martedì 29 ottobre 2013

Un passo avanti e due indietro.

Quella con il Parma doveva essere la partita della svolta, dare continuità di risultati e di prestazioni per tentare un'altra improbabile rimonta verso l'alta classifica, invece il Milan subisce la quarta sconfitta di questo campionato, con un totale di sedici gol subiti, di cui tredici in trasferta, con l'obiettivo qualificazione alla prossima Champions, oramai quasi impossibile, visto che ci sarebbe da recuperare undici punti a Juventus o Napoli.
Giocando in questo modo, il Milan (che non si capisce che fine abbia fatto quello concentrato e determinato che ha sofferto pochissimo contro il Barcellona) è completamente tagliato fuori da ogni possibilità europea, ha commesso errori e ingenuità impressionanti, ha giocato spesso sotto ritmo e ha costruito poco e niente, soprattutto per un evidente e inaccettabile mancanza di motivazioni, perchè non si può fare i leoni contro il Barcellona e i co.......... contro le altre, in campo bisogna avere sempre le stesse motivazioni in ogni partita e contro ogni avversario.
Appare chiaro che continuando così neanche i rientri degli ultimi infortunati possono cambiare le cose, se non cambierà l'approccio mentale di tutti i calciatori alle partite, come sempre i rossoneri giocato con intensità sempre e solo la ripresa e non si può regalare un tempo e due gol a qualsiasi avversario, il Milan in due minuti ha segnato due gol, quello visto contro il Barcellona avrebbe chiuso la pratica Parma in un battibaleno ed è ormai evidente che c'è qualcosa che non va a livello motivazionale.
Va sottolineato l'importanza della partita per il prosieguo del campionato e per questo ci si attende le risposte e una grande prestazione, la prima vittoria in trasferta di questo campionato, invece la squadra fa scena muta per un intero tempo, non per pochi minuti, si dimostra lenta, impacciata, distratta (come ormai negli ultimi 4 / 5 anni), la difesa rossonera va per tutto il primo tempo in tilt (quale è la novità), consentendo ai giocatori del Parma di fare tutto quello che vogliono in area con una facilità impressionante, gol di Parolo compreso.
Una disattenzione difensiva ci può stare, ma il Milan visto contro il Barcellona non ha concesso tanta libertà a Messi e compagni e poi impiegano troppo tempo prima di reagire, ammesso che siano loro a reagire e non gli avversari a calare, tanto che nel primo tempo si registra solo una triangolazione di Poli che sfiora il palo lontano, con Balotelli (senza cresta e orecchini) non pervenuto.
Il Milan chiude sotto di ben 2 gol il primo tempo, peggio di una provinciale qualsiasi, è notte fonda per il Milan e l'intervallo arriva a proposito, per permettere ad Allegri di modificare la formazione e, soprattutto, l'atteggiamento in campo dei suoi giocatori, così ad inizio di ripresa ti aspetti l'ingresso di Matri e Kakà che si sono scaldati per tutto l'intervallo, invece torna in campo la stessa formazione, allora pensi comunque ad una reazione, invece è tutto lo stesso ed arriva pure la traversa di Gargano .
Ma se i giocatori del Milan giocasse senza allenatore, c'è né accorgeremmo ? penso proprio di no, comunque finalmente il Milan riveduto da Allegri torna in partita, entrano Matri e Kakà, escono Poli (uno dei migliori) e Balotelli, su una palla persa banalmente dal Parma, Matri segna il suo primo gol in maglia rossonera, con un bel diagonale, ma quello che è incredibile il pareggio dopo due minuti di Silvestre che ribadire in rete la respinta della traversa, roba da non crederci.
La partita ora è in mano ai rossoneri, Kakà ha la palla del 3 a 2 sparando su Mirante in uscita, magari non ha segnato ma ha cambiato il volto della squadra, tutti hanno giocato meglio rispetto al primo tempo, nel finale esordio di Saponara per provare a vincere, ma a trenta secondi dalla fine Parolo su punizione da 30 metri batte Gabriel poco reattivo e con la barriera che si apre, gol beffa e sconfitta.
Il Milan regala ancora un tempo all'avversario, giocando decentemente solo una ventina di minuti, il 2-2 avrebbe portato solo un punto ma un po' di fiducia e autostima, serve una svolta per evitare un campionato anonimo (speriamo solo anonimo e niente altro), ma prima di tutto nella testa dei giocatori, perchè è inconcepibile che il Milan giochi alla pari con il Barcellona e poi affondi a Parma.

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