venerdì 5 luglio 2024

Credo di non esagerare, ma è stata la peggiore nazionale di sempre.

 

Confermo tutto quello che ho detto in un post precedente fatto sulla Nazionale e condivido con Graziani, che uno dei problemi della Nazionale, è che l'80% dei calciatori in A sono stranieri, ma quello che è più grave è che anche nelle seconde squadre ci sono troppi stranieri, tutte cose che sapevamo e se per noi il giorno dopo fa meno male, per chi è al comando invece ne deve prendere coscienza.

Gravina deve prendere atto, che nel calcio si può perdere, ma non in questo modo, deve prendere atto che con lui siamo rimasti fuori da un mondiale, che con queste premesse c’è la seria possibilità di restare fuori anche dal prossimo e che siamo stati una vergognosa delusione in questo Europeo, da campioni in carica.

È vero che manca il talento, ma la Serie A come istituzioni deve aiutare la Nazionale, capisco che non si possono chiudere le frontiere e che i presidenti delle squadre italiane vendono carissimi i propri giocatori, perché si devono rifare delle gestioni scellerate delle proprie società, costringendo tutti a rivolgersi al mediocre mercato degli stranieri, ma bisogna impegnarsi a trovare una soluzione condivisa.

Non è più possibile e sostenibile una serie A con l'80% di calciatori stranieri, sono troppi e lo sono anche nelle primavere, dobbiamo mettere un limite per dare forza al nostro movimento calcistico, ai nostri settori giovanili e ai nostri formatori, se no, non si va da nessuna parte, abbiamo vinto tanto a livello giovanile, ma dei ragazzi che hanno vinto con l'Under 19, a 20 anni circa, quindi, poi non tanto giovanissimi, ma quanti di questi stanno giocando in Serie A? se non giocano in serie A a 19-20 anni, si perdono.

I dirigenti devono capire e se non lo capiscono Gravina gli e lo deve fare capire, che non si può avere una squadra con 10 stranieri in campo, non ha senso pratico e anche economico, c’è poco da dire, la Nazionale è lo specchio del nostro “prodotto” calcio, è da moltissimi anni che bisogna cambiare qualcosa e se non cambia, i problemi anche per il futuro saranno triplicati, i giovani nelle nazionali e nelle categorie inferiori, vanno forte, ma quando arriva il momento di fare il salto definitivo non gli si dà spazio, anche con costi del cartellino esorbitanti.

Non si può mettere un limite agli stranieri e non si possono nemmeno avere 20 stranieri su 25 in rosa, non ha senso, bisogna imporre una certa quantità di italiani in campo e incrementare i vivai, servono le riforme, ma Gravina e la lega se ne fregano, le società continuano a gonfiare i bilanci con le plusvalenze e i conti dei procuratori, assumendo calciatori di scarsissimo profilo tecnico provenienti dall’estero e spinti dai loro agenti, tant’è che sta scomparendo la figura del direttore sportivo e da tutto questo, il sistema calcio italiano ne esce con le ossa rotte.

Ma passiamo al Milan, che è una di quelle squadre che concorre al disastro italiano e anche rossonero, continua a lavorare in un clima di mistero, per evitare le contestazioni dei tifosi del tipo Lopetegui e spera di metterci davanti al fatto compiuto, come ha fatto con Fonseca, da quanto se ne è parlato e da quanto il Milan ne abbia necessità, il primo giorno di mercato, il Milan doveva depositare il contratto dell’attaccante centrale del futuro.

Sembrerebbe, perché dalla sala dei bottoni rossonera non filtra nulla, che con Zirkzee siamo all’attesa estenuante, stiano cercando di ridurre le commissioni, provando a convincere l’agente per sfinimento, sempre che nel frattempo l’olandese non si accasi da un’altra parte, come spesso è successo, sembrerebbe pure, che in attesa che passi il “cadavere” di Kia, il Milan si sia rifugiato in casa del Chelsea, per trovare soluzioni al mercatino dell’usato.

Sul “bancone” in bella vista c’è Lukaku, che se non fosse per gli alti costi di tutta l’operazione, il Milan lo avrebbe già preso, perché per Furlani non è importante dove gioca, come gioca, se serve o no, l’importante è l’affare, ma al momento non lo è e quindi restiamo alla finestra, chiaramente volete sapere come la penso io su Lukakù.

31 anni sono tanti per il nuovo centravanti del Milan, tranne se non viene per fare la riserva o la chioccia per un giovane tipo Sesko, l’apporto in termini di grinta, possenza ed esperienza, potrebbe anche essere importante, ma non ai costi attuali del giocatore (ingaggio compreso) e alla condizione del Milan, a cui serve un attaccante maturo, ma che non superi i 26/27 anni: Giménez, David o Dovbyk, sono i profili adatti, un discorso a parte lo farei per Abraham.

A me il giocatore piace e a quanto pare piace pure a Fonseca, penso pure che nel Milan possa starci bene, ha 26 anni e fino a prima dell’infortunio aveva pure una discreta media realizzativa, considerando che tutto sommato giocava nella Roma, altri due giocatori del Chelsea che piacciono al Milan sono: Chalobah e Chukwuemeka.

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