Vittoria giusta e
meritata, ma anche se siamo ancora lontani dalla Juventus il risultato è
eccessivo, se togliamo i gol che ci siamo fatti e lo spezzone di partita post 4
a 0, mi pare normale che poi non si riesca più a giocare, il Milan aveva
giocato bene ed era stato pure ugualmente pericoloso, anche se ribadisco con
forza che non facciamo nulla per dare una palla decente alla punta.
E adesso? La mia
preoccupazione è che per riprenderci da questa “tranvata” ci vorranno due mesi
e invece ci sono solo da giocare due partite e per nulla semplici, già con il 3
a 1 dello stadium siamo finiti in coma e lo abbiamo pagato con Torino, Sassuolo
e Benevento, figuriamoci adesso.
Dal sogno Champions
all'incubo di una stagione fallimentare, peggiore addirittura di quella
precedente nonostante i duecento e passa milioni spesi, così significa
rimettere tutto in discussione, adesso serve un gran lavoro psicologico per
tirare fuori il massimo da questa squadra in vista delle ultime due partite.
Non sarà una cosa facile
giocare con l'Atalanta e la Fiorentina con questo morale, il rischio di
sprofondare all'ottavo posto è palpabile e renderebbe di conseguenza fallimentare
questo primo anno cinese, questa è una cosa che si deve scongiurare assolutamente,
perché il bilancio sarebbe veramente negativo.
Bisogna subito reagire e poi arrivati in
Europa bisogna migliorare questa squadra, con 3/4 giocatori con una mentalità
vincente, per completarla e non buttare via quello di buono che si è fatto, il
Milan era padrone del campo, era una gara aperta, è stata una partita ben
giocata e il 4 a 0 per me alla fine è un risultato bugiardo, anche dopo i
quattro gol il Milan ha provato a continuare a giocare ma era difficile.
In questa stagione il Milan ha dimostrato
di non possedere ricambi esperti e di livello a centrocampo e in attacco per
poter competere al meglio su tre fronti, bisogna andare a prendere 4 giocatori
d’esperienza come Bonucci e Biglia, per dare “corpo” ad una squadra molto
giovane e poi servono i ricambi, Kessie, Bonaventura, Rodriguez, Suso e
Calhanoglu figurano come pedine irrinunciabili sempre, e per tanto
costantemente in campo e soggette anche a intensa stanchezza.
Donnarumma, come tutti può capitare di
fare un paio di svarioni, sono il segno di una inevitabile crescita, se non
fosse per quello stipendio e non avesse quell’agente, potrebbe sbagliare come
tutti gli altri, questa è la dimostrazione che deve crescere nel temperamento e
nelle difficoltà, bisognerà comunque rivedere i piani tecnici per la prossima
stagione.
Rodriguez in questo momento è l’anello
debole nella creazione del gioco, poco affidabile e incostante, Suso pur
restando il più estroso e dotato di questa squadra, deve variare zona e giocate,
gli avversari ormai si sono smaliziati e lo blocca più facilmente e poi c’è il
centravanti, Kalinic è risultato inadeguato. Cutrone è bravo ma è un ragazzo e
Silva sarà un ottimo giocatore ma in prospettiva, questo Milan ha bisogno di un
centravanti che spesso se la sbrighi da solo.
Però non sono pochi i ritocchi che servono
per rilanciare la squadra, intanto Fassone e Mirabelli si sono fatti una chiacchierata con gli agenti di Politano e con Carnevali
per conoscere il costo del cartellino, ma il mercato estivo del Milan partirà
dal centravanti, via Kalinic
che ha ammiratori in Bundesliga e André
Silva corteggiato dal Monacò, farà l’investimento importante su una
grande punta, tenendo magari Cutrone alle sue spalle per farsi le ossa.
Difficilmente la partenza
dei due attaccanti potranno garantire fondi sufficienti per l'acquisto di un
nuovo grande attaccante, così i nomi sui possibili sacrificati vanno da
Donnarumma a Suso a Bonaventura, ma chi verrà?
Radamel
Falcao è
il nome accostato di recente, in virtù di un possibile scambio di prestiti con
Andrè Silva, il sogno resta Belotti (magari
in coppia con Politano), Dzeko (prezzo
abbordabile, esperienza e ambientamento) e in ultima analisi Muriel che si è confermato anche
in Spagna, in caso di partenza di Rodriguez, occhi puntati su Biraghi
della Fiorentina, possibili contatti nei prossimi giorni, magari in occasione
dell’ultima partita di campionato.
Tuccio 2010
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