martedì 1 aprile 2014

Effetto tutor.

Per molti sarà sicuramente una combinazione, per altri magari una presa di coscienza del tecnico e per altri ancora la super visione dell'esperto "tutor" Galliani, fatto sta che siamo difronte ad un altro Milan, un Milan cambiato non tanto per i risultati (importantissimi per la permanenza di Seedorf e per la classifica), quanto per il giusto modo di affrontare la crisi "tecnica" e di risultati.
Adesso è un Milan provinciale (finalmente, io quante volte l'ho detto ?), è un Milan compatto a difesa del proprio portiere, pronto alle ripartenze veloci, grazie all'abbassamento sulla linea dei centrocampisti di Hondà e Taarabt, che aiutano De Jong e compagno a nell'interdizione, per poi proporsi spesso nell'uno contro uno a campo aperto, dove Hondà (al momento no) e Taarabt possono esprimersi al massimo per loro caratteristiche.
Peccato che continuiamo ad ostinarci a giocare senza centravanti, contro la Fiorentina a turno lo hanno fatto inserendosi ad occupare lo spazio, Hondà o Kakà, ma venendo sempre da dietro, tanto che spesso chi ripartiva, doveva portare palla, non avendo su cui appoggiarsi, o dovevano addirittura fermarsi per aspettare la squadra.
Ora non si può certo pretendere tutto e subito, ma avere le idee chiare su cosa o come lavorare, quello si, per me quindi, bando agli equivoci e pensate pure che sono monotono e dico sempre le stesse cose, ma dobbiamo giocare con la punta, con Pazzini, anche perchè non abbiamo altro e poi a secondo dei giocatori che si vogliono o si possono utilizzare, il modulo verrà di conseguenza.
Per quanto riguarda i singoli è chiaro che per potere dare un giudizio definitivo, mi riservo di rivederli ancora in altre situazioni, per esempio la coppia Ramì-Mexes, ancora insieme e con la "difesa" Abate e De Sciglio, a centrocampo ho una buona considerazione per De Jong, ma lo preferirei a tre con Poli e Montolivo, boccio sempre e comunque Muntari ed Hessien.
In avanti credo che Hondà non sia poi tutto questo bidone, credo che abbia bisogno di tempo, ma al momento non lo farei giocare, Balotelli lo abbiamo rivisto partire da lontano alto da destra ( per me per predisposizione naturale), puntare gli avversari per portarsi al tiro, o per andare sul fondo per poi rientrare e mettere la palla al centro per la punta, per me siccome non si abbassa a difendere, deve fare il terzo di destra e poi Taarabt e Kakà, ma solo in attesa di El Shaarawi, tutti gli altri in panchina.
Il cerchio però non è chiuso, in difesa si difende ancora male e in attacco siamo impalpabili, modulo equivoco e interpreti utilizzati male, bene solo i 4 punti e specialmente la vittoria con i viola, finalmente si sono visti i due centrali concentrati, attenti ed efficaci, ma con dei limiti che non gli consentono di essere perfetti.
Comunque, finalmente dopo tanto tempo, la società rossonera per bocca di Barbara, fa chiarezza sul programma per la "rifondazione", ovvero ingaggiare giovani talenti prima che diventino top player, quindi operazioni economicamente sostenibili e in plus valenza, aumentando i ricavi per autofinanziarsi.
Il periodo previsto per il "rilancio" è di tre anni, quindi 2017 ovvero quando è previsto l'ultimazione del nuovo stadio di proprietà, tre anni d’attesa, magari visto che la Juventus, ne ha impiegati quasi 7, intanto il trasferimento del portiere Hart (26 anni) dal Manchester City al Real, dovrebbe spingere il portiere Diego López (32 anni), dal Real Madrid a Milanello.
Sempre dalla Spagna potrebbe arrivare il terzino sinistro, Bernat classe 1993 in scadenza con il Valencia nel 2015, è seguito però anche da Inter e Manchester United.

Nessun commento:

Posta un commento