La partita contro l'Udinese in pratica è stata come quella contro la Sampdoria, una partita brutta e con poche emozioni, in cui si è visto poco Milan contro un avversario quasi completamente non pervenuto, di buono solo: i tre punti, il gol di Birsa, una bella parata di Gabriel su punizione di Di Natale e le prove di Poli e Birsa, due che avevano fatto storcere il muso ai tifosi in estate.
Come ho sempre sostenuto, in questi momenti è impossibile che non si riescano a fare punti con le seconde linee, non è importante come si ottengono, ma in attesa del recupero degli infortunati, la classe operaria se ben allenata, può vincere gare contro Torino o Bologna e così via, proprio come ha fatto con Samp e Udinese, certo ora c'è la Champions, il Barcellona mette tanta apprensione, ma tanto la sconfitta era in programma anche con le stelle.
Il Milan recupera Birsa, Silvestre e Kakà, ma perde Balotelli e Abbiati, in porta debutta Gabriel, Silvestre fa l'esordio in coppia con Zapata (che ha un fastidio alla coscia), Birsa fa il trequartista e Kakà va in panchina, la squadra dà il meglio di sé, la vittoria è arrivata, l'impegno c'è stato, ma per il bel gioco e lo spettacolo se ne parlerà un'altra volta.
Nel primo tempo solo un rasoterra fuori di Robinho e un Birsa pimpante che mette costantemente in difficoltà la difesa avversaria, lo sloveno toglie le castagne dal fuoco con lo splendido gol che sblocca il risultato a metà tempo e che poi risulterà decisivo: parte palla al piede dalla metà campo, serve Robinho che al limite dell'area non trova spazio e gli restituisce il pallone, non ci pensa su due volte e scaraventa il pallone in rete con un bel tiro a girare che si insacca all'angolino alto, della porta di Kelava.
Ancora Birsa con un traversone basso insidioso che Kelava smanaccia fuori dall'area e il conseguente tiro di Poli alto, è tutto qua il Milan del primo tempo, l'Udinese fa ancora meno, solo un tiro sballato di Gabriel Silva, la difesa rossonera tiene bene, ma forse per la pochezza degli avversari e così anche la ripresa, entra Muriel per provare a mettere in difficoltà la difesa del Milan, in un Milan dove Matri tira una sola volta, fuori, in tutta la partita.
Arriva anche il momento per giudicare Gabriel, blocca a terra un tiro non molto insidioso di Di Natale, poi vola a deviare sulla traversa una punizione di Di Natale destinata all'angolino, in molti cominciano a sperare che il Milan abbia trovato un portiere affidabile per il futuro, Gabriel ha mostrato sicurezza anche nelle uscite e si è comportato egregiamente, pur avendo svolto poco lavoro, ultima occasione per il Milan con Poli, anche se l'ultimo brivido lo creano Di Natale-Muriel, quest'ultimo recuperato provvidenziale da Abate, una vittoria importante che porta tre punti vitali per il Milan, un brodino per tentare una rimonta clamorosa come quella della scorsa stagione.
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