Il Milan non è più quello degli anni degli
scudetti e delle Champions, dopo lo smantellamento del 2012 con le cessioni di
Ibrahimovic e Thiago Silva e poi piano piano l’addio di tutti i senatori, non
siamo ancora riusciti in sei anni a tornare ad essere competitivi, non sono
bastati nemmeno i 240 milioni spesi la scorsa estate, per non essere sicuri
nemmeno del sesto posto e pensare che a inizio stagione il Milan puntava a
partecipare alla prossima Champions League.
La realtà dei fatti è che attualmente il
Milan è ancora in cerca di una nuova stabilità, il pareggio contro l’Atalanta
lascia l’amaro in bocca, non tanto per come è arrivato, ma per l’atteggiamento
di impotenza che aveva il Milan in campo, anche se dopo la batosta di coppa
Italia non era per nulla facile rimettere in piedi la squadra, ma quello che
non mi è piaciuto è stato l’atteggiamento della squadra dopo l’1 a 0 e con il
vantaggio di un uomo.
Perché nonostante il “doppio” vantaggio, il
Milan invece di chiudere la partita si è fatto mettere sotto dall’Atalanta,
fino ad arrivare al pareggio che mette in discussione un sesto posto già
abbondantemente in tasca, adesso contro la Fiorentina servirà un altro sacrificio
enorme, perché per centrare questo benedetto sesto posto, sarà necessario
vincere.
Da Bergamo portiamo
almeno la qualificazione all’Europa League, evitando il fallimento totale e
come un anno fa, è stata acciuffata più per demerito delle altre che per meriti
propri, contro la Fiorentina bisognerà raschiare il fondo del barile e tirare
fuori le ultime energie, per evitare i tre turni preliminari, che potrebbero
compromettere come quest’anno il finale di stagione.
Questa è la triste realtà
dopo avere speso una barca di soldi e se l'ultimo mortificante quinquennio
trova una giustificazione nell’impotenza economica di Berlusconi, stavolta la
giustificazione non può esserci, vero è un organico completamente rivoluzionato
e soprattutto composto da giovani di grandi prospettive, supportati da pochi
giocatori di esperienza e carisma, ma questo non può bastare.
Tutte le speranze di
rinascita della scorsa estate, sono finite in una stagione ancora più
complicata di quella scorsa,
ora si aspetterà la sentenza dell’Uefa e poi si penserà al mercato, un mercato
estivo diverso da quello scorso che comunque ha avuto un rendimento
parzialmente positivo, ora sarà basato sull’austerity o sulle cessioni eccellenti.
Fra un poco saranno più chiare anche le
reali disponibilità del Milan per rafforzare la squadra, i ruoli sono quelli già
noti e poi verranno fatte anche delle altre valutazioni, non è detto che chi
doveva andare vada e viceversa (Donnarumma), intanto si sta cercando di rifare
tutta la panchina approfittando dei parametri zero ancora disponibili a giocare
con il Milan e dopo Reina e Strinic, pare che a questi si possa aggiungere il centrocampista sudcoreano Sung-Yong Ki, a parametro zero dallo
Swansea.
Infine un in bocca al
lupo a Roberto Mancini che è il nuovo commissario tecnico della nazionale
italiana e complimenti al duo Costacurta-Fabbricini per la scelta, Mancini guiderà
la Nazionale fino al prossimo Europeo con un ingaggio di circa 2 milioni
all'anno ed esordirà in azzurro il 28 maggio con l'amichevole a San Gallo
contro l'Arabia Saudita.
Credo che questa sia
stata la scelta migliore, perché considero Mancini il più “selezionatore” tra
gli allenatori, ha giocato in Nazionale e allenato in grandi club, ha vinto
coppe e scudetti, ha esperienza internazionale e poi non lo ha fatto per soldi,
la seconda amichevole poi sarà Venerdì 1 giugno a Nizza contro la Francia, mentre
il 4 giugno a Torino, affronterà l'Olanda.
Tuccio 2010
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