La vittoria dell’Arsenal a
Milano, ha messo fine alla striscia di tredici risultati utili consecutivi, lo stop è stato brusco e doloroso anche se
prima o poi doveva succedere, forse è successo nella partita sbagliata, ma se
non altro ha almeno evidenziato chiaramente, quelle che sono ancora le
differenze tra la sesta squadra inglese l’Arsenal e la sesta squadra italiana
il Milan.
Sia ben chiaro che non c’è nessun dramma in
questa sconfitta e la speranza sia quella che serva ad un gruppo che deve
crescere in esperienza e gestione della tensione, caso mai il Milan è apparso
poco brillante dal punto di vista fisico, il mio dubbio confermato per certi
versi poi da Gattuso, è che il derby non giocato, abbia indotto il tecnico ad “incrementare”
gli allenamenti sbagliato qualcosa nella preparazione.
E’ impensabile che il Milan fosse diventata una
squadra top in Europa, la crescita deve arrivare per step, il Milan deve
migliorarsi e dove intervenire sull’organico, ma intanto deve ripartire con fiducia
e voglia di continuare a perseguire gli obiettivi in campionato e perché no,
provare pure l’impossibile, anche se all’Emirates ci vorrà una grande impresa
per superare il turno.
Indubbiamente contro l’Arsenal è stato un
Milan deludente, non all’altezza dell’avversario perchè la differenza dei
valori tecnici in campo è stata palese, poi il Milan l’ha resa ancora più netta
perché è mancato in brillantezza, proprio come quando approfittando del derby
non giocato, lavori un po’ più fisicamente e le gambe sono pesanti, cosa che ha
condizionato anche le giocate.
Il Milan ha sbagliato tantissimo, non era
il Milan delle ultime partite, è mancato in intensità e rapidità specialmente
nelle chiusure sui giocatori avversari, nel secondo tempo è stato un Milan migliore,
più volenteroso ma faceva sempre fatica a giocare, la partita di Londra resta quasi
impossibile, l’Arsenal si è dimostrato al di sopra del Milan anche in
freschezza atletica.
Il richiamo di preparazione fatto da
Gattuso approfittando della partita rinviata, può comunque avere dei vantaggi
per affrontare le restanti partite, l’atteggiamento e l’idea di gioco non li
perdi con una sconfitta, ma è fondamentale ripartire immediatamente da Genova e
pensare al terzo obiettivo da centrare, il quarto posto in campionato.
Marco Reus ha firmato il
rinnovo, ma questo non significa che non venga ugualmente al Milan, solo che
non lo prenderemo più a parametro zero, intanto il Milan prova a battere la
pista del 31enne difensore spagnolo del Porto Ivan Marcano, che può essere anche
utilizzato da “volante” davanti alla difesa, è in scadenza a giugno 2018 e sarà
da inserire in organico come riserva di Bonucci e Romagnoli, per sostituire
Musacchio.
Tuccio 2010
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