mercoledì 31 dicembre 2014

Il Milan chiude col "botto".

E adesso non montiamoci la testa, non facciamo come all'inizio, che dopo risultati e prestazioni, ci siamo "imborghesiti" e dopo una serie di pareggi e prestazioni un po discutibili, abbiamo dovuto prendere due sberle dal Palermo, per tornare umili e alla realtà, che ci ha permesso di ripartire, penso più bravi e più forti di prima, speriamo che la lezione ci sia bastata a sufficienza.
In questo mese e dopo circa sei, ci siamo messi alle spalle le figuracce internazionali fatte in estate dopo le mortificanti sconfitte contro City e Liverpool e se permettete, in contrapposizione alla grande prova del Milan di ieri pomeriggio contro il Real Madrid a Dubai e nell'ultimo mese, una partita giocata con attenzione e applicazione, da un gruppo che sta diventando sempre più squadra.
L’intesa tra i giocatori rossoneri è sempre più precisa, poi da quando è tornato Montolivo, a centrocampo è tutta un'altra musica, sinceramente non avevo mai visto il capitano così in forma, che innesca in velocità il trio "fantasia" e finalmente si rivede un ritrovato El Shaarawy, che fa ben sperare per il futuro.
Il recupero del "farone", con l'imprevedibilità di Jeremy Menez e la forza d'urto di Cerci, dovrebbero garantire ancora di più la capacità realizzativa dell’attacco rossonero, dando la possibilità a Jack Bonaventura di aumentare la qualità del centrocampo, per dare ad Inzaghi e a tutto l'ambiente, la consapevolezza di potersi giocare il terzo posto fino alla fine.
Vero è che il primo tempo il Real lo ha giocato con le (quasi) seconde linee, ma anche al Milan mancavano Abate, Ramì, De Sciglio, Poli, Honda e Cerci, che non varranno Sergio Ramos, Benzemà, Bale, Kroos e Modric, ma che in un mondo di ciechi, loro hanno almeno hanno un occhio e poi sarà pure vero che gli spagnoli ci avranno sottovalutati, ma la differenza della cifra tecnica, era così abissale, che non si può sostenere nessuna tesi.
Credo che il Milan ha fatto un ottimo primo tempo e un buon secondo e non credo che se non è stato ottimo anche il secondo, sia colpa delle seconde linee del Milan, ma delle prime linee del Real e dal fatto che non ci stavano a perdere, tra i poco utilizzati da Inzaghi, Agazzi è stato protagonista di una prova superba.
1989 un quasi sconosciuto Arrigo Sacchi, batte sonoramente (5 a 0) il Real Madrid, corsi e ricorsi storici e se questa bella vittoria di Inzaghi sui blancos, segnasse l'inizio di un'altra era alla Sacchi !? 
Certo adesso e a maggior ragione il mercato del Milan deve arricchirsi di altre operazioni come quella per Brozovic, su cui ci sono anche Arsenal ed Everton e poi la Dinamo chiede 10 milioni contro i 7 offerti  o in alternativa quella per il 24enne Illarramendi, centrocampista "basso" del Real Madrid, o quella per Stefano Okaka, nella quale operazione verrebbe compreso Pazzini più conguaglio. 
Difficilissima invece si presenta l'operazione Destro, anche perchè dopo questa prestazione, El Shaarawy difficilmente andrà via, anche se il giocatore non è incedibile, col Milan a due punti dal terzo posto, si vuole mettere a disposizione di Inzaghi, una rosa la più competitiva possibile, e il Faraone potrebbe essere ceduto solo in caso di un offerta intorno ai 20 milioni.
Per riportare la squadra in Champions League, così dopo la cessione di Torres all’Atletico Madrid, il Milan è al lavoro per dare a Inzaghi, il centravanti del futuro e visto che per Destro è complicato, le attenzione del "diavolo" si stanno concentrando su due nomi di prospettiva; Okaka della Sampdoria e Muriel, 23enne attaccante dell’Udinese, per arrivare al colombiano, il Milan ha pensato ad uno scambio di prestiti con Niang, molto apprezzato da Stramaccioni, l'arrivo di Muriel o Okaka, spingeranno Pazzini verso la Sampdoria o verso il Parma, mentre Niang andrà via comunque, Genoa o Udinese.
E' arrivato dunque anche il momento delle cessioni, anche se non a titolo definitivo, di alcuni (tanti) giocatori che non rientrano nelle scelte di Inzaghi e tra questi: l'interruzione del prestito di Marco van Ginkel che ritornerebbe così al Chelsea e Niang, che andrebbe ugualmente all'Udinese, anche senza lo scambio con Muriel, visto che il colombiano è già in parola con la Sampdoria, segno che i doriani considerano già ceduto Okaka, magari proprio al Milan e così si chiuderebbe il cerchio.
Non avendo alcuna disponibilità finanziaria per via dei buchi di bilancio, non resta che definire affari in prestito e vincolare gli eventuali riscatti al terzo posto, allora dopo il prestito di Cerci, si pensa pure ad un prestito per il reparto arretrato, dove l'obiettivo resta il 21enne difensore serbo ex Fiorentina, Nastasic del Manchester City, Shalke 04 permettendo.
Un 2015 ottimo per tutti e anche per i colori rossoneri.
Foto tratte dal web.



lunedì 29 dicembre 2014

Sotto l'albero.

Atletico - Milan e Chelsea, hanno definito lo scambio di prestiti, che ha portato Cerci al Milan e Torres all'Atletico, uno scambio di prestiti della durata di 18 mesi, al quanto intrigato visto che il Chelsea ha prima trasferito a titolo definitivo Torres al Milan, che Cerci spinto dall'Inter stava facendo saltare il trasferimento e che infine è arrivato il tanto atteso si dell'ex torinista, Cerci così non parteciperà alla tournée a Dubai iniziata il 27, come invece avrebbe voluto Inzaghi, si unirà ai compagni il primo dell'anno.
Lo scambio prevede alcune clausole e tra queste: che la prossima estate l'Atletico potrebbero vendere il calciatore a titolo definitivo a un terzo club, qualora dovesse arrivare un'offerta allettante, a quel punto il Milan dovrà pareggiare l'offerta o dovrà lasciarlo andare, personalmente credo che in estate il Milan formulerà l'offerta per il riscatto.
Per quel che riguarda gli ingaggi, Cerci percepirà qualcosa come 2.8 milioni di euro, mentre Torres ha trovato un accordo che gli permetterà di continuare a prendere la cifra pattuita in estate con il Milan, somma che verrà pagata, in parti quasi uguali dai due club. 
La partenza di Torres non inciderà sul destino di Pazzini, che partirà anche lui, l'idea per la punta resta Destro, ma non si perde di vista la soluzione di scorta Muriel dell'Udinese, già seguito quest'estate, nel frattempo ci sarà da risolvere la questione Nocerino con il Torino, per cui è probabile che il centrocampista già a gennaio possa tornare al Milan, con il Torino che potrebbe ottenere il prestito di Saponara, uno scambio fra lui e Nocerino che è assolutamente possibile, Nocerino, che una volta rientrato però, potrebbe essere girato al Palermo, all'interno dell'operazione che porterebbe Munoz in rossonero.

Personalmente trovo favorevole lo scambio di prestiti con l'Atletico, al di là di quanto Cerci un pò come Torres, non ha fatto in Spagna, il "Ninho" era oramai un giocatore spento e ai margini del progetto Inzaghi, mentre Cerci è un esterno utilissimo per rimpiazzare Honda impegnato in coppa d'Asia, uno scambio che all'inizio sembrava difficile e sicuramente non di così facile attuazione, segno che dopo le parole del presidente, il Milan ha cominciato a credere nel terzo posto, un miracolo che dipenderà molto dal mercato di gennaio.
Il Milan non spenderà grosse cifre, come sua abitudine negli ultimi anni, e molto dipenderà dalle cessioni, dalle quali arriveranno sostituti più o meno dello stesso livello di quelli ceduti, si lavorerà come era successo in estate, su un terzino sinistro, visto che Armero non ha convinto Inzaghi e sarà ceduto, Vangioni e Pasqual sono sulla lista, con il viola in vantaggio.
Il recupero di Montolivo evita di avere fretta per rinforzare il centrocampo, puntando tutto su Brozovic magari a giugno, con il croato è già tutto stabilito, manca solo l'accordo con la Dinamo Zagabria, ma c'è tempo per lavorarci, Van Ginkel dovrebbe comunque partire, il suo destino è legato a Brozovic.
Il Milan anche con l'arrivo di Cerci, starebbe pensando di sistemare comunque l'attacco, così che i destini di Pazzini ed El Shaarawy, restano legati a quello di Destro o Okaka, difficili da percorrere magari a gennaio, ecco perchè i rossoneri hanno allacciato un contatto con il Tottenham per Soldado e ritorna come vice Menez, il nome di Mitroglou, giocatore greco del 1988, intanto il Parma che vuole rinforzarsi a gennaio, per l'attacco ha pensato a Pazzini, che è in scadenza di contratto a giugno 2015.
Infine, Milan attivissimo sul mercato invernale, quindi oltre che per un'altra punta, anche per la difesa, con Pasqual ancora indeciso, ha ripensato a Luca Antonelli, terzino del Genoa e prodotto del vivaio milanista, nei prossimi giorni si proverà a concretizzare lo scambio con Armero che interessa al grifone, servirebbe anche l’assenso dell'Udinese, che non avrebbero nessun problema a girare il colombiano al Genoa, sempre in difesa dovrebbe arrivare Nastasic in prestito dal Manchester City.

Foto tratte dal web.

giovedì 25 dicembre 2014

Auguri.

A tutti i lettori.

sabato 20 dicembre 2014

Che spettacolo Menez.

La giornata che il Milan si apprestava a vivere ieri contro la Roma, era una giornata speciale, la società rossonera infatti in settimana, ha compiuto i suoi 115 anni di storia, essendo nata nel dicembre 1899, in questi 115 anni di storia calcistica, il "diavolo" è sempre stato protagonista, in Italia e all'estero ed ieri contro i giallorossi, si voleva regalare il definitivo salto di qualità, che l'avrebbe fatto uscire da quel periodo buio in cui è entrato e tornare protagonista.
Se il salto di qualità era inteso come la vittoria a Roma, con una delle squadre di gran lunga, la migliore d'italia, questo salto di qualità non c'è stato, se invece si intendeva, continuità di risultati (0 a 0 e per mezz'ora in 10) e di prestazione, possiamo dire che tutto sommato, questo salto di qualità c'è stato, ma che ora occorre confermarlo alla ripresa del campionato, con qualche nuovo innesto e il recupero degli infortunati.
E' stato un bel Milan, a testa alta e con personalità, specie nei primi 15 minuti della gara e per lunghi tratti della ripresa, inevitabilmente però ha subito la pressione della Roma, nelle ultime mezze ore dei due tempi e per ragioni diverse, ma nel momento in cui si è dovuto difendere, lo ha fatto con dignità e senza troppo affanno, ecco perchè giudico positivo questo 0 a 0.
E' un Milan che ritrova la compattezza, la caparbietà e la voglia delle prime giornate, è un Milan che a malincuore ha fatto le sue scelte, ha dato l'addio definitivo ad Abbiati, con Diego Lopez che si conferma come certezza per il futuro, ha decretato il ritorno del play davanti alla difesa, anche se non in questo momento, ma con un Montolivo così, il gioco non può che partire da lui e poi, lo spettacolo puro, quello di Menez.
Non voglio paragonarlo a nessuno, ma nel calcio c'è bisogno di "innaffiare" le partite di queste giocate, non per niente il calcio è considerato uno spettacolo, alla pari di una rappresentazione operistica o teatrale e nel Milan il "tenore" è Menez, tunnel con il colpo di tacco, finte ubriacanti, per non parlare del gol dopo il fischio, un colpo di punta, da biliardo, che ha dato un effetto particolare al pallone che è andato in buca, proprio come la "palla", colpita con classe, dalla mezza punta della stecca.
Tutto questo ti fa riappacificare con il calcio e non importa se siamo lontani anni luce da Roma e Juventus, perchè ci stiamo attrezzando, in ritardo e senza il becco di un quattrino, ma ci stiamo attrezzando e cosa più importante, dobbiamo in tutti i modi completare l'organico, alla luce di quanto si è visto in queste ultime partite e per la scelta tattica che è stata fatta.
Con Honda in Coppa d'Asia dal 9 al 31 gennaio 2015, per 3 o 4 partite più quella di coppa italia, il Milan dovrà quindi fare a meno del giapponese, anche se oramai la soluzione sembra trovata, quella con Bonaventura in posizione più avanzata, ovvero El Shaarawy, Menez e Bonaventura, con il possibile arrivo anticipato di Suso, o un ritorno alla base di Verdi, che completerebbe il reparto di esterni, in modo che lo sforzo economico, venga a concentrarsi sul centrocampo.
Quindi l'avanzamento di Bonaventura, inevitabilmente porta a rivedere la situazione a centrocampo, oltre a Poli, De Jong, Montolivo, Muntari ed Essien, numericamente senza neanche Van Ginkel (che tornerà al Chelsea), servirà sicuramente un sesto mediano e Brozovic fin qui è stato il candidato, ma sembra oramai indirizzato verso l'Arsenal, se non si troverà un'altra soluzione, spazio a Modic.
Ma per puntare al terzo posto e dopo avere scelto il modulo ad albero di Natale, il Milan sta provando a realizzare un doppio colpo per gennaio, il difensore Nastasic del Manchester City, la formula sarebbe quella del prestito con diritto di riscatto (ma hanno pensato a lui anche Inter e Lazio) e il pallino di Galliani, Destro, con cui ci riprova, dopo il tentativo fallito in estate, la proposta è uno scambio con El Shaarawy, che al rientro di Honda, sarebbe tagliato di nuovo fuori.
A questo punto Pazzini andrebbe via, in direzione Aston Villa, QPR o Burnley, che sono interessate al calciatore, così come Fernando Torres, ormai fuori dal progetto di Inzaghi, farà le valige già a gennaio, rientrando magari in uno scambio di prestiti con Cerci, mentre viste le difficoltà per arrivare a Nastasic, più per gennaio che per giugno, invece il Milan starebbe pensando a Munoz, che è in scadenza di contratto con il Palermo, però anche qui, il difensore classe 1989 interessa a Fiorentina e Lazio, vedremo.

Si torna all'albero di natale ? sembrerebbe proprio di si, io proprio per la presenza di Menez come prima punta, preferirei un 4-4-2, sarebbe un pò come Balotelli, accusato e giustamente di giocare lontano dalla porta, proprio per avere più peso in attacco, serve un attaccante stabilmente in area di rigore (Destro), con accanto la fantasia di Menez, a sinistra la classe di Bonaventura e a destra l'irruenza di Cerci, con Suso e Honda a completare gli esterni.
A questo punto mancherebbe, il sostituto di Destro e quello di Menez, certo c'è da lavorare e il compito più gravoso come al solito spetta a Galliani, che dovrà fare la "spesa", senza un soldo.

Accanto la maglia del 1899, in realtà una camicia.
Foto tratte dal web.

lunedì 15 dicembre 2014

Vedi Napoli e poi,,,,,

....lo raggiungi in classifica e approfittando della sconfitta del Genoa e del pareggio della Samp, adesso il terzo posto è solo a due punti, peccato che domenica c'è la Roma, ma per una squadra che vuole tornare ad essere protagonista, questa potrebbe essere la partita per fare il salto di qualità, intanto dopo l'Udinese un altro 2 a 0 in casa, stavolta con il Napoli, dove protagonisti assoluti sono stati oltre la coppia di centrali di difesa, Jeremy Menez, Jack Bonaventura e anche Diego Lopez, autore di alcuni grandi interventi.
Con 24 punti, a 4 partite dalla fine del girone d'andata, Inzaghi ha già fatto meglio di Allegri, che nell'intero girone d'andata dell'anno scorso, ha preso 22 punti, certo il calcio è strano, una settimana fa sembrava un Milan che aveva fallito interamente il suo "progetto", dopo sette giorni invece sembra essere cambiato tutto, perchè al di là dell'aggancio al Napoli in classifica e di conseguenza, dei soli due punti di distanza dal terzo posto, quello che più fa piacere e che la prestazione è stata convincente, con trame di bel gioco, a tratti anche spettacolare, si è rivista la voglia di vincere, che è sembrata mancare a Genova e quella determinazione che aveva contraddistinto la squadra di Inzaghi.
Il Milan visto in campo però per conto mio, deve migliorare nella velocità dell'impostazione, troppo palla sempre indietro e mai nessuno che punta l'uomo, poi va bene che gli attaccanti esterni fanno calcio totale, ma il loro peso in attacco diventa relativo, specie per una squadra che sempre di più, punta al terzo posto.
Meno male che la squadra è stata cinica al massimo, sfruttando al meglio le occasioni create, anche se qualcuna è stata "clamorosamente" mancata, un attacco "leggerino", potrebbe risultare determinante, nel non riuscire a fare il tanto atteso salto di qualità, ora il Milan deve confermare questi progressi, in una partita abbastanza proibitiva, come quella dell'Olimpico contro la Roma.
Come diceva Edoardo De Filippo, " Gli esami non finiscono mai" e superato un primo esame, eccone subito un altro, ancora più duro e più impegnativo, specie perchè in difesa Inzaghi deve operare delle scelte ancora più obbligate, in quanto oltre alle assenze di: Alex, Abate e De Sciglio, a queste potrebbero aggiungersi anche, Bonera e Ramì, che hanno finito in condizioni precarie.
A centrocampo, è stato importantissimo il recupero di Montolivo, che con De Jong, hanno "cantato e portato la croce" e poi Poli, che a me piace di più di altri, anche se accanto a "qui due", a me adesso piace di più Bonaventua, che già quest'estate avevo previsto, potesse fare la mezz'ala con ottimi risultati e qui mi ricollego alla questione attacco, dove oltre a Torres che non si riesce ad ambientare, sia Honda che El Shaarawy, non sono in grande condizione e qualcosa si deve provare ad inventarsi.
Comunque a San Siro (pare per poco), si è visto un buon Milan, contro un Napoli comunque deludente, anche se per i rossoneri, non è stata una passeggiata, i partenopei al contrario del Genoa, hanno  chiamato spesso all'intervento a anche importante Diego Lopez, che ha dimostrato di potere essere considerato il portiere d'affidamento per i prossimi 4/5 anni, ma tutto questo, non deve alimentare troppe illusioni, il Milan ha giocato bene e meritato la vittoria, ma manca ancora la continuità nell'arco di tutta la partita, per non parlare delle tante sofferenze e dei brividi che Bonera e Armero ci regalano generosamente.
Ora l'ultimo impegno del 2014, la difficilissima trasferta di Roma, che più che segnalare la crescita dei rossoneri, non deve rimandarli di nuovo sotto in classifica e poi il mercato, un'altro esame importante, intanto Brendan Rodgers il manager del Liverpool, in vista dell'imminente cessione di Sterling a gennaio e con Balotelli che non decolla, avrebbe pensato ad un clamoroso ritorno di Fernando Torres, che a Milano non riesce ad emergere e che Mourinho non rivuole al Chelsea, un trasferimento difficile ma non impossibile.
Il Milan ha individuato l'obiettivo prioritario per il mercato di gennaio, si tratta di Brozovic, 21 anni centrocampista della Dinamo Zagabria, pare che il calciatore voglia fortissimamente i colori rossoneri, ma prima bisogna sfoltire il centrocampo e trovare le risorse economiche necessarie.
Foto tratte dal web.

venerdì 12 dicembre 2014

Mercato e dintorni.

Sulla strada dei rossoneri domenica c'è il Napoli e il Milan vorrebbe (deve) riprendere il cammino verso quel terzo ambito (dichiarato) e non ancora compromesso, a patto che "il diavolo" trovi la continuità, di gioco e ancor più di risultati, una sfida che il Milan non può fallire, anche perchè dopo le gare con Napoli e Roma, si potrà intuire il tipo di campionato che aspetta i rossoneri di Inzaghi e si opererà di conseguenza sul mercato di gennaio.
Mercato che come sempre, sarà impostato sulle cessioni, perchè al solito se prima non si vende, non si può comprare e di calciatori in esubero il Milan ne ha tanti, tanta gente che non rientra nel progetto di Inzaghi e tra questi ci sono: Zaccardo, Albertazzi, Saponara, Armero, Van Ginkel, Niang e uno fra Torres e Pazzini, se no tutti e due, visto che il modulo è il 4-3-3 e che Menez è il nove, falso o vero è l'attaccante centrale e basta.
Fino a qualche tempo fa, sembrava che il Milan dovesse intervenire immancabilmente a gennaio, per rinforzare il centrocampo,  però al momento, le cose sembrano cambiate, con il ritorno di Montolivo e l’esplosione nel ruolo di mezz'ala di Bonaventura e con in mezzo De Jong, le cose sembrano essersi messe a posto, quindi ora per il centrocampo, ci si può pensare a giugno e più per il futuro.
Quindi la grande rivoluzione del centrocampo, avverrà in estate, anche perchè sono in partenze: Essien (scadenza di contratto), Van Ginkel (fine prestito) e possibilmente anche De Jong, i nomi che si fanno in casa rossonera, per completare il reparto sono: Brozovic, Baselli, Bertolacci e i parametri zero Cigarini, Kucka e Van der Vaart. 
Quindi a gennaio se si fa, si farà solo Brozovic, per gli altri tutto verrà rimandato in estate, mentre l’obiettivo più impellente è diventato quello di un vice De Sciglio e di un vice Honda, per la fascia sinistra si è parlato di: Vangioni, Coentrao e Pasqual, mentre per l’esterno d’attacco, i principali nomi sono due: Suso, già bloccato per giugno, e Diamanti, fatto salvo che dopo la partita di Genova, il Milan sarebbe rimasto impressionato da Diego Perotti.
Al talento argentino classe 1988, pare sia interessata anche L'Inter (e quando mai) e che Preziosi non vorrebbe cederlo subito, a meno che non arrivi un’offerta di almeno 10 milioni di euro e a proposito di attaccanti, nel caso partissero Pazzini e Niang (caso molto probabile), a Niang è interessato il Werder Brema, (prestito oneroso e poi acquisto a titolo definitivo in estate), mentre per Pazzini c'è sempre la Sampdoria, oltre ad un vice Honda, si cercherebbe anche un vice El Shaarawy. 
A proposito di El Shaarawy, il Milan ha ricevuto un'offerta importante per il faraone da parte del Borussia Dortmund, io non me ne priverei per niente al mondo, ma pare invece che davanti ad un’offerta di 20 milioni di euro, il Milan prendere in esame la cessione, la notizia ha trovato conferma e i gialloneri vorrebbero concretizzare addirittura già a gennaio, mettendo sul piatto magari Ciro Immobile, l'attaccante ex granata, non ha però per ora ha dato risposta negativa, ma è chiaro che a quel punto, Torres è di troppo.
Tornando alla rivoluzione tattica a centrocampo, il Milan vuole tornare a giocare con il centrocampista di qualità in mezzo davanti alla difesa e forse questo è il motivo per cui non si è rinnovato con De Jong, tanto che si è pure pensato di risparmiare i 10 milioni per Brozovic e di rinunciare a Baselli, in quanto il clone dell'atalantino, il Milan c'è l'ha in casa e quindi potrebbe essere anticipato l’arrivo di Modic in prima squadra, già da gennaio, tanto che il bosniaco sta seguendo un lavoro personalizzato per migliorare la struttura fisica ed essere pronto al grande salto, per concentrarsi caso mai ad uno dei parametri zero: Cigarini, Kucka o Van der Vaart.
Per finire, l'ultima tentazione per la fascia sinistra è Kolašinac, terzino sinistro bosniaco classe 1993 dello Schalke 04, è ritenuto un giovane di grandi prospettive e quindi il rinforzo perfetto anche in ottica futura, solo che ha un contratto in scadenza a giugno 2017 e si parte da una base d'asta di 7 milioni, con il Milan che potrebbe chiedere il prestito con diritto di riscatto, pagandolo possibilmente con i soldi delle prossime coppe.
Intanto chiusa l'expò, l'area sarà riqualificata e si avvieranno i lavori per il nuovo stadio, su modello di quelli tedeschi, sarà " il Milan arena Emirates", difronte a casa Milan, in un quartiere tutto a tinte rosse e nere.
Foto tratte dal web.

martedì 9 dicembre 2014

Bocciato all'esame di maturità.

Doveva essere la prova di maturità per la candidatura al terzo posto e per quanto mi riguarda , considero il Milan indiscutibilmente "bocciato", così come del resto boccio anche il Genoa, che magari arriverà alla fine al terzo posto, ma solo per lo squallore tecnico delle altre compagini del calcio italiano.
Boccio severamente a pieni voti il Milan e di conseguenza Inzaghi, principalmente perchè dopo 4 mesi e pur avendo scelto il modulo definitivo, la squadra è ancora senza un'identità di gioco, se vi chiedessi per esempio come il gioca il Milan, quale risposta mi dareste ?
E' una squadra che basa il suo gioco sul contropiede ? no perchè è una squadra lenta, gioca con un ritmo troppo basso, ed è molto impreciso nella manovra.
Allora, forse è un Milan che impone il gioco all'avversario ? no perchè il suo giro palla è inutile ed estenuante, non si punta mai l'uomo e non si crea mai la superiorità numerica, bene, allora proviamo ad entrare nel merito.
Quando si gioca con un modulo a 3 punte, gli attaccanti esterni devono essere bravi nell'1 v/s 1, devono puntare l'uomo e conquistare la profondità per crossare o portarsi in area e presentarsi davanti al portiere, ma questo nel Milan non avviene.
Forse perchè dopo tutto il Milan gioca con il falso "nueve" ? bene, in questo caso il centravanti arretrato detto anche alla Di Stefano, deve uscire dall'area per creare gli spazi dove si devono inserire gli attaccanti esterni, per essere "imbucati" spesso dal falso "nueve" stesso e metterle sole davanti al portiere, ma neanche questo avviene.
Allora, come gioca questo Milan ? vero è che Menez non va "ingabbiato" e che un fantasista lo accetti così com'è, con i suoi "eccessi" e con le sue intuizioni, vero che se non segna lui, ciao, ma almeno gli altri nove, possono avere un loro gioco quando prendono la palla, anche Maradona giocava da solo, ma gli altri un loro gioco lo avevano, un'idea di cosa fare quando prendevano la palla c'è lo avevano.
Ora quando gli avversari si schierano in 9 dietro la linea della palla a difesa del risultato e poi entra pure Pazzini, si devono mettere dentro tanti di quei palloni, da qualsiasi posizione, che prima o poi qualcosa deve succedere, il così detto assedio e se poi non succede nulla, almeno il Milan ha "schiacciato" l'avversario, lo ha dominato e che è stato sfortunato, senza riuscire a vincere, quello è un Milan "promosso".
Vogliamo parlare di come ci siamo fatti aggredire dai rossoblu ? di come ci costringevano a rinculare e a dare sempre la palla indietro ? Il Genoa sistematicamente ci attaccava il passaggio, un calciatore di qualità ed eventualmente l'allenatore esiste proprio per indirizzare i calciatori, si mette tra la palla e l'avversario, coprendola e si fa in modo da farsi fare il fallo, dopo le prime ammonizioni, non ti aggrediscono più e ti fanno giocare, se continuano si beccano il rosso.
Quando l'avversario ti pressa così alto, costringendoti all'errore, occorre lanciare continuamente lungo dietro i difensori, nella famosa "zona cieca", con gli attaccanti veloci e El Shaarawy, Honda e Menez lo sono, sul filo del fuori gioco alla Inzaghi, costringono gli avversari a giocare 10 metri più indietro e a pressare meno alto.
Ora signori, la partita va letta ed interpretata, la squadra deve adattarsi continuamente alle situazioni di gioco che si verificano nei vari momenti della partita e a questo punto vi faccio 3 domande:
1) - ma i corsi per allenatori professionisti, li frequentano o passano il "master" ad onorem ?
2) - ma qualcuno ha "spiato" il Genoa e poi ha fatto relazione su come gioca ?
3) - ma in settimana il Milan ha lavorato sui filmati delle partite del Genoa ? hanno preparato la partita per il tipo di avversario che andavano ad incontrare ?
Sono professionisti e al di la di quanto guadagnano, fanno questo lavoro, 5/6 ore al giorno per 7 giorni a settimana, ma in campo cosa fanno ? ma fanno mai la lavagna ?
Forse è la mia preparazione e la mia conoscenza profonda del lavoro sul campo, che mi portano ad essere così terribilmente critico, lo so cosa state pensando in questo momento, "....perchè non lo allena lui il Milan e poi vediamo....", io ho sempre vinto e ho fatto giocare bene le mie squadre, sempre con il materiale che ho avuto a disposizione, avessi avuto il Milan......del resto ricordatevi di Sacchi che era il signor nessuno, proprio uno come me, a proposito avete visto Mancini !? finchè Moratti gli comprava il mondo, sapeva vincere ora che ha dei calciatori normali, non sa vincere più, facile eh, posso farlo anch'io.
Comunque per me il Milan da questa partita, esce come un giocatore del gioco dell'oca o del Monopoli, non mi ricordo, quando dopo avere tirato i dadi ed essersi fermato su di una casella, trova scritto: torna indietro fino al via con tanti auguri, non c'è niente da fare, deve ricominciare tutto da capo.
Per quanto riguarda il mercato, si infittiscono i contatti per portare Brozovic in rossonero, il giocatore ha dichiarato di volere solo il Milan e si stanno studiando clausole per abbassare il prezzo di vendita, mentre invece per Vangioni non ci sono più riscontri, il Milan sembra avere cambiato obiettivo, puntando sul palermitano Lazzar, mentre sempre in prospettiva, segue il centrocampista diciannovenne del Brescia Ismail H'Maidat, Marocchino come Lazaar è nato in Olanda, ha vissuto anche in Belgio e Inghilterra, prima di arrivare in Italia, giocatore molto dotato tecnicamente, può giocare come mezz'ala, centromediano metodista, ma anche essere impiegato in attacco. 
Ha ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto come disciplina tattica, a Brescia ha iniziato con la Primavera, in questa stagione è riuscito a diventare titolare, su di lui ha già messo gli occhi addosso il Sassuolo, il Southampton e lo Swansea.

Foto tratte dal web.

martedì 2 dicembre 2014

Vittoria meritata a prescindere.

Dispiace per quanto è successo in settimana a Prandelli, dopo il fallimentare mondiale e le dimissioni, la sua avventura turca è durata solo 5 mesi ed è stato esonerato, Il Galatasaray ha ufficializzato il divorzio dal tecnico italiano, ingaggiato quest'estate, fatale è stata la sconfitta con L'Anderlecht, che di fatto ha estromesso la squadra di Istanbul, dalle competizioni europee, in quanto non potrà arrivare nemmeno terza e accontentarsi dell'Europa league.
Il rapporto tra Prandelli e il Galatasaray, era già incrinato da qualche tempo, l'ex CT ha raccolto un solo punto in cinque partite di champions e prima della sconfitta con L'Anderlecht, aveva perso in campionato, 3-0 in casa con il Trabzonspor e dopo questa partita, Prandelli ad una tv turca, aveva accusato l'ex presidente di non aver mantenuto le promesse fatte in estate.
In verità si parla di uno spogliatoio spaccato, tra turchi e stranieri, invidie e gelosie per i differenti ingaggi e di un Prandelli che non è riuscito a creare lo spogliatoio ideale, peccato comunque, io credo che la voglia di rimettersi velocemente in gioco e ad alti livelli, lo ha tradito, pare che avesse avuto già un accordo con il Milan per il dopo mondiale, forse ripartire da "zero", perchè il Milan per il momento rappresenta zero, non gli sembrava opportuno, ma forse sarebbe stata la cosa migliore.
Ma parliamo di Milan - Udinese, diciamo che la partita si può riassumere, ma si fa solo per dire, in una decina di punti, il primo sicuramente è che il Milan ha meritato la vittoria a prescindere, vero è che l'arbitro non è stato all'altezza della situazione, ma non sarebbe cambiato nulla, il Milan ha comunque imposto il proprio gioco e poteva segnare anche più di due gol.
Ora, capisco Pozzo, che con Valeri vive sempre momenti neri, ma ha poco da recriminare, con un attacco sterile come quello dell'Udinese, che non ha tirato nemmeno una volta nello specchio della porta rossonera, che ha fatto solo 2 tiri fuori, per non parlare degli zero corner battuti da friulani, vero è che se gli viene assegnato il rigore e si porta in vantaggio, cambia la partita, come è vero che se si assegna il gol di Ramì, anche li cambia la partita.
Per quanto mi riguarda, Valeri ha relativamente penalizzato i friulani, il gol di Ramì si da anche sbagliando, così come è rigore quello di Armero, quindi diciamo 1 a 1, poi per il rigore del Milan, in tempo reale ci può stare, perchè c'è un contatto con Hondà, dalla sua posizione non vede il fallo di braccio, che per la distanza ravvicinata, può avere considerato come carambola, ma sicuramente, non è e non può essere fallo da ultimo uomo, così come non c'è l'espulsione di Essien.
Giuste recriminazioni quindi, giusto il giudizio su Valeri ed io ci aggiungerei anche Rocchi, ma niente di più, il Milan ha meritato di vincere, punto, intanto con la vittoria contro l'Udinese, il Milan ha interrotto un digiuno che durava 42 giorni, dopo il 3-0 a Verona, si sistema al sesto posto con 21 punti, ad un punto dalla quinta (Sampdoria) e a due dalle due terze, Napoli e Genoa, e proprio a Genova contro i rossoblu, sarà il prossimo scontro diretto.
Uno scontro diretto che dovrebbe dire di più sulle due squadre, è chiaro che il Milan che ha registrato molte battute a vuoto, deve vincere per "segnare il territorio", per dare prova della propria forza e per asserire le proprie ambizioni, anche perchè all'altra poi c'è la Roma e qui, ho si vive o si muore, qui si tirano le somme e si può vedere se questo Milan è pronto oppure ancora no.
Il Milan non ha fatto una gran bella partita, ma neanche l'Udinese (che fine ha fatto la squadra di Guidolin), così come non si può dire che comunque i rossoneri stanno crescendo, ma se non altro diciamo che si schiariscono sempre di più e meglio le idee e poi questa posizione di classifica, aiuta se non altro a lavorare.
La partita di domenica ha detto che ha visto giusto Inzaghi a non far giocare fin qui Armaro e Van Ginkel, che con o senza falso nueve, il modulo guisto è il mio caro 4-3-3, che una punta d'area ci vuole e che magari non è Torres, ma essenzialmente ha detto che senza Muntari non ci siamo strappati i capelli, anzi.
A proposito di Van Ginkel, il Chelsea non è soddisfatto di come il Milan stia gestendo il centrocampista , la partirà giocata dal primo minuto, non ha modificato molto la sua posizione, con il ritorno di Montolivo e le prestazioni eccellenti di Bonaventura, il triangolo si chiude con De Jong, completeranno il reparto, Poli, uno tra Essien o Muntari e un nuovo centrocampista (Brozovic), ergo che a questo punto, Van Ginkel potrebbe tornare in Inghilterra già a gennaio, visto che in Premier ci sono diversi club interessati al giocatore, che gli garantirebbero maggiore spazio.
Anche in difesa le cose sembrano andare meglio, Mexes - Ramì, al momento sembrano essere una coppia affidabile, tanto quanto Alex - Ramì, Abate e De Sciglio i laterali e Zapata con Bonera le riserve, serve solo un laterale sinisrto, mentre in attacco, credo che oramai i giochi sono fatti, El Shaarawy - Menez e Honda il tridente.
A questo punto potrebbero partire, sia Pazzini (destinazione Lazio ?), che Torres, insieme a Niang, forse resta Saponara, come riserva del Faraone, mentre la riserva di Hondà dovrebbe essere Suso e la riserva di Menez, Matri che rientrebbe dal prestito al Genoa, il Milan comunque accelera sul mercato in vista della sessione di gennaio. 
Come abbiamo detto, in attacco con l'arrivo di Suso a zero e il ritorno di Matri a zero, le cose dovrebbero andare a posto, quindi due gli obiettivi principali e prioritari, un terzino e un centrocampista di qualità, i nomi oramai sono noti e ricorrenti, il 27enne laterale sinistro del River Plate Vangioni e il 22enne centrocampista Brozovic della Dinamo Zagabria. 
E' inutile dire che i contatti per i due sono già abbastanza avviati, ed adesso bisogna chiuderli, così come Barbara ha chiuso l'accordo con Emirates, non è che adesso ci sono i soldi per acquisti folli, non ha fatto altro che continuare a tenere aperta la porta della sopravvivenza, in questi ultimi anni, se non ci fosse stato l'accordo con Emirates, dove saremmo andati a finire !? Per chiudere, Okaka non rinnova ed è una buona occasione a parametro zero, 

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