mercoledì 25 novembre 2015

Il rilancio di Ballardini.

Ballardini inizia il suo ritorno sulla panchina dei rosa contro una sua ex squadra, quella Lazio che ha allenato nel 2009/2010, proprio dopo essere andato via da Palermo e dove appena arrivato vinse la Supercoppa di Lega a Pechino e anche dall'altra parte l'allenatore è un ex.
Per motivi diversi, si vedono in campo due formazioni radicalmente cambiate, la Lazio per uscire dalla crisi cambia gli uomini, Ballardini per rilanciare i rosa cambia l'idea di gioco, gli schemi e qualche interprete, giusto un paio di inserimenti, quel Brugman e quel Goldaniga, che io ho sempre invocato e che Jachini non ha mai considerato.
Dopo la vittoria con il Chievo, sembrava che Jachini avesse mantenuto la panchina e invece Zamparini aveva già deciso prima della gara, qualunque fosse stato il risultato avrebbe licenziato l'allenatore, la squadra quasi per intero non ha digerito l’esonero di Iachini e con loro moltissimi tifosi, Ballardini ha dovuto subito convincere gli scettici e dare ragione a Zamparini.
I calciatori che sono dei professionisti, alla fine non hanno preso posizione, nel calcio si sa che se il rapporto tra spogliatoio e tecnico non è ottimale, non si possono mai raggiungere i traguardi prefissati, Ballardini ha conquistato subito i calciatori con le sue armi, il lavoro la tattica e i sorrisi e il gruppo ha risposto con grande voglia di imparare
Ballardini non ha usato nes­sun "effetto speciale" per im­pres­sio­na­re o stupire, nes­su­n discredito per sgom­bra­re il fantasma di Ia­chi­ni, i giocatori hanno ap­prez­za­to e ca­pi­to, e per il loro bene e per quello del Pa­ler­mo, hanno deciso di seguire al mas­si­mo Bal­lar­di­ni, poi do­vran­no parlare i ri­sul­ta­ti. 
Bal­lar­di­ni ha por­ta­to i suoi me­to­di, nuove ti­po­lo­gie di al­le­na­men­to, si­ste­mi diversi di in­ter­pre­ta­re il gioco del calcio, molto possesso palla per un gioco più offensivo, un Pa­ler­mo che deve fare la partita in somma e il grup­po ha risposto bene,
Così è stato, bisognava dimenticare Iachini ed accettare Ballardini, in fin dei conti l’esonero non è stato poi così sbagliato, oltre all'assenza di gioco, tra tecnico e presidente si era rotto davvero il rapporto, Ballardini ha dato a questa squadra quel qualcosa che mancava, gioco, idee e convinzione.
Il Palermo di Jachini era diventato prevedibile, Ballardini con le sue idee calcistiche differenti e dando spazio ad alcuni “nuovi” che si erano visti poco, ha cambiato un Palermo che a mio avviso ha fatto un buon mercato, sicuramente incompleto, ma con giovanissimi talenti poco utilizzati. 
Trajkovski, Brugman e Goldaniga, specialmente quest'ultimo che l’anno scorso ha fatto benissimo con il Perugia, giocando con continuità potrebbe diventare un prezzo pregiato anche in serie A, nel nuovo schieramento dei rosa con il 4-3-2-1.
Quindi buona la prima, Ballardini si porta a casa un punto, ma contro la Lazio potevano essere 3, un Palermo che gioca bene, gestisce bene la palla e mostra buona organizzazione di gioco, gioca e convince, un punto importante in trasferta, per affrontare domenica sera al Barbera la Juventus, ma con un altro spirito.
Torna il calcio spettacolo, è veramente un altro Palermo, aggressivo e propositivo, ancora una volta ha avuto ragione quel pazzo del presidente, Goldaniga e Brugman sono stati i due nuovi innesti, due innesti di valore, almeno per quello che si è visto in campo. 
Goldaniga alla prima da titolare in A, ha pure segnato, ha avuto la fiducia dell'allenatore e lui lo ha ripagato con una prestazione importante, Brugman schierato da Ballardini come trequartista a fianco di Vazquez, sciorina una prestazione eccezionale, forse è stato anche il loro mancato impiego, una delle cause del divorzio con Jachini.
E' un pareggio che sta stretto ai rosa, che hanno avuto almeno altre cinque palle gol, tre delle quali capitate sui piedi di Chochev, continue verticalizzazioni, un Palermo che non giocava così bene dai tempi di Delio Rossi, un Palermo che con il lavoro, potrà ancora migliorare e che con un paio di innesti di qualità, potrà pure cambiare obiettivi, non più la salvezza, ma magari l'Europa.
Iachini non credeva più nel progetto, il Palermo come ho già detto in altre occasioni, non ha fatto un mercato scadente, incompleto si, ma Goldaniga, Brugman, Hiljemnark, Trajkovski e Djurdjevic non è cosa da poco e poi con le filosofie di calcio completamente diverse, la squadra e i giocatori, potranno rendere in maniera diversa, più propositivi.
Il Palermo contro la Lazio ha creato tante occasioni da gol, nel calcio come nella vita, bisogna avere anche un po di coraggio e rischiare ogni tanto, domenica ci sarà la Juventus che non è lo schiaccia sassi degli anni scorsi, chi lo sa un altro punticino...., a me Ballardini piace e chi mi conosce lo sa.
Forse il campionato del Palermo comincia adesso, di sicuro è tornato l'entusiasmo per un Palermo trasformato, nella manovra e la solidità difensiva, tutto un altra cosa, una squadra che pur avendo dei limiti d'organico, non era poi così scarsa come si dipingeva e poi speriamo nei corretti di Gennaio.
Già alla prima avventura, Ballardini prendendo la squadra in corsa, costruì un gioco e una mentalità, poi ereditati da Rossi, su cui vi costruì il mancato arrivo in Champions e la finale di Coppa Italia, persa a Roma contro l'Inter.
Speriamo che la cosa possa ripetersi e che stavolta Ballardini non decida di andare in cerca di successi altrove, ma di prendersi le soddisfazioni qui a Palermo con noi, del resto in casa Palermo sono previsti tanti cambiamenti, voci di mercato danno Foschi vicino al ritorno.
Forse adesso non sarà più necessario comprare un difensore centrale, ma un centrocampista di qualità diverso da quelli in organico e un attaccante si, le recenti dichiarazioni di Maresca già fuori dal progetto di Iachini, lo destinano a lasciare il Palermo anzitempo, tanto che i rosa sarebbero alla ricerca di un sostituto nel ruolo per gennaio.
Il Palermo sta cercando di fare un salto di qualità, che gli permetta di puntare ad una tranquilla salvezza, per il centrocampo si parla del regista Valdifiori e Tino Susic centrocampista classe '92 dell'Hajduc, già lo scorso inverno nel mirino di Inter e Qpr, mentre per l'attacco si fa un nome importante da affiancare a Gilardino, il clivense Paloschi.
Foto tratte dal web.

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