Sacchi potrebbe avere ripensato, alla proposta estiva di responsabile del settore giovanile rossonero, oppure molto più verosimilmente, il maestro del 4-4-2, potrebbe dare "ripetizioni" a Inzaghi, per accontentare il presidente, che vorrebbe vedere un Milan più spregiudicato, ma di sicuro non farebbe il tutor a Pippo, giocare con una prima punta, che fa da riferimento dentro l'area e che materializza il lavoro della squadra, è piaciuto moltissimo anche ai giocatori, tanto da sponsorizzare l'impiego costante di Pazzini,.
Inzaghi, sembra orientato a passare al 4-2-3-1, sistema di gioco che sopporterebbe la coesistenza di Pazzini (Destro) e Menez e che darebbe la possibilità di schierare tutto il potenziale offensivo del Milan, ma non dobbiamo dimenticare che questo modulo, è stato la buccia di banana su cui è scivolato Seedorf, stesso modulo per cui rischia Benitez.
Inzaghi, sembra orientato a passare al 4-2-3-1, sistema di gioco che sopporterebbe la coesistenza di Pazzini (Destro) e Menez e che darebbe la possibilità di schierare tutto il potenziale offensivo del Milan, ma non dobbiamo dimenticare che questo modulo, è stato la buccia di banana su cui è scivolato Seedorf, stesso modulo per cui rischia Benitez.
Così, all'ennesimo appuntamento del venerdì, di Berlusconi con la squadra a milanello, non ha perso tempo per "consigliare" il suo tecnico, invitandolo a schierare un Milan a due punte, per avere una squadra più efficace sotto rete, ma se le due punte oggi possono essere Pazzini e Menez ed El Shaarawy la riserva del francese, manca sempre un'altra prima punta e qui il messaggio va proprio al presidente, che deve impegnarsi a garantire, l'obbligo di riscatto, che la Roma pretende per Destro.
Il giocatore è in cima alla lista e Berlusconi vorrebbe vederlo a fianco di Menez, prima e seconda punta, con tutto il rispetto e le dovute proporzioni, come Gullit e Van Basten, in quel 4-4-2, che ho ipotizzato e che anche il presidente gradisce (ecco perchè il maestro Sacchi), Inzaghi invece approfitta della febbre di Pazzini e ripropone il 4-3-3 con il falso nove e due attaccanti esterni da "recuperare", con il risultato di un Milan fischiato e deludente, alla seconda sconfitta interna di fila.
E' un Milan lento, troppo lento e impreciso nella manovra, un Milan che commette troppi errori, tecnici, tattici e di impostazione, è un Milan senza gioco di squadra, confuso e smarrito, un Milan lasciato lì, alla deriva, un Milan dove non si vede la mano dell'allenatore, un Milan alla Allegri, quello stesso Milan che arrivato ad un certo punto, cominciò a giocare contro l'allenatore, si, perchè una squadra così apatica, priva di amor proprio, di mordente, non può essere altro che una squadra che non condivide più niente con il suo tecnico.
Il problema è serio, il Milan è in crisi di gioco e di risultati, i calciatori non sono pimpanti, determinati, convinti ed è in queste situazioni che l'allenatore deve ricorrere a tutta la sua esperienza (poca), per risolvere i problemi, questo organico sicuramente non sarà competitivo per un posto in champions league, ma è superiore ad Atalanta, Sassuolo e Torino, solo che queste, non giocano con sufficienza, rincorrono gli avversari, sono concentrati su quello che fanno e arrivano sempre prima sulla palla.
Quando vedi che i calciatori non sono così determinati, così convinti, non puoi fare a meno di pensare che la squadra non si riconosce in questo tecnico e il tutto viene rafforzato dalla quasi imposizione di volere titolare Pazzini e dall'arrivo improvviso di un "guru" come Sacchi, è impensabile che alcuni singoli, possano fare prestazioni così scadenti, come Menez, Montolivo, tutta la difesa e la fase difensiva compresa.
Ora il Milan è veramente in crisi ed è meglio correre immediatamente ai ripari (anche con un tecnico nuovo), per ritrovare la voglia e la grinta di inizio stagione o di fine 2014 e poi operare quegli innesti di mercato indispensabili, per migliore l'organico ed essere sicuri di non vivere un'altra, delle ultime deludenti stagioni, bisogna ricostruire al più presto una squadra, che oggi non ha gioco e ne il carisma, per uscire dai momenti di difficoltà.
La partita finisce tra i fischi e non poteva essere diversamente, se si considera che Sportiello non ha dovuto compiere una parata, solo ordinaria amministrazione e può servire a poco, che sui giocatori siano scusati sotto la curva, perchè la storia dice che il Milan, ha preso un solo punto in tre partite del 2015, due delle quali a San Siro, è alla quarta sconfitta interna, ha preso dodici punti nelle ultime dodici partite e la vittoria manca dal 14 dicembre.
Cifre impietose, con il tecnico e i giocatori, confusi, sperduti e una gestione del gruppo oramai andata a quel paese, la situazione è veramente difficile e il doppio impegno con la Lazio, diventa un crocevia decisivo per Inzaghi, serve un svolta definitiva, ma bisogna fare in fretta e in fretta significa, non continuare a buttare via giorni di mercato, servono difensori, un centrocampista e una punta, se non ora, quando ?
Con o senza De Sciglio è impellente l'arrivo di un terzino sinistro, il 28enne Siqueira dell'Atletico Madrid, sembra sia il profilo giusto e che manchi l'ok del presidente, perfetto diamolo subito o passiamo al piano B ovvero Santon, che tornerebbe volentieri in Italia, a centrocampo si cerca un calciatore a costi contenuti, il nome nuovo è Xhaka, classe "92 del Borussia Monchengladbach, svizzero dotato di ottima tecnica, può essere utilizzato come regista davanti alla difesa, ha una valutazione di circa 9 milioni, ma siamo sicuri che serve questo tipo di giocatore ?
Infine Suso, che ha già svolto le visite mediche e oggi sarà a milanello per mettersi a disposizione di Inzaghi già da adesso, numericamente prenderà il posto di Saponara, passato all'Empoli in prestito con diritto di riscatto a 4 milioni, mentre Essien, pare si stia convincendo, ad accettare le proposte che sono arrivate dagli Emirati Arabi, Albertazzi invece dopo avere rifiutato il Bologna, potrebbe accettare l'Atalanta.
Foto tratte dal web.
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