giovedì 29 marzo 2012

Brivido freddo a San siro.

Potevano esserci due rigori per il Barcellona, potevano passare in vantaggio almeno in quattro occasioni, il Milan poteva andare in vantaggio subito dopo qualche minuto e poi comunque uno zero a zero che a mio avviso non cambia nulla, perchè basterà ai blaugrana vincere 1 a 0 per approdare in semifinale.
Certo sapere che per il Barcellona eravamo l'avversario più difficile, la cornice di pubblico, le televisioni accredidate e così via, hanno ridato al Milan un'importanza che non avevamo da tempo, e il fatto di essercela giocata di nuovo, senza barricate, ostruzionismi, falli e quant'altro, ci inorgoglisce, siamo ancora lontani da metterci a paragone con i catalani, ma credo di non bestemmiare se continuo a considerare il Milan la terza squadra europea, forse a pari con il Bayern, ma solo dopo Barcellona e Real.
Neanche una formazione al completo con Pato, Van Bommel, Thiago e Abate potrebbe farci illudere di potere arrivare facilmente alla semifinale e poi Antonini, Bonera, Mesbah, Nocerino, Ambrosini ed El Saarawy, hanno fatto una grande prestazione, così come tutta la squadra, è stata una bella partita tra due squadre che hanno giocato a calcio con le dovute distanze e con dovuto rispetto se permettete la soddisfazione di giocare contro di loro è una cosa che auguro anche ai nostri detrattori.
Certo con gli uomini contati non è che si possono muovere critiche ad Allegri e poi con quella partita che meglio non si poteva fare.....ma la scelta di schierare Robinho dal primo minuto non la considero una scelta appropriata, io avrei preferito El Saarawy e si è visto.
Ora ci si rituffa in campionato, sempre più la priorità per i rossoneri che non hanno un momento di tregua, sabato 3 gioni prima del ritorno di Champions il Milan farà visita al Catania, la squadra più informa del campionato e quella che fa il più bel gioco,  speriamo di continuare a recuperare uomini proprio per poter fare rifiatere qualcuno, dobbiamo approfittare della prerogativa di Ibra che vince sempre lo scudetto per raggiungere la seconda stella. Per il mercato in altri nomi nuovi in difesa nel caso non si giungesse ad Astori, il nazionale del Torino Angelo Ogbonna,l'argentino del Palermo Mattias Silvestre e anche il Brasiliano dell' Udinese Danilo.

domenica 25 marzo 2012

Costretti a vincere.

Il Milan doveva vincere per mettersi alle spalle l'esclusione dalla finale di coppa italia, per tenere a distanza la juve in campionato e per trovare gli stimoli giusti in vista della sfida con il Barcellona, e ha vinto.
I rossonero per la prima mezzora ha tenuto la Roma nella sua metà campo, riconquistando la palla con una facilità incredibile, giocando un gran bel calcio anche se alla fine si sono resi pericolosi quasi sempre con tiri da fuori (palo di El saarawy), del resto per una squadra che non ha un attaccante d'area non poteva essere diversamente.
La parte finale del primo tempo poi è stata caratterizzata dalle solite ingenuità, che non solo non danno segno di "maturità" sotto l'aspetto difensivo, ma in prossimità dell'incontro con i Blaugrana e in concomitanza con l'assenza del ministro della difesa Thiago Silva, non danno spazio a buoni pensieri, anche se Bonera sta facendo bene (da centrale) e lo ha dimostrato anche ieri risultando insuperabile quasi quanto il brasiliano, ma non sarebbe la stessa cosa.
Dispiace l'infortunio di Thiago Silva che non può non portare alla mente quanti infortuni quest'anno hanno colpito il Milan, tanti, troppi e sicuramente ha ragione Berlusconi quando dice di non potere accettare questa situazione, a giugno qualsiasi sia il risultato finale bisognerà capirne i motivi se sono dipendenti dalla preparazione o da uno staff medico inadatto, fatto sta che con il "Milanlab" non possiamo avere questi problemi.
Il secondo tempo la Roma continua sulla falsa riga degli ultimi minuti del primo e con il Milan danno vita ad una partita piacevole e senza tatticismi, anche se i milanesi tengono sempre saldamente in mano la partita, a fronte di una bella prestazione di Bonera, Mexes e Mesbah con il franco-algerino che spinge sulla fascia che è un piacere, corsa e acume tattico, con una diagonale nel secondo tempo...monumentale.
Il centrocampo non si è espresso sugli stessi livelli, Nocerino è in un momento di appannamento ed Emanuelson è stato troppo evanescente, anche Ambrosini e Muntari sono in fase calante, meno male che invece Boateng sembra essere tornato quello della scorsa stagione, poi il rientro a tempo pieno di Aquilani già in palla, fanno sperare in bene.
In attacco solo problemi fisici (fuori Robinho e Lopez che per martedì dovrebbero farcela), perchè la coppia Ibrahimovic-El Saarawy fanno ammattire tutti, l'egiziano è da pertutto corre e lotta e poi tecnicamente è uno spettacolo, di Ibra che dire non lo spostano neanche le cannonate, Kiaer e Stekelenburg in questo caso.
Martedì scorso chiuso il capitolo coppa italia, sabato archiviato un altro turno di campionato (ne restano 9), ora spazio ai quarti di champions e che il dio pallone ce la mandi bene.

giovedì 22 marzo 2012

Juve in finale con merito.

La juventus approda alla finale di coppa italia grazie a due tempi supplementari con gli attributi, premetto che il loro modo di giocare a me non piace, ma hanno dimostrato di essere "cazzuti" e quindi degni di fare una finale.
Sarà sicuramente una finale spettacolare ma provinciale nel gioco, entrambe le finaliste puntano sulla palla lunga, la rincorsa sfrenata della stessa, la trattenuta leggera dell'avversario per sbilanciarlo senza beccare il fallo (gli arbitri italiani sono senza palle e non che arbitrano all'inglese), il rimpallo e la conquista della palla o del fallo per sbilanciamento dell'avversario.
Qualcuno penserà che sto polemizzando e non è così, la Juventus negli ultimi dieci minuti dei tempi regolamenteri specie in difesa era crollata e il Milan anche con Inzaghi e Lopez non al meglio doveva fare il 3 a 1 e chiudere la pratica, come è possibile per una grande squadra non approfittare di quella condizione e poi farsi mettere sotto nei tempi supplementari, prima del gol la Juve si è divorata 3 occasioni per pareggiare.
Il Milan ha ribbadito ancora che non è Ibra dipendente (il secondo tempo lo ha dimostrato) e che con il centravanti gioca meglio, anche perchè Lopez non è una punta statica e sarebbe servito sicuramente anche nel primo tempo dove io (sarò fissato) avrei tempestato di cros l'area della Juve (qualcosa doveva succedere), visto che non c'erano gli spazi per gli inserimenti e poi una squadra che arriva e crossa, mette "ritmo" alla gara che invece è stata statica, monotona.
Allegri ha le sue "fisime" ma ogni tanto bisogna fare di necessità virtù (ecco il merito della Juve), il Milan non è il Barcellona come io non sono Clooney, quindi la necessità era Maxi Lopez che può andare a saltare di testa, può fare l'appoggio per gli uno-due (la sponda) o la torre per gli inserimenti, invece dovendo ribaltare il risultato abbiamo perso un tempo.
Mi è piacuto Antonini sulla destra (lui è un desto naturale) e un po meno Mesbah che non difende ancora bene (sembra Abate prima maniera) ma attacca gli spazi che è un piacere, solo che a chi deve crossare ? poi l'altro che mi è piacuto è stato Lopez e a tratti El Saarawy, tutti gli altri su standard normali, ma a me il Milan del secondo tempo è piacuto tantissimo.
E' vero il Milan esce a testa alta ma proprio per il secondo tempo dove ha dimostrato organizzazione di gioco non più monotematico, corsa, intapendenza e personalità, cosa che ha perso nei tempi supplementari quando si è convinto di avere già "vinto".
Il Milan ha dimostrato ancora di essere superiore alla Juventus anche senza molti titolari (Boateng, Nesta, Cassano, Van Bommel, Abate ecc.), e finalmente l'ha battuta nei tempi regolamentari ma deve essere più pratico e meno pragmatico, più convinto e determinato, una squadra tosta, tignosa, cazzuta insomma.
E' stata una bella partita con i protagonisti, ad esclusione di Allegri, Conte Aquilani e Vucinic che hanno rispettato il senso del gioco del calcio, Allegri deve essere superiore (vedi Guardiola o altri tecnici internazionali), Conte rischia di restare un allenatore provinciale (sempre a piangere, imprecare e con un gioco da serie B), Vucinic invece di giocare bene come sà fare, pensa a protestare e Aquilani non può avere quelle reazioni, lui è un Nazionale e un giocatore di una squadra forte e non lo può fare.
Di questa semifinale resta un'altra buona prestazione, 120 minuti sulle gambe difficili da smaltire (ecco anche perchè bisognava chiedere la pratica nei 90 regolamentari) e a mio avviso la certezza che non abbiamo la stessa convinzione dei catalani.

martedì 20 marzo 2012

Undici contratti in scadenza.

Sono 10 i giocatori in scadenza di contratto, Nesta (smetterà o andrà alla juventus che vorrebbe replicare l'operazione Pirlo se il calciatore è in condizioni fisiche accettabili), Roma, Yepes (che sarà sostituito da Cesare Natali a parametro zero dalla Fiorentina), Zambrotta, Ambrosini, Flaminì, Gattuso (l'unico che viaggia a vele spiegate verso il rinnovo), Seedorf, Van Bommel (che tornerà in Olanda) e Inzaghi (che smetterà o andrà a giocare in provincia).
A questi si aggiungerà Aquilani in prestito con diritto di riscatto e che sarà sicuramente riscattato, poi Muntari in prestito e che a giugno sarà libero ed ha già pronto un triennale, Merkel che resterà con una nuova formula e il parametro zero (salvo sorprese) Montolivo che ha già pronto un quadriennale.
A completamento della rosa quindi il Milan rimanderà la rivoluzione tra i pali al 2013 quando andranno in scadenza Amelia e Abbiati e poi proverà a portare a Milanello il laterale Boulharouz in scadenza con lo Stoccarda, sarà la riserva di Abate e completerà la linea dei laterali con Antonini e Mesbah.

In difesa Galliani ha un patto con Cellino per Astori che potrebbe tornare a Milano e costituire il sostituto di Nesta, mentre a centrocampo pare che Montolivo sia l'erede di Seedorf e ruoterà con Boateng, Nocerino e Aquilani, ma non giocherà davanti alla difesa, dove più che Mascherano (troppi soldi e concorrenti) dovrebbe giocarci Sandro del Tottenham e comunque occhio a Keità se si dovesse liberare dal Barcellona.
Il Milan sta pensando ad un rinforzo per reparto e in attacco ad affiancare Ibrahimovic si spera nel "regalo" di Berlusconi per il suo ritorno effettivo alla presidenza il prossimo 20 Aprile, Pato visti i continui infortuni e lo scarso rendimento, dovrebbe essere ceduto così come Robinho attratto dal ritorno al Santos, il "regalo" così Galliani lo prenderà in Inghilterra Van Persie o il grande sogno Tevez, specie se il City prenderà l'olandese.

domenica 18 marzo 2012

.....e.ora a Torino bisogna vincere.

Il Barca vince 2 a 0 e manda due messaggi al Milan, la Juve vince 5 a 0 e manda cinque messaggi al Milan e il Milan che vince 2 a 0 dice che per il momento loro due sono seconde nei loro rispettivi campionati.
 Stando alla cruda realtà i rossonero sono primi nella classifica italiana, ai quarti di champions (tanto quanto il Barcellona) e una semifinale di ritorno da giocare a Torino che con un 2 a 0 aprirebbe le porte alla finale, nell'era avanti Mourinho si chiamava tris, dopo l'avvento del messia calcistico ovvero nel dopo Mourinho si chiama "triplete", perchè trascurare questa possibilità e allora ! cominciamo col battere la Juve.
Intanto a Parma abbiamo avuto dopo 18 anni Berlusconi che torna a seguire il Milan in trasferta, il procuratore federale Palazzi (mandato dai bianconeri per essere sicuri che a combinare le partite siano solo loro) e il ritorno al calcio giocato del "guerriero" Ringhio Gattuso.
Nel Milan mancavano ancora un po di giocatori ma è riuscito ad esprimere comunque un buon gioco, anche se sempre con la solita sufficienza da mancanza di stimoli adrenalinici, soffrendo e facendo soffrire i propri tifosi, Bonera non è stato così impeccabile come la scorsa partita e Zambrotta ha accusato i limiti fisici legati all'età, tanto che il Parma riesce a mettere un po in apprensione la retroguardia milanista, ma Ibrahimovic e specialmente Emanuelson sono riusciti a sistemare comunque le cose.
Emanuelson ha giocato largo a destra per allargare la difesa ducale, e Muntari invece un po
più centrale, ma continua a mancare la qualità di Seedorf ed essenzialmente di Aquilani a centrocampo, quest'ultimo che a quanto pare è stato risparmiato con Van Bommel per la gara di coppa italia di martedì che il Milan ha l'obbligo al di là dei facili entusiami di provare a vincere per accedere alla finale di coppa, che una grande squadra che vuole avvicinarsi agli standard europei, deve giocare.
Ma quello che più preoccupa è l'assenza di Abate che non ha un vero sostituto e che le soluzioni Zambrotta o Bonera non le reputo all'altezza del difensore ormai azzurro e del Milan, anche perchè se le soluzioni possono andare bene per il campionato, sicuramente non possono essere idonee per l'Europa, anche in considerazione che a sinistra con Antonini e Mesbah le cose non vanno molto meglio.
A proposito di Europa prima della gara con i blaugrana il Milan deve pensare alla possibilità di potere disputare la finale di coppa italia provando a battere la Juventus e poi al campionato con la partita con la Roma in casa.                   Alla partita contro la Roma fa da contraltare il fatto che i bianconeri giocheranno in casa con l'Inter, Roma e Inter sono due squadre diciamo messe male, ma che potrebbero essere capaci di fare un colpo di coda, certo mi auguro che il Milan possa caricarsi sempre più, battere la Roma e invece la Juve inpattare con i nerazzurri, in modo che il Milan possa allungare proprio in virtù delle partite che giocherà in europa con i catalani. Tre minuti per Gattuso è stato il modo per riportarlo alla vita calcistica chiaramente, la fine di un tunnel durato sei mesi e che ad un certo punto dopo la ricaduta sembrava non dovesse finire mai più, anche se per lui il futuro non è ben definito, credo che la sua carriera potrà continuare all'estero, Inghilterra o Germania, spero che possa comunque prima vincere l'ultimo trofeo con la maglia del diavolo, poi se ne vince due e magari tre perchè no. 

venerdì 16 marzo 2012

Il segno del destino.

Barcellona ai quarti......è il segno del destino, quest'anno con loro abbiamo fatto un pareggio e una sconfitta, faremo la vittoria che poi ci permetterà di passare il turno e incontrare poi Rui Costa che ci rilascerà il lasciapassare per la finale, dove incontreremo Mourinho con cui abbiamo sempre perso e finalmente vinciamo, incontro e coppa portandoci a 8 successi a solo una coppa di differenza dal Real Madrid che ne ha 9, stavolta Mourinho "zeru tituli".
Scusate stavo dormendo e non mi sono accorto che stavo sognando, ma ce un proverbio che dice: a sognare si fa peccato e spesso ci si azzecca, be.....forse non è questo, ma così mi piace.
Per questo post voglio inserire la foto della mia seconda squadra dove ho giocato, in omaggio a Giovanni mio nuovo lettore che faceva parte di quella squadra, chissà se si riconosce.
Se poi vuole commentare i post, sulla pagina del Palermo nell'archivio a Gennaio, aprendo sul post messaggio a Raffaele, trova come fare per iscriversi e poi commentare.

lunedì 12 marzo 2012

Ibrahimovic vi da il terno: 19 - 33 e 50

Superato il passaggio del turno e gli attriti post Arsenal per via dello schieramento a tre punte, per il quale Allegri ha puntualizzato di non avere avuto altra scelta e che la voglia di vincere di Ibra è uguale alla sua, (e ieri si è visto da come urlava in panchina) il Milan si rituffa in campionato e dopo il recupero della Juve che gli consegna la testa della classifica con 2 punti di vantaggio, la gara con il Lecce doveva essere affrontata con la giusta concentrazione e cattiveria, perchè la Juve sta facendo bene e non è ancora fuori dai giochi, e invece così non è stato.
In Italia in ogni gara può succedere di tutto e un vantaggio così arrisicato come quello di ieri non può essere gestito, ma deve essere spietatamente incrementato proprio come ha fatto il Barca in coppa, sempre inappagata fino alla realizzazione di ben 7 reti, la differenza tra noi e la Juve è Ibrahimovic, ma la differenza tra noi e il Barcellona sta nella mentalità di non sentirsi mai appagata, di fare tutto con la massima attenzione al novantesimo così come se fosse il primo minuto, sull' 1 a 0 e anche sul 7 a 1, insomma sempre.
Ancora in Italia ad esclusione di Zeman e forse qualche altro uno o due al massimo si gioca al risparmio, che poi è la causa di prestazioni altalenanti perchè non c'è l'abitudine mentale a dare il massimo sempre e spesso se si sbaglia l'approccio alla gara, poi diventa difficile entrare in partita, e ieri dopo 20 minuti giocati alla grande si è dato al Lecce la possibilità di ben figurare.
Il controllo della gara comunque non è servito per avere ragione del salentini, perchè la mancanza di concentrazione e di conseguenza di concretezza, ha costretto il Milan ad una fatica inopportuna che ha fatto scaldare Allegri e messo a rischio cardiaco Galliani (e anche noi), ma nel momento migliore dei pugliesi e più esattamente al ventesimo del secondo tempo, Ibra chiude la partita regalandoci un terno, 19 reti in campionato, 50 partite e 33 reti con la maglia del Milan in campionato, sarà pure un ineducato bullo impunito, ma con 19 reti in 21 partite speriamo che ci faccia vincere un'altro scudetto, così come "vastasamente" li ha fatti vincere a Juventus ed Inter.
Ancora un'altra prova indispensabile per lo svedese che con i soliti noti; Nocerino (stagione da incorniciare ora anche a desrta), Van Bommel (ancora una prova sontuosa, ma siamo sicuri che ha 34 anni ?) e Aquilani (un po meno efficace di Londra ma con tanta qualità) risulta tra i migliori in campo, da sottolineare la prova attenta e precisa di Bonera mentre gli altri hanno disputato una partita più che sufficiente.
Nota negativa per Robinho che continua nelle sue prestazioni tutto fumo e per Muntari che sembra tornato quello interista, urge per questo sprint finale ed intenso (il Milan è in corsa comunque per 3 traguardi), il recupero di Aquilani (già quasi pronto), Seedorf e Boateng, perchè ora a maggior ragione con 4 punti sulla Juve, occorre avere la forza di mantenersi la davanti, provando a restare il più possibile freschi a livello fisico e mentale e per ottenere ciò bisogna far ruotare gli uomini.

mercoledì 7 marzo 2012

Ai quarti dopo 5 anni.

Da 5 anni il Milan non accedeva ai quarti di champions e proprio questo passaggio è la testimonianza che con l'arrivo di Allegri, i rossoneri si sono dotati di un nuovo progetto di rilancio e ringiovanimento della squadra, che trova conferme in questa qualificazione, che è stata molto a rischio e che sarebbe stato un vero peccato non ottenerla dopo il 4 a 0 dell'andata.
Ieri sera i fantasmi di La Coruna cominciarono ad aleggiare sullo stadio inglese in modo sinistro, fin già dal sesto minuto e sembravano potessero prendere corpo, ad ogni marcatura "surreale" dell'Arsenal, se non fosse stato che sul 3 a 0 "l'esorcista" Abbiati, prima parava di piede un tiro deviato e poi "ipnotizzava" Van Persie bloccando in due tempi il possibile 4 a 0, che sarebbe stato a giudicare dagli sguardi persi dei protagonisti rossoneri, la materializzazione della "maledizione".
Alla fine la grande paura, grazie da un pò di fortuna e ad un secondo tempo più attento e propositivo da parte del Milan, è diventata gioia per i nuovi traguardi  che si prospettano, grazie ad Abbiati, Mexes e Van Bommel che hanno tenuto la barca in linea di galleggiamento, portando il "Diavolo" in un porto sicuro, piuttusto non si capisce il perchè di questa prestazione così opaca.
Ci sono linee di pensiero che imputano tutto alla convinzione di un risultato già acquisito che li ha svuotati delle motivazioni e dell'adrenalina necessari per un incontro comunque importante, altri invece pensano che si è trattato di un problema di organico (causa degli infortuni), non all'altezza del livello (quarti di finale) della competizione, visto che la panchina non dava possibilità di cambi che potessero incidere sull'andamento della gara, per me entranbi.
Con i rossoneri è già passato il Benfica che con la vincente di Apoel-Lione, potrebbe costituire una delle squadre che si preferirebbe incontrare ai quarti, per sperare di andare ancora avanti, ma dovremo aspettare il 16 marzo per sapere di che morte ci toccherà morire, adesso rituffiamoci in campionato con un'altra partita a rischio, almeno sotto l'aspetto mentale in quanto arriva un Lecce penultimo e decimato, che incarna però lo spirito battagliero del suo allenatore.
El Saarawy, Mesbah e forse anche Nocerino hanno risentito di questo esordio "importante", mentre inattesa è stata la prestazione mediocre di Emanuelson e Robinho, proprio quest'ultimo è stato a mio avviso il più negativo perchè non ha mai puntato l'uomo e sfruttato la sua velocità, rallentando l'azione e incartandosi in giochetti con la palla, perdendola con la squadra in uscita facendola rischiare.
Nel secondo tempo i "mostri" Thiago e Ibra si sono un pò ripresi ma lontani dal loro apporto abituale, così come Abate, mentre è risultato ottimo il ritorno di Aquilani che ha dato ordine, geometrie e concretezza al gioco in un momento di difficoltà, credo che il Milan lo riscatterà al di là delle presenze che farà a fine campionato e quindi dall'accordo che c'è con il Liverpool.

domenica 4 marzo 2012

Il Milan è forte e Ibra lo sublima.

A Palermo il Milan ha ribadito la trasmormazione tanto auspicata e finalmente arrivata dopo la squalifica dello svedese, adesso è un Milan forte nel colettivo e le tre partite senza Ibra lo hanno testimoniato, con un valore assoluto aggiunto lo svedese, che fa la differenza e che differenza, proiettando i rossoneri ad una dimenzione sempre più vicina agli standard delle rivali Europee.
Ora non è per piangersi addosso ma questo Milan forte e subliminato deve fare a meno di ben 11 giocatori e tra questi: Cassano, Pato, Seedorf, Boateng, Nesta, Mexes e Aquilani, nel senso che il Milan ha 30 giocatori tutti titolari perchè funzionali ad un collettivo e quindi pregherei Allegri e tutti quelli che hanno lavorato e lavorano per raggiungere questi risultati di lasciare le chiacchere a chi non ha argomenti e continuare a lavorare in silenzio, nel silenzio dei forti.
Il calcio non è una scienza esatta tanto che può capiatare di perdere con Ibrahimovic e vincere senza, può succedere di perdere o vincere per una svista arbitrale, può succedere di lavorare tutta la settimana e non raccogliere niente oppure lavorare male e ottenere il massimo, ma è il calcio dove l'unica cosa certa è che il lavoro alla lunga paga.
Adesso tappiamoci le orecchie e non lasciamoci distrarre da nulla, in ballo c'è un passaggio ai quarti di champions, il mantenimento del primo posto fino alla fine e perchè no la grande impresa, fare il miracolo a Torino con il disperato passaggio alle semifinali di coppa italia, quindi lavoriamo sugli obiettivi (Van Persie compreso) e lasciamo le parole e le tensioni alla politica.
Sulla partita cosa commentare? il Milan è stato quasi perfetto e forse il Palermo lo ha pure aiutato ma davanti ad un fuoriclasse come Ibra tre reti e tre miracoli di Viviano si poteva solo limitare i danni e niente più e poco sarebbe servito il gol nelle mischia per il Palermo o il gol su palo di Barreto, ci voleva un altro Palermo.
Ancora un'altra bella prestazione dei "gemelli" Emanuelson e Robinho, che quando trovano lo spazio danno corsa e spettacolo a questo Milan, così come El Saarhawy un folletto in giro per il campo incontenibile e con una spiccata personalità, tira (togliendo pure la palla a Ibra) e disegna assist e tra i migliori mi piace ricordare il capitano Ambrosini a cui devo chiedere scusa per averlo considerato qualche tempo fa, un ex calciatore.
Grandi prestazioni anche per Abate che è sembrato tornato ai suoi livelli e per Thiago che rende facile tutto quello che è difficile con grande disinvoltura, per il resto tutti sulla sufficienza, forse perchè era sufficiente non infierire.