Al di là della “situazione Uefa”, il
Milan ha la volontà di rinforzare l’organico, Gattuso chiede “esperienza”, vuole
un centrocampista, un esterno d’attacco e una punta importante, per l’esterno l’obiettivo
è sempre Callejon, anche se prende sempre più piede l’alternativa Castillejo,
classe 1995 del Villarreal che è praticamente una fotocopia di Suso.
Mirabelli continua a puntare sui
giovani più che sui giocatori a quasi fine carriera e poi per Callejon ci
sarebbe da pagare una clausola di circa 18/20 milioni, mentre per Castillejo il
Milan potrebbe imbastire una trattativa con l’inserimento di Bacca, gli
spagnoli non vogliono pagare i 15 milioni per il riscatto e allora il
colombiano può essere inserito nella trattativa per Castillejo.
Castillejo è esploso in questa stagione con la maglia
del Villarreal che chiede almeno 30 milioni e sarebbe un’ottima alternativa a
Suso o, eventualmente, il suo sostituto in caso di cessione, ma Gattuso e Mirabelli passeranno tre giorni in Russi ad
osservare i protagonisti del Mondiale e tra questi Miranchuk, un esterno offensivo della Lokomotiv Mosca, che
potrebbe diventare uno dei prossimi obiettivi in caso di fallimento delle altre
piste.
Oltre
all’esterno, servono una mezzala e un grande centravanti, il “nodo” resta legato alla “sentenza Uefa” e per uscirne
serve almeno un socio di minoranza, dalla Spagna continuano a rimbalzare voci
sull’interessamento per Ceballos, eclettico centrocampista classe 1996, ex
Betis Siviglia, il rinforzo ideale, uno dei talenti più puri del calcio
spagnolo, un concentrato di intelligenza e creatività, capace di leggere il
gioco, far circolare rapidamente il pallone, efficace negli inserimenti
nell’area di rigore avversaria e con un gran tiro da fuori.
22 anni neanche lui è il giocatore
esperto chiesto da Gattuso e poi c’è l’esclusione di Falcao dalla lista degli
attaccanti papabili per la prossima stagione, il colombiano poteva essere il
profilo adatto, un giocatore subito pronto, ma a quanto pare non si trattava di
uno scambio di prestiti, ma di uno scambio di cartellini e Mirabelli non vuole
cambiare un giovane con un vecchio, anche perché non è ancora da scartare
definitivamente, ma uno dei sogni di Mirabelli resta Morata.
Vero è che la Juventus è in
vantaggio, ma se come sembra che sia, al Chelsea andrà Sarri, Courtois sembra
destinato al Napoli per volere di Ancelotti e a quel punto Donnarumma potrebbe
finire al Chelsea con Alvaro Morata in rossonero ed Higuaín alla corte di
Sarri, ma tutto questo sarebbe possibile grazie al nuovo socio di Yonghong Li,
per cui sarebbero ore decisive.
Una figura mai svelata, dovrebbe
affiancare l’azionista di maggioranza e sarebbe questa la risposta all’Uefa,
dovrebbe essere un socio straniero, pronto ad entrare con una quota di
minoranza, ma interessato a prendere il controllo del Milan, il nome nuovo è
quello di John Fisher.
Il magnate americano è azionista dei
San Jose Earthquakes in MLS e del Celtic Glasgow in Scottish Premiership, non chè
proprietario degli Oakland Athletics in MLB, ma non sarebbe l’unico, perché anche
un imprenditore indonesiano di Kuala Lumpur, ma con interessi a Singapore, grazie
a Jorge Mendes potrebbe scalzare John Fisher e chiudere l’operazione.
Questa sarebbe la svolta che
dovrebbe ammorbidire la posizione dell'UEFA e una volta evitata l’esclusione
dalle coppe, potrebbe ripartire la ricerca del grande centravanti e Morata reduce da una stagione non esaltante al Chelsea, è il
calciatore in cima alla lista.
Il Milan dopo avere incassato circa 4
milioni per il 20% della cessione di Verdi, è pronto a incassarne altri 5 dalla
cessione di Bertolacci al Genoa, a questi nove vanno decurtati i 6 milioni di
riscatto per Borini, con un attivo al momento di 3 milioni, mentre è fresco di svincolo Gelson
Martins dallo Sporting Club, l'attaccante classe '95 sembra essere finito
nel mirino del Milan.
Dopo la scomparsa delle comproprietà,
la novità del calciomercato sarà il diritto di riacquisto, una clausola già
introdotta in alcune trattative, ma che adesso diventerà ufficiale a tutti gli
effetti, come per le comproprietà, una Società potrà vendere un giocatore assicurandosi
il diritto di riacquistarlo ad una cifra stabilita dalle parti, permette così
alle "big" di valorizzare i propri giocatori e alle
"medio-piccole" di avere maggiore interesse a valorizzare giocatori
altrui vista la possibilità di avere una plusvalenza prestabilita.
Una nota
fuori dallo spartito, come è noto non parlerò del Palermo fin chè il patron
resterà Zamparini, ma questo non mi vieta di vedere le partite come osservatore
e poi adesso che andato via l’allenatore completamente inadatto (l’avevo detto
subito), guardo la partita con più piacere.
Nel Venezia
ho notato due calciatori che sarebbe stati perfetti per l’attuale Palermo, Audero
che si dimostra sempre all’altezza
con grandi parate e Stulac che tesse
tutte le trame di gioco, ha personalità e piedi buoni per prendersi in mano la
squadra e non si fa mancare neanche una certa cattiveria per intercettare una
miriade di palloni in mezzo al campo.
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