati particolarmente crudeli, stroncandolo a soli 45 anni con un cancro.
Ma come il calcio ci ha da sempre abituati, si deve avanti, lo spettacolo deve continuare, solo che in questo caso, il Milan ha offerto uno spettacolo "indecoroso", se non altro per quello che è il blasone della squadra e per quanto aveva fatto vedere di recente e alludo alle prestazioni contro Juventus ed Atletico.
La Roma ha dimostrato di avere un gioco, personalità e ancora grande spirito, nonostante i giochi siano già fatti, il Milan invece, niente di tutto questo, non pretendevamo la vittoria, ma come dicevo nell'ultimo post, i rossoneri erano chiamati a dimostrare di essere tornati il Milan e almeno "provare" a sovvertire il pronostico, dimostrare se non altro un po' di orgoglio, ma da una squadra che aveva sofferto contro Catania e Genoa, non potevamo che aspettarci, pari pari tutta la difficoltà patita in campo.
Dicevamo dello spettacolo, un primo tempo tutt'altro che bello, con la Roma bloccata, poco convinta, appagata forse e un Milan, schierato interamente dietro la linea della palla, forse a difesa di un eventuale pareggio, che sarebbe stato importante nella corsa all'europa, la Roma non riusciva a trovare gli spazi, faticando ad entrare in area, così i primi 20 minuti risultano lunghi e noiosi, con un totale possesso palla e dominio territoriale giallorosso, ma senza uno straccio di tiro in porta,
Nella seconda parte del primo tempo la Roma riesce ad accelerare, rendendosi subito pericolosa con Lijaic e con Dodò e proprio quando le squadre sembrano andare al riposo sullo 0-0, Pjanic in percussione centrale, con uno slalom tra Muntari, Montolivo e Rami, si presenta in area e batte Abbiati, è un gran gol, il gol che spacca la partita, ma il Milan è messo in campo malissimo.
Seedorf per questa gara, ha fatto delle scelte discutibili, Poli, Abate e De Sciglio in panchina, quando sembrava che almeno i primi due, dovessero giocare dall'inizio, e poi le prestazioni negative di tutti i giocatori rossoneri, con tutto il rispetto per squadre come il Sassuolo o il Catania o altre, almeno loro se la giocano fino alla fine, questo Milan invece è inadeguato e non tornerà presto a livelli che gli competono, anzi forse mai più, visto che la liquidità continua a scarseggiare e il mancato ingresso in Champions League complica ulteriormente le cose.
All'inizio della ripresa il Milan crea qualche buona occasione, ma in attacco Balotelli è evanescente e indisponente, fa falli inutili, cade continuamente e passa tutto il tempo a discutere con l'arbitro, il Milan poi non ha un gioco, Kakà è stanco e dovrebbe riposare (Saponara quando ?), Honda non riesce a dare il minimo contributo e Taarabt gioca da solo, questo Seedorf lo dovrebbe capire, o almeno capire perchè rimane sulla graticola.
Il 2 a 0 arriva al termine di una bella azione manovrata, Totti tira in porta, Abbiati pasticcia sul tiro fortissimo e non trattiene, tap-in di Gervinho e fine dell'incontro, a poco serve l'ingresso di Pazzini al posto di Balotelli, almeno è un punto di riferimento là davanti, cosa che manca e nemmeno gli ingressi di Robinho ed Essien, riescono a riaprire la partita, che finisce con un risultato giusto e l'Europa League un po' più lontana.
E' stato un Milan inoffensivo, Taarabt è partito bene e poi si è perso, Honda preferito a Poli, è stato una delusione, Kakà un fantasma, Balotelli vaga per il campo senza dare la profondità che da Pazzini, per una squadra nata offensiva è quanto dire, ma oramai bisogna aspettare la conclusione del campionato e dal piazzamento con o senza Europa, allora si capiranno molte cose sulla prossima formazione rossonera, della prossima stagione.
Ma come il calcio ci ha da sempre abituati, si deve avanti, lo spettacolo deve continuare, solo che in questo caso, il Milan ha offerto uno spettacolo "indecoroso", se non altro per quello che è il blasone della squadra e per quanto aveva fatto vedere di recente e alludo alle prestazioni contro Juventus ed Atletico.
La Roma ha dimostrato di avere un gioco, personalità e ancora grande spirito, nonostante i giochi siano già fatti, il Milan invece, niente di tutto questo, non pretendevamo la vittoria, ma come dicevo nell'ultimo post, i rossoneri erano chiamati a dimostrare di essere tornati il Milan e almeno "provare" a sovvertire il pronostico, dimostrare se non altro un po' di orgoglio, ma da una squadra che aveva sofferto contro Catania e Genoa, non potevamo che aspettarci, pari pari tutta la difficoltà patita in campo.
Dicevamo dello spettacolo, un primo tempo tutt'altro che bello, con la Roma bloccata, poco convinta, appagata forse e un Milan, schierato interamente dietro la linea della palla, forse a difesa di un eventuale pareggio, che sarebbe stato importante nella corsa all'europa, la Roma non riusciva a trovare gli spazi, faticando ad entrare in area, così i primi 20 minuti risultano lunghi e noiosi, con un totale possesso palla e dominio territoriale giallorosso, ma senza uno straccio di tiro in porta,
Nella seconda parte del primo tempo la Roma riesce ad accelerare, rendendosi subito pericolosa con Lijaic e con Dodò e proprio quando le squadre sembrano andare al riposo sullo 0-0, Pjanic in percussione centrale, con uno slalom tra Muntari, Montolivo e Rami, si presenta in area e batte Abbiati, è un gran gol, il gol che spacca la partita, ma il Milan è messo in campo malissimo.
Seedorf per questa gara, ha fatto delle scelte discutibili, Poli, Abate e De Sciglio in panchina, quando sembrava che almeno i primi due, dovessero giocare dall'inizio, e poi le prestazioni negative di tutti i giocatori rossoneri, con tutto il rispetto per squadre come il Sassuolo o il Catania o altre, almeno loro se la giocano fino alla fine, questo Milan invece è inadeguato e non tornerà presto a livelli che gli competono, anzi forse mai più, visto che la liquidità continua a scarseggiare e il mancato ingresso in Champions League complica ulteriormente le cose.
All'inizio della ripresa il Milan crea qualche buona occasione, ma in attacco Balotelli è evanescente e indisponente, fa falli inutili, cade continuamente e passa tutto il tempo a discutere con l'arbitro, il Milan poi non ha un gioco, Kakà è stanco e dovrebbe riposare (Saponara quando ?), Honda non riesce a dare il minimo contributo e Taarabt gioca da solo, questo Seedorf lo dovrebbe capire, o almeno capire perchè rimane sulla graticola.
Il 2 a 0 arriva al termine di una bella azione manovrata, Totti tira in porta, Abbiati pasticcia sul tiro fortissimo e non trattiene, tap-in di Gervinho e fine dell'incontro, a poco serve l'ingresso di Pazzini al posto di Balotelli, almeno è un punto di riferimento là davanti, cosa che manca e nemmeno gli ingressi di Robinho ed Essien, riescono a riaprire la partita, che finisce con un risultato giusto e l'Europa League un po' più lontana.
E' stato un Milan inoffensivo, Taarabt è partito bene e poi si è perso, Honda preferito a Poli, è stato una delusione, Kakà un fantasma, Balotelli vaga per il campo senza dare la profondità che da Pazzini, per una squadra nata offensiva è quanto dire, ma oramai bisogna aspettare la conclusione del campionato e dal piazzamento con o senza Europa, allora si capiranno molte cose sulla prossima formazione rossonera, della prossima stagione.
Intanto Seedorf, resta o va via e se va via......poi pochi movimenti in entrata e di basso profilo, ecco che la prossima stagione, quella della rifondazione, con gli incassi ridimensionati, con Berlusconi e Fininvest che non sono più disposti a ripianare i deficit, il mercato diventa proibitivo, è persino difficoltoso riscattare Taarabt, Rami e Poli, così in attesa di soldi freschi da nuovi mercati e il rilancio del merchandising, non c'è altra via d'uscita che la valorizzazione i giovani del settore giovanile.
Ma tutto questo non basta, occorre tagliare anche il monte-ingaggi e I contratti pesanti che sono tanti, con la cessione di chi guadagna tanto, Robinho, Mexes ed altri, con una riduzione degli ingaggi invece per chi resta, niente più arrivo di campioni al Milan, anzi, per fare mercato bisognerà vendere i giovani che si affermano, giusto come succede all'Arsenal.
In questo mercato quindi, potrebbero salutarci: Balotelli o De Sciglio o El Shaarawy e magari qualche altro, senza grandi colpi di mercato, niente grande allenatore, solo uno giovane che sappia lavorare con i giovani e allora non resta che Inzaghi, piace a Galliani, costa poco e ha il DNA vincente del Milan, ma facciamo un pò il punto, anche se è tutto in alto mare.
PORTIERI - Amelia andrà via e con lui anche Gabriel e Coppola, mentre Abbiati resterà, con la speranza che si trovi in un anno il nuovo titolare, Agazzi potrebbe essere uno dei due portieri, o rientrare nel probabile scambio con Perin, se non arrivasse, il titolare dovrebbe uscire da una lista di nomi, tra cui Marchetti (Lazio), Krul (Newcastle) e Ochoa (Ajaccio).
DIFENSORI - Rami non è sicuro che resti, per via della nutrita concorrenza, ed è l'unico che vale la pena tenere, visto che i pezzi pregiati (i nazionali), Abate e De Sciglio, dovranno essere ceduti per far cassa, con loro per me devono andare via: Constant, Emanuelson, Zaccardo, Silvestri, Bonera, Zapata e Mexes.
In entrata io mi concentrerei su: Paletta, Santon e Coentrao, anche se le ultime notizie, parlano di una coppia di ex Darmian e Antonelli dal costo più abbordabile, con un occhio anche per il 22enne, Gino Peruzzi, terzino argentino del Catania e visto che si parla di giovani, alla rosa 2014/15, includerei anche Didac Vilà, Pacifico, Ferrettì e Tamas.
CENTROCAMPISTI - L'arrivo di un nuovo tecnico dovrebbe incrementare i centrocampisti e supposto un centrocampo a 3 e che restino, Montolivo, Muntari, Poli e De Jong, occorrono altre 2 mezz'ali, via Essien e Cristante per farlo maturare, aggiungerei Benedicic e Fossati.
ATTACCANTI - 3, o 2 punte con il rifinitore, o la punta unica con i due trequartisti, sicuramente andrà via Kakà, e Robinho, via anche Saponara e Petagna per lo stesso motivo di Cristante, io darei via anche Hondà, Pazzini, Matri e Balotelli, Taarabt a sinistra ed El Shaarawy a desta, con una punta centrale, più Dzeko che Benzemà e di riserva Paloschi, Niang e Pinato, più giovane, più a basso monte-ingaggi e più a costo zero di così......
Foto tratte dal web.
Foto tratte dal web.