lunedì 12 marzo 2012

Ibrahimovic vi da il terno: 19 - 33 e 50

Superato il passaggio del turno e gli attriti post Arsenal per via dello schieramento a tre punte, per il quale Allegri ha puntualizzato di non avere avuto altra scelta e che la voglia di vincere di Ibra è uguale alla sua, (e ieri si è visto da come urlava in panchina) il Milan si rituffa in campionato e dopo il recupero della Juve che gli consegna la testa della classifica con 2 punti di vantaggio, la gara con il Lecce doveva essere affrontata con la giusta concentrazione e cattiveria, perchè la Juve sta facendo bene e non è ancora fuori dai giochi, e invece così non è stato.
In Italia in ogni gara può succedere di tutto e un vantaggio così arrisicato come quello di ieri non può essere gestito, ma deve essere spietatamente incrementato proprio come ha fatto il Barca in coppa, sempre inappagata fino alla realizzazione di ben 7 reti, la differenza tra noi e la Juve è Ibrahimovic, ma la differenza tra noi e il Barcellona sta nella mentalità di non sentirsi mai appagata, di fare tutto con la massima attenzione al novantesimo così come se fosse il primo minuto, sull' 1 a 0 e anche sul 7 a 1, insomma sempre.
Ancora in Italia ad esclusione di Zeman e forse qualche altro uno o due al massimo si gioca al risparmio, che poi è la causa di prestazioni altalenanti perchè non c'è l'abitudine mentale a dare il massimo sempre e spesso se si sbaglia l'approccio alla gara, poi diventa difficile entrare in partita, e ieri dopo 20 minuti giocati alla grande si è dato al Lecce la possibilità di ben figurare.
Il controllo della gara comunque non è servito per avere ragione del salentini, perchè la mancanza di concentrazione e di conseguenza di concretezza, ha costretto il Milan ad una fatica inopportuna che ha fatto scaldare Allegri e messo a rischio cardiaco Galliani (e anche noi), ma nel momento migliore dei pugliesi e più esattamente al ventesimo del secondo tempo, Ibra chiude la partita regalandoci un terno, 19 reti in campionato, 50 partite e 33 reti con la maglia del Milan in campionato, sarà pure un ineducato bullo impunito, ma con 19 reti in 21 partite speriamo che ci faccia vincere un'altro scudetto, così come "vastasamente" li ha fatti vincere a Juventus ed Inter.
Ancora un'altra prova indispensabile per lo svedese che con i soliti noti; Nocerino (stagione da incorniciare ora anche a desrta), Van Bommel (ancora una prova sontuosa, ma siamo sicuri che ha 34 anni ?) e Aquilani (un po meno efficace di Londra ma con tanta qualità) risulta tra i migliori in campo, da sottolineare la prova attenta e precisa di Bonera mentre gli altri hanno disputato una partita più che sufficiente.
Nota negativa per Robinho che continua nelle sue prestazioni tutto fumo e per Muntari che sembra tornato quello interista, urge per questo sprint finale ed intenso (il Milan è in corsa comunque per 3 traguardi), il recupero di Aquilani (già quasi pronto), Seedorf e Boateng, perchè ora a maggior ragione con 4 punti sulla Juve, occorre avere la forza di mantenersi la davanti, provando a restare il più possibile freschi a livello fisico e mentale e per ottenere ciò bisogna far ruotare gli uomini.

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