martedì 15 maggio 2018

Un’altra brutta stagione.


Il Milan non è più quello degli anni degli scudetti e delle Champions, dopo lo smantellamento del 2012 con le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva e poi piano piano l’addio di tutti i senatori, non siamo ancora riusciti in sei anni a tornare ad essere competitivi, non sono bastati nemmeno i 240 milioni spesi la scorsa estate, per non essere sicuri nemmeno del sesto posto e pensare che a inizio stagione il Milan puntava a partecipare alla prossima Champions League.
La realtà dei fatti è che attualmente il Milan è ancora in cerca di una nuova stabilità, il pareggio contro l’Atalanta lascia l’amaro in bocca, non tanto per come è arrivato, ma per l’atteggiamento di impotenza che aveva il Milan in campo, anche se dopo la batosta di coppa Italia non era per nulla facile rimettere in piedi la squadra, ma quello che non mi è piaciuto è stato l’atteggiamento della squadra dopo l’1 a 0 e con il vantaggio di un uomo.

Perché nonostante il “doppio” vantaggio, il Milan invece di chiudere la partita si è fatto mettere sotto dall’Atalanta, fino ad arrivare al pareggio che mette in discussione un sesto posto già abbondantemente in tasca, adesso contro la Fiorentina servirà un altro sacrificio enorme, perché per centrare questo benedetto sesto posto, sarà necessario vincere.
Da Bergamo portiamo almeno la qualificazione all’Europa League, evitando il fallimento totale e come un anno fa, è stata acciuffata più per demerito delle altre che per meriti propri, contro la Fiorentina bisognerà raschiare il fondo del barile e tirare fuori le ultime energie, per evitare i tre turni preliminari, che potrebbero compromettere come quest’anno il finale di stagione.
Questa è la triste realtà dopo avere speso una barca di soldi e se l'ultimo mortificante quinquennio trova una giustificazione nell’impotenza economica di Berlusconi, stavolta la giustificazione non può esserci, vero è un organico completamente rivoluzionato e soprattutto composto da giovani di grandi prospettive, supportati da pochi giocatori di esperienza e carisma, ma questo non può bastare.
Tutte le speranze di rinascita della scorsa estate, sono finite in una stagione ancora più complicata di quella scorsa, ora si aspetterà la sentenza dell’Uefa e poi si penserà al mercato, un mercato estivo diverso da quello scorso che comunque ha avuto un rendimento parzialmente positivo, ora sarà basato sull’austerity o sulle cessioni eccellenti.
Fra un poco saranno più chiare anche le reali disponibilità del Milan per rafforzare la squadra, i ruoli sono quelli già noti e poi verranno fatte anche delle altre valutazioni, non è detto che chi doveva andare vada e viceversa (Donnarumma), intanto si sta cercando di rifare tutta la panchina approfittando dei parametri zero ancora disponibili a giocare con il Milan e dopo Reina e Strinic, pare che a questi si possa aggiungere il centrocampista sudcoreano Sung-Yong Ki, a parametro zero dallo Swansea.
Infine un in bocca al lupo a Roberto Mancini che è il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana e complimenti al duo Costacurta-Fabbricini per la scelta, Mancini guiderà la Nazionale fino al prossimo Europeo con un ingaggio di circa 2 milioni all'anno ed esordirà in azzurro il 28 maggio con l'amichevole a San Gallo contro l'Arabia Saudita.
Credo che questa sia stata la scelta migliore, perché considero Mancini il più “selezionatore” tra gli allenatori, ha giocato in Nazionale e allenato in grandi club, ha vinto coppe e scudetti, ha esperienza internazionale e poi non lo ha fatto per soldi, la seconda amichevole poi sarà Venerdì 1 giugno a Nizza contro la Francia, mentre il 4 giugno a Torino, affronterà l'Olanda.

Tuccio 2010

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