giovedì 31 ottobre 2013

Tu chiamale se vuoi .... illusioni.

A quanto pare la svolta non è ancora arrivata e forse è lontana, come lontano appare ormai anche il terzo posto, questo è quello che alla fine sancisce la partita con la Lazio, una partita che i rossoneri hanno dominato per tutto il primo tempo, senza trovare il guizzo giusto davanti alla porta avversaria e pur senza fare tirare in porta mai.....una Lazio troppo rinunciataria, nella ripresa sembrava fatta dopo il bellissimo gol di Kakà, che impreziosiva ancora di più una prestazione già sontuosa, ma l'ennesima amnesia difensiva fermava, svolta e rimonta.
Come al solito la difesa rossonera si fa beffare su un pallone spiovente in area, si dimentica sempre l' avversario che in questo caso era Ciani e a quel punto il Milan, non è più riuscito a creare i presupposti per la vittoria, rischiando pure nel finale.
Un pareggio che serve a poco per una squadra che gioca a ritmi bassi e fatica tremendamente a costruire azioni efficaci, Balotelli assente ingiustificato si contrappone ad un sontuoso Kakà, che ha trascinato la squadra ed è stato l'attaccante più pericoloso, risultando un vero esempio per tutti.
Il Milan ritrova De Sciglio ma perde Silvestre e l'emergenza centrali si fa sempre più marcata, Zaccardo fa coppia con Zapata, mentre a centrocampo Allegri insiste con Muntari e con un centrocampo muscolare è chiaro che si fa fatica a costruire azioni efficaci, buono per una squadra che non deve perdere e non per il Milan che partita dopo partita, deve assolutamente trovare la vittoria.
Il Milan parte bene, spinge, pressa alto e mantiene il possesso palla, Balotelli sembra motivato ed è sua la prima conclusione verso Marchetti, con un rasoterra angolato, deviato a mano aperta e poi, piano piano lievita anche la prestazione di Kakà, il protagonista assoluto.
Riccardo tira per ben tre volte verso la porta laziale, il primo centrale parato da Marchetti, il secondo alto sopra la traversa e poi un diagonale rasoterra che sfiora il palo lontano; tutto nel giro di pochi minuti, per un Kakà tornato protagonista, mentre la Lazio combina pochissimo in avanti chiudendo con ordine un Milan che domina, ma che fa fatica a trovare la via della porta.
A Kakà fanno compagnia nella prestazione, De Jong e Montolivo, poi attorno a loro il deserto, il primo tempo si chiude senza gol ed è un peccato, perchè il Milan avrebbe meritato qualcosa in più, la Lazio cambia invece un po' l'atteggiamento e comincia a farsi vedere in area avversaria, il Milan va in vantaggio con Kakà, un destro a giro che si infila all'incrocio, la Lazio non reagisce e il Milan non chiude la partita, c'è un po' di stanchezza e meno lucidità così, il solito pallone alto spiovente in area e tutto da rifare.
A quel punto escono l'anonimo Birsa e il pasticcione Muntari (fischiato dal pubblico) ed entrano Poli (non si capisce perché Allegri gli preferisca Muntari) e Matri, ma il Milan è poco lucido e stanco, è addirittura la Lazio ad andare più vicina al gol vittoria con Klose e Floccari, una sconfitta sarebbe stata un disastro per un Milan fischiato dai suoi tifosi, ma sarebbe servita per dare gli otto giorni ad Allegri.

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