martedì 4 ottobre 2022

Ma non sarebbe meglio farne uno nuovo a Sesto San Giovanni?

È cominciato il dibattito pubblico sul nuovo stadio, Milan e Inter hanno presentato ai milanesi il piano di fattibilità, le questioni da sciogliere sono tante: il nodo demolizione di San Siro (qualcuno sostiene che si può ristrutturare), la capienza del nuovo impianto, l’ubicazione con l'ipotesi di Sesto e i tempi di cantiere nella zona, che porteranno per anni delle difficoltà oggettive, punti che i rappresentanti delle due società, hanno cercato di chiarire.

La questione più grande, è quale sarà la sorte riservata allo stadio di San Siro, visto che nessuna delle due società, ha mai preso in considerazione la possibilità di una ristrutturazione dello storico stadio, intanto al momento, il restauro si annuncia pressoché impossibile, perché le due squadre nel frattempo non saprebbero dove andare a giocare, visto che per i tempi di consegna si parla di stagione 2027-2028, significa quindi che dall'anno successivo comincerà la demolizione di San Siro o la possibilità di ristrutturarlo.

Io ritengo che Inter e Milan, debbano avere uno stadio tutto per loro, sarebbe ora che le due milanesi si diano una linea internazionale, nel panorama calcistico mondiale, per me, una delle due si realizza il proprio impianto a Sesto e nel 2027, comincia il restauro di San Siro per l’altra, vuol dire che chi costruisce lo stadio a Sesto, ospiterà per il periodo della ristrutturazione i cugini, in questo modo le due squadre avranno ognuno la propria “casa”, raddoppieranno gli introiti e non sarà sacrificato San Siro, in caso di demolizione, al suo posto dal 2030 ci dovrebbe essere un edificio dalle diverse funzioni.

Il progetto della Cattedrale non è ancora tramontato, sono cambiate alcune volumetrie ma in fase di progetto esecutivo verrà deciso se mantenere effettivamente il disegno che si ispira al Duomo e alla Galleria Vittorio Emanuele, il nuovo stadio, dico io del Milan, perché mi piacerebbe che i rossoneri avessero il suo stadio, come Chelsea, Barcellona, Real ecc.; dà anche una spinta economica notevole e saremmo sempre costretti a dividerne i ricavi, limitandoci economicamente nel campionato italiano e in Europa.

Un altro errore secondo me, sarebbe quello di fare un impianto con 60mila posti, è vero che con le partite date in TV, gli spettatori allo stadio sono diminuiti e si rischia di fare delle cattedrali nel deserto, ma Milan e Inter devono tornare agli antichi splendori (io egoisticamente preferisco solo il Milan) e tornare a disputare finali di Champions, 60 mila spettatori è riduttivo, tanto che anche il Chelsea che pure ha un impianto nuovo, lo sta ampliando.

Scaroni ha detto che la capienza verrà definita in fase di progettazione esecutiva e che potrebbe variare tra i 60 e i 70 mila posti (già 70 mila sono quelli attualmente registrati a San Siro), non sarà fatto il terzo anello, ma gli anelli saranno solo due, perché dal terzo anello non si vedono bene le partite, però una riflessione sul fatto che in questa stagione lo stadio è più pieno del solito, va fatta.

Un’in bocca al lupo a l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi, la prima donna arbitro designata a dirigere una gara di Serie A, senza dubbio il calcio diventerà più gentile e chissà magari migliore.

La lista degli infortunati post Empoli, a cui si aggiungono quelli prima di Empoli è impressionante: Maignan, Calabria, Florenzi, Kjaer, Theo Hernandez, Saelemaekers, Messias e Origi oltre a Ibrahimovic, non sono d’accordo con chi sostiene, che per tutti questi giocatori che sono stati vittima di problemi muscolari più o meno seri, debba essere presa in considerazione, vero che con questo mondiale invernale, le squadre sono costrette a tour de force incredibile e i giocatori quindi non si allenano mai, però…


Ecco perché non sono d’accordo ed è semplice, primo perché tutte le squadre sono costrette a tour de force incredibile e i giocatori quindi non si allenano mai, ma è solo il Milan ad avere una quantità industriale di infortunati e secondo perché il Milan è da 2 o 3 anni che ha sempre un numero spropositato di infortunati, quindi metto al muro i preparatori atletici senza se e senza ma e anche lo staff medico che mi fa giocare i calciatori appena recuperati (Calabria) e lo stesso Pioli, che si affida sempre agli stessi.

A maggior ragione che giocano tanti turni infrasettimanale, i calciatori appena recuperati vanno inseriti gradualmente e bisogna fare rifiatare gente che gioca sempre, per evitargli l’accumulo di stress muscolare e per inserire gradatamente le “riserve”, in un contesto normale e non di alta se non altissima emergenza.

Per esempio per me contro l’Empoli, andavano risparmiati Tonali e Calabria che venivano da un infortunio e recuperati in extremis, specialmente Calabria e andava fatto riposare Bennacer, che aveva fatto entrambe le partite per intero con l’Algeria, se Pobega e specialmente Adli, a questo punto della stagione, non sono “buoni” per giocare contro l’Empoli, saranno buoni per giocare contro Chelsea e Juventus?

Quindi prima di cercare alibi per i nostri figli milanisti, perché si sa: “difendi il tuo a torto o a ragione”, siamo obiettivi, vogliamogli bene, mettiamo a nudo i loro errori, le loro mancanze, se no questi non imparano mai, specialmente i preparatori atletici, io sono certo che a Milanello non sapranno darsi una spiegazione empirica, sul perché ci siano stati così tanti infortuni, perché bisognerà capire cos’è successo e porvi rimedio, oggi, un giocatore che si ferma per due-tre settimane, salta cinque-sei partite, se non entri nell’ottica del tour over, spremere sempre di più gli altri, finisci per giocare sempre in emergenza.

Infine, sul rinnovo di Leao, vuole 7 milioni a stagione, diamoglieli, se poi non sono veramente 7 ma sono di più, facciamolo firmare lo stesso, subito prima che entra nell’ultimo anno e poi se non lo possiamo “mantenere” lo diamo al Chelsea o al City, prendiamo questi 100 e passa milioni e andiamo alla ricerca di un altro affare. 

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