lunedì 2 marzo 2015

La pazienza è finita.

Io parlo a mio nome, la pazienza io l'ho esaurita, non me la sento più di stare seduto a vedere quel lento e snervante pseudo possesso palla, una cosa che non serve a niente, lasciamo stare vincere o perdere, non è quello il punto, ma che divertimento c'è a vedere una partita del Milan, è una noia mortale e penso che ad un certo punto, continuare a vedere una partita dei rossoneri, significa non apprezzare l'importanza del tempo e non intendo più buttare via il mio tempo, più tosto preferisco seguire il Vicenza, che sta facendo un ottimo campionato.
La panchina di Inzaghi, sembra essere di nuovo in bilico e pare che a Verona, dovrebbe concludersi l'esperienza come allenatore dei rossoneri, addirittura si parla di clamorose novità nelle prossime ore, io non credo ne all'una e ne all'altra cosa, la società sicuramente è molto delusa, ma non lo fa vedere e non cambierà Inzaghi, il Milan però deve cambiare, se non altro per evitare imbarazzi di ogni genere, anche perchè pare che Inzaghi come Seedorf, sia stato mollato da tutti, società, staff e giocatori.
Non ci sarebbe niente di male a dire: "Signori scusate ma ci abbiamo provato e purtroppo è andata male", la società dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, visto che per il secondo anno consecutivo, hanno voluto puntare su di un allenatore senza esperienza, è giusto a questo punto, prendere coscienza della situazione, riconoscere l'errore fatto e cambiare, prima che la situazione diventi insostenibile, perchè sarà pure vero che la base tecnica non è eccezionale, ma non giustifica l'atteggiamento dimesso e sfiduciato.
Si parla sempre di moduli, 4-3-3, 4-2-3-1, 4-4-1-1, 4-3-1-2, ma il problema non è il modulo, in qualsiasi modo si schiera la squadra, non si vede uno straccio di gioco, il Milan risulta sempre inadeguato, davanti a qualsiasi avversario, va bene le giocate dei singoli, ma per la maggior parte della partita, serve una grandissima velocità di manovra e questo accade raramente, il pallone viene giocato con un'infinità di tocchi, ritardando in maniera assurda ogni "ripartenza", servono schemi funzionali, al di là dei moduli.
La stagione ormai è compromessa, il Milan non reagisce e difficilmente, anzi è impossibile che raggiunga l'europa league, c’è una totale assenza di gioco, è un evidentissima mancanza totale di un’idea di gioco, solo incertezze e disorganizzazione, per un allenatore fare la gavetta è necessario, ci sono poche eccezioni di tecnici già pronti ed Inzaghi non lo è stato, occorre un progetto tecnico preciso, il calcio è un gioco collettivo, con una grande organizzazione di gioco, deve avere un’idea di gioco chiara e non una squadra anarchica e individualista.
Tra i vari problemi del Milan c’è sicuramente quello del centrocampo, dove mancano giocatori di qualità e un regista davanti alla difesa, uno capace di dettare i tempi della manovra, a centrocampo in molti il prossimo anno lasceranno il Milan, Van Ginkel, Essien, De Jong e forse Muntari, per questo in entrata si sta cercando di portare a milanello Valdifiori dell'Empoli, 28 anni e rivelazioni di questo campionato, il suo arrivo però non esclude comunque l'arrivo di Baselli.
La serie A è partita in 20 e arriverà in 19 per il fallimento del Parma, oggi parliamo del Parma, e domani non vorrei si dovesse parlare del Milan, mi ricordo il periodo di Farina da cui siamo partiti e non vorrei tornare a fare la fine di quel Milan, non c'è un progetto, non ci soldi, non possiamo cacciare l'allenatore, perchè non ne potremmo pagare 3 e tanto non ci sono soldi, che prendiamo solo giocatori in prestito o a parametro zero, che disastro, speriamo di non fare pure una brutta fine.
Purtroppo sono finiti i bei tempi del Milan, non c'è gioco, non c'è progetto e non c'è identità, ma cosa bisogna aspettare ancora per fare chiarezza, si va bene la nuova politica, che prevede la presenza di molti italiani in rosa. tant'è che si continua la ricerca di rinforzi di qualità italiani come Bertolacci, ma adesso occorre cambiare, cambiare allenatore e lo staff dei preparatori, prima che perdiamo anche quel poco che è rimasto. 
Foto tratte dal web

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